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Felici quelli che rifiutano di far compromessiLa Torre di Guardia 1958 | 15 marzo
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attirarci nel mondo e lontano da quello che ha il primo posto nella nostra vita, il regno di Dio. Quando sopraggiunge ciascuna prova della nostra devozione, dobbiamo controllare i nostri sentimenti. Dobbiamo ponderare le cose con pazienza e considerare accuratamente i consigli della Parola e dell’organizzazione di Dio prima di fare un passo che potrebbe mettere in pericolo il nostro servizio. Dobbiamo diventare Cristiani spiritualmente adulti in grado di prendere decisioni giuste. Sempre più il mondo segue l’opportunismo o la passione e ignora il principio; ma sempre più i servitori di Geova aderiscono ai princìpi cristiani e superano le passioni della carne. Siamo Cristiani. Abbiamo fatto la nostra dedicazione. Siamo disposti a soffrire per amore della giustizia. Non facciamo parte di questo mondo, né desideriamo farne parte. Questo è un tempo di giudizio finale. La vita eterna è in giuoco. Pensate agli interessi di Dio e siate governati da essi. Guadagnate dunque la vita eterna non facendo mai compromessi sui princìpi cristiani.
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Giovanni (Lezione 57)La Torre di Guardia 1958 | 15 marzo
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Giovanni (Lezione 57)
IL CANONE greco fu completato con gli scritti dell’apostolo Giovanni, il discepolo particolarmente menzionato come amato da Cristo Gesù. (Giov. 13:23) Giovanni scrisse tre epistole o lettere, il libro di Apocalisse, e il Quarto Vangelo, tutti evidentemente nell’ultimo decennio del primo secolo dopo Cristo. Sembra che Giovanni abbia scritto il suo Vangelo dopo il suo esilio nell’isola di Patmo e dopo il suo ritorno ad Efeso, essendo la data di composizione intorno al 98 o 99 d.C. L’argomento dei critici moderni secondo il quale questo “Quarto Vangelo” sarebbe stato prodotto nel 132 o 150, ossia dopo la morte dell’apostolo Giovanni, viene confutato dall’importante scoperta di un frammento di codice papiraceo manoscritto del Vangelo di Giovanni. Questo codice papiraceo fu scritto nella prima metà del secondo secolo, cioè, fra il 100 e il 150 d.C. Fu rinvenuto in Egitto. In questo primo periodo, dunque, copie del Vangelo di Giovanni erano state fatte ed estesamente diffuse, da Efeso fino all’Egitto. Tutto ciò sostiene vigorosamente che il Vangelo originale doveva ovviamente essere stato scritto alcuni anni prima e fa evidentemente risalire la data della sua composizione al tempo in cui visse il vecchio apostolo Giovanni stesso. Una volta ancora l’integrità e l’autenticità degli scritti biblici sono rivendicate dai recenti scavi archeologici.
Quando Giovanni come testimone oculare scrisse il suo racconto della vita di Cristo, i tre Vangeli sinottici, Matteo, Marco e Luca, erano già stati scritti da molto tempo. La loro testimonianza era ben conosciuta. Le loro narrazioni avevano chiaramente esposto l’attività pubblica di predicazione di Cristo Gesù durante il suo soggiorno sulla terra. Tutto questo è manifesto dalla testimonianza interna del Vangelo di Giovanni. Egli non tratta gli stessi particolari dei tre Vangeli sinottici, scritti in precedenza. Egli non si occupa tanto degli avvenimenti quanto dei discorsi fatti da Gesù nella vita intima con i Suoi discepoli, discorsi non riportati nei precedenti Vangeli. Uno sguardo alla tavola che segue questa lezione basta per mostrare che l’apostolo Giovanni ripete raramente quello che riferirono i tre precedenti scrittori del Vangelo.
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