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Atti degli Apostoli (Lezione 58)La Torre di Guardia 1958 | 1° aprile
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generale è che fu sul finire di questo periodo di due anni a Roma, verso il 61 d.C. Dato che la narrazione arriva fino a quel tempo non poteva essere stato prima, e dato che essa lascia Paolo in questo luogo e l’esito del suo caso indeciso, è ovvio che non fu scritto molto più tardi. Certo, Luca fu animato dallo spirito di Geova a scrivere in Atti le verità e le esperienze di campo che tanto contribuiscono al nostro apprezzamento e intendimento delle Scritture Greche.
NOTA: Benché gli anni 61-63 d.C. siano generalmente accettati come epoca del primo imprigionamento di Paolo a Roma, una recente scoperta archeologica tende a riportare indietro di due anni la cronologia degli ultimi anni della vita di Paolo. Un’iscrizione scoperta a Delfi indica che Gallio giunse a Corinto per compiervi il suo anno come proconsole nel 51 o 52. Paolo quindi doveva esservi arrivato durante il suo secondo giro verso il 50 d.C. (Atti 18:11, 12) Fissato questo punto, sul finire del 51 Paolo era di ritorno ad Antiochia di Siria. Mentre un “lungo tempo” intercorse tra il primo e il secondo viaggio (Atti 14:26–15:41), Paolo si fermò semplicemente ad Antiochia “alquanto tempo” tra il secondo e il terzo viaggio. (Atti 18:22, 23) Egli era ansioso di visitare le chiese in Galazia e rafforzarle, e quindi non sarebbe stato possibile in quelle circostanze rimanere due o tre anni ad Antiochia. Probabilmente dopo avervi passato l’inverno Paolo iniziò il suo terzo giro nel 52. Quattro anni dopo quest’inizio giunse a Gerusalemme, e poco dopo fu arrestato, verso il 56 d.C. Fu tenuto prigioniero a Cesarea per due anni (fino al 58), e un altro anno trascorse per recarsi a Roma, dato che svernò durante il viaggio. (Atti 24:27; 28:11) Questo lo pone a Roma nel 59.
La maggior parte dei cronologisti sostiene che Festo succedette a Felice nel 60 d.C.; ma questa data è assai discussa. (L’anno della successione fu quello in cui Paolo s’imbarcò per Roma). Molti dicono che fu il 55 d.C.. Se Felice fu in carica insieme a Cumano dal 48 al 52, e da solo dal 52 al 56, in base agli otto anni trascorsi Paolo poteva dire a Felice, nel 56: “Già da molti anni tu sei giudice di questa nazione”. (Atti 24:10) L’improbabile data del 60 d.C. favorisce la narrazione di Giuseppe Flavio anziché quella dello storico Tacito. Tacito ricorse agli atti pubblici per desumere questa data; mentre Giuseppe Flavio è vago su questo particolare periodo di tempo, e scrisse in base a fonti private o ricordi giovanili. In vista della scoperta relativamente recente di Delfi che determina il tempo in cui Paolo fu a Corinto durante il secondo viaggio, l’ordine e la data degli avvenimenti indicati nelle Scritture sostengono chiaramente una data anteriore per l’arrivo a Roma, cioè, il 59 invece del 61. Ciò fa cadere il rilascio di Paolo nel 61, lasciando un margine di tempo prima della sua morte, nel 65 o 66, per gli ulteriori viaggi nella Macedonia, in Grecia, a Creta, in Asia Minore e perfino in Spagna.
L’esauriente concordanza biblica di Young, sotto “Felice” e sotto “Festo”, indica l’anno 58 come quello in cui Festo succedette a Felice, e pertanto si accorda con le affermazioni fatte in questa lezione. Inoltre, l’Encyclopædia Britannica, edizione del 1942, volume 3, pagina 528, dopo aver preso in esame le due date estreme per la successione di Festo a Felice (55 e 60 d.C.), conclude: “L’equilibrio fra le due argomentazioni suggerisce l’anno 58 per il richiamo di Felice e l’arrivo di Festo. Se S. Paolo fu arrestato nel 56, e l’appello a Cesare all’arrivo di Festo fu fatto nel 58, dato che egli giunse a Roma nella prima parte dell’anno successivo, e vi rimase prigioniero per due interi anni si arriva all’inizio della primavera del 61 per la conclusione del periodo descritto in Atti”.
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Soprintendente di scuola delle Samoa mostra apprezzamentoLa Torre di Guardia 1958 | 1° aprile
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Soprintendente di scuola delle Samoa mostra apprezzamento
● Una delle adunanze settimanali dei testimoni di Geova è la scuola di ministero teocratico e una delle funzioni di questa scuola è l’addestramento nell’arte di composizione e oratoria. A beneficio degli istruttori di tali scuole la Società Torre di Guardia ha provveduto “fogli di consigli” sui quali sono elencati i vari punti che dovrebbero essere osservati in un discorso, sia sulla composizione che sulla pronuncia. L’Annuario dei testimoni di Geova (solo in inglese) del 1957 racconta di un soprintendente di scuola nelle Samoa Americane che assiste a tale scuola di ministero. Fu così colpito dal sistema adoperato che l’adottò per dar consigli ai maestri di scuola sotto la sua giurisdizione. Quando il direttore dell’istruzione gli chiese per quale ragione i suoi rapporti erano così migliorati egli diede pieno credito all’organizzazione dei testimoni di Geova e al sistema da essi adoperato nelle loro scuole di ministero.
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