Uno sguardo al mondo
Confermata una decisione
Il Consiglio della Corte Suprema d’Appello della Turchia ha emesso la sua decisione finale riguardo alla posizione dei testimoni di Geova in quel paese. Emessa il 26 maggio, questa decisione vincolante conferma il decreto emanato il 19 giugno 1985 dalla Corte Suprema in base al quale i Testimoni non avevano oltrepassato il confine della libertà religiosa garantita dalla Costituzione Turca. Questa nuova decisione proscioglie i 23 Testimoni che erano stati ingiustamente condannati al carcere nel 1984, allorché furono accusati di avere violato l’articolo 163 del codice penale, che vieta l’attività religiosa volta a sovvertire l’ordine dello Stato. La decisione sostiene che i testimoni di Geova non sono colpevoli di violazione della legge e li riconosce come un gruppo religioso.
Si spacciano per testimoni di Geova
Secondo un articolo del Winnipeg Sun del Canada, “un crescente numero di ricoverati in ospedale che hanno paura di prendere l’AIDS o di contrarre altre affezioni trasmesse dal sangue si spacciano per testimoni di Geova”. “Gli anziani della chiesa ne hanno scoperto più di una dozzina mentre facevano il loro normale giro di visite in ospedale”. Una donna ha detto che si spacciava per Testimone per non dover discutere coi medici riguardo alla cura. “La ragione per cui rifiuto il sangue non è di natura religiosa”, ha detto. “Quando si prende il sangue di qualcun altro, non c’è nessuna garanzia che la propria salute migliorerà. Si potrebbe stare peggio o addirittura morire”. Un uomo è stato scoperto da un cappellano che l’ha visto seduto sul letto mentre fumava un sigaro. L’uomo ha ammesso con impaccio di non essere un Testimone. “Solo che non voglio una trasfusione di sangue”, ha detto. “Sono un medico”.
Un problema di peso
L’obesità è causata dalla “ghiottoneria, non dalla tiroide”, afferma il dott. Guillermo Ruiz, endocrinologo del Centro Medico La Raza di Città di Messico. Sebbene il grasso possa essere anche iperplastico (una maggior quantità di tessuto adiposo) o prepuberale (prima della pubertà), egli dice che dagli studi risulta che il grasso non è causato da disturbi della tiroide ma dalla “mancanza di volontà di mangiare meno” e “può iniziare dai primissimi anni di vita quando la madre nutre troppo il bambino”. Dato che c’è un nesso fra obesità e disturbi cardiaci, il dott. Ruiz indica come soluzione una dieta appropriata ed esercizio fisico. Allo stesso tempo avverte i gorditos (cicciottelli) di stare attenti a non intossicarsi abusando di pillole per la dieta.
Il pericolo delle locuste
L’arrivo della pioggia dopo anni di siccità ha causato un altro problema sul continente africano: le locuste. L’anno scorso, dall’inizio delle piogge, certe cavallette e locuste migratorie si sono riprodotte in proporzioni catastrofiche. Secondo il giornale francese Le Monde, la FAO (l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite) ha riferito che, per la prima volta in 50 anni, “gran parte del continente africano e vari paesi del Vicino Oriente sono minacciati da quattro diverse specie di locuste contemporaneamente”. Fra i principali paesi colpiti ci sono Sudan, Etiopia settentrionale e Uganda, Kenya nordoccidentale, Tanzania, Zambia, Malawi e Mozambico.
Successo nella lotta contro la cecità dal fiume
È “il più grande e il più riuscito programma sanitario dell’Africa subsahariana”, dice Finance & Development, una pubblicazione della Banca Mondiale, riguardo agli sforzi compiuti per tenere sotto controllo questa malattia. Il programma, iniziato nel 1974, cercò di interrompere il ciclo di riproduzione del Simulium damnosium, un insetto che depone le uova nei fiumi dove c’è forte corrente. Pungendo, le femmine trasmettono un parassita che si riproduce infine in milioni di altre larve le quali si diffondono in tutto il corpo. Quando queste raggiungono gli occhi e vi si annidano, causano cecità. Ora, dopo oltre dieci anni di trattamenti con larvicidi, la trasmissione della malattia nella zona in oggetto — circa un milione e trecentomila chilometri quadrati nel Benin, Togo, Burkina Faso, Ghana, Costa d’Avorio, Mali e Niger — sarebbe stata, a quanto si dice, arrestata e negli ultimi anni non sarebbero stati denunciati nuovi casi. Il costo? Circa un dollaro a testa per i 16 milioni di persone che ne hanno tratto beneficio. Il programma sarà ora esteso ad altre parti dell’Africa occidentale.
Non pagano abbastanza
“Quanto vale una vita?”, chiede U.S.News & World Report. “Oggi, negli USA, la risposta è sette anni. Questo è il tempo che trascorrono in media dietro le sbarre coloro che sono condannati quali assassini, secondo l’Ufficio di Statistiche Giudiziarie”. Molti non restano in prigione neppure tanto. Secondo un’indagine effettuata in 30 stati, ogni sette detenuti condannati all’ergastolo uno sconta tre anni o meno.
Il fallimento della cristianità in Giappone
Il Giappone “ha una delle massime concentrazioni di missionari stranieri nel mondo, quasi 5.200, eppure resta uno dei paesi meno cristiani eccetto il Medio Oriente”, scrive il Wall Street Journal. “Per oltre quattro secoli, il Giappone si è opposto agli sforzi di quasi tutti i principali gruppi evangelici. Ha ostacolato l’opera di anglicani e luterani, cattolici e russo-ortodossi, mormoni, mennoniti, presbiteriani, pentecostali, battisti, bahai”. Meno dell’1 per cento della popolazione è considerato “cristiano” e la percentuale si sta abbassando. Visti gli scarsi risultati nel fare convertiti, molte organizzazioni missionarie cominciano a ridurre la loro attività in Giappone. C’è un gruppo, però, che ha divulgato il vero cristianesimo in Giappone con notevole successo: i testimoni di Geova. Solo dal 1980 hanno avuto un aumento superiore al 100 per cento e ora hanno più di 112.000 ministri attivi in quel paese.
Scuola per bambini piccoli
In Giappone i bambini piccoli vanno a scuola. L’Asahi Evening News riferisce che negli asili nido gestiti dall’EDA (Associazione per lo Sviluppo Precoce), bambini di 18 mesi sono addestrati a sedere nei banchi, a stare fermi e a ubbidire alle regole. I bambini cantano e battono le mani insieme alle madri, oltre ad assistere a lezioni in cui ascoltano l’inglese. L’EDA dice che le sue scuole non mirano a sfornare “bambini super” in grado di imparare velocemente ma, piuttosto, insegnano alle madri come ammaestrare i loro piccoli. Come vanno le cose? La madre di una bambina di tre anni che frequenta sia un asilo dell’EDA che una scuola dove si segue un programma accelerato si è lamentata: “Mamie è stanca e infelice. Non volevo farle seguire un programma accelerato ma una vicina mi ha detto che ha avuto difficoltà a far entrare la sua bambina in una buona scuola perché ha passato tutta l’estate scorsa in piscina”.
Il poema più lungo
Trent’anni fa l’ecuadoriano Jose Rumazo, un ex diplomatico, cominciò a scrivere un poema. Pubblicato di recente in sette volumi, il poema contiene 230.000 versi. Parusia “potrebbe essere il più lungo poema della storia”, dice lo Straits Times di Singapore. In precedenza il primato era tenuto da un’epica in sanscrito intitolata Mahabharata, un’opera di 2.200 anni fa contenente 190.000 versi. La Divina Commedia di Dante, in paragone, ha solo 30.000 versi circa. “Il tema di Parusia è la fine del mondo e si ispira alla profezia biblica dell’Apocalisse”, dice il giornale. Quel libro della Bibbia, però, contiene un racconto molto più breve.
La grandiosità dell’antica Gerusalemme
Quanto era grande l’antica città di Gerusalemme nell’“era del primo tempio”? “Per anni gli eruditi biblici . . . hanno discusso circa la possibilità che Gerusalemme fosse veramente una grande città, o solo una cittadina dimenticata la cui fama aumentò col passare dei secoli”, dice Gabriel Barkay, un archeologo dell’Università di Tel Aviv. “Ora sappiamo che era una grande città. Questo è un fatto determinante anche perché una città che era il luogo dove si sarebbero sviluppati il monoteismo e la profezia classica, una città di cui fu detto che era il solo luogo in cui si poteva adorare Dio, doveva poter riflettere questa importanza nella sua grandezza fisica”. A questa conclusione si è giunti dopo che Barkay aveva scoperto nel pendio occidentale della valle di Innom una cripta contenente un migliaio di oggetti. Secondo il New York Times, la scoperta prova non solo che la “grandezza della città antica era pari alla sua fama storica”, ma anche “che parti di ciò che finì per essere chiamato Vecchio Testamento erano note ai sudditi della monarchia giudaica 2.600 anni fa”.
La plastica uccide la vita marina
I rifiuti di plastica che finiscono in mare “stanno esigendo un pesante tributo di creature marine, in particolare di foche, otarie, tartarughe e uccelli marini”, dichiara la rivista Time. La plastica galleggiante proviene da rifiuti scaricati da navi, barche e bagnanti, attrezzature da pesca perdute o gettate via da pescherecci e acque luride scaricate in mare. “Quasi senza eccezione, le indagini mostrano che la plastica costituisce oltre metà dei prodotti umani che si trovano sulla superficie dell’oceano”, dice il biologo Al Pruter. Ogni anno migliaia di foche muoiono dopo essere rimaste impigliate nelle reti che o le sfiniscono o limitano le loro possibilità di procurarsi da mangiare. Le dermochelidi coriacee, famiglia di testuggini marine, scambiano i sacchetti di plastica galleggianti per meduse, uno dei loro cibi preferiti. È noto che oltre 42 specie di uccelli marini ingeriscono plastica. Alcuni sono stati strangolati dalla plastica delle confezioni da sei lattine. Gli oggetti ingoiati causano ulcere o la morte per ostruzione del canale digerente. Gli sforzi compiuti per ridurre l’inquinamento da plastica finora si sono dimostrati vani.
Calore dall’interno della terra
Gli scienziati del Los Alamos National Laboratory e del Dipartimento americano dell’Energia danno notizia della riuscita di un progetto sperimentale che utilizza il calore proveniente da una profondità di 4 chilometri per fornire energia a una città di 2.000 abitanti. Il sistema consiste nel pompare acqua in un pozzo facendola riemergere sotto forma di vapore da un altro pozzo dopo che essa si è riscaldata per contatto con le rocce sottostanti. Il vapore può quindi essere utilizzato per azionare turbine che generano elettricità. La differenza fra questo sistema, che sfrutta il calore delle rocce, e la normale energia geotermica è che esso non dipende da riserve naturali d’acqua nel sottosuolo che alimentino geyser o sorgenti calde. Piuttosto, consente di estrarre, in maniera praticamente illimitata, calore dalle rocce calde all’interno della terra. Scienziati inglesi, giapponesi ed europei sperano che questi metodi possano costituire un’alternativa all’energia nucleare e ai combustibili fossili.