Uno sguardo al mondo
Stregoneria tra i profughi
I profughi del Ruanda, dilaniato dalla guerra, sono afflitti da un ulteriore problema nei campi di Ngara, nella Tanzania settentrionale: la stregoneria. Secondo un servizio della Reuters, l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) ha indicato che la stregoneria è un “serio problema” nei campi. Ogni sera, secondo Chris Bowers, portavoce dell’UNHCR, due o tre persone vengono uccise in riti occultistici. Egli spiega: “Sappiamo che si tratta di stregoneria perché troviamo corpi mutilati in un certo modo”. Alla fine del 1994 nei campi di Ngara vivevano circa 580.000 persone e arrivavano ogni giorno 2.000 nuovi profughi. La Reuters cita una fonte dell’ONU che avrebbe detto: “La stregoneria è in aumento e non sappiamo come combatterla”.
Sacerdoti “con i contatti interrotti”
Il cellulare può rappresentare il massimo della comodità in fatto di comunicazioni, ma un vescovo finlandese ha deciso che il troppo stroppia. Secondo la Reuters, il vescovo ha affermato che “un telefono portatile dovrebbe servire all’utente, non renderlo schiavo”, e ha ordinato ai ministri e ad altri che lavorano nelle chiese di ridurne l’uso. Pare che le lamentele dei parrocchiani fossero giunte agli orecchi del vescovo: alcuni ecclesiastici ricevevano telefonate durante le funzioni. Una di queste telefonate sarebbe giunta nel bel mezzo di un servizio funebre. Sullo stesso tono, una rivista italiana ha consigliato di recente ai sacerdoti di non portare con sé il cellulare nel confessionale: una donna si era lamentata di sentire squillare il telefono del prete mentre si confessava.
Fanno bene alla mamma, male ai bambini
Molte donne prendono compresse di ferro per curare l’anemia, ma alcune non sanno quanto possono essere pericolose le stesse pillole se le ingeriscono i bambini. Secondo la rivista Safety+Health, le compresse di ferro sono la principale causa di decessi per avvelenamento tra i bambini al di sotto dei sei anni. Il governo americano ha proposto di confezionare tali compresse separatamente in confezioni di plastica difficili da aprire anziché in flaconi. Comunque sia, viene consigliato alle madri di tenere le compresse di ferro fuori della portata dei bambini, come fanno con altre pillole e medicinali.
Aumentano gli scontri a fuoco in Giappone
Il Giappone è conosciuto come uno dei paesi più sicuri del mondo. Il tasso annuo di omicidi è solo di 1 su 100.000 abitanti, mentre in paesi come Thailandia e Stati Uniti è quasi dieci volte più alto. Recentemente, però, scrive la rivista Asiaweek, il Giappone ha registrato un aumento di omicidi con armi da fuoco. Dal 1990 al 1993 ci sono state ogni anno 180 sparatorie, in ognuna delle quali erano coinvolti rappresentanti della criminalità organizzata. Ma, spaventosamente, nel 1994 il numero delle sparatorie ha subìto una brusca impennata, e sette delle vittime erano comuni cittadini. Anche se in Giappone ci sono leggi severe che regolano il porto d’armi, la polizia ha dichiarato che nel paese ci sono circa 100.000 armi da fuoco illegali. Dopo che un medico era stato colpito con un’arma da fuoco in un’affollata stazione ferroviaria, a quanto si dice da un ex paziente insoddisfatto, uno studente universitario ha commentato in un’intervista: “Credevo che una cosa del genere potesse succedere solo in America”.
Tecnologia e scappatoie per l’osservanza del sabato
In Israele, l’osservanza del sabato in un mondo di tecnologie sofisticate presenta serie difficoltà a chi vive scrupolosamente secondo la Halakah, o insieme di antiche leggi ebraiche. Per esempio, gli ebrei ortodossi si preoccupano quando devono passare attraverso un metal detector. Se le loro chiavi fanno scattare il detector, essi chiudono inavvertitamente un circuito elettrico, e questo, secondo loro, contravverrebbe al comando della Halakah di non accendere il fuoco. Così un’organizzazione detta Tsomet ha progettato un metal detector che non reagisce a oggetti comuni come le chiavi e quindi non rappresenta una minaccia per l’osservanza del sabato. Allo stesso modo un’altra organizzazione ha risolto il problema dei medici ortodossi che devono scrivere cose di routine in giorno di sabato. È stato ideato un pennarello che scrive con un inchiostro che dopo qualche giorno svanisce. Come ovvìa al problema? La Halakah vieta di scrivere di sabato, ma la definizione che dà dello scrivere è lasciare un segno permanente. Il New York Times cita un eminente rabbino il quale avrebbe fatto questo ragionamento: “Se [Dio] ha lasciato una scappatoia, è perché venga usata”.
Giganti in pericolo
La tartaruga gigante delle Isole Galápagos è famosa in tutto il mondo ed è una specie protetta. Recentemente, però, si è capito che questi enormi rettili corrono un altro pericolo. Per un mese un incendio ha infuriato su Isabela, un’isola dell’arcipelago. I soccorritori hanno scavato fossati per proteggere la preziosa popolazione di 6.000 tartarughe dell’isola e ne hanno anche trasferito 400 esemplari in una speciale riserva. Quest’ultimo provvedimento è stato adottato per proteggere le tartarughe non tanto dagli incendi quanto dalle persone. Secondo l’Unesco Courier, “la caccia alle tartarughe, benché illegale, è evidentemente una pratica tradizionale. Alla carne di tartaruga, specie delle femmine, e al sangue vengono attribuite particolari proprietà medicinali, a parte il fatto che sono squisiti”. I soccorritori hanno trovato i resti di 42 di questi giganti finiti sulla tavola dell’uomo.
“Morte per mano del governo”
Così si intitola un nuovo libro di R. J. Rummel dell’Università delle Hawaii. Nell’arco di otto anni Rummel ha raccolto dati da “migliaia di fonti” sul ruolo dei governi nelle carneficine umane di questo secolo. Secondo l’Honolulu Advertiser, il libro dichiara: “Quasi 170 milioni di uomini, donne e bambini sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco, picchiati, seviziati, accoltellati, bruciati, fatti morire di fame o di freddo, schiacciati o costretti a lavorare fino a morire di sfinimento; sepolti vivi, affogati, impiccati, fatti saltare in aria o ammazzati in uno qualsiasi della miriade di modi con cui i governi hanno inflitto la morte a cittadini e stranieri inermi”. Rummel dice: “È come se la nostra specie fosse stata devastata da una moderna peste nera”. “Nessun altro secolo ha visto stragi di questa portata”, scrive il giornale riguardo ai risultati di Rummel.
Vermi utili
“I lombrichi sono l’arma segreta degli indiani per impedire un’altra epidemia di peste”, scrive la rivista New Scientist. Quando i rifiuti si accumulano, topi e altri animali nocivi che sono veicoli di malattie micidiali abbondano. Ora una specie indigena di un verme (Pheretima elongata) che scava in profondità è stata messa all’opera per trasformare immondizie in utile composta. Messi nei bidoni dell’immondizia, questi vermi si fanno strada tra i rifiuti divorandoli e producono un’ottima composta che si disgrega in fretta. Con questa tecnica, già utilizzata a Bombay, vengono trattate ogni giorno quattro tonnellate di rifiuti dei mattatoi. Le autorità locali che attualmente fanno assegnamento sugli inceneritori o utilizzano i rifiuti come materiale di riporto guardano con interesse a questi utili vermi.
La Chiesa e la guerra
Che parte ha avuto la Chiesa Ortodossa Serba nel conflitto dei Balcani? Questa domanda è stata presa in esame a una tavola rotonda tenuta di recente fra esponenti religiosi ortodossi e protestanti provenienti da Germania, Grecia, Inghilterra, Russia, Serbia, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Christ in der Gegenwart (Il cristiano contemporaneo), un giornale cattolico pubblicato in Germania, ha riferito che i discorsi sono stati organizzati dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e si sono tenuti a Ginevra, in Svizzera. I discorsi si sono basati sulle affermazioni secondo cui la Chiesa Ortodossa Serba ha preso partito nella guerra, “dando un massiccio sostegno” alla parte a cui era favorevole. Malgrado le serie accuse, la maggioranza dei partecipanti ai lavori ha votato a favore della Chiesa Ortodossa Serba, perché possa continuare a far parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese, anche se “non si sono potute appianare tutte le divergenze di opinioni”.
Il traffico di droga è un grosso affare
“Il traffico internazionale di droga”, dice il giornale australiano The Sydney Morning Herald, “è ora al secondo posto, dopo il traffico d’armi, tra le attività commerciali più redditizie, realizzando 400 miliardi di dollari all’anno e sconvolgendo i sistemi politici asiatici”. Con questa somma di denaro, dice il segretario generale dell’Interpol, “si possono corrompere quasi tutti”. L’Asia è alla ribalta perché oltre l’80 per cento dell’eroina del mondo viene prodotta nel Triangolo d’Oro, vicino ai confini di Myanmar, Thailandia e Laos, oltre che nella Mezzaluna d’Oro di Afghanistan e Pakistan. Il direttore della sezione narcotici dell’Interpol aggiunge: “La droga è diventata il principale mezzo per finanziare il terrorismo”.