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  • Esecuzione del giudizio sugli avversari
    La Torre di Guardia 1951 | 15 marzo
    • NM) Nel timor di Dio noi onoreremo il suo Re ch’egli ha rivestito dell’autorità del nuovo mondo.

      13. Che renderemo noi sempre l’uno all’altro come cosa dovuta? In ubbidienza a quale comando saremo sottomessi alle autorità superiori?

      13 Tenendo questa condotta prescritta dall’Autorità Superiore, noi renderemo ad ognuno ciò che gli è dovuto. Disimpegneremo i nostri obblighi in questo mondo verso “Cesare” e verso Dio, in modo che al giudizio finale non ci possa essere attribuito nessun debito che non sia stato pagato. Di una cosa rimarremo sempre debitori verso i nostri simili, e questa è l’amore, l’amore per il nostro prossimo come per noi stessi. Questo cercheremo sempre di rendere in ubbidienza all’istruzione apostoli”. Non siate debitori verso nessuno di alcuna cosa, se non d’amarvi l’un l’altro; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge”. (Rom. 13:8) In ubbidienza al comandamento più grande di tutti, quello di amare Iddio completamente, noi saremo sottomessi alle “autorità superiori”.

  • Lettere (1)
    La Torre di Guardia 1951 | 15 marzo
    • Lettere

      “IMMORTALITÀ NEL REAME SPIRITUALE”

      16 settembre 1949

      Caro fratello,

      Rispondiamo alla tua lettera del 13 settembre.

      L’articolo “La manifestazione della presenza del Messia” de La Torre di Guardia del 1 agosto [1 gennaio 1950 in quella italiana], nel paragrafo 19, non dice: “La risurrezione dei membri dormenti del corpo di Cristo alla vita immortale nel reame dello spirito,” per significare che la vita immortale o l’immortalità sarebbe ricevuta anche dal genere umano nel reame terrestre dell’eterno nuovo mondo.

      Sebbene Webster’s Dictionary definisca l’immortalità “esenzione dalla morte; esistenza senza fine”, le Sacre Scritture non consentono una tale larga definizione. Apocalisse 2:11 dichiara che solamente i 144.000 fedeli membri del corpo di Cristo ‘non saranno punto offesi dalla morte seconda’, mentre le Scritture indicano che i morti umani allorché risusciteranno dalle tombe nel nuovo mondo sotto il regno di Cristo saranno soggetti alla seconda morte, e alla fine del regno millenario di Cristo saranno esposti allo scioglimento di Satana per un po’ di tempo per determinare se dovrebbero essere gettati nella seconda morte, simbolizzata dallo stagno di fuoco e di zolfo. (Apocalisse, capitolo 20) L’argomento dell’apostolo Paolo sulla risurrezione in 1 Corinzi, capitolo 15, indica che soltanto i membri del corpo di Cristo saranno rivestiti d’immortalità e incorruttibilità, e Romani 2:7 mostra che questi la ricercano e l’otterranno come una ricompensa particolare.

      Se “immortalità” significasse soltanto esenzione da morte ed esistenza senza fine, 1 Timoteo 6:14-16 sarebbe errato dove dice che solo il Re dei re e Signore dei signori ha l’immortalità o l’aveva al tempo in cui Paolo scrisse, poiché a quel tempo i fedeli angeli dei cieli avevano l’esenzione dalla morte e quindi l’esistenza senza fine per la loro fedeltà.

      Pertanto La Torre di Guardia mantiene la sua posizione che l’immortalità non sarà conferita agli uomini e alle donne fedeli nel nuovo mondo, ma essi riceveranno in compenso soltanto la vita eterna per la loro lealtà e incrollabile devozione. Essi saranno sempre carnalmente mortali. Solo la fedele chiesa scelta di fra gli uomini sarà immortale col suo Capo e Salvatore Gesù Cristo, il quale è nel cielo.

      Tuoi gioiosi conservi nel servizio del Regno

      WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY

  • Lettere (2)
    La Torre di Guardia 1951 | 15 marzo
    • Lettere

      ANCORA SULLA TRASFUSIONE DI SANGUE

      28 ottobre 1949

      Cara signora,

      Rispondiamo alla sua lettera del 14 corrente relativa alla trasfusione di sangue.

      Il metodo di far la trasfusione di sangue oggi potrebbe non conformarsi al consueto metodo umano di macellai i quali bevono il sangue ancor caldo degli animali che hanno ucciso o di persone che mangiano salsicce o torte fatte di sangue rappreso. Ma solo perché il modo di somministrare il sangue è diverso non vuol dire che la legge di Dio concernente il sangue non comprenda la trasfusione del sangue UMANO. Sia mangiando che bevendo sangue o facendone la trasfusione, in ogni caso si tratta sostanzialmente di trasferimento di sangue da un organismo umano o animale a un altro organismo, e questo trasferimento sostanziale di sangue è ciò che la Parola di Dio condanna e proibisce al suo popolo consacrato. Che la trasfusione di sangue non spegne la sete d’una persona né sazia la sua fame è fuori di argomento: il trasferimento del sangue rimane un fatto innegabile.

      E perché Iddio vietò il trasferimento del sangue dall’organismo d’una creatura a quello d’individui in cerca di qualche sollievo, sia per fame che per sete o per mancanza di sangue? Scruti la legge data da Dio nella Bibbia e troverà che la ragione per cui Dio vieta tale trasfusione di sangue non è affatto una ragione igienica, per evitare corruzione, contaminazione o infezione. La ragione è ben più grande, e la sua lettera prova che ella ha ignorato o trascurato questa ragione più grande. Sin dal principio, quando Dio stabilì con Noè il patto eterno concernente la santità del nostro sangue, ne rese nota questa ragione superiore, dicendo: “Ma non mangerete carne con la vita sua, cioè col suo sangue”. (Genesi 9:4) Il sangue è la vita della carne, e per tale motivo Dio limitò l’impiego del sangue agli olocausti di propiziazione per

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