Il nome di Dio e i numeri ebraici
✔ Può sembrare strano che il nome di Dio influisse sul sistema dei numeri ebraici, ma è così. Irving Adler spiega nel suo libro A New Look at Arithmetic:
“Alcuni popoli che avevano l’alfabeto si servivano delle lettere dell’alfabeto per rappresentare i numeri. Gli antichi Giudei, ad esempio, usavano nove lettere dell’alfabeto ebraico per rappresentare i numeri da uno a nove. Si servivano di altre nove lettere per rappresentare i multipli di dieci, da dieci a novanta. Una terza serie di nove lettere rappresentava i multipli di cento, da cento a novecento . . .
“L’impiego delle lettere dell’alfabeto per rappresentare i numeri ha portato alcune interessanti conseguenze. Le lettere impiegate in un numero composto possono casualmente formare una parola. Quindi l’uso del numero può essere determinato dal significato della parola. Per esempio, nel sistema dei numeri ebraici, il numero quindici si doveva scrivere così יה, che significa dieci più cinque. (L’ebraico si legge da destra a sinistra). Comunque, queste sono le prime due lettere della parola יהוה che significa Geova. Giacché la legge giudaica proibiva di usare il nome di Dio invano, i Giudei scrivevano invece il numero quindici così טו, nove più sei”.