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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
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  • Il prezzo dell’AIDS
  • Pace e sicurezza... tra breve?
  • Ritorsione nucleare: la vendetta di Dio?
  • Pace da Dio: quando?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1986
w86 15/5 p. 27

Significato delle notizie

Il prezzo dell’AIDS

I Centri americani per il Controllo delle Malattie hanno calcolato che in media le spese ospedaliere per curare i pazienti affetti da AIDS ammontano a 830 dollari al giorno: il doppio rispetto agli altri degenti. Un esperto ritiene che il costo complessivo del trattamento di ciascun paziente potrebbe superare in media i 100.000 dollari. Questo fatto e il rapidissimo aumento di persone affette da AIDS che vogliono farsi curare preoccupano i funzionari ospedalieri e coloro che operano nel campo delle assicurazioni.

Un ente statunitense (American Hospital Association) ha definito la rapida diffusione dell’AIDS una “bomba a orologeria” per gli ospedali di quella nazione, in quanto i costi raggiungeranno ben presto i miliardi di dollari all’anno. Un assicuratore ha detto: “Lo considero potenzialmente il più grande pericolo finanziario che il mondo delle assicurazioni sulla salute e sulla vita abbia mai corso in questo paese”. Su chi graverà l’enorme peso economico?

Molte vittime dell’AIDS sono omosessuali e drogati, che hanno contratto la malattia a causa del loro stile di vita. Ma non saranno loro a sostenere l’onere finanziario. Secondo funzionari governativi e assicuratori saranno i titolari di assicurazioni e i contribuenti a dover pagare contributi più alti. Inoltre, “ne soffriranno l’istruzione, la sicurezza pubblica e i servizi essenziali”, ha fatto notare un articolo del New York Post.

In passato, forse le vittime dell’AIDS che hanno contratto la malattia a causa del loro stile di vita si sono fatti beffe delle norme morali della Bibbia per giustificare il modo in cui cercavano di soddisfare se stessi. Quanti dolori avrebbero potuto evitare e quante spese avrebbero potuto risparmiare agli altri! Ma forse non è troppo tardi per volgersi ora alle ispirate norme morali della Bibbia che provengono da ‘Colui che ci insegna per nostro beneficio, che ci fa calcare la via per la quale dovremmo camminare’. — Isaia 48:17.

Pace e sicurezza... tra breve?

Una notissima iscrizione che si trova nella piazza delle Nazioni Unite dice: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. Nella speranza di compiere un passo in direzione dell’adempimento di quelle parole profetiche, le Nazioni Unite hanno proclamato il 1986 “Anno Internazionale della Pace”. C’è motivo di ritenere che l’ONU riuscirà a raggiungere questo obiettivo, visto che asserisce di promuovere “la pace e la sicurezza internazionale”?

A prescindere da quale sarà il ruolo dell’ONU quando prossimamente si griderà “pace e sicurezza”, qualsiasi pace conclusa dall’uomo poggia su un fondamento esplosivo. (I Tessalonicesi 5:3) Si pensa che ora in tutto il mondo le spese militari si aggirino intorno ai mille miliardi di dollari all’anno. Dalla seconda guerra mondiale, lasciando da parte gli armamenti convenzionali, si pensa che la spesa per la fabbricazione degli arsenali nucleari si sia aggirata intorno ai tre-quattromila miliardi di dollari: non proprio quello che ci si aspetterebbe in un tempo in cui l’ONU invita il mondo alla pace e alla sicurezza! Vernon Walters, ambasciatore degli Stati Uniti all’ONU, dice che “le Nazioni Unite si sono allontanate dal loro ruolo di istituzione preposta alla risoluzione dei conflitti”, infrangendo le speranze di coloro che ritenevano che “l’ONU sarebbe riuscita a far cessare più guerre di quanto non abbia fatto”.

Nondimeno la summenzionata iscrizione, tratta da Isaia 2:4, si adempirà, ma né nel 1986, né mai, tramite gli sforzi di un’organizzazione di origine umana. Vera pace e sicurezza sarà invece portata fra breve da un governo celeste, il cui invisibile capo è proprio un “Principe di pace”. — Isaia 9:6, 7.

Ritorsione nucleare: la vendetta di Dio?

È possibile giustificare l’uso di armamenti nucleari per rispondere a un attacco nucleare? Sì, dice la Free Church of Scotland in un recente numero del suo periodico ecclesiastico, il Monthly Record. L’articolo afferma che questa ritorsione potrebbe rivelarsi in ultima analisi una “legittima esecuzione della collera di Dio”, a motivo del “mandato divino di eseguire la collera di Dio contro il male”. Il Record sostiene anche che la loro testimonianza comprende la proclamazione del giudizio di Dio contro “la nazione... che attaccherà per prima in un conflitto nucleare”.

Che ci sia un “giorno di vendetta da parte del nostro Dio” è fuori d’ogni dubbio. (Isaia 61:1, 2) Ma la vendetta di Dio contro le nazioni militarizzate si esprimerà al tempo e nel modo da Lui stabiliti. Anziché trattarsi dell’ira di una nazione terrena sarà l’“ira” stessa di Dio a “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. E come la esprimerà? Inviando il “Re dei re”, il Signore Gesù Cristo, ‘a giudicare e a guerreggiare con giustizia’. Il suo Regno celeste “stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine”. — Rivelazione 11:18; 19:11-21; Daniele 2:44.

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