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  • w91 15/3 p. 30
  • Rimanete solidi nella fede!

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  • Rimanete solidi nella fede!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Condotta basata sui santi princìpi
  • La perseveranza reca benedizioni
  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
  • Adornamento
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Libro biblico numero 60: 1 Pietro
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
  • Ornamento
    Ausiliario per capire la Bibbia
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 15/3 p. 30

Rimanete solidi nella fede!

Punti notevoli di Primo Pietro

LA FEDE dei testimoni di Geova è sottoposta a diverse prove. In alcuni paesi essi predicano il Regno nonostante grave persecuzione. Dietro a questi e ad altri sforzi per distruggere la loro relazione con Dio c’è Satana il Diavolo. Ma egli non avrà successo, poiché Geova rafforza i suoi servitori, rendendoli solidi nella fede.

L’apostolo Pietro ebbe il privilegio di ‘rafforzare i suoi fratelli’ che erano “addolorati da varie prove”. (Luca 22:32; 1 Pietro 1:6, 7) Lo fece nella sua prima lettera, che scrisse verso il 62-64 E.V. da Babilonia. In essa Pietro diede consigli, conforto e incoraggiamento a cristiani ebrei e gentili, aiutandoli a far fronte agli assalti di Satana e a rimanere “solidi nella fede”. (1 Pietro 1:1, 2; 5:8, 9) Ora che al Diavolo rimane poco tempo e che i suoi attacchi sono così spietati, il popolo di Geova può beneficiare senz’altro delle parole ispirate di Pietro.

Condotta basata sui santi princìpi

Che la nostra speranza sia celeste o terrena, ci dovrebbe aiutare a sopportare le prove e ad agire in maniera accettevole a Dio. (1:1–2:12) La speranza dell’eredità celeste permette agli unti di rallegrarsi nonostante le prove, che in effetti raffinano la loro fede. Come una casa spirituale edificata sul fondamento di Cristo, essi offrono sacrifici spirituali accettevoli a Dio e si comportano in maniera eccellente, così da glorificarlo.

I nostri rapporti con tutti dovrebbero essere basati sui santi princìpi. (2:13–3:12) Pietro indicò che dovremmo essere sottomessi ai governanti umani. I domestici dovevano essere sottomessi ai loro signori e le mogli ai mariti. La santa condotta di una moglie cristiana potrebbe guadagnare il marito incredulo alla vera fede. E il marito credente dovrebbe ‘assegnare onore alla moglie come a un vaso più debole’. Tutti i cristiani devono essere compassionevoli, avere affetto fraterno, fare ciò che è bene e perseguire la pace.

La perseveranza reca benedizioni

Sopportando fedelmente le sofferenze, i veri cristiani otterranno benedizioni. (3:13–4:19) Se soffriamo per amore della giustizia, dovremmo essere felici. Inoltre, visto che Cristo ha sofferto nella carne per condurci a Dio, non dovremmo vivere più secondo i desideri carnali. Se perseveriamo con fede nelle prove ci rallegreremo grandemente alla rivelazione di Gesù. Il fatto di essere biasimati per il nome di Cristo, cioè come suoi discepoli, dovrebbe renderci felici perché dimostra che abbiamo lo spirito di Geova. Perciò, mentre soffriamo in armonia con la volontà di Dio, raccomandiamoci a lui e continuiamo a fare il bene.

Come cristiani, dobbiamo assolvere i nostri doveri fedelmente e umiliarci sotto la potente mano di Dio. (5:1-14) Gli anziani devono pascere il gregge di Dio volontariamente, e tutti noi dovremmo gettare la nostra ansietà su Geova, certi che egli avrà cura di noi. Abbiamo anche bisogno di prendere la nostra determinazione contro il Diavolo e di non scoraggiarci mai, poiché i nostri fratelli affrontano le stesse sofferenze che affrontiamo noi. Ricordiamo sempre che Geova Dio ci renderà fermi e ci permetterà di rimanere solidi nella fede.

[Riquadro/Immagine a pagina 30]

Ornamenti femminili: Rivolgendosi alle donne cristiane Pietro consigliò: “Il vostro adornamento non sia quello dell’esteriore intrecciatura dei capelli e del mettersi ornamenti d’oro o dell’indossar mantelli, ma sia la persona segreta del cuore nella veste incorruttibile dello spirito quieto e mite, che è di grande valore agli occhi di Dio”. (1 Pietro 3:3, 4) Nel I secolo E.V. le donne pagane spesso portavano acconciature elaborate, intrecciando i lunghi capelli in maniera ostentata e mettendosi fra le trecce ornamenti d’oro. Probabilmente, molte lo facevano per farsi notare, il che non si addiceva ai cristiani. (1 Timoteo 2:9, 10) Tuttavia, Pietro non intende dire che non bisogna portare nessun ornamento, poiché parla anche dell’“indossar mantelli”, che evidentemente è una cosa necessaria. Anche antichi servitori di Dio fecero uso di gioielli. (Genesi 24:53; Esodo 3:22; 2 Samuele 1:24; Geremia 2:32; Luca 15:22) Ad ogni modo, la donna cristiana evita saggiamente ornamenti vistosi e abiti provocanti, e se usa cosmetici deve stare attenta a farlo con gusto. Il senso del consiglio dell’apostolo è che essa dovrebbe dare risalto non all’ornamento esteriore, bensì a quello interiore. Per essere davvero attraente deve vestire con modestia ed essere timorata di Dio. — Proverbi 31:30; Michea 6:8.

[Fonte]

Israel Department of Antiquities and Museums; Israel Museum/David Harris

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