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  • Sempre in più gran numero i pionieri di buone novelle
    La Torre di Guardia 1950 | 1° settembre
    • Egli disse: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell’uomo non ha dove posare il capo”. — Matt. 8:20.

      30 Di che cosa vivrà il ministro in servizio continuo e come porterà frutto?

      30 Oggi le persone che non hanno famiglia o obblighi economici e che soprattutto sono accesi per Geova d’uno zelo simile a quello di Gesù hanno le stesse possibilità. Ripetiamo, questo non significa che avrai le comodità e gli agi desiderati da quelli di questo mondo. L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Geova. Se predichi l’evangelo, vivrai dell’evangelo, perché l’operaio è degno del suo salario. Molti di coloro ai quali porti l’acqua della verità reputeranno un privilegio e un servizio reso al Signore Iddio il procurarti da bere e da mangiare. Accettalo come una provvisione di Dio in umiltà e con rendimento di grazie. Quando Gesù disse di quelli che avrebbero ascoltato che ‘fiumi d’acqua viva sarebbero sgorgati dal loro seno’, egli intese dire che la divina verità sarebbe stata per loro di prima importanza nella vita. Essi avrebbero portato frutto, ed erano paragonati dall’apostolo Paolo al buon terreno che assorbe le frequenti piogge di refrigerio spirituale e produce i frutti del Regno utili a coloro per i quali il terreno è coltivato. I pionieri sono coltivati da Dio per la sua opera d’annunzio del suo Regno e d’avvertimento di Harmaghedon.

      31. Perché questo è il tempo speciale per entrare nei ranghi dei pionieri?

      31 Questo è il tempo accettevole perché tu entri nel ranghi di pioniere. Non ce n’è mai stato un così gran bisogno, né il tempo è mai stato così breve e la messe da raccogliere così abbondante. Se sei stato chiamato dalle tenebre alla maravigliosa luce, riflettila ad altri prima che sia troppo tardi. Più tempo impieghi a riflettere questa luce, più brillante ne diventerà il tuo riverbero e più splendente sarà la tua luce, e più persone saranno attratte verso la verità. Il giorno di Geova è molto avanzato, e la notte di Harmaghedon è vicinissima. Non lasciarti cogliere nel sonno o nell’indifferenza verso quelli che sono nella schiavitù. Da’ ascolto all’appello per un più gran numero di pionieri della buona novella. Sentine la necessità urgente, e quindi rispondi!

  • Progresso nei paesi del fiume Plata
    La Torre di Guardia 1950 | 1° settembre
    • Progresso nei paesi del fiume Plata

      QUANDO vi lasciammo, nel nostro ultimo numero precedente, stavamo volando verso il settentrione sopra i fertili campi intorno alla città di Santiago, Cile. Eravamo nel grande aeroplano Panagra, e ancora ascendevamo per il nostro volo al disopra delle Ande. Nathan H. Knorr, presidente della Watch Tower Society, occupava un posto quasi di fronte alla cabina, mentre M. G. Henschel, suo segretario, era nel compartimento posteriore. Mentre ci avvicinavamo al passo dove si svolge la maggior parte del traffico fra Cile e Argentina ci dissero di allacciare le cinture dato che il tempo è usualmente cattivo in quel punto. In distanza, sotto di noi, scorgevamo la strada serpeggiante, che andava a zigzag attraverso le montagne, ed in essa la linea nera uniforme che riconoscemmo essere la strada ferrata. A volte scompariva, ma poi si faceva nuovamente vedere dall’altro lato d’una montagna. Il sole, che era assai basso all’orizzonte, produsse una moltitudine di colori riflettentesi sui lati frastagliati dei picchi.

      In breve ci furono tutt’attorno vette di montagne. Dato che si era alla fine della stagione estiva non c’era molta neve sulle cime. Alla sinistra si distinguevano parecchie montagne elevate, ma una era assai più alta. Nulla è più maestoso del monte Aconcagua, il più alto nell’emisfero occidentale (23.097 piedi o m. 7044). Era veramente una vista stupenda, perché questa grande montagna era coperta di neve più delle altre vette, segnalando così la sua altezza. Torreggiava più alto di quanto volavamo noi, ed eravamo a 11.000 piedi (m. 5185). Guardando in basso si poteva scorgere il piccolo punto nero e bianco a Passo Uspallatta, ossia la statua cileno-argentina del “Cristo delle Ande”.

      In questo grande, veloce aeroplano non passò molto che vedemmo le montagne, le quali andavano rimpicciolendo, fondersi nelle pianure della parte occidentale dell’Argentina. Quindi scorgemmo l’importante città di Mendoza. Quattro anni or sono il fratello Knorr fu trattenuto un giorno a Mendoza aspettando che il tempo si rischiarasse per poter volare attraverso il passo per il Cile. Pensava così ai fratelli che visitò mentre si trovava là e si domandava se li avrebbe incontrati nuovamente a Buenos Ayres. (Li incontrò una settimana dopo all’assemblea). Cominciammo a scendere per l’atterraggio all’Aerodromo Morón.

      Arrivammo alle ore 8 del 21 marzo. Vi erano circa otto fratelli argentini adunati all’aeroporto per salutarci, alcuni diplomati di Galaad residenti in Argentina e due in viaggio per Asunción, Paraguai. Dopo aver pazientemente aspettato che terminasse l’ispezione della dogana, fummo in grado di salutare la maggior parte di essi e quindi partimmo in auto per la città. Mentre viaggiavamo verso Buenos Ayres ci rendemmo conto della notevole distanza che tutti quei fratelli dovettero percorrere per giungere all’aeroporto e quale grande sforzo avevano fatto. Ci volle circa un’ora e mezza per arrivare all’albergo.

      Alle 5 del mattino eravamo alzati e ci preparavamo per il viaggio a Montevideo, Uruguay. Dovevamo presentarci alla Pan American Airways per le 5,45 e quivi incontrammo Gmaenydd Hughes, un diplomato di Galaad

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