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  • Processo all’evoluzione
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
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  • Testimonianze discordanti
  • L’evoluzionismo è la scelta intellettuale?
  • Questione di fede
  • Contrasti sull’evoluzione: perché?
    Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
  • Una sfida crescente
    Svegliatevi! 1974
  • Che cosa sta accadendo all’evoluzione?
    Svegliatevi! 1974
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
w94 1/9 pp. 3-5

Processo all’evoluzione

Alcuni degli evoluzionisti più convinti chiedono a gran voce un completo riesame delle origini della vita

SUPPONETE di essere un giudice in un processo penale. L’imputato si proclama innocente e vengono ascoltati i testimoni a suo favore. Mentre ascoltate le loro testimonianze, però, notate che ciascun testimone contraddice gli altri. Poi, quando vengono chiamati di nuovo a deporre, i testimoni della difesa cambiano le rispettive versioni. Come giudice, dareste peso alle loro testimonianze? Sareste incline ad assolvere l’imputato? Probabilmente no, perché ogni incongruenza della difesa mina la credibilità dell’imputato.

Questa è la situazione per quanto riguarda la teoria dell’evoluzione. Si sono presentati moltissimi testimoni per fornire varie spiegazioni sull’origine della vita, in difesa della teoria dell’evoluzione. Ma la loro testimonianza reggerebbe in un’aula di giustizia? I sostenitori di questa teoria sono concordi fra loro?

Testimonianze discordanti

Come ha avuto origine la vita? Forse nessun’altra domanda ha suscitato maggiori speculazioni e dibattiti. La controversia però non è solo fra evoluzione e creazione: in gran parte la polemica si svolge fra gli evoluzionisti stessi. Praticamente tutti i particolari dell’evoluzione — com’è avvenuta, dove, chi o cosa le ha dato inizio, quanto è durato questo processo — sono oggetto di accanite dispute.

Per anni gli evoluzionisti hanno sostenuto che la vita avrebbe avuto inizio in un caldo stagno di “brodo” organico. Ora alcuni pensano che la vita potrebbe essere nata dalla schiuma dell’oceano. Altri propongono i geyser sottomarini come luogo in cui avrebbe avuto origine la vita. Altri ancora ipotizzano che gli organismi viventi siano arrivati sulla terra viaggiando su meteore. O forse, dicono altri, degli asteroidi si sono schiantati sulla terra modificandone l’atmosfera, e questo avrebbe innescato il processo vitale. “Se un grosso asteroide di ferro colpisse la terra”, dice un ricercatore, “di sicuro avverrebbero cose interessanti”.

Anche le condizioni in cui avrebbe avuto origine la vita vengono rimesse in discussione. “La vita non è sorta in condizioni favorevoli, tranquille, come si supponeva una volta”, ipotizza la rivista Time, “bensì nei cieli infernali di un pianeta sconvolto da eruzioni vulcaniche e bersagliato da comete e asteroidi”. Perché la vita potesse evolversi in mezzo a un tale caos, affermano ora alcuni scienziati, l’intero processo dev’essersi svolto in un tempo più breve di quello finora ipotizzato.

Le opinioni degli scienziati divergono anche sul ruolo che Dio — “se esiste” — ha in tutto questo. Secondo alcuni la vita si sarebbe evoluta senza l’intervento di un Creatore, mentre secondo altri sarebbe stato Dio ad avviare il processo lasciando che l’evoluzione facesse il resto.

Una volta sorta la vita, come sarebbe avvenuta l’evoluzione? Anche qui le versioni differiscono. Nel 1958, un secolo dopo la pubblicazione dell’Origine delle specie, l’evoluzionista Julian Huxley affermò: “La grande scoperta di Darwin, il principio universale della selezione naturale, è stato saldamente e definitivamente dimostrato come unico meccanismo mediante il quale hanno avuto luogo i principali cambiamenti evolutivi”. Ventiquattro anni dopo, però, l’evoluzionista Michael Ruse scriveva: “Un crescente numero di biologi . . . sostiene che qualunque teoria evoluzionistica basata sui princìpi darwiniani — in particolare qualunque teoria che consideri la selezione naturale il fattore decisivo che determina i cambiamenti evolutivi — è incompleta e fuorviante”.

La rivista Time, pur affermando che la teoria dell’evoluzione poggia su “molti solidi dati di fatto”, riconosce che l’evoluzione è una storia complessa con “molte lacune e numerose teorie discordanti su come colmarle”. Lungi dal far pensare che il caso sia chiuso, ora alcuni degli evoluzionisti più convinti chiedono a gran voce un completo riesame delle origini della vita.

Perciò la difesa dell’evoluzione, in particolare per quanto attiene alle origini della vita secondo la teoria dell’evoluzione, non può contare su testimonianze concordi. Lo scienziato Tariq H. Janabi osserva che i fautori dell’evoluzione “hanno elaborato e abbandonato nel corso degli anni molte teorie errate e finora nessuna teoria in particolare ha ottenuto il consenso generale degli scienziati”.

Fatto interessante, Charles Darwin aveva previsto questo conflitto di opinioni. Nell’introduzione dell’Origine delle specie scrisse: “So bene . . . che sono ben pochi gli argomenti trattati in questo libro ai quali non si possono opporre dati di fatto che portano a conclusioni chiaramente contrastanti con quelle cui io sono arrivato”.a

In realtà, queste testimonianze discordanti mettono in dubbio la credibilità della teoria dell’evoluzione.

L’evoluzionismo è la scelta intellettuale?

Un libro osserva che, fin dall’inizio, la teoria dell’evoluzione “ha attratto molti perché sembrava più scientifica della teoria della creazione individuale delle specie”. — Milestones of History.

Per di più le asserzioni dogmatiche di certi evoluzionisti possono intimidire qualcuno. Per esempio, lo scienziato H. S. Shelton afferma che il concetto di creazione individuale “è troppo ridicolo per essere preso sul serio”. Il biologo Richard Dawkins dichiara esplicitamente: “Se incontrate qualcuno che dice di non credere all’evoluzione, o è ignorante o stupido o folle”. Similmente il prof. René Dubos afferma: “Ora la maggior parte delle persone illuminate accetta come realtà il fatto che tutto ciò che c’è nel cosmo — dai corpi celesti agli esseri umani — si è sviluppato e continua a svilupparsi attraverso processi evolutivi”.

Da queste affermazioni sembrerebbe che ogni persona dotata di un minimo di intelligenza debba accettare automaticamente la teoria dell’evoluzione. In fondo, così facendo dimostrerebbe di non essere ‘stupida’ ma “illuminata”. Eppure ci sono uomini e donne molto istruiti che non credono alla teoria dell’evoluzione. “Ho riscontrato che molti scienziati nutrono dubbi a livello personale”, scrive Francis Hitching, “e alcuni arrivano a dire che la teoria darwiniana dell’evoluzione non si è rivelata affatto una teoria scientifica”. — The Neck of the Giraffe.

Chandra Wickramasinghe, autorevole scienziato britannico, assume una posizione simile. “Non c’è nessuna prova che confermi alcuno dei princìpi fondamentali dell’evoluzione darwiniana”, dice. “Fu una forza sociale che si impose al mondo nel 1860 e penso che da allora si sia rivelata un disastro per la scienza”.

Tariq H. Janabi ha analizzato gli argomenti addotti dagli evoluzionisti. “Mi sono accorto che la situazione è ben diversa da come ci viene presentata”, dice. “Le testimonianze sono troppo scarse e frammentarie per sostenere una teoria così complessa come quella dell’origine della vita”.

Perciò coloro che obiettano alla teoria dell’evoluzione non dovrebbero essere definiti sbrigativamente ‘ignoranti, stupidi o folli’. Riguardo a certe opinioni in contrasto con l’evoluzione, persino un evoluzionista dichiarato come George Gaylord Simpson dovette ammettere: “Sarebbe di certo erroneo scartare semplicemente queste concezioni con un sorrisetto o metterle in ridicolo. Coloro che le hanno proposte erano — e sono — studiosi capaci e profondi”.b

Questione di fede

Alcuni pensano che chi crede nell’evoluzione si basi su dati di fatto, mentre chi crede nella creazione compia un atto di fede. È vero che nessun uomo ha visto Dio. (Giovanni 1:18; confronta 2 Corinti 5:7). Ma sotto questo aspetto la teoria dell’evoluzione non è in vantaggio, dato che si basa su eventi irripetibili che nessun essere umano ha mai visto.

Per esempio, gli scienziati non hanno mai osservato mutazioni — nemmeno di natura benefica — che producano nuove forme di vita; eppure sono convinti che questo sia esattamente ciò che ha dato origine a nuove specie. Non hanno assistito alla generazione spontanea della vita; eppure insistono nel dire che la vita è nata in questo modo.

Questa assenza di prove ha spinto Tariq H. Janabi a considerare la teoria dell’evoluzione “semplice ‘fede’”. Il fisico Fred Hoyle la definisce “il Vangelo secondo Darwin”. Il dott. Evan Shute si spinge ancora più in là. “Sospetto che il creazionista abbia meno misteri da spiegare dell’evoluzionista convinto”, dice.

Altri esperti sono d’accordo. “Quando contemplo la natura dell’uomo”, ammette l’astronomo Robert Jastrow, “l’emergere di questo essere straordinario dalle sostanze chimiche disciolte in una pozza d’acqua calda mi sembra un miracolo tanto quanto il racconto biblico sull’origine dell’uomo”.

Perché allora molti respingono ancora l’idea che la vita sia stata creata?

[Note in calce]

a L’origine delle specie, 3ª ed., trad. di C. Balducci, Newton Compton editori, Roma, 1980, p. 51.

b Evoluzione: Una visione del mondo, trad. di G. Galli Soria, Sansoni, Firenze, 1972, p. 184.

[Immagine a pagina 3]

Le asserzioni dogmatiche di alcuni possono essere persuasive

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