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  • Quattro cavalieri al galoppo!
    Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
    • Capitolo 16

      Quattro cavalieri al galoppo!

      Visione 3: Rivelazione 6:1-17

      Contenuto: La cavalcata dei quattro cavalieri, i testimoni martirizzati che stanno sotto l’altare, e il gran giorno dell’ira

      Tempo in cui si adempie: Dal 1914 fino alla distruzione di questo sistema di cose

      1. In che modo Geova rivela a Giovanni il contenuto del misterioso rotolo che Gesù apre?

      IN QUESTI giorni critici, non ci interessiamo forse vivamente delle “cose che devono accadere fra breve”? Senz’altro, perché esse ci riguardano da vicino! Accompagniamo dunque Giovanni mentre Gesù si accinge ad aprire il misterioso rotolo. Fatto interessante, Giovanni non ha bisogno di leggerlo. Come mai? Perché il contenuto gli viene trasmesso “in segni” mediante una serie di scene dinamiche, dense d’azione. — Rivelazione 1:1, 10.

      2. (a) Cosa vede e ode Giovanni, e a cosa fa pensare l’aspetto del cherubino? (b) A chi è rivolto il comando del primo cherubino, e perché rispondete così?

      2 Ascoltiamo Giovanni mentre Gesù apre il primo sigillo del rotolo: “E vidi quando l’Agnello aprì uno dei sette sigilli e udii una delle quattro creature viventi dire con voce come di tuono: ‘Vieni!’” (Rivelazione 6:1) Questa è la voce del primo cherubino. Il suo aspetto, simile a quello di un leone, rammenta a Giovanni che l’organizzazione di Geova agirà con coraggio nell’eseguire i Suoi giusti giudizi. Ma a chi è rivolto quel comando? Non a Giovanni, perché Giovanni è già stato invitato a prendere parte a queste scene profetiche. (Rivelazione 4:1) Quella “voce come di tuono” sta invitando altri a partecipare al primo di una serie di quattro avvincenti episodi.

      Il cavallo bianco e il suo illustre Cavaliere

      3. (a) Cosa descrive ora Giovanni? (b) In armonia col simbolismo biblico, cosa deve rappresentare il cavallo bianco?

      3 Giovanni, e con lui la zelante classe di Giovanni e i suoi odierni compagni, ha il privilegio di assistere a un dramma ricco di colpi di scena. Giovanni dice: “E vidi, ed ecco, un cavallo bianco; e colui che vi sedeva sopra aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli uscì, vincendo e per completare la sua vittoria”. (Rivelazione 6:2) Sì, in risposta a quel tonante “Vieni!” un cavallo bianco va alla carica. Spesso nella Bibbia il cavallo simboleggia la guerra. (Salmo 20:7; Proverbi 21:31; Isaia 31:1) Questo cavallo, probabilmente uno splendido stallone, è di un bianco splendente, segno di immacolata santità. (Confronta Rivelazione 1:14; 4:4; 7:9; 20:11). Com’è appropriato questo, poiché indica una guerra pura e giusta ai santi occhi di Geova! — Vedi anche Rivelazione 19:11, 14.

      4. Chi è il Cavaliere del cavallo bianco? Spiegate.

      4 Chi è il Cavaliere di questo cavallo? Egli ha un arco, un’arma bellica d’offesa, ma gli viene anche data una corona. Gli unici giusti che vengono visti portare delle corone durante il giorno del Signore sono Gesù e la classe rappresentata dai 24 anziani. (Daniele 7:13, 14, 27; Luca 1:31-33; Rivelazione 4:4, 10; 14:14)a È improbabile che un componente del gruppo dei 24 anziani venga rappresentato mentre riceve una corona indipendente. Perciò questo cavaliere solitario dev’essere Gesù Cristo e nessun altro. Giovanni lo vede in cielo nello storico momento del 1914 in cui Geova dichiara: “Io, sì, io ho insediato il mio re”, e gli dice che lo scopo è quello di ‘dargli le nazioni come sua eredità’. (Salmo 2:6-8)b Aprendo così il primo sigillo, Gesù rivela in che modo egli stesso, come Re appena incoronato, fa la sua sortita per combattere al tempo stabilito da Dio.

      5. In che modo la descrizione del Cavaliere fatta dal salmista è simile a quella di Rivelazione 6:2?

      5 Questa scena è in piena armonia con Salmo 45:4-7, che è rivolto al Re intronizzato da Geova: “E nel tuo splendore avanza verso il successo; cavalca nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia, e la tua destra ti istruirà in cose tremende. Le tue frecce sono aguzze — sotto di te continuano a cadere popoli — nel cuore dei nemici del re. Dio è il tuo trono a tempo indefinito, sì, per sempre; lo scettro del tuo regno è uno scettro di rettitudine. Hai amato la giustizia e odii la malvagità. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di esultanza più dei tuoi compagni”. Conoscendo bene questa descrizione profetica, Giovanni deve aver compreso che si riferisce all’attività di Gesù quale Re. — Confronta Ebrei 1:1, 2, 8, 9.

      Esce vincendo

      6. (a) Perché il Cavaliere deve continuare a vincere? (b) Durante quali anni prosegue la vittoriosa cavalcata?

      6 Ma perché il Re appena incoronato deve andare a combattere? Perché viene costituito re in presenza di un’accanita opposizione da parte del principale avversario di Geova, Satana il Diavolo, e di quelli che sulla terra, consapevolmente o inconsapevolmente, fanno gli interessi di Satana. La nascita stessa del Regno scatena una grande guerra in cielo. Combattendo col nome di Michele (che significa “chi è simile a Dio?”), Gesù sconfigge Satana e i suoi demoni e li scaglia sulla terra. (Rivelazione 12:7-12) La vittoriosa cavalcata di Gesù prosegue durante i decenni iniziali del giorno del Signore mentre le persone simili a pecore vengono radunate. Anche se il mondo intero giace ancora “nel potere del malvagio”, Gesù continua amorevolmente a pascere i suoi unti fratelli e i loro compagni aiutandoli individualmente a conseguire la vittoria della fede. — 1 Giovanni 5:19.

      7. Quali vittorie ha conseguito Gesù sulla terra nei primi decenni del giorno del Signore, e quale dovrebbe essere la nostra determinazione?

      7 Quali altre vittorie ha conseguito Gesù nei novanta e più anni trascorsi dall’inizio del giorno del Signore? In tutto il mondo, singolarmente e come congregazione, i servitori di Geova hanno dovuto affrontare molte difficoltà, pressioni e persecuzioni, come quelle descritte dall’apostolo Paolo nel dar prova del proprio ministero. (2 Corinti 11:23-28) Per poter perseverare, i testimoni di Geova hanno avuto bisogno di “potenza oltre ciò che è normale”, specialmente là dove infuriano guerre e violenza. (2 Corinti 4:7) Ma anche nelle più estenuanti circostanze, i fedeli Testimoni sono stati in grado di dire, come Paolo: “Il Signore mi stette vicino e mi infuse potenza, affinché per mezzo mio la predicazione fosse compiuta pienamente”. (2 Timoteo 4:17) Sì, Gesù ha vinto per loro, e continuerà a vincere anche per noi, purché siamo determinati a completare personalmente la vittoria della fede. — 1 Giovanni 5:4.

      8, 9. (a) A quali vittorie ha partecipato la congregazione mondiale dei testimoni di Geova? (b) Dov’è stata particolarmente notevole la crescita dei testimoni di Geova?

      8 La congregazione mondiale dei testimoni di Geova ha partecipato a molte vittorie grazie alla guida del suo Re vittorioso. In particolare egli protesse questi Studenti Biblici dall’annientamento nel 1918, quando furono temporaneamente ‘vinti’ dall’organizzazione politica di Satana. Nel 1919, comunque, egli venne in loro soccorso liberandoli dalla prigione, e quindi li ravvivò perché proclamassero la buona notizia “fino alla più distante parte della terra”. — Rivelazione 13:7; Atti 1:8.

      9 Prima e durante la seconda guerra mondiale, le dittatoriali potenze dell’asse cercarono di sopprimere i testimoni di Geova in molti paesi dove i capi religiosi, in particolare quelli della gerarchia cattolica romana, sostenevano apertamente o tacitamente oppressivi dittatori. Ma i 71.509 Testimoni che predicavano quando nel 1939 iniziò la guerra erano divenuti 141.606 quando essa terminò nel 1945, anche se più di 10.000 d’essi avevano trascorso lunghi anni in prigione e in campi di concentramento e circa 2.000 erano stati uccisi. Il numero dei Testimoni attivi in tutta la terra è andato aumentando fino a superare oggi i sei milioni. La crescita è stata notevole nei paesi cattolici e in paesi dove la persecuzione era stata più violenta, come in Germania, Italia e Giappone, dove complessivamente i Testimoni attivi nel ministero di campo hanno oggi superato di molto i 600.000. — Isaia 54:17; Geremia 1:17-19.

      10. Con quali vittorie il Re vittorioso ha benedetto il suo popolo per quanto riguarda il “difendere e stabilire legalmente la buona notizia”?

      10 Il nostro Re vittorioso ha anche benedetto il suo popolo zelante aiutandolo a riportare molte vittorie per quanto riguarda il “difendere e stabilire legalmente la buona notizia” nei tribunali e di fronte ai governanti. (Filippesi 1:7; Matteo 10:18; 24:9) Questo è avvenuto su scala internazionale: in Argentina, Australia, Canada, Grecia, India, Svizzera, Swaziland, Turchia e altri paesi. Fra le 50 vittorie legali ottenute dai testimoni di Geova presso la Corte Suprema degli Stati Uniti ci sono state quelle che sanciscono il diritto di dichiarare la buona notizia “pubblicamente e di casa in casa” e di astenersi da idolatriche cerimonie patriottiche. (Atti 5:42; 20:20; 1 Corinti 10:14) È stata così tenuta aperta la via per continuare ad espandere la testimonianza mondiale.

      11. (a) In che modo il Cavaliere ‘completa la sua vittoria’? (b) Che effetto dovrebbe avere su di noi l’apertura del secondo, del terzo e del quarto sigillo?

      11 In che modo Gesù ‘completa la sua vittoria’?c Lo fa, come vedremo, togliendo di mezzo la falsa religione e scagliando quindi ogni rimanente settore dell’organizzazione visibile di Satana nel “lago di fuoco”, simbolo di distruzione, a rivendicazione della sovranità di Geova. Attendiamo fiduciosamente il giorno di Armaghedon, quando il nostro “Re dei re” riporterà la vittoria finale sull’oppressiva organizzazione politica di Satana! (Rivelazione 16:16; 17:14; 19:2, 14-21; Ezechiele 25:17) Nel frattempo l’invincibile Conquistatore sul cavallo bianco prosegue la sua cavalcata man mano che Geova continua ad aggiungere persone sincere alla Sua nazione giusta sulla terra. (Isaia 26:2; 60:22) State partecipando con l’unta classe di Giovanni a questa gioiosa espansione del Regno? In caso affermativo, ciò che l’apostolo Giovanni vede all’apertura dei successivi tre sigilli vi stimolerà senza dubbio a partecipare ancora di più all’opera di Geova per i nostri giorni.

      Un cavallo rosso

      12. Cosa disse Gesù che avrebbe contrassegnato la sua invisibile presenza in veste di Re?

      12 Verso la fine del ministero terreno di Gesù, i discepoli gli chiesero privatamente: “Quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” Rispondendo, egli predisse calamità che sarebbero state “il principio dei dolori di afflizione”. Gesù disse: “Sorgerà nazione contro nazione, e regno contro regno; e ci saranno grandi terremoti, e in un luogo dopo l’altro pestilenze e penuria di viveri; e ci saranno paurose visioni e dal cielo grandi segni”. (Matteo 24:3, 7, 8; Luca 21:10, 11) Le cose che Giovanni vede all’apertura dei rimanenti sigilli del rotolo costituiscono un rimarchevole parallelo di quella profezia. Osserviamo ora mentre il glorificato Gesù apre il secondo sigillo!

      13. Quale contrasto sta per notare Giovanni?

      13 “E quando aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente dire: ‘Vieni!’” (Rivelazione 6:3) A dare questo comando è il secondo cherubino, quello simile a un toro. La qualità che simboleggia è la potenza, potenza usata però con giustizia. Contrariamente a ciò, Giovanni sta per assistere a un’orribile e micidiale manifestazione di potenza.

      14. Quale cavallo e cavaliere vede ora Giovanni, e cosa rappresenta questa visione?

      14 Chi risponde a questo secondo “Vieni!”? “E uscì un altro cavallo, color fuoco; e a colui che vi sedeva sopra fu concesso di togliere la pace dalla terra affinché si scannassero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada”. (Rivelazione 6:4) Che vista raccapricciante! E non ci sono dubbi su ciò che rappresenta: la guerra! Non la guerra giusta del vittorioso Re di Geova, ma la crudele guerra internazionale promossa dagli uomini, con il suo inutile bagno di sangue e le sue sofferenze. Com’è appropriato che questo cavaliere cavalchi un cavallo rosso fuoco!

      15. Perché dovremmo non voler avere nulla a che fare con la cavalcata del secondo cavaliere?

      15 Certamente Giovanni non vuole avere nulla a che fare con questo cavaliere e la sua inarrestabile cavalcata, poiché riguardo ai servitori di Dio era stato profetizzato: “Né impareranno più la guerra”. (Isaia 2:4) Pur essendo ancora “nel mondo”, Giovanni e, per estensione, la classe di Giovanni e la grande folla oggi, “non fanno parte” di questo sistema sanguinario. Le nostre armi sono spirituali e “potenti mediante Dio” per proclamare attivamente la verità, senza partecipare a nessuna guerra carnale. — Giovanni 17:11, 14; 2 Corinti 10:3, 4.

      16. Quando e come il cavaliere del cavallo rosso ricevette una “grande spada”?

      16 Prima del 1914, anno in cui il Cavaliere del cavallo bianco ricevette la sua corona, c’erano state molte guerre. Ma ora al cavaliere del cavallo rosso viene data “una grande spada”. Cosa sottintende questo? Con lo scoppio della prima guerra mondiale, la guerra umana diventa più sanguinosa, più distruttiva che mai. Nel bagno di sangue del 1914-18, carri armati, gas asfissianti, aeroplani, sottomarini, cannoni a lunga gittata e armi automatiche furono usati per la prima volta oppure su scala senza precedenti. In circa 28 nazioni, popolazioni intere — non solo i soldati — furono mobilitate a sostegno dello sforzo bellico. Le perdite furono immani. Vennero massacrati più di nove milioni di soldati, e il numero delle vittime fra i civili fu incalcolabile. Persino dopo la fine del conflitto sulla terra non tornò vera pace. Più di 50 anni dopo quella guerra, lo statista tedesco Konrad Adenauer osservò: “Dal 1914 la sicurezza e la tranquillità sono scomparse dalla vita degli uomini”. Al cavaliere del cavallo color fuoco fu realmente concesso di togliere la pace dalla terra.

      17. In che modo la “grande spada” ha continuato a essere usata dopo la prima guerra mondiale?

      17 Quindi, inebriato dal sangue, il cavaliere del cavallo rosso si gettò a capofitto nella seconda guerra mondiale. Gli strumenti per la carneficina divennero ancora più diabolici, e le perdite furono quattro volte maggiori che nella prima guerra mondiale. Nel 1945 due bombe atomiche esplosero sul Giappone, e ciascuna fece in un attimo decine di migliaia di vittime, annientandole. Durante la seconda guerra mondiale, il cavaliere del cavallo rosso mieté circa 55 milioni di vite, e nemmeno questo servì a placarlo. Fonti attendibili riferiscono che dalla seconda guerra mondiale ben oltre 20 milioni di anime sono cadute sotto il taglio della “grande spada”.

      18, 19. (a) Anziché un trionfo della tecnologia militare, la carneficina che c’è stata dalla seconda guerra mondiale in poi è una prova di che cosa? (b) Quale pericolo minaccia l’umanità, ma cosa farà il Cavaliere del cavallo bianco per sventarlo?

      18 Possiamo definirlo un trionfo della tecnologia militare? Piuttosto, è una prova che lo spietato cavallo rosso avanza al galoppo. Dove porterà la sua folle corsa? Alcuni scienziati accennano alla possibilità che scoppi accidentalmente una guerra nucleare, per non parlare di un conflitto nucleare pianificato! Ma fortunatamente il vittorioso Cavaliere del cavallo bianco ha in mente qualcos’altro.

      19 Finché la società umana sarà basata sull’orgoglio e sull’odio nazionalistico, l’umanità continuerà a rischiare l’annientamento nucleare. Anche se le nazioni, non avendo via d’uscita, dovessero smantellare tutti i loro arsenali nucleari, conserverebbero le necessarie cognizioni tecniche. In breve tempo potrebbero riprodurre i loro micidiali ordigni nucleari; perciò, qualsiasi guerra iniziata con armi convenzionali potrebbe presto trasformarsi in un olocausto. L’orgoglio e l’odio che oggi permeano le nazioni porteranno l’umanità al suicidio, a meno che, sì, a meno che il Cavaliere del cavallo bianco non fermi la folle galoppata del cavallo color fuoco. Siamo fiduciosi che Cristo, il Re, cavalcherà sia per completare la sua vittoria sul mondo dominato da Satana che per instaurare una nuova società terrena basata sull’amore, amore per Dio e per il prossimo, qualcosa che contribuisce alla pace molto più dell’instabile deterrente nucleare della nostra folle epoca. — Salmo 37:9-11; Marco 12:29-31; Rivelazione 21:1-5.

      Appare un cavallo nero

      20. Che assicurazione abbiamo che il Cavaliere del cavallo bianco saprà far fronte a qualsiasi situazione calamitosa?

      20 Ora Gesù apre il terzo sigillo! Giovanni, cosa vedi? “E quando aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente dire: ‘Vieni!’” (Rivelazione 6:5a) Fatto rallegrante, questo terzo cherubino “ha la faccia simile a quella di un uomo”, a indicare la qualità dell’amore. L’eccellente qualità dell’amore basato sul principio abbonderà nel nuovo mondo di Dio, così come oggi permea l’intera organizzazione di Geova. (Rivelazione 4:7; 1 Giovanni 4:16) Possiamo essere certi che il Cavaliere del cavallo bianco, colui che “deve regnare finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi”, eliminerà amorevolmente la calamitosa situazione che viene ora mostrata a Giovanni. — 1 Corinti 15:25.

      21. (a) Cosa rappresentano il cavallo nero e il suo cavaliere? (b) Cosa mostra che il cavallo nero infuria ancora?

      21 Cosa vede dunque Giovanni mentre il terzo “Vieni!” riceve risposta? “E vidi, ed ecco, un cavallo nero; e colui che vi sedeva sopra aveva in mano una bilancia”. (Rivelazione 6:5b) Carestia, ecco il fosco messaggio di questa scena profetica! Essa descrive come agli inizi del giorno del Signore ci sarebbero state situazioni in cui i viveri sarebbero stati razionati, pesati su una bilancia. Dal 1914 la carestia continua ad essere un problema mondiale. Alla guerra moderna fa seguito la carestia, poiché le risorse normalmente impiegate per dar da mangiare agli affamati vengono spesso convogliate nella produzione di armi belliche. I contadini vengono arruolati, e i campi, devastati dal divampare della guerra, non producono più a sufficienza. Fu così durante la prima guerra mondiale, quando milioni di persone patirono la fame e morirono! Per di più, con la fine della guerra il cavaliere del cavallo nero, simbolo della fame, non rallentò la sua corsa. Durante gli anni ’30, in Ucraina, morirono cinque milioni di persone in una sola carestia. La seconda guerra mondiale portò con sé ulteriore penuria di viveri e carestie. Mentre il cavallo nero continuava a galoppare, a metà del 1987 un’autorità mondiale in materia (il World Food Council) riferì che 512 milioni di esseri umani rischiavano di morire di fame e che ogni giorno 40.000 bambini morivano per cause collegate con la denutrizione.

      22. (a) Cosa dice una voce, e quale necessità sottolinea? (b) Cosa indica il costo di una chenice di grano e di tre chenici d’orzo?

      22 Giovanni ci dice qualcos’altro: “E udii una voce come in mezzo alle quattro creature viventi dire: ‘Una chenice di grano per un denaro, e tre chenici di orzo per un denaro; e non danneggiare l’olio e il vino’”. (Rivelazione 6:6) Tutt’e quattro i cherubini sono uniti nel sottolineare la necessità di controllare attentamente le scorte alimentari, proprio come prima della distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. gli abitanti dovevano “mangiare pane a peso e con ansiosa cura”. (Ezechiele 4:16) Al tempo di Giovanni, una chenice (poco più di un litro) di grano era considerata la razione quotidiana di un soldato. Quanto sarebbe costata una razione del genere? Un denaro, il salario di un’intera giornata! (Matteo 20:2)d Che dire di chi aveva famiglia? Per lo stesso prezzo poteva comprare tre chenici di orzo integrale. Anche questo sarebbe bastato a sfamare solo una piccola famiglia. E l’orzo non era considerato un alimento di buona qualità come il grano.

      23. Come si deve intendere l’espressione “Non danneggiare l’olio e il vino”?

      23 Come si deve intendere l’espressione “Non danneggiare l’olio e il vino”? Secondo alcuni significherebbe che, mentre molti avrebbero avuto poco da mangiare o addirittura sarebbero morti di fame, i lussi dei ricchi non ne avrebbero risentito. Ma nel Medio Oriente l’olio e il vino non sono in effetti prodotti di lusso. Nei tempi biblici pane, olio e vino erano considerati alimenti base. (Confronta Genesi 14:18; Salmo 104:14, 15). L’acqua non sempre era buona, per cui si faceva largo uso di vino come bevanda e a volte per scopi medicinali. (1 Timoteo 5:23) Per quanto riguarda l’olio, ai giorni di Elia la vedova di Zarefat, sebbene povera, aveva ancora dell’olio con cui cucinare la farina che le restava. (1 Re 17:12) Perciò il comando di “non danneggiare l’olio e il vino” sembra essere un consiglio di non consumare troppo in fretta questi prodotti basilari, ma di usarli con parsimonia. Altrimenti sarebbero stati ‘danneggiati’, esaurendosi prima della fine della carestia.

      24. Perché il cavallo nero non continuerà a galoppare ancora per molto?

      24 Siamo felici di sapere che presto il Cavaliere del cavallo bianco fermerà quel galoppante cavallo nero! Riguardo al modo amorevole in cui provvederà il necessario nel nuovo mondo si legge infatti: “Ai suoi giorni germoglierà il giusto, e l’abbondanza di pace finché non ci sia più la luna. . . . Ci sarà abbondanza di grano sulla terra; in cima ai monti ci sarà sovrabbondanza”. — Salmo 72:7, 16; vedi anche Isaia 25:6-8.

      Il cavallo pallido e il suo cavaliere

      25. Quando Gesù apre il quarto sigillo, quale voce ode Giovanni, e cosa indica questo?

      25 Ma la cosa non è ancora finita. Gesù apre il quarto sigillo, e Giovanni ne descrive il risultato: “E quando aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente dire: ‘Vieni!’” (Rivelazione 6:7) Questa è la voce del cherubino che assomiglia a un’aquila che vola. Egli simboleggia la sapienza lungimirante, e Giovanni, la classe di Giovanni e tutti gli altri servitori terreni di Dio, hanno veramente dovuto osservare e agire con perspicacia in vista di ciò che è qui descritto. Così facendo, si può avere una certa protezione dai flagelli che affliggono l’odierna generazione orgogliosa e immorale che si lascia guidare dalla sapienza mondana. — 1 Corinti 1:20, 21.

      26. (a) Chi è il quarto cavaliere, e perché il colore del suo cavallo è appropriato? (b) Da chi è seguito il quarto cavaliere, e che accade alle sue vittime?

      26 Quali nuovi orrori vengono liberati quando il quarto cavaliere risponde all’invito? Giovanni dice: “E vidi, ed ecco, un cavallo pallido; e colui che vi sedeva sopra aveva nome la Morte. E l’Ades lo seguiva da vicino”. (Rivelazione 6:8a) Il cavaliere dell’ultimo cavallo ha un nome: la Morte. È l’unico dei quattro cavalieri dell’Apocalisse a rivelare apertamente la propria identità. Appropriatamente la Morte cavalca un cavallo pallido, perché l’aggettivo pallido (greco chloròs) è usato nella letteratura greca per descrivere le facce sbiancate, come per malattia. È pure appropriato che la Morte sia seguita da vicino — non ci è detto come — dall’Ades (la tomba), dal momento che l’Ades raccoglie la maggior parte di quelli che cadono vittime della furia del quarto cavaliere. Siamo lieti di sapere che per questi ci sarà una risurrezione, quando ‘la morte e l’Ades daranno i morti che sono in essi’. (Rivelazione 20:13) Ma in che modo la Morte reclama queste vittime?

      27. (a) Come reclama le sue vittime il cavaliere che ha nome la Morte? (b) Cosa si intende con la “quarta parte della terra” su cui la Morte ha autorità?

      27 La visione elenca alcuni modi: “E fu data loro autorità sulla quarta parte della terra, per uccidere con una lunga spada e con la penuria di viveri e con una piaga mortale e mediante le bestie selvagge della terra”. (Rivelazione 6:8b) Questa cavalcata non avrebbe necessariamente influito su una quarta parte letterale della popolazione terrestre, ma su un’ampia porzione della terra, non importa se abitata densamente o scarsamente. Questo cavaliere raccoglie le vittime della grande spada del secondo cavaliere e delle carestie e della penuria di viveri del terzo. Miete anche le proprie vittime, dovute alla piaga mortale, come pure quelle dei terremoti, secondo quanto descritto in Luca 21:10, 11.

      28. (a) Quale adempimento c’è stato della profezia relativa alla “piaga mortale”? (b) In che modo gli odierni servitori di Geova sono stati protetti da molte malattie?

      28 Di particolare attualità è la “piaga mortale”. Nella scia delle devastazioni della prima guerra mondiale, l’influenza spagnola mieté oltre 20 milioni di vite umane in soli pochi mesi del periodo 1918-19. L’unico luogo della terra che sfuggì a questo flagello fu l’isoletta di Sant’Elena. Nei luoghi in cui la popolazione fu decimata, vennero accesi roghi funebri per bruciare cataste di corpi. E oggi c’è uno spaventoso aumento di malattie cardiache e tumori, dovuto in gran parte al fumo. In quello che fu definito “un brutto decennio”, gli anni ’80, un modo di vivere che le norme bibliche definiscono illegale aggiunse alla “piaga mortale” il flagello dell’AIDS. Nel 2000, la massima autorità sanitaria degli Stati Uniti definì l’AIDS “probabilmente la peggiore epidemia che il mondo abbia mai conosciuto”. Disse che in tutto il mondo 52 milioni di persone avevano contratto l’HIV/AIDS e che 20 milioni di esse erano morte. Come sono grati i servitori di Geova che i saggi consigli della sua Parola li tengano lontani dalla fornicazione e dall’errato uso del sangue, pratiche mediante le quali oggi vengono trasmesse molte malattie! — Atti 15:28, 29; confronta 1 Corinti 6:9-11.

      29, 30. (a) Che applicazione trovano oggi i ‘quattro atti dannosi’ di Ezechiele 14:21? (b) Come possiamo intendere le “bestie selvagge” di Rivelazione 6:8? (c) Cosa sembra voler rappresentare questa scena profetica?

      29 La visione di Giovanni menziona le bestie selvagge come quarta causa di morte prematura. In effetti nei tempi antichi le quattro cose menzionate all’apertura del quarto sigillo — guerra, carestia, malattie e bestie selvagge — erano considerate le cause principali di morte prematura. Prefigurano quindi tutte le odierne cause di morte prematura. È proprio come Geova avvertì Israele: “Così pure avverrà quando ci saranno i miei quattro dannosi atti di giudizio — la spada e la carestia e la dannosa bestia selvaggia e la pestilenza — che in effetti manderò su Gerusalemme per stroncare da essa uomo terreno e animale domestico”. — Ezechiele 14:21.

      30 Nei tempi moderni raramente fa notizia la morte causata da bestie selvagge, anche se nei paesi tropicali animali selvatici hanno continuato a mietere vittime. In futuro potrebbero causarne ancora di più se i paesi divenissero desolati a motivo della guerra o se la popolazione fosse così indebolita dalla carestia da non poter respingere le bestie affamate. C’è da aggiungere che oggi molti esseri umani, come animali irragionevoli, manifestano tratti bestiali ben diversi da quelli descritti in Isaia 11:6-9. Costoro sono in gran parte responsabili dell’aumento mondiale dei reati sessuali, degli omicidi, degli atti terroristici e degli attentati nel mondo d’oggi. (Confronta Ezechiele 21:31; Romani 1:28-31; 2 Pietro 2:12). Il quarto cavaliere raccoglie anche le loro vittime. In effetti ciò che questa scena profetica sembra voler rappresentare è che il cavaliere del cavallo pallido miete vite umane stroncate prematuramente in molti modi.

      31. Nonostante le devastazioni causate dai cavalieri dei cavalli rosso, nero e pallido, perché possiamo farci coraggio?

      31 Le informazioni rivelate dall’apertura dei primi quattro sigilli sono rassicuranti, perché ci insegnano a non disperare a causa delle guerre, della fame, delle malattie o di altre cause di morte prematura così diffuse oggi; né dovremmo perdere la speranza perché i capi umani si sono rivelati incapaci di risolvere i problemi attuali. Se le condizioni del mondo rendono evidente che i cavalieri dei cavalli rosso, nero e pallido stanno galoppando, non dimenticate che il primo a dare inizio alla cavalcata è stato il Cavaliere del cavallo bianco. Gesù è divenuto Re e ha già vinto, in quanto ha scacciato Satana dai cieli. Le sue ulteriori vittorie hanno incluso il radunamento dei rimanenti figli dell’Israele spirituale e dell’internazionale grande folla, che ammonta a milioni di persone, perché sopravvivano alla grande tribolazione. (Rivelazione 7:4, 9, 14) La sua cavalcata continuerà finché egli non avrà completato la sua vittoria.

      32. Cosa caratterizza l’apertura di ciascuno dei primi quattro sigilli?

      32 L’apertura di ciascuno dei primi quattro sigilli è stata seguita dal comando “Vieni!” Ogni volta sono usciti al galoppo un cavallo e il suo cavaliere. A cominciare dal quinto sigillo non udremo più questo comando. Ma quei cavalieri continuano a cavalcare, e procederanno al galoppo per tutto il termine del sistema di cose. (Confronta Matteo 28:20). Quali altri importanti avvenimenti rivela Gesù aprendo i restanti tre sigilli? Alcuni sono invisibili agli occhi umani. Altri, sebbene visibili, sono ancora futuri. Nondimeno il loro adempimento è certo. Vediamo di che si tratta.

      [Note in calce]

      a Va notato comunque che la “donna” di Rivelazione 12:1 ha una simbolica “corona di dodici stelle”.

      b Per una prova particolareggiata del fatto che Gesù ricevette il Regno nel 1914, le pagine 215-18 del libro Cosa insegna realmente la Bibbia?, edito dai testimoni di Geova.

      c Sebbene varie traduzioni rendano questa frase ‘vincere’ (Diodati, Cocorda, Versione Riveduta) o “vincere ancora” (Nardoni, Garofalo, CEI, La Bibbia Concordata), l’uso del congiuntivo aoristo nel greco originale ha il senso di completamento o conclusione. Infatti Word Pictures in the New Testament di Robertson osserva: “Qui l’aoristo addita la vittoria definitiva”.

      d Vedi la Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.

  • Quattro cavalieri al galoppo!
    Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
    • [Riquadro a pagina 92]

      Il Re cavalca vittorioso

      Negli anni ’30 e ’40, nemici risoluti cercarono di far credere che il ministero dei testimoni di Geova fosse illegale, criminoso o addirittura sovversivo. (Salmo 94:20) Negli Stati Uniti, nel solo anno 1936, ci furono 1.149 arresti documentati. I Testimoni combatterono molte battaglie legali in tribunali di ogni grado, fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Indichiamo di seguito alcune delle principali vittorie da loro ottenute.

      Il 3 maggio 1943 la Corte Suprema, nella causa Murdock contro Pennsylvania, stabilì che i Testimoni non avevano bisogno di una licenza per distribuire letteratura in cambio di una contribuzione. Quello stesso giorno, nella causa Martin contro City of Struthers, la sentenza sostenne che non era illegale suonare i campanelli delle abitazioni nel corso della distribuzione di foglietti d’invito e di altro materiale propagandistico di porta in porta.

      Il 14 giugno 1943 la Corte Suprema stabilì, nella causa Taylor contro Mississippi, che con la loro predicazione i Testimoni non sobillavano la popolazione contro lo stato. Quello stesso giorno, nella causa West Virginia State Board of Education contro Barnette, la Corte sostenne che le scuole non avevano il diritto di espellere i figli di testimoni di Geova che rifiutavano di salutare la bandiera. Proprio il giorno dopo, l’Alta Corte dell’Australia al completo revocò il bando locale contro le attività dei testimoni di Geova, definendolo “arbitrario, capriccioso e oppressivo”.

      [Riquadro a pagina 94]

      “Fu concesso di togliere la pace dalla terra”

      A cosa porta la tecnologia? Il Globe and Mail di Toronto (Canada) del 22 gennaio 1987 riportava il seguente brano di un discorso pronunciato da Ivan L. Head, presidente del Centro Internazionale di Ricerche sullo Sviluppo:

      “Da calcoli attendibili risulta che, di tutti gli scienziati e i tecnologi del mondo impegnati nel campo delle ricerche e dello sviluppo, uno su quattro lavora agli armamenti. . . . Secondo i dati del 1986, le spese superano il milione e mezzo di dollari al minuto. . . . Siamo tutti più sicuri grazie a questo tipo di sforzi tecnologici? Gli arsenali nucleari delle superpotenze contengono una forza esplosiva pari a quella di tutte le munizioni utilizzate da tutti i combattenti durante tutta la seconda guerra mondiale, moltiplicata per 6.000. Seimila seconde guerre mondiali. Dal 1945, non ci sono state nemmeno sette settimane in cui nel mondo non siano state compiute attività militari. Ci sono state oltre 150 guerre internazionali o civili, le quali si calcola abbiano fatto 19.300.000 vittime, per lo più grazie alle efficienti nuove tecnologie messe a punto nell’era delle Nazioni Unite”.

      Fino al 2005 le attività militari avevano mietuto ben oltre 20 milioni di vittime.

  • Ricompensate le ‘anime scannate’
    Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
    • Capitolo 17

      Ricompensate le ‘anime scannate’

      1. In che periodo di tempo stiamo vivendo, e che prova ne abbiamo?

      IL REGNO di Dio domina! Il Cavaliere sul cavallo bianco sta per completare la sua vittoria! Il cavallo rosso, il cavallo nero e il cavallo pallido stanno percorrendo la terra al galoppo! Le profezie di Gesù stesso relative alla sua presenza regale si stanno incontestabilmente adempiendo. (Matteo, capitoli 24, 25; Marco, capitolo 13; Luca, capitolo 21) Sì, viviamo negli ultimi giorni di questo sistema di cose. (2 Timoteo 3:1-5) Per tale motivo, prestiamo molta attenzione mentre l’Agnello, Gesù Cristo, apre il quinto sigillo del rotolo. A quale ulteriore rivelazione stiamo per assistere?

      2. (a) Cosa vide Giovanni all’apertura del quinto sigillo? (b) Perché non dovremmo sorprenderci che in cielo ci sia un simbolico altare dei sacrifici?

      2 Giovanni descrive una scena commovente: “E quando aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati scannati a causa della parola di Dio e a causa dell’opera di testimonianza che avevano”. (Rivelazione 6:9) Che cosa? Un altare dei sacrifici lassù in cielo? Sì! È la prima volta che Giovanni menziona un altare. Comunque, ha già descritto Geova sul Suo trono, i cherubini che lo circondano, il mare di vetro, le lampade e i 24 anziani che portano l’incenso, tutte cose che ricordano aspetti del tabernacolo terreno, il santuario di Geova in Israele. (Esodo 25:17, 18; 40:24-27, 30-32; 1 Cronache 24:4) Dovremmo quindi sorprenderci di trovare anche un simbolico altare dei sacrifici in cielo? — Esodo 40:29.

      3. (a) Nell’antico tabernacolo giudaico, in che modo delle anime venivano versate “alla base dell’altare”? (b) Perché Giovanni vede le anime dei testimoni scannati sotto un simbolico altare in cielo?

      3 Sotto questo altare ci sono “le anime di quelli che erano stati scannati a causa della parola di Dio e a causa dell’opera di testimonianza che avevano”. Cosa significa questo? Non possono essere anime disincarnate, come quelle in cui credevano i greci pagani. (Genesi 2:7; Ezechiele 18:4) Giovanni sa che l’anima, o vita, è simboleggiata dal sangue, e quando i sacerdoti scannavano un animale da sacrificare presso l’antico tabernacolo giudaico, ne spruzzavano il sangue “all’intorno sull’altare” o lo versavano “alla base dell’altare dell’olocausto”. (Levitico 3:2, 8, 13; 4:7; 17:6, 11, 12) Perciò l’anima dell’animale era messa in stretta relazione con l’altare dei sacrifici. Ma perché le anime, o il sangue, di questi particolari servitori di Dio vengono viste sotto un simbolico altare in cielo? Perché la loro è considerata una morte di sacrificio.

      4. In che senso quella dei cristiani generati dallo spirito è una morte di sacrificio?

      4 In effetti tutti quelli che sono generati come figli spirituali di Dio muoiono di una morte di sacrificio. A motivo del ruolo che devono svolgere nel celeste Regno di Geova, è volontà di Dio che rinuncino, sacrificandola, a qualsiasi speranza di vita eterna sulla terra. Sotto questo aspetto si sottopongono a una morte di sacrificio a favore della sovranità di Geova. (Filippesi 3:8-11; confronta 2:17). Questo può dirsi in senso letterale di quelli che Giovanni vide sotto l’altare. Sono unti che vennero martirizzati per lo zelante ministero da essi compiuto a sostegno della Parola e della sovranità di Geova. Le loro ‘anime erano state scannate a causa della parola di Dio e a causa dell’opera di testimonianza [martyrìan] che avevano’.

      5. In che modo le anime dei fedeli, benché morte, gridano vendetta?

      5 Lo svolgimento della scena continua: “E gridarono ad alta voce, dicendo: ‘Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?’” (Rivelazione 6:10) Come possono le loro anime, cioè il loro sangue, gridare vendetta se la Bibbia dice che i morti sono inconsci? (Ecclesiaste 9:5) Ebbene, il sangue del giusto Abele non gridava forse dopo che Caino lo aveva assassinato? Allora Geova disse a Caino: “Che hai fatto? Ascolta! Il sangue di tuo fratello grida a me dal suolo”. (Genesi 4:10, 11; Ebrei 12:24) Non che il sangue di Abele parlasse letteralmente. Piuttosto, Abele era morto come vittima innocente, e la giustizia reclamava la punizione del suo assassino. Similmente, quei martiri cristiani erano innocenti, e per giustizia devono essere vendicati. (Luca 18:7, 8) Il grido di vendetta è alto perché sono migliaia quelli morti in questo modo. — Confronta Geremia 15:15, 16.

      6. Quale spargimento di sangue innocente fu vendicato nel 607 a.E.V.?

      6 La situazione si può anche paragonare a quella dell’apostata regno di Giuda quando nel 716 a.E.V. salì al trono Manasse. Egli sparse molto sangue innocente, e probabilmente fece ‘segare a pezzi’ il profeta Isaia. (Ebrei 11:37; 2 Re 21:16) Anche se in seguito Manasse si pentì e cambiò condotta, quella colpa di spargimento di sangue rimase. Quando nel 607 a.E.V. i babilonesi devastarono il paese di Giuda, “solo per ordine di Geova ciò ebbe luogo contro Giuda, per toglierlo dalla sua vista per i peccati di Manasse, secondo tutto ciò che egli aveva fatto; e anche per il sangue innocente che aveva sparso, così che riempì Gerusalemme di sangue innocente, e Geova non acconsentì a concedere perdono”. — 2 Re 24:3, 4.

      7. Chi è la principale colpevole dello spargimento del “sangue dei santi”?

      7 Come nei tempi biblici, così oggi molti di coloro che hanno ucciso i testimoni di Dio possono essere morti da molto tempo. Ma l’organizzazione che ne provocò il martirio è ancora viva e vegeta e colpevole di spargimento di sangue. È l’organizzazione terrena di Satana, il suo seme terreno. Una sua parte preminente è Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione.a Essa è descritta come “ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù”. Sì, “in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 17:5, 6; 18:24; Efesini 4:11; 1 Corinti 12:28) Che gravosa colpa di spargimento di sangue! Finché esisterà Babilonia la Grande, il sangue delle sue vittime invocherà giustizia. — Rivelazione 19:1, 2.

      8. (a) Quali casi di martirio si erano verificati ai giorni di Giovanni? (b) Quali persecuzioni furono scatenate da imperatori romani?

      8 Giovanni stesso era stato testimone dell’esecuzione capitale di alcuni martiri nel I secolo, quando il crudele Serpente e il suo seme terreno avevano dichiarato guerra alla fiorente congregazione degli unti cristiani. Giovanni aveva visto mettere al palo il nostro Signore ed era sopravvissuto all’assassinio di Stefano, del proprio fratello Giacomo e di Pietro, Paolo e altri intimi compagni. (Giovanni 19:26, 27; 21:15, 18, 19; Atti 7:59, 60; 8:2; 12:2; 2 Timoteo 1:1; 4:6, 7) Nel 64 E.V. l’imperatore romano Nerone aveva usato i cristiani come capro espiatorio, accusandoli di aver incendiato Roma, per mettere a tacere una voce che ne attribuiva a lui la colpa. Lo storico Tacito riferisce: “E alle morti [dei cristiani] furono aggiunti i ludibri, come il rivestirli delle pelli di belve per farli dilaniare dai cani, o, affissi a delle crocib . . . e bruciati quando era calato il giorno, venivano accesi come fiaccole notturne”. (Annales XV, 44, da L’ambiente storico-culturale delle origini cristiane, di Romano Penna, EDB, 1984, p. 258) Un’ulteriore ondata di persecuzione sotto l’imperatore Domiziano (81-96 E.V.) aveva significato per Giovanni l’esilio sull’isola di Patmos. Come aveva detto Gesù, “se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. — Giovanni 15:20; Matteo 10:22.

      9. (a) Quale capolavoro d’inganno realizzò Satana entro il IV secolo E.V., e di che cosa essa è la parte principale? (b) In che modo alcuni governanti della cristianità trattarono i testimoni di Geova durante la prima e la seconda guerra mondiale?

      9 Entro il IV secolo E.V. l’antico Serpente, Satana il Diavolo, aveva realizzato il suo capolavoro d’inganno: l’apostata religione della cristianità, un sistema babilonico mascherato da cristianesimo. Essa è la parte principale del seme del Serpente e si è sviluppata fino a formare una miriade di sette contrastanti. Come l’infedele regno di Giuda nell’antichità, la cristianità ha una gravosa colpa di spargimento di sangue, essendosi attivamente impegnata su entrambi i fronti durante la prima e la seconda guerra mondiale. Alcuni capi politici della cristianità hanno persino approfittato di queste guerre per uccidere unti servitori di Dio. Parlando della persecuzione hitleriana contro i testimoni di Geova, una recensione del libro di Friedrich Zipfel Kirchenkampf in Deutschland (Lotta delle Chiese in Germania) diceva: “Un terzo [dei Testimoni] fu ucciso mediante esecuzione capitale, o atti violenti, fame, malattie o lavori forzati. La severità di questo [trattamento] fu senza precedenti e fu la conseguenza della fede senza compromessi che non poteva mettersi in armonia con l’ideologia del nazionalsocialismo”. Veramente, della cristianità, incluso il suo clero, può dirsi: “Nei tuoi lembi si son trovati i segni del sangue delle anime dei poveri innocenti”. — Geremia 2:34.c

      10. Quali persecuzioni hanno subìto giovani della grande folla in molti paesi?

      10 A partire dal 1935, giovani fedeli della grande folla hanno sostenuto l’urto della persecuzione in molti paesi. (Rivelazione 7:9) Proprio mentre in Europa finiva la seconda guerra mondiale, in una sola cittadina 14 giovani testimoni di Geova furono messi a morte per impiccagione. Il loro reato? Non volevano ‘imparare più la guerra’. (Isaia 2:4) Più recentemente, per la stessa ragione, alcuni giovani sono stati percossi mortalmente o fucilati da plotoni d’esecuzione in Oriente e in Africa. Questi giovani martiri, degni sostenitori degli unti fratelli di Gesù, riceveranno sicuramente una risurrezione nella promessa nuova terra. — 2 Pietro 3:13; confronta Salmo 110:3; Matteo 25:34-40; Luca 20:37, 38.

      Una lunga veste bianca

      11. In che senso gli unti cristiani martirizzati ricevono “una lunga veste bianca”?

      11 Dopo aver documentato la fede di alcuni che mantennero l’integrità nei tempi antichi, l’apostolo Paolo disse: “Eppure tutti questi, benché ricevessero testimonianza mediante la loro fede, non ottennero l’adempimento della promessa, poiché Dio previde per noi qualcosa di migliore, affinché essi non fossero resi perfetti senza di noi”. (Ebrei 11:39, 40) Che cos’è questo “qualcosa di migliore” che Paolo e altri cristiani unti pregustano? Giovanni lo vede in visione: “E a ciascuno di loro fu data una lunga veste bianca; e fu detto loro di riposarsi ancora un po’, finché fosse completo anche il numero dei loro compagni di schiavitù e dei loro fratelli che stavano per essere uccisi come lo erano stati anche loro”. (Rivelazione 6:11) Il fatto di ricevere “una lunga veste bianca” ha a che fare con la loro risurrezione come creature spirituali immortali. Non giacciono più come anime scannate sotto l’altare, ma sono stati destati come appartenenti al gruppo dei 24 anziani che rendono adorazione dinanzi al celeste trono di Dio. Lì sono stati dati loro dei troni, a conferma del fatto che hanno ricevuto privilegi regali. E sono “vestiti di mantelli bianchi”, il che significa che sono stati ritenuti giusti, degni di occupare un posto d’onore dinanzi a Geova nella corte celeste. In questo modo si adempie anche la promessa fatta da Gesù ai fedeli unti cristiani della congregazione di Sardi: “Chi vince sarà così adornato di mantelli bianchi”. — Rivelazione 3:5; 4:4; 1 Pietro 1:4.

      12. In che senso gli unti risuscitati ‘si riposano ancora un po’’, e fino a quando?

      12 Tutto indica che questa risurrezione celeste cominciò nel 1918, dopo l’intronizzazione di Gesù nel 1914 e l’inizio della sua vittoriosa cavalcata regale con la purificazione dei cieli da Satana e dai suoi demoni. A quegli unti risuscitati viene però detto che devono “riposarsi ancora un po’, finché [sia] completo anche il numero dei loro compagni di schiavitù”. Quelli della classe di Giovanni ancora sulla terra devono dimostrare la loro integrità nelle prove e nelle persecuzioni, e alcuni di loro possono ancora essere uccisi. Alla fine, però, tutto il sangue giusto sparso da Babilonia la Grande e dai suoi amanti politici sarà vendicato. Nel frattempo i risuscitati sono senza dubbio impegnati nei loro compiti celesti. Si riposano non adagiandosi in una beata inattività, ma nel senso che attendono pazientemente il giorno di vendetta di Geova. (Isaia 34:8; Romani 12:19) Il loro riposo avrà termine quando saranno testimoni della distruzione della falsa religione e, in qualità di “chiamati ed eletti e fedeli”, si uniranno al Signore Gesù Cristo nell’eseguire il giudizio su tutto il resto del malvagio seme di Satana sulla terra. — Rivelazione 2:26, 27; 17:14; Romani 16:20.

      ‘Quelli che sono morti sorgeranno per primi’

      13, 14. (a) Secondo l’apostolo Paolo, quando ha inizio la risurrezione celeste, e chi viene risuscitato? (b) Quando vengono risuscitati alla vita celeste gli unti ancora in vita nel giorno del Signore?

      13 L’intendimento concesso dall’apertura del quinto sigillo concorda pienamente con altri passi scritturali riguardanti la risurrezione celeste. Per esempio, l’apostolo Paolo scrisse: “Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova, che noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore non precederemo affatto quelli che si sono addormentati nella morte; perché il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi. In seguito noi viventi che sopravvivremo saremo rapiti, insieme con loro, nelle nubi per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore”. — 1 Tessalonicesi 4:15-17.

      14 Che aspetto emozionante è descritto in questi versetti! Quegli unti fratelli di Gesù che sopravvivono fino alla sua presenza, cioè che sono ancora in vita sulla terra durante la presenza di Gesù, vengono preceduti in cielo da quelli che sono già morti. Questi, morti in unione con Cristo, sorgono per primi. Gesù scende, cioè rivolge loro la sua attenzione, e li risuscita alla vita spirituale, dando loro “una lunga veste bianca”. Successivamente quelli che sono ancora viventi come esseri umani terminano la loro vita terrena, molti subendo una morte violenta per mano di oppositori. Essi però non si addormentano nella morte come i loro predecessori. Al contrario, quando muoiono vengono mutati all’istante, “in un batter d’occhio”, rapiti nei cieli per essere con Gesù e gli altri membri del corpo di Cristo. (1 Corinti 15:50-52; confronta Rivelazione 14:13). Così la risurrezione dei cristiani unti comincia subito dopo l’inizio della cavalcata dei quattro cavalieri dell’Apocalisse.

      15. (a) L’apertura del quinto sigillo è fonte di quali buone notizie? (b) Con che cosa culminerà la cavalcata del Conquistatore sul cavallo bianco?

      15 L’apertura di questo quinto sigillo del rotolo è stata fonte di buone notizie in merito agli unti che hanno vinto mantenendo l’integrità, rimanendo fedeli sino alla morte. Ma non è affatto fonte di buone notizie per Satana e il suo seme. La cavalcata del Conquistatore sul cavallo bianco prosegue inarrestabile e culmina con la resa dei conti per il mondo che “giace nel potere del malvagio”. (1 Giovanni 5:19) Questo è reso chiaro quando l’Agnello apre il sesto sigillo.

      [Note in calce]

      a L’identità di Babilonia la Grande è trattata in maniera particolareggiata nel Capitolo 33.

      b O, “messi al palo”. Confronta la Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, p. 1579, Appendice 5C, “Palo di tortura”.

      c Prove più dettagliate della colpa di sangue della religione sono trattate nel Capitolo 36.

  • Terremoti nel giorno del Signore
    Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
    • Capitolo 18

      Terremoti nel giorno del Signore

      1, 2. (a) Che sensazioni si provano durante un violento terremoto? (b) Cosa descrive Giovanni all’apertura del sesto sigillo?

      VI SIETE mai trovati in mezzo a un violento terremoto? Non è un’esperienza piacevole. Un forte movimento tellurico può iniziare con un moto ondulatorio da capogiro e un sordo boato. L’oscillazione può accentuarsi a scatti mentre correte a mettervi al riparo, forse sotto una scrivania. Oppure il terremoto può giungere all’improvviso con una violenta scossa sussultoria, seguita dal rovinio di stoviglie, mobili e addirittura edifici. I danni possono essere catastrofici, e la situazione può peggiorare a causa di frequenti scosse secondarie che fanno ulteriori danni.

      2 Con questo in mente, consideriamo ciò che Giovanni descrive all’apertura del sesto sigillo: “E vidi quando aprì il sesto sigillo, e ci fu un grande terremoto”. (Rivelazione 6:12a) Questo deve aver luogo nello stesso periodo di tempo dell’apertura degli altri sigilli. Ma esattamente a che punto del giorno del Signore ha luogo questo terremoto, e di che genere di terremoto si tratta? — Rivelazione 1:10.

      3. (a) Cosa predisse Gesù nella profezia riguardante il segno della sua presenza? (b) Che relazione c’è fra i terremoti letterali e il grande terremoto simbolico di Rivelazione 6:12?

      3 Più volte nella Bibbia si parla di terremoti letterali e simbolici. Nella sua grande profezia sul segno della sua presenza nel potere del Regno, Gesù predisse “terremoti in un luogo dopo l’altro”. Questi sarebbero stati inclusi nel “principio dei dolori di afflizione”. Dal 1914, avendo la popolazione terrestre raggiunto ormai i miliardi di unità, i terremoti letterali hanno accresciuto in maniera notevole l’angustia dei nostri tempi. (Matteo 24:3, 7, 8) Comunque, anche se adempiono la profezia, questi terremoti sono calamità naturali, fisiche. Sono segni premonitori del grande terremoto simbolico di Rivelazione 6:12. Quest’ultimo infatti costituisce il devastante finale di una serie di tremori preliminari che scuotono dalle fondamenta il sistema di cose umano di Satana sulla terra.a

      Tremori nella società umana

      4. (a) Da quando il popolo di Geova aveva previsto che nel 1914 avrebbero cominciato a verificarsi avvenimenti catastrofici? (b) Il 1914 avrebbe contrassegnato la fine di quale periodo di tempo?

      4 Dalla metà degli anni ’70 del XIX secolo, i servitori di Geova avevano previsto che nel 1914 avrebbero avuto inizio avvenimenti catastrofici che avrebbero contrassegnato la fine dei tempi dei Gentili. Questo è il periodo di “sette tempi” (2.520 anni) che va dal rovesciamento del regno davidico a Gerusalemme nel 607 a.E.V. all’intronizzazione di Gesù nella Gerusalemme celeste nel 1914 E.V. — Daniele 4:24, 25; Luca 21:24, Nardoni.b

      5. (a) Quale annuncio fece il 2 ottobre 1914 Charles Taze Russell? (b) Quali sconvolgimenti politici hanno avuto luogo dal 1914?

      5 Così C. T. Russell, quando la mattina del 2 ottobre 1914 entrò nella sala da pranzo per partecipare all’adorazione mattutina con la famiglia Betel di Brooklyn (New York), fece questo sensazionale annuncio: “I tempi dei Gentili sono finiti; i loro re hanno avuto la loro opportunità”. In effetti lo sconvolgimento mondiale che iniziò nel 1914 fu di portata tale che molte storiche monarchie scomparvero. Il rovesciamento del governo zarista per opera della rivoluzione bolscevica nel 1917 portò a una lunga lotta fra marxismo e capitalismo. Tremori di cambiamento politico continuano a turbare la società umana in tutta la terra. Oggi molti governi non durano più di un anno o due. L’instabilità del mondo politico è illustrata dal caso dell’Italia, che nei 42 anni successivi alla seconda guerra mondiale ha avuto ben 47 governi. Ma questi tremori sono solo preliminari rispetto a un cruciale sconvolgimento che ci sarà in campo governativo. Quale sarà il risultato? Il Regno di Dio eserciterà il dominio incontrastato della terra. — Isaia 9:6, 7.

      6. (a) Come descrisse Herbert Wells la nuova fatidica epoca? (b) Cos’hanno scritto un filosofo e uno statista a proposito del periodo iniziato nel 1914?

      6 Storici, filosofi e leader politici hanno additato il 1914 come l’inizio di una nuova fatidica epoca. Diciassette anni dopo quella data, lo storico Herbert G. Wells osservò: “Al profeta piacerebbe preannunciare cose piacevoli. Ma il suo dovere è quello di riferire ciò che vede. Egli vede un mondo ancora saldamente controllato da soldati, patrioti, usurai e avventurieri del mondo della finanza; un mondo in preda all’odio e al sospetto, che sta rapidamente perdendo ciò che rimane delle libertà individuali, che procede alla cieca verso aspre lotte di classe e che si prepara per nuove guerre”. Nel 1953 il filosofo Bertrand Russell scrisse: “Sin dal 1914 ognuno che si rende conto delle tendenze del mondo si è profondamente angustiato per quella che è sembrata una fatale e predeterminata marcia verso disastri sempre maggiori. . . . Vedono la razza umana, come l’eroe di una tragedia greca, sospinta da dèi adirati e non più padrona del destino”. Nel 1980 lo statista Harold Macmillan, riflettendo sul pacifico inizio del XX secolo, disse: “Tutto andava di bene in meglio. Questo era il mondo in cui nacqui. . . . All’improvviso, una mattina del 1914 ogni cosa giunse inaspettatamente alla fine”.

      7-9. (a) Quali sconvolgimenti hanno scosso la società umana dal 1914? (b) Gli sconvolgimenti nella società umana durante la presenza di Gesù avrebbero infine incluso quale situazione?

      7 La seconda guerra mondiale portò un’altra ondata di sconvolgimenti. E guerre minori, insieme al terrorismo internazionale, continuano a scuotere la terra. La spaventosa minaccia dell’eventuale impiego di armi di distruzione di massa da parte di terroristi o di stati preoccupa molti.

      8 Oltre alle guerre, ci sono anche altre cose che dal 1914 hanno scosso la società umana dalle fondamenta. Uno degli sconvolgimenti più traumatici fu innescato dal crollo della Borsa di New York avvenuto il 29 ottobre 1929. Questo portò alla grande depressione, che influì su tutti i paesi capitalisti. Quella depressione toccò il fondo tra il 1932 e 1934, ma ancora oggi se ne sentono gli effetti. Dal 1929 un mondo economicamente malato è stato rappezzato con rimedi provvisori. I governi hanno bilanci deficitari. La crisi petrolifera del 1973 e quella del mercato azionario nel 1987 hanno contribuito a scuotere ulteriormente il mondo finanziario. Intanto milioni di persone comprano per lo più a credito. Innumerevoli sono le vittime di operazioni finanziarie spregiudicate, sistemi a struttura piramidale, lotterie e altre forme di gioco d’azzardo, molte delle quali patrocinate dagli stessi governi che dovrebbero proteggere i cittadini. Perfino i predicatori televisivi della cristianità tendono la mano per accaparrarsi la loro fetta plurimiliardaria! — Confronta Geremia 5:26-31.

      9 A suo tempo, difficoltà economiche avevano preparato il terreno per l’avvento al potere di Mussolini e Hitler. Babilonia la Grande non perse tempo nell’accattivarsi il loro favore, e il Vaticano stipulò un concordato con l’Italia nel 1929 e con la Germania nel 1933. (Rivelazione 17:5) I giorni oscuri che seguirono contribuirono senz’altro ad adempiere la profezia di Gesù circa la sua presenza, che avrebbe infine incluso “angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne . . . mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata”. (Luca 21:7-9, 25-31)c Sì, i tremori che cominciarono a scuotere la società umana nel 1914 sono continuati con violente scosse secondarie.

      Scuotimento per opera di Geova

      10. (a) Perché gli affari umani sono scossi da tanti tremori? (b) Cosa sta facendo Geova, e in preparazione di che cosa?

      10 Questi tremori negli affari umani sono il risultato dell’incapacità dell’uomo di dirigere i propri passi. (Geremia 10:23) Per di più l’antico Serpente, Satana, “che svia l’intera terra abitata”, sta causando guai nel disperato tentativo di allontanare tutta l’umanità dall’adorazione di Geova. La tecnologia moderna ha fatto dell’intera terra un unico quartiere, dove odii nazionalistici e razziali scuotono la società umana dalle fondamenta, e le cosiddette Nazioni Unite non riescono a trovare un rimedio efficace. Come mai prima, l’uomo sta dominando l’uomo a suo danno. (Rivelazione 12:9, 12; Ecclesiaste 8:9) Nondimeno il Sovrano Signore Geova, Fattore del cielo e della terra, sta compiendo il proprio scuotimento da quasi 90 anni, in preparazione della soluzione definitiva dei problemi della terra. In che modo?

      11. (a) Quale scrollamento è descritto in Aggeo 2:6, 7? (b) Come si sta adempiendo la profezia di Aggeo?

      11 In Aggeo 2:6, 7 si legge: “Poiché Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Ancora una volta — fra poco — e scrollerò i cieli e la terra e il mare e il suolo asciutto. E certamente scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire; e certamente riempirò questa casa di gloria’, ha detto Geova degli eserciti”. In particolare dall’anno 1919 in poi, Geova ha fatto proclamare dai suoi testimoni i suoi giudizi fra tutti gli elementi che compongono la società umana. Il sistema mondiale di Satana è stato messo in guardia da questo avvertimento mondiale.d Con l’intensificarsi dell’avvertimento, gli uomini timorati di Dio, “le cose desiderabili”, sono stati incoraggiati a separarsi dalle nazioni. Non vengono scossi via dal tremore dell’organizzazione di Satana, ma piuttosto comprendono la situazione e prendono personalmente la decisione di partecipare con l’unta classe di Giovanni all’opera di riempire di gloria la casa di adorazione di Geova. Come fanno questo? Mediante la zelante opera di predicazione della buona notizia dell’istituito Regno di Dio. (Matteo 24:14) Questo Regno, formato da Gesù e dai suoi unti seguaci, continuerà a stare per sempre alla gloria di Geova come “un regno che non può essere scosso”. — Ebrei 12:26-29.

      12. Se avete cominciato a rispondere alla predicazione predetta in Matteo 24:14, cosa dovreste fare prima che abbia luogo il grande terremoto di Rivelazione 6:12?

      12 Siete fra quelli che hanno cominciato a rispondere a questa predicazione? Siete forse fra i milioni di persone che in anni recenti hanno assistito alla Commemorazione della morte di Gesù? In tal caso, continuate a fare progresso nello studio della verità biblica. (2 Timoteo 2:15; 3:16, 17) Abbandonate completamente il corrotto stile di vita della condannata società terrena di Satana! Entrate senza indugio nella società cristiana del nuovo mondo e prendete pienamente parte alle sue attività prima che il catastrofico “terremoto” finale faccia crollare l’intero mondo di Satana. Ma in che consiste questo grande terremoto? Vediamo.

      Il grande terremoto!

      13. In che senso il grande terremoto è qualcosa di interamente nuovo nell’esperienza umana?

      13 Questi critici ultimi giorni sono stati davvero un tempo di terremoti, sia letterali che simbolici. (2 Timoteo 3:1) Ma nessuno di questi è il grande terremoto finale che Giovanni vede all’apertura del sesto sigillo. Il tempo dei tremori preliminari è finito. Arriva ora un grande terremoto, qualcosa di interamente nuovo nell’esperienza umana. È un terremoto così grande che gli sconvolgimenti e le convulsioni che provoca non si possono misurare con la scala Richter né con alcuno strumento umano. Non si tratta di un sisma locale, ma di un cataclisma che devasta l’intera “terra”, cioè l’intera società umana depravata.

      14. (a) Quale profezia predice un grande terremoto e le sue conseguenze? (b) A cosa si devono riferire la profezia di Gioele e Rivelazione 6:12, 13?

      14 Altri profeti di Geova avevano predetto un terremoto del genere e le sue catastrofiche conseguenze. Per esempio, verso l’820 a.E.V. Gioele aveva parlato della “venuta del grande e tremendo giorno di Geova”, dichiarando che allora ‘il sole stesso sarebbe stato mutato in tenebre, e la luna in sangue’. Poi aveva aggiunto: “Folle, folle sono nel bassopiano della decisione, poiché il giorno di Geova è vicino nel bassopiano della decisione. Il sole e la luna stessi certamente si oscureranno, e le medesime stelle realmente ritireranno il loro fulgore. E da Sion ruggirà Geova stesso, e da Gerusalemme emetterà la sua voce. E il cielo e la terra certamente sobbalzeranno; ma Geova sarà un rifugio per il suo popolo, e una fortezza per i figli d’Israele”. (Gioele 2:31; 3:14-16) Questo scrollamento poteva riferirsi esclusivamente all’esecuzione del giudizio di Geova durante la grande tribolazione. (Matteo 24:21) Perciò il racconto parallelo di Rivelazione 6:12, 13 deve logicamente riferirsi alla stessa cosa. — Vedi anche Geremia 10:10; Sofonia 1:14, 15.

      15. Quale poderoso scrollamento fu predetto dal profeta Abacuc?

      15 Circa 200 anni dopo Gioele, il profeta Abacuc disse in preghiera al suo Dio: “O Geova, ho udito la notizia intorno a te. Ho avuto timore, o Geova, della tua attività. In mezzo agli anni oh portala in vita! In mezzo agli anni voglia tu farla conoscere. Durante l’agitazione, voglia tu ricordarti di mostrare misericordia”. Di che “agitazione” si parla? Abacuc continua la sua vivida descrizione della grande tribolazione, dicendo riguardo a Geova: “Egli stette fermo, per scuotere la terra. Vide, e quindi fece saltare le nazioni. . . . Marciasti con la denuncia attraverso la terra. Nell’ira trebbiasti le nazioni. Tuttavia, in quanto a me, certamente esulterò in Geova stesso; di sicuro gioirò nell’Iddio della mia salvezza”. (Abacuc 3:1, 2, 6, 12, 18) Che poderoso scrollamento causerà Geova in tutta la terra quando trebbierà le nazioni!

      16. (a) Cosa fu predetto dal profeta Ezechiele circa il tempo in cui Satana sferrerà il suo attacco finale contro il popolo di Dio? (b) Quale sarà il risultato del grande terremoto di Rivelazione 6:12?

      16 Anche Ezechiele predisse che quando Gog di Magog (il degradato Satana) sferrerà il suo attacco finale contro il popolo di Dio, Geova causerà “un gran tremore nel suolo d’Israele”. (Ezechiele 38:18, 19) Anche se potranno esservi implicati terremoti letterali, dovremmo ricordare che Rivelazione è presentata in segni. Questa profezia e le altre citate sono altamente simboliche. Quindi l’apertura del sesto sigillo sembra rivelare il culmine di tutti gli sconvolgimenti di questo sistema di cose terreno: il grande terremoto in cui tutti gli uomini che si oppongono alla sovranità di Geova Dio saranno distrutti.

      Un tempo di tenebre

      17. In che modo il grande terremoto influisce sul sole, sulla luna e sulle stelle?

      17 Come Giovanni mostra successivamente, il grande terremoto è accompagnato da avvenimenti terrificanti che includono persino i cieli. Egli dice: “E il sole divenne nero come un sacco di crine, e l’intera luna divenne come sangue, e le stelle del cielo caddero sulla terra, come quando un fico scosso da un gran vento getta i suoi fichi immaturi”. (Rivelazione 6:12b, 13) Che fenomeno sorprendente! Riuscite a immaginare quali spaventose tenebre questo recherebbe se la profezia si adempisse letteralmente? Di giorno non ci sarebbe più la calda e confortante luce solare! Di notte non ci sarebbe più l’amichevole e argentea luce della luna! E le miriadi di stelle non brillerebbero più sullo sfondo vellutato del cielo. Al loro posto regnerebbero fredde e implacabili tenebre. — Confronta Matteo 24:29.

      18. In che senso nel 607 a.E.V. ‘i cieli si oscurarono’ per Gerusalemme?

      18 In senso spirituale una simile oscurità fu profetizzata per l’antico Israele. Geremia avvertì: “Tutto il paese diverrà una distesa desolata, e non eseguirò io un assoluto sterminio? A causa di ciò il paese farà cordoglio, e i cieli di sopra certamente si oscureranno”. (Geremia 4:27, 28) Nel 607 a.E.V., quando questa profezia fu adempiuta, la situazione del popolo di Geova era davvero tetra. La capitale, Gerusalemme, cadde nelle mani dei babilonesi. Il tempio fu distrutto e il paese abbandonato. Non c’era per il popolo nessuna luce confortante dal cielo. Piuttosto, la situazione era quella descritta da Geremia nel suo cordoglio quando disse a Geova: “Hai ucciso; non hai mostrato compassione. Hai ostruito l’accesso presso di te con una massa di nuvole, perché la preghiera non passi”. (Lamentazioni 3:43, 44) Per Gerusalemme quelle tenebre celesti significarono morte e distruzione.

      19. (a) Cosa dice il profeta Isaia descrivendo l’oscurarsi dei cieli in relazione all’antica Babilonia? (b) Quando e come si adempì la profezia di Isaia?

      19 In seguito, analoghe tenebre nei cieli significarono il disastro per l’antica Babilonia. A questo riguardo il profeta di Dio fu ispirato a scrivere: “Ecco, lo stesso giorno di Geova viene, crudele sia con furore che con ira ardente, per fare della terra un oggetto di stupore, e per annientare da essa i peccatori. Poiché le medesime stelle dei cieli e le loro costellazioni di Chesil non irradieranno la loro luce; il sole realmente si oscurerà al suo spuntare, e la luna stessa non farà risplendere la sua luce. E certamente recherò sul paese produttivo la sua propria malizia, e sugli stessi malvagi il loro proprio errore”. (Isaia 13:9-11) Questa profezia si adempì nel 539 a.E.V. quando Babilonia cadde nelle mani dei medi e dei persiani. Essa ben descrive l’oscurità, la disperazione, la mancanza di qualsiasi luce di conforto per Babilonia allorché cadde per sempre dalla sua posizione di principale potenza mondiale.

      20. Quale sarà il terrificante esito del grande terremoto per l’attuale sistema di cose?

      20 In maniera simile, quando verrà il grande terremoto, l’intero sistema mondiale sarà inghiottito dalla disperazione delle tenebre totali. I luminosi, splendenti luminari del sistema terreno di Satana non emetteranno nessun raggio di speranza. Già oggi i capi politici della terra, specialmente in seno alla cristianità, sono noti per la loro corruzione, falsità e vita immorale. (Isaia 28:14-19) Non ci si può più fidare di loro. La loro luce tremolante sarà completamente eclissata quando Geova eseguirà il giudizio. La loro influenza sugli affari della terra, paragonabile alla luce della luna, verrà smascherata come sanguinaria e mortifera. Le loro stelle mondane si estingueranno come meteoriti, e saranno sparpagliate come fichi immaturi durante un’ululante tempesta. L’intero globo sarà scosso da una “grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”. (Matteo 24:21) Che terrificante prospettiva!

      Il “cielo” si ritira

      21. Nella sua visione, cosa vede Giovanni riguardo al “cielo” e a “ogni monte e ogni isola”?

      21 La visione di Giovanni continua: “E il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e ogni monte e ogni isola furono rimossi dai loro luoghi”. (Rivelazione 6:14) Chiaramente non si tratta dei cieli letterali o dei monti e delle isole letterali. Ma cosa simboleggiano?

      22. In Edom, quali “cieli” furono ‘arrotolati, proprio come il rotolo di un libro’?

      22 Riguardo al “cielo”, siamo aiutati a capire ciò che simboleggia da una profezia analoga che parla dell’ira di Geova contro tutte le nazioni: “E tutti quelli dell’esercito dei cieli devono marcire. E i cieli devono arrotolarsi, proprio come il rotolo di un libro”. (Isaia 34:4) Edom in particolare avrebbe dovuto soffrire. In che modo? Fu sconfitta dai babilonesi poco dopo la distruzione di Gerusalemme avvenuta nel 607 a.E.V. Non si ha notizia che a quel tempo vi fossero eventi di rilievo con riferimento ai cieli letterali. Ma nei “cieli”e di Edom ci furono avvenimenti catastrofici. Le sue forze governative umane furono abbattute dalla loro posizione elevata, paragonabile al cielo. (Isaia 34:5) Per così dire, furono ‘avvolte’ e messe da parte come un vecchio rotolo divenuto ormai inutile.

      23. Cos’è il “cielo” che ‘si ritirerà come un rotolo’, e in che modo le parole di Pietro confermano questo intendimento?

      23 Perciò il “cielo” che deve ‘ritirarsi come un rotolo’ si riferisce ai governi nemici di Dio che dominano questa terra. Essi saranno definitivamente rimossi dal vittorioso Cavaliere del cavallo bianco. (Rivelazione 19:11-16, 19-21) Questo è confermato da ciò che l’apostolo Pietro disse parlando degli avvenimenti raffigurati dall’apertura del sesto sigillo: “I cieli e la terra che sono ora son custoditi per il fuoco e sono riservati al giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. (2 Pietro 3:7) Ma che dire dell’espressione “ogni monte e ogni isola furono rimossi dai loro luoghi”?

      24. (a) Nelle profezie bibliche, in quali occasioni si parla di monti e isole che vengono scrollati o destabilizzati? (b) In che modo quando cadde Ninive ‘i monti sobbalzarono’?

      24 Nelle profezie bibliche si parla di monti e di isole che vengono scrollati o altrimenti destabilizzati in occasione di grandi sconvolgimenti politici. Per esempio, nel predire i giudizi di Geova contro Ninive, il profeta Naum scrisse: “Gli stessi monti hanno sobbalzato a causa di lui, e i medesimi colli si struggevano. E la terra si solleverà a causa della sua faccia”. (Naum 1:5) Non risulta che quando nel 632 a.E.V. Ninive cadde vi fossero crolli di monti letterali. Ma una potenza mondiale la cui solidità un tempo ricordava quella dei monti era all’improvviso crollata. — Confronta Geremia 4:24.

      25. Quando fra breve verrà la fine di questo sistema di cose, in che modo “ogni monte e ogni isola” saranno rimossi dai rispettivi luoghi?

      25 Perciò, quando all’apertura del sesto sigillo si parla di “ogni monte e ogni isola”, ci si deve logicamente riferire ai governi politici e alle relative organizzazioni di questo mondo, i quali, agli occhi di molti esseri umani, sembrano così stabili. Essi saranno scossi e divelti, fra la costernazione e l’orrore di quelli che avevano confidato in essi. Come aggiunge la profezia, non ci sarà alcun dubbio che il gran giorno dell’ira di Geova e di suo Figlio — lo scossone finale che rimuoverà l’intera organizzazione di Satana — sarà giunto per fare vendetta!

      “Cadeteci sopra e nascondeteci”

      26. Presi dal terrore, cosa faranno gli uomini che si oppongono alla sovranità di Dio, e quale espressione di orrore pronunceranno?

      26 Giovanni prosegue dicendo: “E i re della terra e gli uomini preminenti e i comandanti militari e i ricchi e i forti e ogni schiavo e ogni persona libera si nascosero nelle spelonche e nei massi di roccia dei monti. E continuano a dire ai monti e ai massi di roccia: ‘Cadeteci sopra e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché il gran giorno della loro ira è venuto, e chi può stare in piedi?’” — Rivelazione 6:15-17.

      27. Cosa avrebbero gridato gli infedeli israeliti di Samaria, e come si adempirono quelle parole?

      27 Nel pronunciare il giudizio di Geova contro Samaria, capitale del regno settentrionale d’Israele, Osea disse: “Gli alti luoghi di Bet-Aven, il peccato d’Israele, saranno realmente annientati. Spine e triboli stessi cresceranno sui loro altari. E la gente in effetti dirà ai monti: ‘Copriteci!’ e ai colli: ‘Cadeteci sopra!’” (Osea 10:8) Come si adempirono queste parole? Ebbene, quando Samaria cadde nelle mani dei crudeli assiri nel 740 a.E.V., non ci fu nessun posto in cui gli israeliti potessero fuggire. Le parole di Osea esprimono il senso di impotenza, assoluto terrore e abbandono che il popolo vinto provava. Né i colli letterali né le istituzioni di Samaria paragonabili a monti potevano proteggerli, anche se in passato erano parsi così stabili.

      28. (a) Quale avvertimento diede Gesù alle donne di Gerusalemme? (b) Come si avverò l’avvertimento di Gesù?

      28 In modo simile Gesù, mentre veniva condotto dai soldati romani al luogo dell’esecuzione, si rivolse alle donne di Gerusalemme dicendo: “Vengono i giorni in cui si dirà: ‘Felici le sterili, e i seni che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!’ Allora cominceranno a dire ai monti: ‘Cadeteci sopra!’ e ai colli: ‘Copriteci!’” (Luca 23:29, 30) La distruzione di Gerusalemme per opera dei romani nel 70 E.V. è ben documentata, ed è evidente che il senso delle parole di Gesù è simile a quello delle parole di Osea. I giudei rimasti nella Giudea non trovarono nessun nascondiglio. Ovunque cercassero di nascondersi in Gerusalemme, o anche quando si rifugiarono nella fortezza di Masada situata in cima a un monte, non riuscirono a sfuggire alla violenta espressione del giudizio di Geova.

      29. (a) Quale sarà la sorte dei sostenitori dell’attuale sistema di cose quando verrà il giorno dell’ira di Geova? (b) Quale profezia di Gesù si adempirà quando Geova esprimerà la Sua ira?

      29 L’apertura del sesto sigillo mostra che qualcosa di simile accadrà durante il veniente giorno dell’ira di Geova. Allo scrollamento finale di questo sistema di cose terreno, i suoi sostenitori cercheranno disperatamente un nascondiglio, ma non lo troveranno. La falsa religione, Babilonia la Grande, li avrà già abbandonati miseramente. Né le spelonche dei monti letterali né le organizzazioni politico-commerciali paragonabili a monti offriranno sicurezza economica o aiuto d’altro genere. Nulla li proteggerà dall’ira di Geova. Il loro terrore è ben descritto da Gesù con queste parole: “Allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria”. — Matteo 24:30.

      30. (a) Cosa sottintende la domanda “Chi può stare in piedi?” (b) Ci sarà qualcuno in grado di stare in piedi al tempo del giudizio di Geova?

      30 Sì, coloro che avranno rifiutato di riconoscere l’autorità del vittorioso Cavaliere sul cavallo bianco saranno costretti ad ammettere il loro errore. Gli uomini che avranno deliberatamente fatto parte del seme del Serpente dovranno affrontare la distruzione quando il mondo di Satana scomparirà. (Genesi 3:15; 1 Giovanni 2:17) A quel tempo la situazione mondiale sarà tale che molti in effetti chiederanno: “Chi può stare in piedi?” Evidentemente penseranno che nessuno possa stare in piedi dinanzi a Geova in segno di approvazione in quel suo giorno di giudizio. Ma si sbaglieranno, come indica successivamente il libro di Rivelazione.

      [Note in calce]

      a I terremoti letterali sono spesso preceduti da fenomeni sismici durante i quali i cani abbaiano o diventano nervosi e altri animali, fra cui alcuni pesci, danno segni d’irrequietezza, mentre forse gli uomini non si avvedono di nulla finché non arriva il terremoto vero e proprio. — Vedi Svegliatevi! dell’8 dicembre 1982, pp. 14, 15.

      b Per una spiegazione dettagliata, vedi pp. 22, 24.

      c Per oltre 35 anni, dal 1895 al 1931, le parole di Luca 21:25, 28, 31 furono riportate sulla copertina della rivista Torre di Guardia (inglese) sullo sfondo di un faro che illuminava un cielo tempestoso sul mare in burrasca.

      d Per esempio, nel corso di una speciale campagna condotta nel 1931, i testimoni di Geova consegnarono di persona in tutta la terra diverse migliaia di copie dell’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo a ecclesiastici, politici e uomini d’affari.

      e Un uso simile della parola “cieli” si ritrova nella profezia di Isaia 65:17, 18 sui “nuovi cieli”, che ebbe il suo primo adempimento nel nuovo sistema di governo istituito nella Terra Promessa al ritorno dei giudei dall’esilio babilonese, sistema in cui Zorobabele agiva da governatore e Giosuè da sommo sacerdote. — 2 Cronache 36:23; Esdra 5:1, 2; Isaia 44:28.

  • Terremoti nel giorno del Signore
    Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
    • [Riquadro/Immagine a pagina 105]

      Predetto il 1914

      “Fu nel 606 a.C. che ebbe fine il regno di Dio, il diadema fu tolto e tutta la terra fu ceduta ai gentili. Contando dal 606 a.C., 2.520 anni termineranno nel 1914 d.C.”.f — Tre mondi, pubblicato in inglese nel 1877, p. 83.

      “Le prove bibliche sono chiare e solide nel sostenere che i ‘tempi dei Gentili’ sono un periodo di 2.520 anni che va dal 606 a.C. al 1914 d.C. incluso”. — Studi sulle Scritture, vol. II, scritto da C. T. Russell e pubblicato in inglese nel 1889, p. 79.

      Charles Taze Russell e gli studenti biblici a lui associati compresero decenni in anticipo che il 1914 avrebbe contrassegnato lo scadere dei tempi dei Gentili o tempi fissati delle nazioni. (Luca 21:24) Sebbene all’epoca non comprendessero pienamente ciò che questo avrebbe significato, erano convinti che il 1914 avrebbe segnato una svolta nella storia mondiale, e non si sbagliavano. Notate cosa scrisse un giornale:

      “Il terrificante scoppio della guerra in Europa ha adempiuto una straordinaria profezia. Nel trascorso quarto di secolo, per mezzo di predicatori e per mezzo della stampa, gli ‘Studenti biblici internazionali’, meglio conosciuti come ‘Auroristi millenniali’, hanno proclamato al mondo che il Giorno dell’Ira profetizzato nella Bibbia sarebbe sorto nel 1914. ‘Badate al 1914!’ è stato il grido delle centinaia di evangelisti viaggianti”. — The World (quotidiano newyorchese), 30 agosto 1914.

      [Nota in calce]

      f Provvidenzialmente, quegli Studenti Biblici non si erano resi conto che fra “a.C.” e “d.C.” non esiste un anno zero. In seguito, quando ulteriori ricerche resero necessario correggere il 606 a.C. in 607 a.C., fu anche eliminato l’anno zero, così che la predizione del “1914 d.C.” rimase valida. — Vedi “La verità vi farà liberi”, edito dai testimoni di Geova nel 1943, p. 241.

      [Riquadro a pagina 106]

      Il 1914 segnò una svolta

      Nell’opera Politikens Verdenshistorie—Historiens Magt og Mening (Storia mondiale: potere e significato della storia), edita a Copenaghen da “Politiken” nel 1987, si legge a p. 40 quanto segue:

      “La fiducia che il XIX secolo nutriva nel progresso ricevette il colpo di grazia nel 1914. L’anno prima dello scoppio della guerra, lo storico e politico danese Peter Munch scriveva con ottimismo: ‘Tutto è contro le probabilità di una guerra fra le grandi potenze europee. Anche “il pericolo della guerra” sparirà in futuro, come è più volte avvenuto dal 1871’.

      “In contrasto con ciò, nelle sue successive memorie leggiamo: ‘Lo scoppio della guerra nel 1914 segna la grande svolta nella storia dell’umanità. Da una luminosa epoca di progresso, in cui si potevano perseguire i propri obiettivi con ragionevole sicurezza, siamo entrati in un’era di disastri, orrore e odio, dove l’insicurezza è generalizzata. Nessuno poteva dire, né alcuno può dirlo oggi, se le tenebre che allora ci piombarono addosso porteranno alla definitiva distruzione dell’intera struttura culturale che l’uomo ha creato nel corso dei millenni’”.

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