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  • Un’esposizione universale sull’energia

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  • Un’esposizione universale sull’energia
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Svegliatevi! 1983
g83 8/4 pp. 10-12

Un’esposizione universale sull’energia

ENERGIA geotermica, energia nucleare, energia idrica, energia solare, energia eolica, energia dalle maree . . . chiunque abbia visitato l’Esposizione Universale del 1982 tenuta a Knoxville (Tennessee, U.S.A.) è stato bombardato con questi e altri termini che descrivono l’ampia varietà di fonti energetiche sfruttate dall’uomo per soddisfare i propri bisogni.

L’esposizione, durata 184 giorni e conclusasi lo scorso mese di ottobre, è stata visitata nei sei mesi della sua esistenza da milioni di persone. Il tema dell’esposizione — “L’energia fa girare il mondo” — è stato ribadito in tutti i padiglioni e gli stand dell’esposizione sparsi nei ventinove ettari del complesso. Le nazioni partecipanti sono state ventidue. Con oltre mezzo milione di visitatori la prima settimana e oltre due milioni per la fine del primo mese, era chiaro che la pubblicità fatta a questa esposizione aveva avuto successo, e che ci sarebbe stata una grande affluenza di visitatori.

Certo il tema dell’“Energia” è appropriato. Dal tempo della crisi petrolifera degli anni settanta, le nazioni della terra si sono rese vivamente conto del bisogno di risparmiare energia e di trovare nuove fonti energetiche. Basandosi sull’idea infondata che le ‘nostre fonti energetiche sono illimitate’, i governi hanno permesso lo spreco di enormi quantità di energia. Anche ora, come indicava una grande carta topografica nel padiglione degli Stati Uniti, più di metà dell’energia consumata in quella nazione è sprecata a causa di metodi inefficienti. ‘Ci sono ancora immense riserve di energia’, affermerà qualcuno, ‘infatti gli Stati Uniti hanno ancora più di duemila miliardi di tonnellate di carbone da estrarre’. ‘Ma’, ribatterà qualcun altro, ‘bruciando il carbone per produrre energia, si inquina l’aria e si causano tanti tumori e tanti disturbi polmonari. Quell’energia costa molto cara!’

In certi settori dell’esposizione sono stati sottolineati i vantaggi dell’energia nucleare. Il nuovo reattore autofertilizzante chiamato Super-Phenix, esposto nel padiglione francese, produrrebbe con una certa quantità di uranio cento volte più energia di un reattore autofertilizzante convenzionale. A quanto si dice, questo farebbe durare l’uranio esistente sulla terra per secoli anziché per decenni. Ma i critici dell’energia nucleare sono pronti a far notare che con le forti probabilità di errore umano, di guasti meccanici e sbagli di progettazione un incidente in una centrale nucleare potrebbe avere effetti disastrosi.

In tutto il complesso dell’esposizione c’erano numerosi stand indicanti il progresso che si sta facendo nello sfruttamento dell’energia solare. In vari edifici sono stati realizzati impianti di conversione fotovoltaica al fine di utilizzare l’energia solare per riscaldarli e raffreddarli. In molti paesi le ricerche e gli impieghi di energia solare sono in aumento. Si riconosce però che con questo metodo, e con l’attuale tecnologia, è ancora troppo costoso produrre energia in quantità sufficienti.

Nei padiglioni di vari paesi era dimostrato come viene largamente utilizzata l’energia geotermica ottenuta dal vapore e dall’acqua calda contenuti nel suolo. Dato che la temperatura terrestre aumenta di tre gradi centigradi ogni cento metri di profondità, scavando alla profondità di 2.000 metri, si può trovare acqua calda a una temperatura di circa sessanta gradi più elevata. Alcuni governi sperano di utilizzare quest’acqua calda e questo vapore per alimentare generatori e produrre elettricità. Gli svantaggi sono evidenti. Non in tutte le zone ci sono bacini sotterranei di acque termali a cui attingere per produrre energia. Le zone dove c’è attività vulcanica non sono adatte. Inoltre, uno sviluppo geotermico di vaste proporzioni può avere effetti negativi sull’ambiente, ragion per cui molte società interessate alla cosa hanno rallentato le ricerche nel campo.

Un’altra fonte energetica che si può sfruttare è il vento. Vari paesi hanno dimostrato come utilizzano generatori azionati da ventole per produrre elettricità e anche per alimentare pompe idriche. In alcune zone si possono utilizzare i venti costanti. In vari paesi la costruzione di centrali mareomotrici dimostra come si può imbrigliare la potenza degli oceani. L’energia prodotta dal movimento delle maree è stata impiegata per azionare grandi turbine e produrre elettricità a un costo simile a quello dell’energia prodotta da una grande centrale termica convenzionale. Purtroppo solo una ventina di zone nel mondo si prestano alla costruzione di centrali mareomotrici.

Sì, c’era molto da vedere e da imparare sull’energia all’esposizione. Ma a causa dell’ubicazione del complesso e dei padiglioni, sono sorti vari problemi per molti visitatori. Con una popolazione inferiore a duecentomila abitanti, Knoxville non era preparata ad accogliere le molte migliaia di persone che sono affluite all’esposizione. Molti operatori economici da un giorno all’altro installarono parcheggi per roulotte per ospitare le migliaia di visitatori di passaggio. I dirigenti dell’esposizione si aspettavano al massimo 60.000 visitatori al giorno. Ma quando il numero superò gli 80.000 giornalieri, si poteva capire perché le file di visitatori che entravano nei padiglioni impiegavano parecchie ore per visitarli. A causa delle lunghe file molti, pur trascorrendo un’intera giornata all’esposizione, riuscirono a vederne solo alcune parti. Ad aggravare il problema, in alcuni padiglioni c’era solo un limitato numero di spettacoli ogni giorno. Potendo ospitare solo alcune centinaia di persone per volta, ci sarebbero volute settimane perché i visitatori di una sola giornata potessero vedere tutto.

Dopo avere visitato l’esposizione non si può fare a meno di capire che oggi l’umanità è ancora al centro di una grave crisi energetica. Anche se gli sforzi vengono raddoppiati e triplicati per risolvere i problemi, ci sono ancora molti elementi contrari. L’avidità esercita ancora molto peso in paesi incettatori del mondo ricchi di materiale da cui si ricava energia. All’esposizione c’era un padiglione che faceva riferimento ai problemi energetici causati dall’embargo messo da un certo paese sul petrolio. Quello stesso paese, in un altro padiglione, metteva in evidenza i passi da esso compiuti per ridurre il problema energetico sulla terra. Finché ci saranno punti di vista e obiettivi diversi fra queste nazioni, è improbabile che nel campo dell’energia venga conseguito un successo uniforme.

Nei suoi tentativi di sopperire alla scarsità di energia, l’uomo impiega molti metodi per incrementare la produzione di energia che hanno un effetto disastroso sulle condizioni ecologiche e ambientali della terra. Possiamo dunque attendere con fiducia che il Creatore soddisfi i bisogni energetici dell’umanità, di qualunque specie essi siano. Certo non c’è limite alla quantità di energia che egli può provvedere all’umanità perché ne faccia un utile impiego. (Isaia 40:26) Prima che l’uomo rovini la terra nel tentativo di sopperire ai suoi bisogni energetici, possa Geova Dio intervenire con la sua giusta amministrazione e infinita conoscenza scientifica per soddisfare a tempo indeterminato tutti i nostri bisogni energetici! — Rivelazione 11:15, 18.

[Immagine a pagina 11]

Migliaia di persone ogni giorno hanno visitato l’esposizione

[Immagine a pagina 12]

Un oratore parla ai presenti della conservazione dell’energia coadiuvato da un robot “parlante” al suo fianco

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