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  • w94 1/7 pp. 23-28
  • Gioiosa sottomissione all’autorità

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  • Gioiosa sottomissione all’autorità
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Sottomissione volontaria alla sovranità di Geova
  • Gioiosa sottomissione al nostro Re
  • I sorveglianti ubbidiscono con gioia
  • Sottomissione teocratica
  • Servire con gioia
  • La pace che deriva dalla sottomissione gioiosa
  • Sottomettiamoci con umiltà agli amorevoli pastori
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
  • Sottomettiamoci lealmente all’ordine teocratico
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
  • Pastori e pecore in una teocrazia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
  • Perché rispettare l’autorità?
    “Mantenetevi nell’amore di Dio”
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
w94 1/7 pp. 23-28

Gioiosa sottomissione all’autorità

“Siete divenuti ubbidienti di cuore”. — ROMANI 6:17.

1, 2. (a) Quale spirito è evidente oggi nel mondo, da dove viene e che effetto produce? (b) In che modo i dedicati servitori di Geova dimostrano di essere diversi?

“LO SPIRITO che ora opera nei figli di disubbidienza” è oggi evidente in maniera sconcertante. È uno spirito di assoluta indipendenza, che emana da Satana, “il governante dell’autorità dell’aria”. Questo spirito, quest’“aria”, o atteggiamento dominante di egoismo e disubbidienza, esercita “autorità”, o potenza, sulla maggior parte del genere umano. Questo è uno dei motivi per cui il mondo sta attraversando quella che è stata definita crisi dell’autorità. — Efesini 2:2.

2 Oggi i dedicati servitori di Geova non riempiono i loro polmoni spirituali di questa “aria” contaminata, o spirito di ribellione. Sanno che “l’ira di Dio viene sui figli di disubbidienza”. L’apostolo Paolo aggiunge: “Perciò non siate partecipi con loro”. (Efesini 5:6, 7) Al contrario, i veri cristiani cercano di essere ‘pieni dello spirito’ di Geova e si abbeverano alla “sapienza dall’alto”, che è “casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire”. — Efesini 5:17, 18; Giacomo 3:17.

Sottomissione volontaria alla sovranità di Geova

3. Qual è il segreto della sottomissione volontaria, e quale chiara lezione ci insegna la storia?

3 Il segreto della sottomissione volontaria sta nel riconoscere l’autorità legittima. La storia dell’umanità mostra che rifiutare la sovranità di Geova non reca felicità. Tale rifiuto non recò felicità ad Adamo ed Eva, né all’istigatore della loro ribellione, Satana il Diavolo. (Genesi 3:16-19) Nella sua attuale condizione degradata, Satana ha “grande ira” perché sa che il tempo che gli è rimasto è breve. (Rivelazione 12:12) La pace e la felicità del genere umano, sì, dell’intero universo, dipendono dal riconoscimento della giusta sovranità di Geova a livello universale. — Salmo 103:19-22.

4. (a) Che tipo di sottomissione e di ubbidienza Geova vuole dai suoi servitori? (b) Di cosa dovremmo essere convinti, e come lo espresse il salmista?

4 Eppure, a motivo delle sue meravigliose ed equilibrate qualità, Geova non desidera un’ubbidienza passiva. Egli è potente, non ci sono dubbi! Ma non è un tiranno. È un Dio di amore e vuole che le sue creature intelligenti gli ubbidiscano volontariamente, per amore. Vuole che si sottomettano alla sua sovranità perché hanno deciso con tutto il cuore di sottoporsi alla sua giusta e legittima autorità, convinti che per loro non possa esserci nulla di meglio che ubbidirgli per sempre. Il genere di persona che Geova vuole nel suo universo condivide i sentimenti del salmista, che scrisse: “La legge di Geova è perfetta, ridona l’anima. Il rammemoratore di Geova è degno di fede, rende saggio l’inesperto. Gli ordini di Geova sono retti, fanno rallegrare il cuore; il comandamento di Geova è mondo, fa brillare gli occhi. Il timore di Geova è puro, sussiste per sempre. Le decisioni giudiziarie di Geova sono veraci; si son mostrate giuste tutte insieme”. (Salmo 19:7-9) Assoluta fiducia nella legittimità e nella giustezza della sovranità di Geova: questo deve essere il nostro atteggiamento se vogliamo vivere nel suo nuovo mondo.

Gioiosa sottomissione al nostro Re

5. Come fu ricompensato Gesù per la sua ubbidienza, e cosa riconosciamo volontariamente?

5 Cristo Gesù stesso è un eccellente esempio di sottomissione al suo Padre celeste. Leggiamo che “umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. Paolo aggiunge: “Per questa stessa ragione Dio lo ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono in cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto il suolo, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre”. (Filippesi 2:8-11) Sì, noi siamo felici di piegare le ginocchia dinanzi al nostro Condottiero e Re regnante, Cristo Gesù. — Matteo 23:10.

6. In che modo Gesù si è dimostrato testimone e condottiero ai gruppi nazionali, e come proseguirà il suo “dominio principesco” dopo la grande tribolazione?

6 Riguardo a Cristo come nostro Condottiero, Geova profetizzò: “Ecco, l’ho dato come testimone ai gruppi nazionali, come condottiero e comandante ai gruppi nazionali”. (Isaia 55:4) Mediante il suo ministero terreno e dirigendo dal cielo l’opera di predicazione dopo la sua morte e risurrezione, Gesù ha dimostrato di essere un “testimone fedele e verace” del Padre suo nei confronti di persone di tutte le nazioni. (Rivelazione [Apocalisse] 3:14; Matteo 28:18-20) Tali gruppi nazionali sono ora rappresentati in numero crescente dalla “grande folla”, che sopravvivrà alla “grande tribolazione” sotto la guida di Cristo. (Rivelazione 7:9, 14) Ma la guida di Gesù non finisce qui. Il suo “dominio principesco” durerà mille anni. Per l’umanità ubbidiente egli sarà all’altezza del suo nome di “Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”. — Isaia 9:6, 7; Rivelazione 20:6.

7. Cosa dobbiamo fare senza indugio se vogliamo che Cristo Gesù ci guidi alle “fonti delle acque della vita”, e cosa ci farà amare da Gesù e da Geova?

7 Se vogliamo trarre beneficio dalle “fonti delle acque della vita” alle quali l’Agnello Cristo Gesù guida gli uomini di cuore retto, dobbiamo dimostrare senza indugio col nostro modo di agire che ci sottomettiamo gioiosamente alla sua autorità regale. (Rivelazione 7:17; 22:1, 2; confronta Salmo 2:12). Gesù dichiarò: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, egli è colui che mi ama. A sua volta, chi ama me sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò”. (Giovanni 14:15, 21) Volete essere amati da Gesù e dal Padre suo? Allora sottomettetevi alla loro autorità.

I sorveglianti ubbidiscono con gioia

8, 9. (a) Cosa ha provveduto Cristo per l’edificazione della congregazione, e sotto quale aspetto questi uomini dovrebbero essere esempi del gregge? (b) Com’è simboleggiata nel libro di Rivelazione la sottomissione dei sorveglianti cristiani, e in che modo quando trattano questioni giudiziarie dovrebbero cercare di avere un “cuore ubbidiente”?

8 “La congregazione è sottomessa al Cristo”. Come suo Sorvegliante, egli ha provveduto “doni negli uomini” per “l’edificazione” della congregazione. (Efesini 4:8, 11, 12; 5:24) A questi uomini spiritualmente anziani è detto di ‘pascere il gregge di Dio affidato alla loro cura’, non “signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge”. (1 Pietro 5:1-3) Il gregge è di Geova, e Cristo ne è il “pastore eccellente”. (Giovanni 10:14) Dato che i sorveglianti si aspettano giustamente una collaborazione spontanea dalle pecore che Geova e Cristo hanno affidato alla loro cura, essi stessi dovrebbero essere ottimi esempi di sottomissione. — Atti 20:28.

9 Nel I secolo i sorveglianti unti furono simbolicamente rappresentati come se si trovassero “nella” o “sulla” mano destra di Cristo, a indicare la loro sottomissione a lui quale Capo della congregazione. (Rivelazione 1:16, 20; 2:1) Nello stesso modo oggi i sorveglianti delle congregazioni dei testimoni di Geova dovrebbero sottomettersi alla guida di Cristo e ‘umiliarsi sotto la potente mano di Dio’. (1 Pietro 5:6) Quando sono chiamati a trattare questioni giudiziarie, dovrebbero chiedere in preghiera a Geova ciò che chiese Salomone quando era fedele: “Devi dare al tuo servitore un cuore ubbidiente per giudicare il tuo popolo, per discernere fra il bene e il male”. (1 Re 3:9) Se ha un cuore ubbidiente un anziano cercherà di vedere le cose come le vedono Geova e Cristo Gesù affinché la decisione presa sulla terra sia il più possibile conforme a quella presa in cielo. — Matteo 18:18-20.

10. Come possono tutti i sorveglianti sforzarsi di imitare Gesù nel modo di trattare le pecore?

10 I sorveglianti viaggianti e gli anziani di congregazione si sforzeranno di imitare Cristo anche nel modo di trattare le pecore. A differenza dei farisei, Gesù non stabilì una gran quantità di regole di difficile attuazione. (Matteo 23:2-11) A quelli simili a pecore disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”. (Matteo 11:28-30) È vero che ciascun cristiano deve ‘portare il proprio carico’, ma i sorveglianti devono ricordare l’esempio di Gesù e far sì che i fratelli sentano che il loro carico di responsabilità cristiana è “piacevole” e “leggero”, e che è una gioia portarlo. — Galati 6:5.

Sottomissione teocratica

11. (a) In che modo uno potrebbe rispettare l’autorità e nello stesso tempo non essere veramente teocratico? Illustrate. (b) Cosa significa essere veramente teocratici?

11 La teocrazia è il dominio di Dio. Si basa sul principio dell’autorità espresso in 1 Corinti 11:3. Ma va molto più in là. Una persona può dare l’impressione di rispettare l’autorità ma non essere teocratica nel vero senso della parola. In che modo? Per esempio, la democrazia è il governo del popolo, e democratico è chi si ispira agli ideali della democrazia. Uno potrebbe definirsi democratico, partecipare alle elezioni e anche essere attivo in politica. Ma se in generale col suo comportamento calpesta lo spirito della democrazia e tutti i relativi princìpi, si può dire che sia veramente democratico? In modo analogo, per essere veramente teocratico, l’individuo deve fare più che semplicemente sottomettersi all’autorità in modo formale. Deve imitare le vie e le qualità di Geova. Deve veramente farsi guidare da Geova in ogni cosa. E poiché Geova ha dato a suo Figlio piena autorità, essere teocratici significa anche imitare Gesù.

12, 13. (a) Essere teocratici implica in particolare che cosa? (b) La sottomissione teocratica significa forse ubbidire a una gran quantità di regole? Illustrate.

12 Ricordate, Geova vuole una sottomissione volontaria motivata dall’amore. Questo è il modo in cui governa l’universo. Egli è la personificazione stessa dell’amore. (1 Giovanni 4:8) Cristo Gesù è “il riflesso della sua gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere”. (Ebrei 1:3) Egli vuole che i suoi veri discepoli si amino gli uni gli altri. (Giovanni 15:17) Perciò essere teocratici non significa solo essere sottomessi, ma anche essere amorevoli. La questione si può riassumere così: La teocrazia è il dominio di Dio, Dio è amore, perciò la teocrazia è il dominio dell’amore.

13 Un anziano potrebbe pensare che per essere teocratici i fratelli debbano ubbidire a ogni sorta di regole. Alcuni anziani hanno trasformato in regole i suggerimenti dati a volte dallo “schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45) Ad esempio, per aiutare i fratelli della congregazione a conoscersi meglio, era stato suggerito che poteva essere opportuno non sedersi sempre nello stesso posto nella Sala del Regno. Era solo un suggerimento pratico, non una regola ferrea. Ma alcuni anziani forse hanno la tendenza a farne una regola e a pensare che chi non la segue non sia teocratico. Ci possono invece essere molte valide ragioni per cui un fratello o una sorella preferisce sedersi in un determinato posto. Se un anziano non tiene amorevolmente conto di queste cose, è egli stesso realmente teocratico? Per essere teocratici, ‘fate tutte le vostre cose con amore’. — 1 Corinti 16:14.

Servire con gioia

14, 15. (a) Come potrebbe un anziano privare certi fratelli o sorelle della gioia di servire Geova, e perché questo non sarebbe teocratico? (b) Più che la quantità del servizio, come mostrò Gesù di apprezzare l’amore che manifestiamo mediante esso? (c) Di cosa dovrebbero tener conto gli anziani?

14 Essere teocratici significa pure servire Geova con gioia. Geova è il “felice Dio”. (1 Timoteo 1:11) Vuole che i suoi adoratori lo servano con gioia. Quelli che insistono con pignoleria sull’osservanza delle regole dovrebbero ricordare che fra i regolamenti che Israele doveva “aver cura di eseguire” c’era questo: “Ti devi rallegrare dinanzi a Geova tuo Dio in ogni tua impresa”. (Deuteronomio 12:1, 18) Qualsiasi cosa facciamo nel servizio di Geova dovrebbe essere una gioia, non un peso. I sorveglianti possono far molto affinché i fratelli siano felici di servire Geova facendo ciò che è nelle loro possibilità. Viceversa, se non stanno attenti, gli anziani possono privare alcuni fratelli della gioia. Per esempio, se fanno paragoni, lodando quelli che hanno raggiunto o superato la media delle ore dedicate dalla congregazione alla testimonianza e quindi criticando implicitamente quelli che non l’hanno raggiunta, come si sentiranno coloro che possono aver avuto una valida ragione per fare rapporto di un numero di ore molto più basso? Non potrebbe questo farli sentire inutilmente in colpa e privarli della gioia?

15 Le poche ore che alcuni possono dedicare alla testimonianza pubblica potrebbero rappresentare uno sforzo maggiore delle molte ore dedicate alla predicazione da altri che forse sono più giovani, hanno una salute migliore o si trovano in circostanze diverse. Sotto questo aspetto, gli anziani non devono giudicarli. È a Gesù che il Padre ha dato l’“autorità di giudicare”. (Giovanni 5:27) Gesù criticò forse la povera vedova perché aveva offerto meno della media? No, tenne conto di ciò che quelle due monetine rappresentavano in effetti per lei. Erano “tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento”. Che profondo amore per Geova dimostravano! (Marco 12:41-44) Dovrebbero gli anziani essere meno sensibili verso gli amorevoli sforzi di coloro il cui tutto è quantitativamente inferiore alla “media”? In termini di amore per Geova, quegli sforzi possono ben essere al di sopra della media!

16. (a) Se nei discorsi i sorveglianti usano dati numerici, perché devono mostrare discernimento ed equilibrio? (b) Qual è un modo migliore per aiutare i fratelli ad accrescere il loro servizio?

16 Dovrebbero queste osservazioni essere ora convertite in una nuova “regola”, secondo cui non si devono più menzionare né cifre né medie? Certamente no! Il punto è che i sorveglianti dovrebbero trovare l’equilibrio fra incoraggiare i fratelli ad accrescere il loro ministero e aiutarli a fare con gioia quello che possono. (Galati 6:4) Nell’illustrazione dei talenti pronunciata da Gesù, il signore affidò i suoi averi ai suoi schiavi, “a ciascuno secondo la sua capacità”. (Matteo 25:14, 15) Similmente, gli anziani dovrebbero tener conto delle possibilità di ciascun proclamatore del Regno. Per farlo ci vuole discernimento. Sicuramente alcuni possono aver bisogno di essere incoraggiati a fare di più. Forse apprezzeranno un aiuto per organizzare meglio la propria attività. Comunque sia, se li si aiuta a fare con gioia quello che possono, questa gioia probabilmente darà loro la forza di accrescere la loro attività cristiana laddove è possibile. — Neemia 8:10; Salmo 59:16; Geremia 20:9.

La pace che deriva dalla sottomissione gioiosa

17, 18. (a) In che modo la gioiosa sottomissione può recarci pace e giustizia? (b) Cosa possiamo ottenere se prestiamo realmente attenzione ai comandamenti di Dio?

17 La sottomissione gioiosa alla legittima sovranità di Geova ci reca grande pace. Il salmista disse in preghiera a Geova: “Abbondante pace appartiene a quelli che amano la tua legge, e per loro non c’è pietra d’inciampo”. (Salmo 119:165) Ubbidendo alla legge di Dio ne traiamo beneficio noi stessi. Geova disse a Israele: “Questo è ciò che ha detto Geova, il tuo Ricompratore, il Santo d’Israele: ‘Io, Geova, sono il tuo Dio, Colui che ti insegna per il tuo beneficio, Colui che ti fa calcare la via per la quale devi camminare. Oh se tu realmente prestassi attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace diverrebbe proprio come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare’”. — Isaia 48:17, 18.

18 Il sacrificio di riscatto di Cristo ci permette di essere in pace con Dio. (2 Corinti 5:18, 19) Se abbiamo fede nella redenzione ottenuta dal sangue di Cristo e ci sforziamo coscienziosamente di combattere le nostre debolezze e di fare la volontà di Dio, troveremo sollievo dai sensi di colpa. (1 Giovanni 3:19-23) Questa fede, sostenuta da opere, ci permette di avere una giusta reputazione dinanzi a Geova e la meravigliosa speranza di sopravvivere alla “grande tribolazione” e di vivere per sempre nel suo nuovo mondo. (Rivelazione 7:14-17; Giovanni 3:36; Giacomo 2:22, 23) Possiamo ottenere tutto questo ‘solo se prestiamo realmente attenzione ai comandamenti di Dio’.

19. Da cosa dipendono la nostra felicità attuale e la nostra speranza di vivere per sempre, e come espresse Davide la nostra sincera convinzione?

19 Sì, la nostra felicità attuale e la nostra speranza di vivere per sempre su una terra paradisiaca dipendono dalla nostra gioiosa sottomissione all’autorità di Geova quale Sovrano Signore dell’universo. Ci sia consentito di condividere sempre i sentimenti di Davide, che disse: “Tue, o Geova, sono la grandezza e la potenza e la bellezza e l’eccellenza e la dignità; poiché ogni cosa nei cieli e sulla terra è tua. Tuo è il regno, o Geova, che pure ti innalzi come capo sopra tutto. E ora, o nostro Dio, ti ringraziamo e lodiamo il tuo bel nome”. — 1 Cronache 29:11, 13.

Punti da ricordare

◻ Che tipo di sottomissione e di ubbidienza Geova vuole dai suoi servitori?

◻ Come fu ricompensato Gesù per la sua ubbidienza, e cosa dobbiamo dimostrare con il nostro modo di agire?

◻ Perché tutti i sorveglianti dovrebbero imitare Gesù nel modo di trattare le pecore?

◻ Cosa implica l’essere teocratici?

◻ Quali benedizioni reca la sottomissione gioiosa?

[Immagine a pagina 24]

Gli anziani incoraggiano i componenti del gregge a fare con gioia quello che possono

[Immagine a pagina 26]

Geova si compiace di coloro che gli ubbidiscono di cuore

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