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Amate il prossimo, non il mondoLa Torre di Guardia 1962 | 15 febbraio
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AMARE IL PROSSIMO? SÌ!
Ma non amare il mondo non significa che oggi il cristiano non può amare o non ama il suo prossimo. Egli fa distinzione fra il sistema di cose dominato da Satana e gli individui tenuti prigionieri da Satana, i suoi simili, le creature umane. Ama il suo prossimo come se stesso per il fatto che tratta il suo prossimo nello stesso modo in cui egli vorrebbe essere trattato dal suo prossimo. È sempre pronto a correre in aiuto del suo prossimo se le circostanze lo richiedono, come fece l’autista cristiano menzionato all’inizio della considerazione di questo soggetto. Come il Samaritano dell’illustrazione di Gesù coglie ogni opportunità per essere d’aiuto a chi si trova in difficoltà. Dà ascolto al comando di fare del bene a tutti gli uomini a seconda che ne abbia l’opportunità, ma specialmente ai suoi conservi cristiani. — Luca 10:30-37; Gal. 6:10.
Ma desiderando evitare l’amicizia del mondo, i dedicati cristiani possono esagerare su questo punto. Poiché si sono dedicati a fare la volontà di Dio quali ministri cristiani potrebbero essere inclini a pensare che l’unica assistenza che possono dare ad un’altra persona sia l’assistenza spirituale, ma non è così. Questa è la più importante, ma a volte il prossimo può aver bisogno di essere assistito materialmente o fisicamente, e se uno può dovrebbe dare tale assistenza, benché non si debba far trascinare dal sentimentalismo e andare agli estremi.
Sì, benché debba sempre esser pronto a dare assistenza materiale secondo i propri mezzi e le altrui necessità, il cristiano non deve mai dimenticare che tutti gli amanti della giustizia oggi nel mondo hanno molto bisogno di assistenza spirituale; sono privi di conoscenza e di intendimento intorno a Geova Dio, al suo nome, alla sua Parola e ai suoi propositi, ed anche intorno alla sua volontà per loro. Esser diligenti per soddisfare questa necessità spirituale è il miglior modo in cui i cristiani possono mostrare amore, poiché mentre “la sapienza è una protezione così come il denaro è una protezione; . . . il vantaggio della conoscenza è che la sapienza stessa preserva in vita chi la possiede”. — Eccl. 7:12.
Il cristiano deve realmente amare il prossimo per andare regolarmente di casa in casa, ignorare gli insulti, l’indifferenza e chissà quante altre cose, e andarvi con ogni tempo, per esortare altri a imparare i provvedimenti presi da Dio per dare la vita eterna. Nello stesso tempo essi non farebbero tutto questo se amassero il mondo. Quindi dobbiamo amare il mondo? No! Dobbiamo amare il nostro prossimo? Sì!
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Tutti dovrebbero testimoniareLa Torre di Guardia 1962 | 15 febbraio
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Tutti dovrebbero testimoniare
◆ “Il programma evangelistico di una congregazione è decentrato quando la testimonianza è affidata esclusivamente al pastore. È anche decentrato quando il pastore si aspetta che i suoi fedeli rendano testimonianza e non li prepara, non li addestra e non li organizza per compiere questa opera fondamentale. Egli dev’essere un testimone dinanzi a dei testimoni, un insegnante e organizzatore di testimoni”. — The Lutheran Witness del 20 ottobre 1959.
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