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  • g87 8/5 pp. 29-30
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1987
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  • In Svezia si legge sempre meno la Bibbia
  • Pan per focaccia
  • Sarà solo un ricordo?
  • Donatori vivi?
  • Dibattito all’ONU
  • Controllo delle nascite in Cina
  • Il fumo uccide
  • Solo perché vivono lì
  • Il più grande montacarichi per chiatte
  • Cartellini controversi
  • “Signori, si sale”
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Svegliatevi! 1987
g87 8/5 pp. 29-30

Uno sguardo al mondo

In Svezia si legge sempre meno la Bibbia

In Svezia la Bibbia si legge molto meno che in passato, secondo una relazione intitolata The Swedish People and the Bible. L’autore, Thorleif Pettersson, professore aggiunto della Società Biblica Svedese, fa notare che solo il 36 per cento della popolazione afferma di leggere la Bibbia, e di questi il 3 per cento dice di leggerla ogni giorno. Il restante 64 per cento non la legge mai. Nel 1949, invece, il 66 per cento delle persone leggeva la Bibbia e il 34 per cento no. Nella sua relazione, Pettersson fa rilevare che l’11 per cento della popolazione non possiede una Bibbia e indica che questo vale per il 25 per cento di coloro che hanno meno di 30 anni. Alla domanda se i giovani “leggeranno la Bibbia quando saranno più in là con gli anni”, egli ha risposto: “No, non la leggeranno mai. La lettura della Bibbia a poco a poco diminuirà se l’attuale tendenza continua e se non cominciano a soffiare venti spirituali”.

Pan per focaccia

Uno storico egiziano, Ahmed Behgat, ha pubblicato un libro in cui accusa “gli antichi israeliti di avere contrabbandato oro fuori dell’Egitto durante l’Esodo e di averlo usato per fare il vitello d’oro”. In seguito alle sue ricerche negli antichi archivi egiziani Behgat è pervenuto alla conclusione che Israele dovrebbe pagare all’Egitto 52.000 miliardi di lire, ma senza interessi, secondo la legge islamica. Quando però i risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati, secondo una notizia di World Press Review, “la Voce d’Israele, una stazione radio, ha chiesto il risarcimento per i lavori forzati a cui i Faraoni costrinsero gli israeliti”.

Sarà solo un ricordo?

Il famoso sciroppo d’acero canadese corre il serio pericolo di diventare solo un ricordo se non si trova presto il modo di far cessare gli effetti dell’inquinamento atmosferico, dice un articolo apparso nel Globe and Mail, un giornale del Canada. “Fin dal 1978 i produttori di sciroppo d’acero del Quebec riferiscono che alberi di ogni età muoiono senza alcuna ragione apparente. La sola spiegazione che gli scienziati sono riusciti a dare è quella dell’inquinamento atmosferico, inclusa la pioggia acida e le relative sostanze chimiche”, afferma l’articolo. I controlli effettuati nelle zone colpite indicano che dal 1983 ad oggi c’è stato un sorprendente aumento nella percentuale degli alberi colpiti: dal 29 all’80 per cento. Nel tentativo di salvare gli alberi e l’industria dello sciroppo d’acero, i ricercatori stanno chiedendo di porre fine all’inquinamento atmosferico causato dall’impiego di sostanze chimiche come gli ossidi di zolfo e d’azoto.

Donatori vivi?

Un crescente numero di medici si chiede se le vittime di incidenti “alle quali vengono tolti organi da usare per trapianti dopo essere state dichiarate morte ma il cui cuore batte ancora” siano veramente morte, riferisce il Sunday Times di Londra. I medici che criticano la donazione di organi fatta quando il cuore batte ancora dicono che i test impiegati in tali casi per stabilire la morte hanno “un difetto fondamentale”. Perché? Perché, secondo l’articolo del giornale, spesso il corpo da cui devono essere presi gli organi reagisce allorché il chirurgo pratica la prima incisione col bisturi. “Le gambe si alzeranno in una reazione difensiva e i muscoli addominali si tenderanno fortemente, ostacolando l’operazione. . . . La pressione sanguigna e le pulsazioni cardiache del donatore possono aumentare di colpo quando inizia l’operazione . . . , cose che in un’operazione normale indicherebbero . . . che il paziente sente il dolore”, fa rilevare il Times. Esprimendo preoccupazione per questo problema, un giudice ha detto: “Mi pare ci sia una distinzione molto netta fra la cosiddetta morte cerebrale e la morte del corpo. . . . Il fatto è che quando vogliono i vostri organi . . . prendono i pezzi di cui hanno bisogno quando non siete morti nel senso che voi ed io intenderemmo”.

Dibattito all’ONU

Alle Nazioni Unite le brocche contenenti acqua da bere sono state oggetto di un animato dibattito durato tre ore e, come accade per molte altre questioni che vengono discusse, non c’è stato molto accordo. Il problema è sorto quando le brocche dell’acqua e i bicchieri forniti a ciascun delegato nelle 13 sale dei comitati sono stati tolti, un provvedimento adottato per conseguire un risparmio pari a 130 milioni di lire all’anno. Durante il dibattito è stato chiesto perché il presidente del comitato e quelli seduti sul palco avessero ancora le brocche con l’acqua. (Era perché non potevano allontanarsi per andare alla fontanella). È stato anche chiesto come mai l’ONU spendesse così tanto solo per provvedere acqua ai delegati. (Era perché ci volevano cinque persone per provvedere l’acqua due volte al giorno e sterilizzare i bicchieri dopo l’uso). Visto che il dibattito si trascinava, il presidente ha detto che forse lo straordinario che si sarebbe dovuto pagare quella sera agli addetti alla vigilanza e ai traduttori sarebbe stato pari alla somma risparmiata smettendo di provvedere l’acqua.

Controllo delle nascite in Cina

Per un decennio la Cina ha preso drastici provvedimenti per ridurre il tasso di natalità nel paese. Secondo il quotidiano francese Le Figaro, la politica di ‘un figlio solo’ “è efficace ma ha un certo aspetto inquietante. . . . Secondo la tradizione le famiglie cinesi devono avere un maschio. Quindi le femmine ricevono spesso una cattiva accoglienza, perché è difficile per le coppie rassegnarsi ad avere come unico erede una femmina”. In molti paesi si nota che, su 1.000 nati, il numero dei maschi è più o meno uguale a quello delle femmine. In Cina, però, “su 1.000 nascite registrate [la registrazione viene fatta quattro settimane dopo la nascita], ci sono 660 maschi contro 340 femmine”. Come si spiega la radicale differenza che c’è fra le due cifre? Le Figaro osserva: “Pare certo che milioni di femmine vengano soppresse ogni anno”.

Il fumo uccide

Le sigarette uccidono almeno centomila persone all’anno nel Regno Unito, afferma la Facoltà di Medicina Sociale in un suo rapporto (Charter for Action). Le statistiche rivelano pure che, in Gran Bretagna, il 90 per cento di tutti i decessi per cancro polmonare e un terzo dei decessi dovuti a tutti gli altri tipi di cancro si possono attribuire al vizio del fumo. La nuova legislazione è volta a impedire che i giovani si assuefacciano al tabacco reclamizzato ultimamente in nuovi modi. In Gran Bretagna le vendite di prodotti del tabacco a coloro che hanno meno di 16 anni fruttano 90 milioni di sterline (18 miliardi di lire) all’anno.

Solo perché vivono lì

Alla fine dell’anno scorso tutti gli alaskani — uomini, donne e bambini — hanno ricevuto un assegno di 556,26 dollari (oltre 700.000 lire). Era la loro parte dei 296 milioni di dollari divisi fra i 531.911 residenti permanenti dell’Alaska. Il denaro deriva dai proventi del petrolio estratto dai giacimenti dello stato. Una percentuale di questi proventi viene messa in un fondo, che è ora di 7 miliardi di dollari, costituito affinché l’Alaska sia in grado di pagare i suoi debiti quando il petrolio finirà. Da che esso fu costituito nel 1982, metà degli utili del fondo sono stati distribuiti ogni anno agli alaskani.

Il più grande montacarichi per chiatte

Il dipartimento belga delle vie navigabili sta ora costruendo il più grande montacarichi per chiatte del mondo. Nel Canale del Centro, fra Mons e La Louvière (due città belghe), c’è un dislivello di 68 metri. Finora chiatte di 300 tonnellate venivano sollevate per mezzo di quattro vecchi montacarichi idraulici alti 17 metri ciascuno. Ma il montacarichi in costruzione sarà alto 116 metri e lungo 130, e potrà trasportare convogli di 2.000 tonnellate. Consisterà di due serbatoi lunghi 112 metri e larghi 12. Come spiegava il quotidiano francese Le Monde, “il montacarichi di Strepy-Thieu è la prova che i belgi credono ancora nei trasporti lungo le vie d’acqua”.

Cartellini controversi

Quella che all’inizio era una seria misura di sicurezza è ora diventata una nuova moda. In origine i cartellini a forma di rombo, lunghi una decina di centimetri, da attaccare al lunotto posteriore dell’auto con una piccola ventosa, dovevano servire ad avvertire gli altri automobilisti che dentro c’era un bambino, così che stessero più attenti. E, negli ultimi due anni, negli Stati Uniti milioni di cartellini con la scritta “Bambino a bordo!” sono stati venduti ai genitori preoccupati. Oggi, però, sono in vendita milioni di parodie con scritte come “Bambino al volante!” “Nessuno a bordo!” e “Suocera nel bagagliaio”. Gli addetti alla sicurezza vogliono che tutti questi cartellini vengano staccati, in quanto ostacolano la visibilità del guidatore e causano incidenti.

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