-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1955 | 15 luglio
-
-
Domande dai lettori
◆ Quando è appropriato il periodo di prova? Prima della disassociazione, durante la disassociazione, o dopo che la persona è state riaccettata? — L. D., Stati Uniti.
Se un fratello ha commesso un misfatto che merita la disassociazione, ma il comitato della congregazione ritiene che egli non debba essere disassociato a causa del suo sincero pentimento o altre circostanze attenuanti, il comitato, invece di disassociarlo, potrebbe sottoporlo ad un periodo di prova. Il comitato dovrebbe stabilire le condizioni di questa prova secondo il proprio giudizio, tenendo in mente i fatti o le esigenze del caso particolare. Se il fratello che ha peccato osserva completamente tutte le condizioni della prova per il periodo di tempo determinato dal comitato, la prova potrà essere in seguito tolta e non si metterà in effetto nessuna disassociazione.
Se un fratello viene disassociato, non dovrebbe essere sottoposto alla prova. Egli viene allontanato dalla congregazione e la congregazione non ha nulla a che fare con lui; essa non esercita nessun controllo su di lui fuori della congregazione e non lo sottopone a nessuna limitazione fuori, nel mondo. Se la congregazione cercasse di farlo ciò sarebbe contrario all’azione di disassociazione, la quale vuol dire che esiste un completo distacco di relazioni fra la persona disassociata e la congregazione. Tale persona non deve rendere conto alla congregazione, e la congregazione non ha nulla a che fare con essa, non cerca di controllarla né sottoporla a qualche regolamento nelle sue attività fuori della congregazione.
Se la persona disassociata manifesta un sincero pentimento e desidera essere riaccettata nella congregazione, il comitato può riaccettarla dopo il termine di quello che esso considera un giusto periodo di tempo. Avendo fatto questo il comitato potrebbe desiderare di stabilire alcune limitazioni e sottoporre la persona ad un periodo di prova. Il comitato ha il diritto di far questo ora, dato che la persona è stata riaccettata e fa parte di nuovo della congregazione, avendo questa ora ricominciato ad interessarsi di tale persona.
Dunque, in risposta alla domanda, una persona può essere sottoposta ad una prova se non è stata fatta una disassociazione oppure, se disassociata, dopo che è stata riaccettata; ma non è affatto ragionevole che i membri del comitato cerchino di stabilire un periodo di prova per una persona che essi hanno rigettato e con la quale non hanno la minima relazione. Essi le parleranno soltanto se si rivolge a loro perché sia esaminata la questione della sua riaccettazione. Per esempio, un membro della società umana può aver violato una legge. Egli è condannato e mandato in carcere. È stato separato dalla comunità; non viene sottoposto alla prova dal momento che è disassociato dalla società e confinato in prigione. Ma una volta liberato e ritornato nella società egli potrebbe essere sottoposto ad un periodo di prova e costretto a vivere sotto certe limitazioni e a presentarsi periodicamente alle autorità. Oppure potrebbe avvenire che un uomo trovato colpevole, invece di dover subire una pena in carcere, acquisti una libertà vigilata e subisca un periodo di prova, non venendo mai separato dalla società. Così potrebbe anche succedere nella congregazione cristiana. Notate quest’ultimo particolare. Ciò che è stato detto non vuol dire che ogni malfattore dev’essere sottoposto ad un periodo di prova senza essere disassociato, o che dev’essere sottoposto ad una prova dopo che è stato riaccettato. Ogni decisione a questo riguardo spetta al giudizio del comitato della congregazione locale.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1955 | 15 luglio
-
-
Domande dai lettori
◆ Come poté Gesù veramente dire che chiunque prende la spada perirà di essa, quando effettivamente questo non è avvenuto? — L. R., Spagna.
In quale occasione Gesù disse questo? Faceva egli una dichiarazione generale che ciò dovesse verificarsi in tutti i tempi? O si tratta soltanto di una supposizione degli uomini dedotta dalle sue parole? Le circostanze in cui queste sue parole furono pronunciate sono le seguenti: Gesù era nel Getsemani con alcuni dei suoi discepoli. Egli aveva appena istituito il Memoriale con gli undici fedeli apostoli e si era recato in questo giardino. Aveva appena detto che il suo traditore si stava avvicinando quando Giuda giunse con i soldati inviati dai capi sacerdoti per prenderlo in custodia. Quando i soldati misero le mani su Gesù l’apostolo Pietro tagliò l’orecchio dello schiavo del sommo sacerdote. Fu allora che Gesù disse a Pietro: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendon la spada periranno di spada. O credi tu che io non possa chiedere al Padre di provvedermi in questo momento più di dodici legioni d’angeli? In questo caso, come si adempirebbero le Scritture, che ciò deve avvenire in questo modo?” — Matt. 26:52-54, NW.
Se Gesù avesse desiderato disfarsi dei soldati non l’avrebbe fatto mediante la spada, ma mediante forze angeliche. Egli si accertò che alcuni nel suo gruppo avessero spade, soltanto per dimostrare che non ricorreva alle armi anche quando erano disponibili. Tuttavia, nel suo gruppo c’erano soltanto due spade. Ma “ecco arrivar Giuda, . . . e con lui una gran turba con spade e bastoni”. (Matt. 26:47; Luca 22:38) Quale probabilità avrebbero avuto due uomini armati di spade contro una gran turba così armata? Nessuna. Se i due che erano con Gesù avessero impugnata la spada contro tale disparità preponderante ciò avrebbe significato soltanto la loro morte mediante le spade della gran turba. Non avrebbero mai potuto riuscire nella lotta. Inoltre, qualsiasi tentativo di liberare Gesù non avrebbe potuto riuscire perché contrario al proposito di Geova. Perciò chiunque del piccolo gruppo che era con Gesù in quel momento avesse impugnato la spada sarebbe sicuramente perito di spada, e Gesù li avvertì esplicitamente di questo. Supporre che Gesù esponesse qui un’ampia verità generale o proverbio da applicarsi in tutti i tempi e in tutte le circostanze è ingiustificato.
-
-
AnnunziLa Torre di Guardia 1955 | 15 luglio
-
-
Annunzi
APPREZZATE L’ORGANIZZAZIONE TEOCRATICA DATRICE DI VITA
Tutte le cose sono fatte perché cooperino insieme per il bene di quelli che amano e servono Geova Dio. Pertanto i testimoni di Geova operano effettivamente insieme, onorando Geova ed essendo onorati da lui nel far ciò. (1 Sam. 2:30) Essi visitano il popolo recando la conoscenza datrice di vita che può liberare gli uomini, e le pubblicazioni per lo studio biblico che solleveranno i mansueti del genere umano portando loro gioia. Durante questo mese essi continueranno ad offrire un libro e un opuscolo insieme per la somma nominale di 50c o L. 325. Avete preso parte alla proclamazione delle verità bibliche? Potete farlo. Informatevi alla più vicina Sala del Regno dei testimoni di Geova o scrivete a questo ufficio.
VACANZE DELLA BETHEL
Gli uffici della Società, la stamperia e la casa Bethel di Brooklyn, a New York, saranno chiusi dal 30 luglio a tutto il 14 agosto. L’ufficio di Roma sarà chiuso dal 5 al 22 agosto. Le ordinazioni e la corrispondenza inviate durante questo periodo non saranno considerate fino a qualche tempo dopo la riapertura degli uffici. Vogliate provvedere ai vostri bisogni e inoltrare le vostre ordinazioni sufficientemente in anticipo perché siano prese in considerazione prima del periodo delle vacanze.
GIOIOSA SANTA ASSEMBLEA
“Poi Ezechia inviò de’ messi a tutto Israele e a Giuda, e scrisse pure lettere ad Efraim ed a Manasse, perché venissero alla casa dell’Eterno [Geova] a Gerusalemme, a celebrar la Pasqua in onore dell’Eterno [Geova], dell’Iddio d’Israele. . . . Così vi fu gran gioia in Gerusalemme; . . . Poi i sacerdoti Leviti si levarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita, e la loro preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora dell’Eterno [Geova]”. (2 Cron. 30:1-27) Tale gioia sarà evidente questa estate quando diecine di migliaia di testimoni di Geova si raduneranno in santa assemblea. Certissimamente saranno evidenti le benedizioni dalla mano di Geova. Il suo spirito sarà presente, e il cielo osserverà ciò che verrà detto e fatto. Centinaia di migliaia di persone avranno grandissima gioia nell’ascoltare il discorso pubblico “La conquista del mondo vicina: mediante il Regno di Dio”. A quale di tali assemblee assisterete voi? Avete già fatto i vostri piani, e sono essi definitivi? Siete invitati alle assemblee in Inghilterra, Francia, Italia, Germania, Svezia e i Paesi Bassi, come anche a quelle negli Stati Uniti e nel Canada. Siete particolarmente esortati ad assistere alle assemblee europee. Speriamo di vedervi a queste assemblee del “Regno Trionfante”.
-