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  • g95 22/5 pp. 24-26
  • Che fare se uno dei miei genitori si comporta male?

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  • Che fare se uno dei miei genitori si comporta male?
  • Svegliatevi! 1995
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  • Cosa significa realmente onorarli
  • Affrontare l’ira e il risentimento
  • ‘Posso cambiarlo’
  • Opera la tua salvezza
  • Cosa posso fare se uno dei miei genitori beve o si droga?
    I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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Altro
Svegliatevi! 1995
g95 22/5 pp. 24-26

I giovani chiedono...

Che fare se uno dei miei genitori si comporta male?

“Mio padre è un cristiano da dieci anni, ma ora è inattivo. Non studia la Bibbia e non frequenta regolarmente le adunanze. Critica di continuo i fratelli cristiani della congregazione. Ha vedute mondane sulle razze e in moltissimi altri campi. Lo considero un pessimo esempio”. — Una ragazza adolescente.

NESSUN genitore è perfetto. “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, dice la Bibbia. (Romani 3:23) Le cose tuttavia sono ben diverse se il proprio padre o la propria madre si comportano da cristiani modello in pubblico per poi cambiare drasticamente atteggiamento in privato. “Quando ci sono altre persone mio padre è gentile”, dice una ragazza. “Ma quando siamo soli è un’altra persona: è insopportabile! Critica qualsiasi cosa io faccia, e fa star male tutti in famiglia. Sono arrivata al punto che non provo nessuna gioia nella vita. Per lui non riesco a provare che odio”.

Rabbia e risentimento possono essere particolarmente intensi tra i giovani che sono segretamente vittime di qualche tipo di abuso. Una donna di nome Mary scrive che subì “violenze, volgarità e abusi di ogni genere” da parte del padre, che di nascosto beveva. “La gente veniva da noi bambini e ci diceva che eravamo fortunati e che avevamo un padre meraviglioso”, ricorda con amarezza.

La Bibbia condanna ogni forma di ipocrisia. (Giacomo 3:17) Ci avverte che anche tra i veri adoratori di Dio ci sarebbero stati alcuni che “nascondono ciò che sono”. (Salmo 26:4; confronta Giuda 4). Tuttavia sapere questo può non esserti di nessun aiuto quando a praticare l’ipocrisia è un tuo genitore, una persona che dovresti amare e rispettare. Alcuni giovani sono sopraffatti da emozioni contrastanti. “Ho bisogno di aiuto”, si lamenta una ragazzina. “La Bibbia dice di ‘onorare il padre’, ma io non ci riesco”.

Cosa significa realmente onorarli

È vero che il comando biblico di onorare i genitori non contiene nessuna scappatoia per i giovani che ritengono che i loro genitori non meritino tale onore. (Efesini 6:1, 2) Onorare un genitore, però, non significa necessariamente approvare il suo modo di vivere o essere felice di come egli ti tratta.a Nella Bibbia “onorare” può significare semplicemente riconoscere un’autorità debitamente costituita.

Ad esempio, l’apostolo Pietro scrisse che i cristiani dovrebbero ‘mostrare onore al re’. (1 Pietro 2:17) Pietro sapeva per esperienza personale che i re erano spesso personaggi disgustosi. Il re Erode Agrippa I, ad esempio, era un uomo temerario e amante degli eccessi. Dopo che Roma lo nominò re della Palestina incominciò a perseguitare i cristiani. “Soppresse Giacomo fratello di Giovanni con la spada. Vedendo che faceva piacere ai giudei, continuò, arrestando anche Pietro”. (Atti 12:1-3) Tuttavia Pietro non istigò alla ribellione. Al contrario, esortò a ubbidire ai re. E con buona ragione. È volontà di Geova che ubbidiamo ai governanti secolari. E al tempo di Pietro alcuni re avevano potere e autorità assoluti. Salomone disse: “Egli farà tutto ciò che si diletta a fare, perché la parola del re è il potere di dominare; e chi gli può dire: ‘Che fai?’” — Ecclesiaste 8:3, 4.

In maniera analoga, quali che siano le mancanze del tuo genitore, sei ancora sotto la sua custodia, ed egli ha un notevole potere sulla tua vita. Non è quindi saggio che tu ti ribelli o lo tratti con disprezzo. Così facendo non solo potresti renderti la vita più difficile, ma potresti anche perdere il favore di Dio. (Confronta Proverbi 30:17; Ecclesiaste 10:4). D’altra parte, cooperando meglio che puoi potresti riuscire a mantenere almeno una parvenza di pace e di calma nei rapporti con il tuo genitore. — Colossesi 3:20.

Affrontare l’ira e il risentimento

Ma come puoi trattare con rispetto qualcuno che ti ha ferito e deluso? Non è facile. D’altra parte se rimugini di continuo i suoi errori e le sue mancanze non fai che alimentare il risentimento. Sarebbe forse il caso di considerare il tuo genitore in maniera più positiva, riconoscendo le buone qualità che forse ha?

Nota cosa dice Proverbi 19:11: “La perspicacia di un uomo certamente rallenta la sua ira”. Se cerchi di capire il tuo genitore forse puoi vedere le cose in una luce diversa. Si comporta davvero in maniera malvagia? O forse è semplicemente debole, scoraggiato e bisognoso d’aiuto? Può darsi che il suo comportamento sia dovuto a malattia, depressione, solitudine o stress sul lavoro? In tal caso, comprendendo questi problemi potresti essere più comprensivo con il tuo genitore, e forse ti arrabbieresti di meno.

Comunque stiano le cose, è utile che tu parli del tuo stato d’animo con qualcuno. (Proverbi 12:25) “Mio papà beveva”, ricorda una ragazza. “Non potevo spiegare ai miei genitori come mi sentivo, per cui tenevo tutto dentro di me”. Ma non è detto che tu debba soffrire da solo. Anche se non possono prendere il posto dei genitori, persone mature all’interno della congregazione cristiana possono fare molto per compensare ogni eventuale mancanza di attenzioni da parte dei familiari. (Confronta Marco 10:30). Proverbi 17:17 dice: “Gli amici dimostrano sempre il loro amore. A cosa servono i fratelli se non a condividere i problemi?” — Today’s English Version.

‘Posso cambiarlo’

Alcuni giovani soffrono emotivamente a causa di un errato senso di responsabilità. Parlando di sé e dei suoi fratelli Mary ricorda: “Vivevamo nel terrore che qualcuno scoprisse che mio padre aveva il problema del bere”. Altri si esauriscono tentando inutilmente di far cambiare un genitore che si comporta male.

Per quanto tu possa amare il tuo genitore e interessarti di lui, non hai nessuna colpa per le sue mancanze. Egli ‘porta il proprio carico’ di responsabilità davanti a Dio. (Confronta Galati 6:5; Giacomo 5:14). Non spetta a te controllare o sorvegliare la condotta del tuo genitore. Se continui a brontolargli o a rimproverarlo non farai che irritarlo.

Questo non significa che tu non possa fare nulla. Come minimo puoi ‘pregare incessantemente’ che il tuo genitore abbia un cambiamento di cuore. (1 Tessalonicesi 5:17) Anche esprimergli regolarmente il tuo amore e lodarlo con sincerità, quando ciò è appropriato, potrebbe contribuire ad ammorbidire il suo carattere. A parte questo, potresti non avere altra scelta che sopportare la situazione meglio che puoi.b

È ovvio che se tu e il tuo genitore siete entrambi cristiani ed egli si comporta in maniera molto sbagliata, ad esempio ubriacandosi o avendo accessi d’ira, naturalmente ti sentirai in obbligo di accertarti che la cosa venga considerata dagli anziani di congregazione. (Giacomo 5:14) Questo non sarebbe un atto di slealtà, bensì un amorevole tentativo di provvedere al tuo genitore l’aiuto di cui ha estremo bisogno. È vero che alcuni genitori hanno negato con ira di essersi comportati male e poi hanno punito segretamente i figli, ma i giovani che ‘soffrono per amore della giustizia’ sotto questo aspetto possono star certi che Geova approva la loro condotta coraggiosa e che a tempo debito farà venire a galla la verità. — 1 Pietro 3:14; 1 Timoteo 5:24, 25.

Opera la tua salvezza

Salomone disse: “La semplice oppressione può far agire follemente il saggio”. (Ecclesiaste 7:7) Triste a dirsi, alcuni giovani si sono amareggiati a motivo del cattivo esempio dato loro dai genitori e hanno cominciato a comportarsi male essi stessi. Alcuni se la sono presa addirittura con Dio e hanno abbandonato la strada cristiana! (Proverbi 19:3) La Bibbia avverte: “Bada che il furore non ti seduca da farti [agire] con disprezzo. . . . Sta in guardia per non volgerti a ciò che è nocivo”. — Giobbe 36:18-21.

Anziché preoccuparti eccessivamente per la posizione che il tuo genitore ha presso Dio, devi ‘continuare a operare la tua salvezza con timore e tremore’. (Filippesi 2:12) Nell’antichità un giovane principe di nome Ezechia fece questo in circostanze analoghe. Suo padre, il re Acaz, asseriva di essere un adoratore di Geova. (Isaia 7:10-12) In realtà adorava dèi pagani, al punto che immolò uno dei suoi figli come sacrificio umano! (2 Re 16:1-4) Immaginate quanto questa diffusa apostasia dovette amareggiare il giovane Ezechia! Il Salmo 119:28, che secondo alcuni sarebbe stato scritto da questo giovane principe, dice: “La mia anima è stata insonne dal dolore. Sollevami secondo la tua parola”.

Geova fece proprio questo! Visto che Ezechia si dedicò alla preghiera e allo studio della Parola di Dio, la sua spiritualità crebbe nonostante l’ambiente in cui si trovava. (Salmo 119:97) Egli stava anche molto attento alle compagnie che frequentava. (Salmo 119:63) Il risultato? Nonostante il triste esempio datogli dal padre ipocrita, Ezechia stesso “si teneva stretto a Geova”. (2 Re 18:6) Anche tu puoi fare la stessa cosa! Forse il tuo genitore si comporta in maniera ipocrita, ma non c’è nessun bisogno che tu segua il suo esempio. Tieniti stretto a Geova, e forse un giorno il tuo silenzioso esempio di fedeltà indurrà il tuo genitore a cambiare.

[Note in calce]

a Per semplicità ci riferiremo ai genitori al maschile.

b Questo non significa che un giovane debba subire passivamente violenze fisiche o sessuali. Un giovane o una giovane che si trovasse in una simile situazione dovrebbe chiedere aiuto, anche se questo significa rivolgersi a qualcuno al di fuori della famiglia.

[Immagini a pagina 25]

Se il tuo genitore si comporta male, non è detto che tu debba fare altrettanto

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