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  • g75 8/2 pp. 20-23
  • Abbondanti riserve di energia

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  • Abbondanti riserve di energia
  • Svegliatevi! 1975
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  • Il sole, energia illimitata
  • Energia solare per un mondo moderno
  • Energia prodotta dall’acqua in movimento
  • Energia sotto la crosta terrestre
  • Che dire dell’energia nucleare?
  • Perché esiste il problema dei combustibili fossili?
  • Un’esposizione universale sull’energia
    Svegliatevi! 1983
  • La frenetica ricerca di energia
    Svegliatevi! 1978
  • Può il sole provvedere l’energia necessaria all’uomo?
    Svegliatevi! 1973
  • La “casa solare” è una soluzione?
    Svegliatevi! 1978
Altro
Svegliatevi! 1975
g75 8/2 pp. 20-23

Abbondanti riserve di energia

L’ENERGIA è molto richiesta. Tutta la vita nell’universo dipende da essa. Senza energia non vi sarebbe cibo da mangiare, acqua da bere né aria da respirare.

In anni recenti le riserve di energia accessibili all’uomo sono divenute oggetto di preoccupazione. Interruzioni di corrente elettrica, oscuramenti, aumento del prezzo dei combustibili da riscaldamento e lunghe file ai distributori di benzina hanno reso familiari le parole “crisi energetica”. Alcuni potrebbero essere indotti a credere che la riserva terrestre di energia sia pericolosamente scarsa. È realmente così? Niente affatto. Anzi, la terra ha riserve di energia abbondanti, praticamente illimitate. Come si può dir questo?

Il sole, energia illimitata

Il sole è la principale fonte di energia della terra. Ogni anno questa immensa fornace nucleare riversa sulla terra tanta energia equivalente a quella contenuta in 250 milioni di milioni di tonnellate di carbone, circa 100.000 tonnellate per ogni abitante della terra. In un giorno si riversa sul solo lago Erie sufficiente energia solare per soddisfare i bisogni (se si potesse utilizzare completamente) dell’intera popolazione americana per tutto un anno. Da dove trae il sole la sua energia? Lo scienziato Ralph E. Lapp spiega:

“Il sole è un’enorme macchina nucleare. Funziona fondendo ioni di idrogeno leggero (H1) per formare atomi più pesanti di elio (He4). . . . L’energia liberata si trasforma in calore. Ogni minuto vengono fusi sul sole circa 40 miliardi di tonnellate di atomi di idrogeno”.

Il sole dà luogo indirettamente anche a molte altre forme di energia. I raggi solari fanno riscaldare e salire l’aria tropicale mentre l’aria fredda delle regioni polari vi affluisce per sostituirla. Si creano così venti che si possono sfruttare per far navigare le navi, macinare il grano o anche per produrre elettricità mediante generatori azionati da mulini a vento. Il carbone è il prodotto dei resti fossilizzati di piante che molto tempo fa accumularono energia solare nelle loro cellule. Nella stessa maniera, l’energia chimica contenuta nel petrolio è l’energia luminosa e raggiante del sole accumulatasi in passato nelle cellule degli organismi viventi.

Energia solare per un mondo moderno

Nei tempi moderni sono stati fatti interessanti sforzi per utilizzare maggiormente l’energia solare. Negli Stati Uniti vi sono almeno venti case che impiegano l’energia solare per ridurre i costi del riscaldamento. Una casa sperimentale di Newark, nel New Jersey, trae dal sole l’80 per cento dell’energia necessaria per elettricità, riscaldamento e condizionamento dell’aria.

Due ricercatori statunitensi nel campo dell’energia solare, il dott. Aiden Meinel e signora, hanno suggerito di installare su vaste superfici collettori solari. Dicono che tali “fattorie solari” su una superficie complessiva di circa 40.000 chilometri quadrati negli Stati Uniti sudoccidentali potrebbero consentire di generare elettricità per un milione di megawatt,a sufficiente per soddisfare il fabbisogno elettrico dell’intera nazione da ora all’anno 2000.

Alcuni hanno suggerito di mettere in orbita intorno alla terra un enorme collettore di energia solare. Tale satellite conterrebbe “cellule solari” che convertirebbero direttamente la luce solare in elettricità. Esso la trasmetterebbe a un’antenna ricevente sulla terra sotto forma di microonde che sarebbero riconvertite in elettricità. E un satellite non sarebbe ostacolato dal tempo inclemente.

Il generoso dono divino del sole ha messo a disposizione del genere umano riserve di energia praticamente illimitate. Certo, il fatto di escogitare i mezzi per sfruttare il sole allo scopo di soddisfare le odierne massicce domande di energia presenta alcuni spinosi problemi tecnologici, politici ed economici.

Ma l’odierno massiccio consumo di energia opera realmente per la felicità dell’uomo? Il fatto che nelle sovraffollate città piene di smog siano prontamente disponibili tante cose materiali ha realmente prodotto un senso di benessere maggiore che nella società dei giorni passati?

Alcuni sono giunti alla conclusione che preferirebbero un diverso modo di vivere. Utilizzano energia non inquinante prodotta dal loro proprio generatore azionato da mulini a vento. Questa fonte di energia era comune nei poderi del passato. Ma recentemente sia singoli individui che il governo degli Stati Uniti hanno riconsiderato i mulini a vento. Con poca difficoltà una famiglia può almeno pompare l’acqua e fornire illuminazione per la casa in questo modo.

Energia prodotta dall’acqua in movimento

Per migliaia d’anni l’uomo si è valso dell’energia prodotta dall’acqua corrente. Il primo impianto per generare elettricità mediante l’energia idrica apparve nel 1882 ad Appleton, nel Wisconsin. Le centrali idroelettriche utilizzano ora l’energia di acque impetuose per produrre quasi un terzo dell’elettricità mondiale.

Gli oceani, che coprono oltre il 70 per cento del nostro globo, hanno un vasto potenziale come fonte energetica. Il flusso e il riflusso delle maree tiene in movimento ogni giorno innumerevoli miliardi di litri d’acqua. Dal 1961 al 1967 fu costruita nella Francia settentrionale una notevole centrale idroelettrica che si avvale dell’energia delle maree. Una diga equipaggiata con turbine munite di dispositivo per la marcia indietro consente di produrre elettricità sia con la bassa che con l’alta marea. Nel 1969 fu ultimata nell’Unione Sovietica una centrale maremotrice. Nel mondo vi è un centinaio di luoghi, in base all’attuale conoscenza di cui dispone l’uomo, le cui maree si potrebbero sfruttare per ottenere energia elettrica.

Energia sotto la crosta terrestre

Un’altra importante fonte di energia è nella terra stessa. A meno di sessantacinque chilometri sotto la sua superficie c’è uno strato di roccia fusa e gas detto “magma”. Questa massa in ebollizione può raggiungere temperature di oltre 1.800 gradi centigradi. I gas del magma in via di raffreddamento riscaldano l’acqua del sottosuolo, dando origine alla formazione dei geyser i quali eruttano acqua calda e vapore, che talora arrivano a qualche decina di metri d’altezza nell’aria.

Per decenni queste fonti di energia “geotermica” sono state sfruttate per l’acqua calda e il riscaldamento di abitazioni e serre. Nel 1904 gli Italiani collegarono dei generatori a una fonte di vapore naturale a Larderello, in Italia. Questa centrale produce ogni anno sufficiente elettricità da far funzionare la maggior parte della rete ferroviaria italiana. Il dott. Robert Rex, geologo che si è impegnato a fondo per esplorare le possibilità dell’energia geotermica, ritiene che esplorazioni di vasta portata di questo tipo di energia potrebbero consentire di generare un miliardo di kilowatt di elettricità, quasi il triplo di quelli che gli Stati Uniti sono attualmente in grado di produrre.

Ma anche qui vi sono ostacoli economici e politici. Il costo iniziale sarebbe alto, poiché il vapore geotermico è più freddo di quello impiegato nella maggioranza delle centrali elettriche e, perciò, non è così efficiente. Per estrarre l’energia da aree sotterranee “asciutte” bisogna affondare pozzi nella roccia calda per farvi penetrare acqua dalla superficie così che si produca vapore. Un altro problema è quello dell’inquinamento rappresentato dai sali e dallo zolfo contenuti nell’acqua calda e nel vapore. Ma se queste difficoltà si potessero risolvere in un sistema di cose in cui l’amore del prossimo avesse la precedenza sull’interesse personale, quanto sarebbe utile per il genere umano questa ricca fonte di energia che si trova sotto la crosta terrestre!

Che dire dell’energia nucleare?

L’energia nucleare, cioè l’energia racchiusa nel nucleo, o massa centrale di un atomo, è di gran lunga la massima fonte d’energia che si conosca nell’universo materiale. Due modi per liberare tale energia si chiamano “fissione” e “fusione”.

La fissione nucleare comporta la divisione del nucleo in due più leggeri. Gli scienziati hanno appreso che il peso combinato dei due nuovi nuclei è leggermente inferiore al peso di quello originale. La differenza si trasforma in energia. L’energia dell’atomo è così grande, è stato detto, che la fissione di un pezzo di uranio non più pesante di una pagnotta di pane e più piccolo di una palla da golf può fornire tanta energia quanto 1.000.000 di chili di carbone.

Ma la fissione nucleare come fonte di energia presenta problemi. Anzitutto, solo il 7 per cento dell’uranio, il combustibile usato per la fissione, è di tipo prontamente fissile (detto uranio-235). Gli scienziati si sono sforzati di sormontare questa difficoltà costruendo speciali “reattori autofertilizzanti” che producono più combustibile fissile di quello che consumano. Secondo The Americana Annual del 1973, efficienti reattori autofertilizzanti permetterebbero di sfruttare dal 50 all’80 per cento delle risorse d’uranio conosciute del mondo, bastanti a soddisfare il fabbisogno di elettricità del mondo “per almeno parecchie centinaia d’anni”.

I rischi della radiazione da centrali atomiche, specialmente nell’eliminazione dei rifiuti radioattivi, presenta a parere di molti un più grave problema. Il pericolo di cancro e leucemia come conseguenza della radiazione è venti volte maggiore di quanto pensassero gli esperti meno di dieci anni fa. E che dire se un reattore nucleare sfuggisse al controllo o fosse sabotato da una potenza ostile? Ne potrebbe derivare la morte di centinaia di migliaia di persone.b

La fusione nucleare, come quella che avviene nel sole, ha luogo quando i nuclei di due atomi si uniscono, producendo energia nel processo. La fusione nucleare può produrre energia termica 1.750 volte più grande di quella necessaria per causarla. E la fusione non presenta i pericoli della radiazione che vi sono nella fissione.

La difficoltà di ripetere la fusione nucleare consiste nel costruire un dispositivo che possa contenere il “plasma” di nuclei da fondere in un’area abbastanza piccola a temperature sufficientemente alte (circa 100.000.000 di gradi centigradi) perché avvenga la fusione. Se si potesse perfezionare questo processo, quali sarebbero le possibilità di produrre energia? Science Year del 1972 osserva:

“Centrali di fusione impiegheranno probabilmente litio e due forme di idrogeno — deuterio e trizio — come combustibile. L’acqua marina ha sufficiente deuterio da soddisfare il bisogno per 3 miliardi di anni e il litio contenuto nel chilometro superiore della crosta potrebbe soddisfarlo per 15 milioni di anni”.

Se la terra ha così abbondanti riserve di energia, perché si parla tanto di penurie? Principalmente per la diminuita disponibilità di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale).

Perché esiste il problema dei combustibili fossili?

Che cosa ha causato la penuria di combustibili fossili?

John Noble Wilford, nel Times di New York del 22 aprile 1973, addita la ragione fondamentale delle odierne penurie di energia:

“La crisi energetica si poteva predire e forse evitare, ma non è stato fatto. Gli Americani hanno scelto una società tecnologica ad alto consumo di energia. Hanno guidato un maggior numero di auto più grandi e hanno fatto trivellazioni al largo delle coste per avere carburante con cui farle funzionare. Hanno installato lavatrici e condizionatori d’aria e ogni sorta di elettrodomestico, e hanno strappato dai fianchi dei colli il carbone con cui generare l’elettricità per farli funzionare. . . .

“Nessuno vuole rinunciare alle comodità delle auto veloci, degli aviogetti e dell’aria condizionata . . . Pochi Americani vogliono seriamente rallentare lo sviluppo economico, poiché al presente le conseguenze che ciò comporterebbe in disoccupazione, potere d’acquisto e potere politico sono impensabili”.

Pertanto un oppressivo sistema politico ed economico, l’avidità umana e l’imprevidenza hanno causato l’odierno problema energetico in relazione ai combustibili fossili, ostacolando spesso lo sfruttamento di altre fonti di energia. In quanto al Creatore, Egli ha dato all’uomo abbondanti riserve di energia.

[Note in calce]

a Un megawatt equivale a 1.000.000 di watt, o 1.000 kilowatt.

b Si veda “È l’energia nucleare la risposta?” nel numero di Svegliatevi! dell’8 marzo 1973.

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