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  • Geova ricompensa un giovane fedele
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
w92 1/3 p. 22

Dai proclamatori del Regno

Geova ricompensa un giovane fedele

I GIOVANI fedeli sono molto preziosi agli occhi di Geova. La seguente esperienza di un ragazzo fedele dovrebbe incoraggiare gli altri giovani a mantenere l’integrità mentre servono Geova.

In Argentina un ragazzo di 11 anni e il suo fratellino minore studiavano il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna insieme alla nonna. I genitori si dimostrarono subito contrari, e proibirono ai ragazzi di andare alle adunanze nella Sala del Regno. Per un certo periodo, al fine di assistere alle adunanze, i ragazzi uscivano dalla finestra del bagno, saltavano nel cortile e di lì scavalcavano il muro per andare nel cortile del vicino e quindi alla Sala del Regno. Poi qualcuno disse alla madre che i due stavano assistendo alle adunanze dei testimoni di Geova. La madre minacciò di picchiarli e questo impaurì il fratellino minore, che smise di studiare. Ma il maggiore continuò. Per cinque anni riuscì a frequentare le adunanze all’insaputa dei genitori.

A 16 anni questo ragazzo voleva frequentare una scuola superiore che non aveva una sede nella sua città. Essendo lontano da casa sarebbe stato più libero di proseguire lo studio della verità. I suoi genitori acconsentirono a lasciarlo andare, e per tre mesi tutto andò bene. Poi il preside informò i genitori che il loro figlio si rifiutava di salutare la bandiera e di cantare l’inno nazionale. Convocato alla presenza del preside, dei genitori, di un segretario, di un avvocato e di dieci professori, il giovane fu in grado di dare un’eccellente testimonianza del motivo per cui la sua coscienza gli impediva di compiere tali atti. (Esodo 20:4, 5) I genitori erano furiosi. La madre si procurò una pistola per sparare alla nonna, che riteneva la responsabile, ma non riuscì mai a trovarla da sola.

In seguito, dietro suggerimento di un amico di famiglia e con l’approvazione del preside, i genitori decisero di ricoverare il ragazzo in una clinica per malati di mente, credendo che le cure psichiatriche l’avrebbero indotto ad abbandonare la sua fede. Il personale della clinica portò il ragazzo in macchina a 100 chilometri di distanza e gli iniettò dosi massicce di insulina e di altri farmaci fino a fargli perdere conoscenza. Al risveglio il ragazzo era totalmente disorientato, non conosceva nessuno e soffriva in parte di amnesia. Dopo molti esami i medici non riscontrarono in lui nessun disturbo mentale. Ma la clinica continuò con questo trattamento. Quando era cosciente, il ragazzo pregava di continuo Geova perché non lo abbandonasse e lo implorava di dargli la forza di perseverare. Geova in effetti lo protesse, ed egli infine fu dimesso dalla clinica.

Un giorno il preside gli chiese se era disposto a ritrattare. Al suo rifiuto, il preside disse ai genitori di riportarlo in clinica perché era più matto di prima. I genitori lo portarono in una pensione e dissero alla proprietaria di accertarsi che non andasse alle adunanze dei testimoni di Geova. Quando i genitori se ne andarono, che sorpresa ebbe il ragazzo! I proprietari della pensione erano testimoni di Geova! Alla fine i genitori smisero di sottoporlo a cure psichiatriche, convinti che i medici avevano mentito loro. Nel frattempo la Corte Suprema dell’Argentina decretò che i figli dei testimoni di Geova non potevano essere espulsi da scuola perché non salutavano la bandiera.

Sono state utili tali prove per questo giovane fedele? Sì. Egli dichiara: “Ho potuto dare estesa testimonianza a medici, professori, compagni di scuola, genitori e parenti, in pratica a tutta la città. I miei genitori si sono un po’ addolciti e hanno un concetto migliore dei Testimoni. Ora, ripensando alla mia fanciullezza, vedo quanto è meraviglioso e tenero il nostro Dio nel prendersi cura di chi gli rimane leale. È esattamente come disse il salmista in Salmo 27:10: ‘Nel caso che il mio proprio padre e la mia propria madre davvero mi lasciassero, pure Geova stesso mi accoglierebbe’”.

Questo giovane ha oggi 23 anni, è sposato ed è molto attivo nel servizio di Geova. Non c’è dubbio che la capacità che Geova ha di sostenere non ha limiti. — Salmo 55:22.

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