Quando la corrente elettrica viene meno
“NEL PAESE manca la corrente elettrica!” Un tale titolo diventa sempre più una realtà mentre la crisi energetica si aggrava. È spaventoso anche solo immaginare ciò che potrebbe significare per grandi città come New York, Londra, Parigi, Roma e Tokyo se la corrente mancasse per un prolungato periodo di tempo. Tuttavia la prospettiva che la corrente elettrica venga meno diventa ogni giorno di più una reale probabilità.
Che cosa significhi per le comunità essere senza energia elettrica anche solo per pochi giorni lo disse il Times di New York del 19 dicembre 1973 sotto l’intestazione “In tre stati molti sono senza riscaldamento, luce e telefono”. Questo accadde negli stati di New York, New Jersey e Connecticut a causa di una bufera di neve e della pioggia gelata.
La pioggia gelata rovinò migliaia d’alberi e cavi della tensione. Di conseguenza, 450.000 case rimasero senza elettricità, per breve tempo o per giorni. La notizia del Times diceva che dopo due giorni c’erano ancora 70.000 case senza elettricità e 3.000 case senza telefono. In una “zona disastrata” del Connecticut non erano visibili luci da nessuna parte. Le famiglie che avevano il caminetto ospitarono i vicini rimasti senza riscaldamento, usarono candele per l’illuminazione, e bollirono l’acqua e cucinarono il cibo con la legna raccolta dai detriti causati dalla bufera. Le comunità trasformarono i municipi, le caserme dei pompieri e le chiese in centri di profughi.
Precedenti interruzioni di corrente
Il 9 novembre 1965 gli abitanti della parte nordorientale degli Stati Uniti e del vicino Canada ebbero un’altra piccola idea di che cosa può succedere quando la corrente elettrica viene meno del tutto. In quell’occasione l’elettricità andò via in varie città per un tempo variabile da un’ora e mezzo a tredici ore e mezzo. Quella volta la corrente venne meno in un’estesa zona di oltre 200.000 chilometri quadrati, zona che andava da Buffalo a ovest a Cape Cod a est, e dalla città di New York a sud fino a oltre 560 chilometri a nord, più su di Toronto, in Canada. Ne furono colpiti circa trenta milioni di persone.
Naturalmente, i luoghi dove gli effetti si sentirono di più furono quelli in cui gli edifici erano più alti e quelli più densamente popolati. Persone rimasero intrappolate per ore negli ascensori e nelle vetture della metropolitana, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Coloro che di rado usavano le scale si trovarono all’improvviso a dover scendere una quarantina di rampe di scale con l’aiuto della luce di fiammiferi o candele. In molti luoghi non ci fu né acqua da bere né acqua per lo scarico dei gabinetti. Strade e case, palazzi con uffici e altri luoghi di lavoro rimasero al buio.
E nell’estate del 1972 gli Stati Uniti subirono una grave penuria di corrente elettrica a causa del caldo e dell’eccezionale domanda di elettricità per far funzionare i condizionatori dell’aria. In varie zone della parte orientale del paese la corrente venne meno, e in alcuni casi questo fu molto costoso a causa del cibo che si guastò nelle macellerie, nei negozi di generi alimentari e nelle case private.
Quando in casa manca la corrente
Naturalmente, il caso più comune in cui la corrente viene meno è quando si brucia una valvola o quando scatta un interruttore elettrico in una casa privata. Ogni padrone di casa sa di solito dove sono. Ma quelli che abitano in appartamenti o in pensioni riscontreranno che si trovano in qualche altro posto fuori del loro appartamento o della loro stanza.
Dove si usano interruttori, si tratta di rimettere a posto quello che è scattato. In quanto a una valvola bruciata, anch’essa si può facilmente individuare, perché il vetrino è più scuro o annebbiato, o si possono vedere attraverso il vetrino elementi staccati o fusi.
Bisognerebbe tenere sempre a portata di mano valvole extra e si dovrebbe stare attenti ad avere valvole della giusta intensità; per le abitazioni in genere vanno bene quelle da quindici o venti ampère. Come precauzione, è importante spegnere l’apparecchio che ha fatto bruciare la valvola o, altrimenti, staccare la corrente prima di sostituire la valvola per evitare difficoltà. Per sicurezza, usate solo una mano nel sostituire la valvola, e se il pavimento è umido, salite su una tavola asciutta.
Se le valvole si bruciano più volte, forse potrete risolvere il problema usando più prese e distribuendo così gli apparecchi su più circuiti. Se così il problema non si risolve, può darsi dobbiate migliorare i fili dell’impianto. Naturalmente, il problema può essere nei fili difettosi di un apparecchio o di un portalampada. Per verificare questa possibilità, spegnete tutti gli apparecchi e tutte le lampade. Quindi accendetene uno per volta finché scoprite dov’è il guasto.
Come far fronte all’abbassamento e all’interruzione di corrente
Possono esserci abbassamento o interruzioni di corrente. Nel primo caso la corrente è ridotta dalla società elettrica così che la luce non è così luminosa come di solito; questo è un modo in cui le società elettriche sfruttano la corrente. Se la riducono solo dal 3 al 5 per cento non lo noterete, ma quando la riducono dell’8 per cento o più con tutta probabilità ve ne accorgerete. Tale riduzione non danneggia le lampade né gli apparecchi, come tostapane, friggitrici e forni elettrici. Ma quando si tratta di motori, come nel caso di frigoriferi e condizionatori dell’aria, un marcato abbassamento di corrente può causare surriscaldamento, rovinando il motore. Se dunque c’è una riduzione di corrente, fate attenzione ai motori, e se cominciano a surriscaldarsi, spegneteli, almeno temporaneamente.
Come mostrano i fatti, quasi in qualsiasi momento la corrente può venire a mancare del tutto, se non per penuria di combustibili, per temporali o incidenti che abbattono i cavi della tensione. Se questo accade, che cosa dovete fare? Anzitutto, e soprattutto, non vi fate prendere dal panico. Mantenete la calma. Quando nel 1965 venne a mancare del tutto la corrente molti Nuovaiorchesi si comportarono bene a questo riguardo, mostrando senso dell’umorismo e superando le difficoltà. Questo, insieme ad alcune fortunate circostanze, impedì ciò che altrimenti sarebbe stato un grande disastro.
Per far fronte a tale problema è utile prepararsi in anticipo. Ad esempio, vorrete avere in casa fiammiferi svedesi e grosse candele, nonché torce elettriche con batterie nuove. Alcuni hanno anche una radio a batteria per sapere dai bollettini trasmessi la causa dell’interruzione di corrente e quanto è probabile duri.
Per prepararsi a un’evenienza come l’interruzione della corrente elettrica è anche necessario rendersi conto di ciò che può comportare. Non solo non potrete usare gli elettrodomestici, ma può anche darsi che il telefono non funzioni, come pure il termostato o la caldaia, se il bruciatore va a nafta. Se il vostro appartamento è in un edificio molto alto, presto sarete senz’acqua e non potrete neppure scaricare il gabinetto. Così appena la corrente viene meno, fatevi una provvista d’acqua da bere in pentole e tegami. Se l’acqua è inquinata, bollitela, se potete, o depuratela con qualche composto a base di cloro.
Bisogna pensare anche al cibo, specialmente se l’interruzione di corrente durerà più di qualche ora. Per una simile emergenza di breve durata può essere utile una modesta scorta di alcuni cibi che non si devono cuocere o riscaldare, come cereali secchi, noci, frutta secca, latte in scatola o in polvere. Esistono anche piccoli barattoli di combustibile, e alcuni ne tengono qualche barattolo da usare in caso di necessità.
Di regola, i cibi deteriorabili si conservano nel frigorifero da trentasei a quarantotto ore, ma tutto dipende da quanto era fresco il cibo quando è venuta a mancare la corrente. In quanto alle carni congelate, ci è assicurato che si possono ricongelare se non sono rimaste sgelate troppo a lungo. Ma quando alla fine si useranno, è bene esaminarle con attenzione per esser certi che siano ancora commestibili. Riguardo a tutti questi cibi, la regola da seguire è: Se c’è dubbio, gettateli via!
Naturalmente, gli ascensori non funzioneranno senza elettricità. Se rimanete chiusi nell’ascensore quando viene a mancare la corrente, non vi fate prendere dal panico. Gli ascensori hanno dispositivi di sicurezza che impediscono loro di cadere in caso di interruzione di corrente. Hanno pure degli sfiatatoi che si possono aprire per favorire la ventilazione. È vero che la temperatura salirà, causando disagi, ma non dovete temere; non soffocherete.
Dovrete fare attenzione a usare l’auto. Se l’avete parcheggiata in qualche garage elevato, dimenticatevela finché non torna la corrente elettrica. Se potete usarla, rammentate che i semafori non funzionano. E, con tutta probabilità, non funzioneranno neanche i distributori di benzina, per cui accertatevi di averne abbastanza per arrivare a destinazione.
A seconda della stagione dell’anno, forse la cosa migliore è di andare a letto per stare al caldo e conservare le energie riposando il più possibile, specialmente se il cibo è scarso. Certo, se la vostra zona è stata colpita da un grave disastro e l’appartamento o la città viene evacuata, non indugiate a fuggire insieme agli altri.
Una parola di avvertimento. In questi tempi difficili i delitti sono notevolmente aumentati. Quindi non correte rischi. State lontani dalle strade buie se viene a mancare la corrente. Come dice la Bibbia, chi fa cose malvage ama le tenebre. — Giov. 3:19-21.
In breve, se manca la corrente non fatevi prendere dal panico, siate assennati, mantenete la calma, siate prudenti, usate iniziativa, cavandovela come meglio potete.