Amici degli animali, attenzione!
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Australia
LA MALATTIA colpisce il sistema nervoso centrale, causando l’evidente perdita della sanità di mente. Se la vittima tenta di bere, non è in grado d’inghiottire e di solito prova penosi spasmi di soffocamento e strangolamento. Perciò alcuni l’hanno chiamata “idrofobia”, che significa “timore dell’acqua”.
Forse avete indovinato che stiamo parlando di una malattia più comunemente conosciuta come la “rabbia”. Il nome viene da una parola latina che significa “pazzia, furia”. È causata dal morso di un animale che ha nella saliva il virus della rabbia. Vi sono soggetti tutti gli animali a sangue caldo e l’uomo.
Fra il 1959 e il 1973 la rabbia causò la morte di almeno 11.000 persone. Gli esperti ritengono che una cifra più veritiera sarebbe 50.000. La malattia ha piagato il genere umano dal principio della storia e in molti luoghi è una minaccia specialmente per quelli che amano gli animali. Non c’è nessun caso provato in cui un uomo sia stato guarito dalla rabbia.
Identificata la malattia
Dopo l’infezione gli animali non vaccinati possono impiegare quattro o più mesi a manifestare la malattia. Il rischio che uomini siano infettati durante questo periodo di incubazione è specialmente alto, poiché in questo tempo gli animali possono non mostrare sintomi notevoli. Comunque, negli stadi avanzati della rabbia, hanno luogo i seguenti cambiamenti di comportamento:
I CANI sono aggressivi, mostrano la tendenza ad attaccare e mordere senza provocazione ed emettono dalla bocca una schiuma viscosa. Un sintomo comune è “l’abbaiare rabbioso”, che termina con un guaito acuto. Può darsi che l’animale si rifiuti di mangiare. Forse cerca di bere ma non può inghiottire. Può correre per lunghe distanze, mordendo qualsiasi cosa che trovi nel suo percorso. A volte intervengono la paralisi e la contrazione di uno o più arti. Di solito la morte avviene entro una settimana dall’inizio di questi segni ovvi.
I GATTI mostrano sintomi simili; ma i gatti cercano il riposo e l’ombra. I gatti rabbiosi pure mordono con persistenza.
Nei CAVALLI c’è un’irritazione notevole nel luogo dell’infezione. Gli animali la mordono e la strofinano contro le pareti. Essi pure divengono irrequieti, cozzano e mordono corpi estranei così che si possono rompere alcuni denti. I muscoli del palato si possono paralizzare, dando luogo al rigurgito del mangime e di liquido attraverso le narici. E i cavalli rabbiosi spesso provano accresciuto desiderio sessuale.
I BOVINI mostrano i sintomi della rabbia in varie combinazioni, incluse frequenti adagiate, coliche, continua salivazione e irrequietezza. Alle pecore accade qualcosa di simile. Tuttavia, gli uomini hanno poco da temere dal bestiame infetto, poiché per sua natura non morde.
ANIMALI SELVAGGI, inclusi coyote, volpi, moffette e scoiattoli, possono divenire insolitamente amichevoli e docili. Il sintomo maggiore è la perdita dell’istinto dell’autopreservazione.
La rabbia e gli uomini
Di solito per gli uomini il periodo d’incubazione varia da tre a otto settimane. In rari casi è stato così breve da durare solo 10 giorni e così lungo da protrarsi per otto mesi. Comunque, i segni di avvertimento compaiono regolarmente nei primi due o quattro giorni. Questi includono mal di testa, febbre, senso di disagio fisico e nervosismo.
Naturalmente, questi sintomi potrebbero essere causati da vari disturbi minori. Ma se nella vostra zona la rabbia è diffusa, è saggio andare da un medico anche alla comparsa di tali comuni evidenze di malattia.
Se non ci si cura immediatamente, avrà luogo una reazione positiva dopo il periodo di incubazione. La malattia causerà alienazione mentale, incluse le allucinazioni. Ci saranno dolore, febbre, vomito, profusa secrezione di saliva viscosa, convulsioni, paralisi e difficoltà nel respirare e inghiottire. Quasi in ogni caso la morte interviene in un periodo da due a cinque giorni. Il virus si sarà stabilito così fermamente nel tessuto nervoso che la vaccinazione non sarà più di nessun aiuto.
Cosa potete fare per evitare tali terribili conseguenze? La prossima volta che un cucciolo scherzoso o un micino lecca la mano a voi o a qualcuno della vostra famiglia, pensate: Nella nostra zona è diffusa la rabbia? Se la saliva di un animale rabbioso entra nell’organismo attraverso una ferita della pelle, le conseguenze possono essere gravi, se non ci si cura immediatamente. La minaccia dell’idrofobia è specialmente grande per i bambini, poiché di solito non si rendono conto del pericolo e spesso non informano i loro genitori.
Questo non viene detto per causare il panico in ogni famiglia che ha animali. Ci sono molti luoghi dove la rabbia è relativamente rara. E, anche dove gli individui morsi da animali rabbiosi non si fanno curare, solo circa uno su sei prende la malattia. Questo accade perché non tutti gli animali con il virus nel cervello ce l’hanno nelle ghiandole salivari. E l’infezione può non aver luogo se la pelle è ferita solo superficialmente o se il morso viene dato attraverso la stoffa.
Ciò nondimeno, anziché correre rischi, è meglio denunciare prontamente tutti i morsi di animali al vostro medico. Ora sono disponibili vari tipi di vaccini e sieri per contrastare il virus della rabbia. Quelli preparati più recentemente sono molto efficaci e senza pericolosi effetti collaterali.
Cosa fare se si è morsi
Se uno non è stato vaccinato ed è attaccato da un animale sospetto d’essere affetto da rabbia, ecco alcune cose da fare:
(1) Per quanto è possibile, cercate di evitar di farvi mordere in faccia, al collo o alle mani. Dopo essere entrato nel corpo il virus viaggia attraverso i nervi fino al cervello. Più il morso è lontano dalla testa, più ci vuole tempo per raggiungere il cervello.
(2) Cercate di identificare le caratteristiche dell’animale così che si possa catturare. Appena possibile fatelo esaminare da un veterinario. Una diagnosi precisa della rabbia può richiedere diversi giorni.
(3) Se è un animale selvaggio, cercate di ucciderlo senza danneggiare la testa. Questo permetterà di esaminare il cervello per stabilire se vi è presente la rabbia.
(4) Appena possibile lavate la morsicatura con sapone comune e acqua o con una soluzione detergente. Quindi applicate un antisettico o disinfettante come l’etere o l’alcool. Ogni volta che è pratico, le ferite procurate da animali dovrebbero lasciarsi sanguinare liberamente.
(5) Consultate immediatamente un medico, o andate al più vicino centro per la cura antirabbica. Una speciale e particolareggiata “Guide for Specific Postexposure Treatment of Rabies” (“Guida per la cura della rabbia dopo l’infezione”) è stata preparata per i medici dal Comitato di Esperti sulla Rabbia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Che gli uomini giochino affettuosamente con gli animali può esser piacevole. Comunque, nelle zone dove è noto che c’è la rabbia gli amici degli animali devono stare attenti. La negligenza potrebbe costare a una persona la salute, se non la vita.