BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g92 22/6 pp. 12-14
  • Cercavo il successo nella danza

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Cercavo il successo nella danza
  • Svegliatevi! 1992
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Raggiungo il “successo”
  • Torno a casa
  • Un giorno determinante
  • Faccio dei cambiamenti
  • Una nuova vita
  • La mia carriera di ballerino
    Svegliatevi! 1978
  • Ero schiava della danza orientale
    Svegliatevi! 1972
  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
  • Qual è la veduta cristiana del ballo?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1973
Altro
Svegliatevi! 1992
g92 22/6 pp. 12-14

Cercavo il successo nella danza

ERO appena dodicenne quando feci il mio debutto come ballerina sulle scene della mia città, Roma: era il 1945, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Provate a pensare come poteva sentirsi una bambina che aveva visto e subìto gli effetti di quella spaventosa carneficina a salire sul palcoscenico per fare proprio la cosa che più le piaceva: danzare. Ero elettrizzata!

Da ballerina di fila divenni infine una danzatrice solista. Mi specializzai in balli afro-cubani, orientali e hawaiani. Inoltre, preparai vari numeri di rumba, cha-cha-cha, tango, boogie-woogie e altri tipi di danza allora in voga.

Il ballo mi aprì le porte di altri mondi che ritenevo affascinanti. Negli anni ’50, ad esempio, ebbi delle parti in film di successo, come Guerra e pace e Quo vadis. Che emozione lavorare con celebrità quali Elizabeth Taylor, May Britt, Eleonora Rossi Drago, Robert Taylor, Valentina Cortese e Gabriele Ferzetti!

Raggiungo il “successo”

Alla ricerca del successo, mi spostai da un capo all’altro del mondo: Aden (Yemen), Città del Capo (Sudafrica), Londra (Inghilterra), Bangkok (Thailandia), Teheran (Iran), e varie città dell’Australia. Il successo era finalmente arrivato. A soli 19 anni facevo parte del cosiddetto “bel mondo”.

Il pensiero del successo raggiunto e l’obiettivo di arrivare ancora più in alto mi facevano accettare anche gli estenuanti allenamenti e i durissimi trattamenti a cui dovevo sottopormi per restare in forma e fisicamente attraente.

Nell’ambiente che frequentavo gente facoltosa e rispettata si mischiava tranquillamente con ladri, spacciatori, mafiosi. Era un ambiente corrotto come mai avrei immaginato, un ambiente saturo di droga, alcool, immoralità e violenza. Ma questo allora per me era poco importante. La mia vita ruotava attorno alla danza e a una vita lussuosa fatta di macchine e gioielli costosi, abiti eleganti e alberghi famosi.

Soldi ne guadagnavo tanti, ma gran parte delle mie entrate finiva nelle tasche degli impresari. Col tempo, per mantenere un certo livello di vita dovetti ridurmi, di giorno, a fare la cassiera come “secondo impiego”. E, triste a dirsi, il bisogno di denaro mi portò anche a violare i princìpi a cui tenevo e ad avere esperienze immorali.

Torno a casa

Nel 1965, dopo aver raggiunto un notevole successo professionale all’estero, decisi di rientrare in Italia e di impegnarmi per diventare una delle grandi danzatrici della nostra epoca. Pensavo che la mia esperienza e la notorietà conseguita all’estero mi avrebbero aperto tutte le porte. Ebbi invece delle cocenti delusioni. La strada del successo sembrò interrompersi bruscamente.

Cominciai allora ad esibirmi nello squallido mondo dei night-club e delle discoteche. Mi sentivo sola, invischiata in questo ambiente corrotto, e costretta a soccombere a minacce e violenze d’ogni genere. Ebbi due aborti a motivo dei quali rischiai di morire. Che prezzo per aver voluto inseguire la chimera del successo! Ma, proprio quando avevo toccato il fondo, trovai ciò che ha reso la mia vita un vero successo.

Un giorno determinante

Un pomeriggio d’estate, nel 1980, stavo per andare in una piscina vicina a casa mia, in provincia di Alessandria, quando incontrai una conoscente che mi fece una strana richiesta: “Mi accompagneresti da una testimone di Geova con la quale sto studiando la Bibbia?”

“Geova? E chi è Geova?”, feci, incuriosita.

“Geova è il nome di Dio”, rispose lei.

Da qui prese il via un’animata discussione che mi fece dimenticare la piscina. La accompagnai in macchina dalla Testimone con cui studiava la Bibbia e chiesi di poter assistere allo studio. Mi aspettavo di trovare un’atmosfera di mistero, magari con qualche guru o santone che compiva riti strani o macabri in una luce soffusa. Mi trovai invece in una casa normalissima, davanti a una donna normalissima, che con grande cortesia ci invitò a entrare. Lo studio si basava sul terzo capitolo del libro La Verità che conduce alla Vita Eterna, intitolato “Chi è Dio?”

Scoprire che Dio ha un nome personale e che quel nome è “Geova” fu per me una rivelazione straordinaria. (Salmo 83:18) Mi dicevo: “Se le chiese hanno nascosto perfino il nome di Dio, chissà quante altre verità avranno nascosto!” Chiesi alla Testimone quanto costavano le sue lezioni e rimasi molto sorpresa quando seppi che erano gratuite. Nel mondo che avevo frequentato nessuno faceva niente per niente! Fui incoraggiata a cominciare uno studio della Bibbia.

Faccio dei cambiamenti

Avevo poco tempo libero a motivo dei miei impegni di lavoro, visto che a quel tempo danzavo ancora in varie città. Tuttavia non vedevo l’ora che quella donna venisse a trovarmi per poter conoscere sempre di più e meglio il vero Dio, Geova. Appresi non solo che Dio ha un nome, ma che Gesù e Dio non sono la stessa persona, e non fanno parte di una Trinità. Scoprii anche quanto avevo sbagliato a pensare che Dio fosse morto! Stavo invece imparando a conoscere una persona reale, un Dio vivente e attivo!

Ritrovai finalmente la voglia di vivere! Come sono grata a Geova! Cominciai a frequentare tutte le adunanze dei testimoni di Geova, e così potei conoscere ancora meglio le meravigliose qualità di questo Dio tanto benigno e misericordioso. Questo fu per me di grande conforto, data la mia vita precedente. Vedendo la calma e la serenità che regnavano sui volti di coloro che si trovavano nella Sala del Regno, capii di aver finalmente trovato un “bel mondo”, e decisi di non abbandonarlo più. — Salmo 133:1.

Cominciai a rendermi conto, comunque, che per vivere in quel “mondo” avrei dovuto fare grossi cambiamenti. Dopo aver assistito a un’assemblea dei testimoni di Geova e aver ascoltato le chiare spiegazioni dei princìpi biblici, presi la ferma decisione di modificare il mio modo di vivere. Lasciai la danza, che fino a quel momento era stata l’unico scopo della mia esistenza. Lasciai l’uomo che per sei anni era stato il mio compagno e recisi completamente i legami che mi univano al mio passato, troncando ogni rapporto col corrotto ambiente dello spettacolo. Eliminai anche materialmente indirizzi e ricordi di impresari e di cosiddetti amici.

Una nuova vita

A questo punto ero senza lavoro e senza casa, ma stavo imparando a riporre completa fiducia in Geova. Trovandomi in ristrettezze economiche vendetti le mie cose di valore — auto, pellicce, gioielli — le cose che prima pensavo simboleggiassero il vero successo nella vita. Mi adattai a pulire le scale di palazzi o a fare la donna di servizio. Ho scoperto che perché la vita sia un vero successo ciò che conta non sono le cose che si possiedono né la propria posizione, ma solo l’avere la benedizione di Geova.

Il 23 aprile 1983 mi battezzai quale testimone di Geova. Attorno a me quel giorno non c’erano fotografi, ma altri Testimoni, felici di accogliere una nuova lodatrice di Geova. Dopo poco tempo partii per l’Australia per far conoscere a mio fratello le cose meravigliose che avevo appreso. Anche se lui e i suoi figli non condivisero il mio entusiasmo per la verità della Bibbia, la mia permanenza in quel paese si rivelò molto fruttuosa.

Ben presto potei cominciare il ministero a tempo pieno come pioniera, e trovai molti italiani residenti in Australia che mostrarono interesse per la Bibbia. Dopo un po’ conducevo parecchi studi biblici con ottimi risultati. Nel 1985 rientrai in Italia: all’inizio dovetti affrontare qualche problema per trovare una sistemazione, ma ora vivo in un piccolo appartamento e fruisco di una pensione che mi permette di continuare a svolgere il servizio di pioniera regolare e di frequentare tutte le adunanze di congregazione.

Per tanti anni ho desiderato più di ogni altra cosa il successo nella danza. Pensavo che la gloria e la fama fossero tutto, e cercavo di imitare i miei “idoli” mondani. Com’è tutto diverso adesso! Certo, la danza è molto bella, ma ora ho capito che per raggiungere il vero successo nella vita bisogna aiutare altri a conoscere le meravigliose promesse di Geova Dio e non vivere per glorificare se stessi.

Attendo con fiducia l’adempimento della meravigliosa promessa: “Spera in Geova e osserva la sua via, ed egli ti esalterà per prendere possesso della terra. Quando i malvagi saranno stroncati, tu lo vedrai”. (Salmo 37:34; 2 Pietro 3:13) — Narrato da Edvige Sordelli.

[Testo in evidenza a pagina 13]

Ebbi delle parti in film di successo, come Guerra e pace e Quo vadis

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi