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  • Perché pentirsi delle “opere morte”?
    Svegliatevi! 1973 | 8 gennaio
    • di Gesù Cristo nostro Signore!” (Rom. 7:25) Sì, il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo ‘liberò’ Paolo, permettendogli di conservare la sua relazione con Dio e di mantenere una coscienza pura.

      Continuando a rivolgerci a Dio con fede per ottenere il perdono dei peccati in base al sacrificio di riscatto di Gesù, noi possiamo, come Paolo, mantenere la buona coscienza che derivò dal nostro iniziale pentimento dalle “opere morte”. Possiamo così continuare ad avere l’amorevole aiuto del nostro celeste Padre e avere dinanzi a noi la prospettiva della vita eterna.

  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1973 | 8 gennaio
    • Uno sguardo al mondo

      La “rivoluzione verde” non è un miracolo

      ◆ Il numero di Natural History di giugno-luglio del 1972 mette in dubbio l’idea che la “rivoluzione verde”, lo sviluppo di grani ad alto rendimento, risolva i problemi alimentari dell’uomo. L’antropologo Marvin Harris dell’Università della Columbia scrive: “C’è il rischio reale che invece diano il via a disastri naturali e di colture di proporzioni senza precedenti nella storia umana. Contrariamente a quanto la maggioranza è stata indotta a credere, le varietà di riso ad alto rendimento non sono più produttive nelle normali condizioni dell’agricoltura praticata dai contadini in Asia. Infatti, se i nuovi semi sono semplicemente sostituiti alle varietà locali, ne consegue un’immediata e drastica diminuzione di rendimento per ettaro”. Solo dove c’è un massiccio impiego di denaro, irrigazione, fertilizzanti e insetticidi il rendimento è più alto. Ma, egli dice, “dal 70 al 90 per cento delle famiglie agricole dell’Asia non hanno acqua per l’irrigazione né contanti o credito per l’acquisto di prodotti chimici”. Egli accusa che l’obiettivo della “rivoluzione verde” sia di “spazzar via la classe dei piccoli agricoltori e di sostituirli con efficienti uomini d’affari che dipenderanno notevolmente dai prodotti industriali e dai mercati mondiali”.

      L’inquinamento dell’aria contribuisce alle tempeste?

      ◆ Le violente piogge che lo scorso maggio caddero su Città del Messico, togliendo molte vite e causando grandi danni, furono definite dal Dipartimento Distrettuale Federale “le più disastrose negli ultimi 50 anni”, secondo la pubblicazione El Heraldo. Di speciale interesse fu il commento di Mario Lizaola, capo dell’Ufficio delle Previsioni per il Servizio Meteorologico. Secondo la citazione di Ultimas Noticias de Excelsior, disse: “La contaminazione atmosferica è uno degli importanti fattori che contribuiscono allo scatenarsi di tempeste come quella di ieri”. L’inquinamento dell’atmosfera da parte dell’uomo può davvero essere uno di tali fattori.

      I bambini hanno bisogno di amore

      ◆ Le autorità australiane sono preoccupate per il danno causato ai bambini lasciati negli asili mentre le madri lavorano. Il dott. H. N. Merrington, presidente del Regio Collegio Australiano dei Medici Generici, ha avvertito che se non si fa qualche cosa i medici cureranno giovani adulti che saranno stati mentalmente ed emotivamente danneggiati in maniera irreparabile per la mancanza di affetto materno. Egli ha detto: “I figli dovrebbero avere una stretta relazione con la loro madre negli anni dello sviluppo. Dall’età di tre a cinque anni l’intera attitudine del bambino verso altri è determinata dalla sua relazione con la madre. I bambini piccoli devono sentire il calore e l’amore della madre. . . . Quelli che non ce l’hanno crescono insicuri nelle relazioni personali e non riescono a stringere facilmente rapporti con le persone”.

      Controllo delle pistole

      ◆ Negli Stati Uniti molte autorità chiedono più severe leggi

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