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  • Perseguite un modo di vivere soddisfacente
    La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
    • oculari glorifichino Dio nel giorno della sua ispezione”. — 1 Piet. 2:12.

      36, 37. Quali sono alcuni vantaggi che hanno i servitori di Geova, e questo che cosa dovrebbe spingerli a fare?

      36 Se siamo cristiani devoti, abbiamo davvero molte benedizioni e gioie. Resistendo alla pressione di cedere all’egoismo, proviamo la soddisfazione di poter dimostrare che serviamo Dio spinti dall’amore. Mentre affrontiamo i problemi della vita abbiamo la guida, la cura e l’aiuto di Geova. Abbiamo salute spirituale e contentezza. Manteniamo la pace di mente e di cuore che solo una coscienza pura può darci. La nostra vita ha un orientamento significativo in quanto è imperniata su una relazione durevole con Geova Dio.

      37 I cristiani dedicati hanno veramente ragione di continuare a sforzarsi con vigore per mantenere la libertà che hanno ottenuta conformandosi alla verità di Dio. È questo che fate? La vostra attitudine, le vostre parole e le vostre azioni si accostano sempre più alla norma di santità di Dio? La vostra fede e la vostra speranza vi salvaguardano da ogni cosa che potrebbe distruggere la buona relazione con Geova Dio e farvi perdere la “vita . . . avvenire”? (1 Tim. 4:8) In tal caso, perseverate nei vostri eccellenti sforzi. Date ascolto all’ammonizione ispirata: “Prova anche squisito diletto in Geova, ed egli ti darà la richieste del tuo cuore”. (Sal. 37:4) Continuate a provare vero diletto nel mantenere l’amore e l’approvazione di Geova Dio, convinti che così avrete soddisfazione ora e la promessa della vita eterna nel giusto nuovo ordine di Dio, che è prossimo. — Riv. 21:3, 4.

  • Una ragazza chiede: Perché frequentare le adunanze cristiane?
    La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
    • Una ragazza chiede: Perché frequentare le adunanze cristiane?

      “HO UN problema”. Così cominciava la lettera di una sedicenne della Georgia, U.S.A.

      Sua madre frequentava regolarmente le adunanze nella locale Sala del Regno dei Testimoni di Geova, e anche la figlia avrebbe dovuto frequentarle. Ma ella non voleva esservi “costretta”. La ragazza scriveva: “Ritengo d’essere abbastanza grande da prendere le mie decisioni per quanto riguarda la religione che voglio seguire, se voglio seguirne una”. Quindi chiedeva: ‘Perché devo frequentare queste adunanze?’

      Sia che siate in una situazione simile o no, che dire della domanda: ‘Perché frequentare le adunanze nella Sala del Regno?’

      DESIDERIO DI INDIPENDENZA

      L’adolescente della Georgia faceva questo commento: “Penso d’essere troppo grande per stare attaccata alle gonne della mamma”. Ma è così?

      Un adolescente può sentirsi adulto, e godere anche di certi diritti e privilegi legali, come la possibilità di prendere la patente di guida. Ma in molte zone non si ottengono i pieni diritti legali di adulto che a ventun anni. Perché questo? L’esperienza di milioni di giovani di molte generazioni ha dimostrato che, per il loro proprio benessere duraturo e quello della società, di solito è meglio che fino a un certo punto siano ancora guidati dai genitori. Chi è ancora minorenne, quindi, non mostrerebbe modestia e buon senso ricordando ciò che ha mostrato l’esperienza di milioni di giovani? E non potreste forse anche voi trarre profitto dall’esperienza e dai consigli dei vostri genitori, specialmente se la legge del paese dice che essi hanno il diritto e la responsabilità di guidarvi?

      E sapete che cosa può accadere in molti luoghi se i genitori lasciano un ragazzo a casa incustodito? Se sorge il dubbio che sia trascurato, può essere intentata un’azione legale e il ragazzo può essere messo in un istituto.

      Avete notato, però, che cosa scrisse la ragazza della Georgia in quanto a “stare attaccata alle gonne della mamma”? Non rispecchia questo la comune smania degli adolescenti d’essere indipendenti? Fino a un certo punto questo sentimento è comprensibile, poiché man mano che diventano adulti si attenderà fondamentalmente che facciano da soli. Fa parte del diventare adulti, non è vero? Ma chiedetevi: ‘Si è mai del tutto indipendenti?’ Per esempio, dipendiamo dall’aria che respiriamo. Chi l’ha creata? Geova, così come provvide il sole e la pioggia di cui abbiamo bisogno per coltivare il cibo. (Atti 14:16, 17) Sarebbe sensato se il desiderio di indipendenza ci facesse rifiutare l’aria, il sole e il cibo che riceviamo da Dio? Se conosceste un amico che si fosse messo in testa di non aver mai bisogno di cibo, non gli fareste un piacere esortandolo a mangiare abbastanza da stare in vita?

      Portando la cosa un po’ oltre, Colui che creò i mezzi per sostenere la vita ci dà pure consigli sul modo di trovare la massima felicità, e non vogliamo tutti essere felici? Per esempio, egli ci assicura che la durevole felicità non viene da ubriachezza, fornicazione od omosessualità. (Prov. 23:29, 30; 1 Cor. 6:9) Forse dalle vostre osservazioni sulla vita vi siete già accorti della saggezza di questo consiglio. Ma la saggia esortazione del Creatore non si ferma lì. La sua Parola contiene i migliori consigli sulla vita che siano mai stati scritti, abbracciando “l’intero corso di ciò che è buono”. (Prov. 2:9) Infatti, certi uomini e donne che non lo sanno, studiano per anni all’università o fanno viaggi sul globo in cerca di esperienza e conoscenza che rechino vera felicità. Se dunque i genitori, in base ad attento studio, assicurano a un giovane che tali ambite sapienza e conoscenza si possono ottenere alla Sala del Regno, non è saggio investigare con attenzione?

      PERCHÉ VOGLIONO CHE LE FREQUENTIATE

      Ora, se tu sei un giovane che ha il naturale desiderio d’essere felice, non credi che anche i tuoi genitori lo vogliano per te? Ripensaci. Quante notti insonni trascorse tua madre a prendersi cura di te quando eri malato? (1 Tess. 2:7) Non ha tuo padre lavorato duramente nel corso degli anni per provvedere vitto e vestiario alla tua famiglia? Provi senz’altro gratitudine per tale amore. Se dunque i tuoi genitori ti esortano ad accompagnarli alle adunanze cristiane alcune volte la settimana, non può darsi che questa sia un’altra dimostrazione del loro amorevole interesse? Per molti anni essi hanno osservato la vita e il suo significato e valutato l’importanza di Dio e della sua Parola. Non c’è dunque vera ragione di cooperare con loro mentre si sforzano di recarti i benefici duraturi che sanno puoi ottenere accettando e seguendo la sapienza di Dio?

      I giovani, inoltre, dovrebbero considerare che questo è coerente. La Bibbia ci informa che Dio comanda ai giovani di ubbidire ai genitori, di osservare i comandamenti del padre e della madre. (Efes. 6:1; Prov. 6:20-22) I tuoi genitori potrebbero quindi darti il semplice ordine di andare alle adunanze nella Sala del Regno. È così che fanno? Forse conosci molte famiglie in cui i genitori mandano i figli alle lezioni della scuola domenicale della chiesa, mentre i genitori trascorrono il tempo in ozio a casa. Ma è così nel tuo caso? Tua madre o tuo padre ti dice forse di fare qualcosa che l’uno o l’altro o entrambi non fanno? No. Pur essendo talora stanchi o indaffarati, si disciplinano per frequentare le adunanze nella Sala del Regno, sapendo quanto sono immensamente profittevoli. Pertanto non ti chiedono di fare quello che essi non fanno. Piuttosto, ti esortano a trarne profitto insieme a loro.

      Alla Sala del Regno puoi associarti a persone che non cercheranno di ingannarti o “servirsi” di te. Piuttosto, i componenti della congregazione sono lieti che tu sia presente. Lì puoi acquistare conoscenza di ciò che molti professori riconoscono come uno dei più grandi capolavori letterari del mondo, la Bibbia. Desideri essere in grado di esprimere chiaramente i tuoi sentimenti e pensieri, far capire il tuo argomento? Giovani uomini e donne che frequentano la Scuola di Ministero Teocratico alla Sala del Regno ricevono notevole aiuto in questo campo. E se col tempo penserai che la promessa biblica della vita eterna nel paradiso per quelli che servono Dio è verace, potrai avere gli eterni benefici derivanti dal frequentare le adunanze.

      Quindi vi sono parecchie buone ragioni per cui dovresti frequentare le adunanze alla Sala del Regno. Comprendendo questo fatto e agendo in conformità, puoi operare per la pace familiare e avere contentezza.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
    • Domande dai lettori

      ● Che cosa intese dire l’apostolo Paolo quando, considerando il matrimonio, parlò del tempo “oltre il fiore della giovinezza”?

      Basilarmente egli si riferiva al tempo oltre quello in cui il desiderio sessuale per la prima volta fiorisce o diviene forte.

      In I Corinti 7:36 leggiamo: “Ma se qualcuno pensa di comportarsi indebitamente verso la sua verginità, se questa è oltre il fiore della giovinezza,a e così dovrebbe avvenire, faccia ciò che vuole; egli non pecca. Si sposino”. Questo consiglio si può capire meglio alla luce del contesto.

      Paolo aveva appena spiegato che il cristiano non sposato è libero dalle ansietà che si hanno nel matrimonio. Pertanto egli o ella può prestare attenzione al “Signore senza distrazione”. (1 Cor. 7:32-35) Comunque, a causa del loro desiderio passionale alcuni non sposati potrebbero avere pericolose tensioni e tentazioni. Per loro sarebbe “meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. (1 Cor. 7:9) Ma Paolo spiegò che c’era un fattore da considerare, prima di decidere che questa era la propria situazione e che ci si doveva sposare.

      Forse il proprio desiderio è solo il primo impulso o il fiorire della passione sessuale, che si può essere in grado di dominare rimanendo celibi senza ‘ardere’ o “essere infiammati” dalla passione. Paolo comprendeva che quando un ragazzo o una ragazza supera la pubertà comincia a sorgere un naturale desiderio sessuale. Diventando adulti, questo desiderio può sembrare assai forte. Ci vuole padronanza di sé. Tuttavia il cristiano, invece di concludere rapidamente che, provando l’impulso sessuale, fa senz’altro meglio a sposarsi, può rendersi conto col tempo d’essere in grado di trovare la felicità nel celibato senza essere tormentato dal desiderio.

      Paolo consigliava dunque di considerare la propria situazione e le proprie circostanze. Chi era oltre la manifestazione iniziale del desiderio e tuttavia continuava a essere tormentato dalla passione, “faccia ciò che vuole; egli non pecca. Si sposino”. Ma se il suo desiderio sessuale era “oltre il fiore della giovinezza” ed egli non era continuamente turbato dalla passione, allora poteva essere in grado di rimanere senza sposarsi; chi era in tale situazione e aveva preso nel suo cuore la decisione di rimanere senza sposarsi, avrebbe fatto meglio. — 1 Cor. 7:37, 38.

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