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“Gioite per sempre di ciò che io creo”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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Confidano nel “dio della Buona Fortuna”
13, 14. Quali pratiche dimostrano che il popolo ha lasciato Dio, e di conseguenza che cosa gli accadrà?
13 A questo punto la profezia di Isaia si rivolge di nuovo a coloro che hanno lasciato Geova e hanno continuato a praticare l’idolatria: “Voi siete quelli che lasciano Geova, quelli che dimenticano il mio santo monte, quelli che apparecchiano una tavola per il dio della Buona Fortuna e quelli che riempiono vino mischiato per il dio del Destino”. (Isaia 65:11) Disponendo su una tavola cibo e bevande davanti al “dio della Buona Fortuna” e al “dio del Destino”, gli ebrei apostati sono caduti nelle pratiche idolatriche delle nazioni pagane.b Cosa accadrà a chi confida ingenuamente in questi dèi?
14 Geova francamente li avverte: “Di sicuro vi destinerò alla spada, e vi chinerete tutti per essere scannati; per la ragione che chiamai, ma non rispondeste; parlai, ma non ascoltaste; e continuaste a fare ciò che era male ai miei occhi, e sceglieste la cosa in cui non provavo diletto”. (Isaia 65:12) Con un gioco di parole basato sul nome del dio del Destino nell’originale ebraico, Geova dice che quanti adorano quella falsa divinità saranno ‘destinati alla spada’, cioè alla distruzione. Tramite i suoi profeti Geova li ha ripetutamente invitati al pentimento, ma l’hanno ignorato e ostinatamente hanno preferito fare quello che, come sanno, è male ai suoi occhi. Che disprezzo mostrano verso Dio! In adempimento dell’avvertimento divino, nel 607 a.E.V. una grande catastrofe si abbatterà sulla nazione, quando Geova permetterà ai babilonesi di distruggere Gerusalemme e il tempio. Allora “il dio della Buona Fortuna” non riuscirà a proteggere i suoi devoti di Giuda e Gerusalemme. — 2 Cronache 36:17.
15. In che modo oggi i veri cristiani prestano ascolto all’avvertimento che si trova in Isaia 65:11, 12?
15 Oggi i veri cristiani prestano ascolto all’avvertimento che si trova in Isaia 65:11, 12. Non credono nella “Fortuna”, come se fosse una specie di forza soprannaturale capace di concedere favori. Evitano ogni forma di gioco d’azzardo, rifiutando di dilapidare i propri beni per cercare di placare “il dio della Buona Fortuna”. Sono convinti che quelli che sono devoti a questo dio alla fine perderanno tutto, poiché a costoro Geova dice: “Di sicuro vi destinerò alla spada”.
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“Gioite per sempre di ciò che io creo”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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b Commentando questo versetto Girolamo, traduttore della Bibbia nato nel IV secolo E.V., parla di un’antica usanza osservata dagli idolatri l’ultimo giorno dell’ultimo mese dell’anno: “Venivano disposti su una tavola svariati cibi e un calice di vino dolce perché fossero di buon auspicio per la fertilità sia dell’anno passato che del successivo”.
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