BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g76 22/4 pp. 6-7
  • L’uomo è in grado di risolvere i problemi?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • L’uomo è in grado di risolvere i problemi?
  • Svegliatevi! 1976
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Una guida per i genitori perplessi
  • Spock si incolpa della cattiva educazione dei fanciulli
  • Può risolverli la scienza?
  • La Parola di Dio, la vera guida dell’uomo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
  • La scienza risolverà davvero i vostri problemi?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
  • Fino a che punto ci si può fidare della scienza?
    Svegliatevi! 1998
  • La scienza: L’uomo alla ricerca della verità
    Svegliatevi! 1993
Altro
Svegliatevi! 1976
g76 22/4 pp. 6-7

L’uomo è in grado di risolvere i problemi?

GLI esperti del mondo hanno provveduto la guida necessaria per creare famiglie forti e unite? Scienza e tecnologia additano la via che conduce a un futuro sicuro e felice?

Considerate ciò che dicono gli esperti stessi della guida che hanno dato ai genitori:

Brani tradotti da pubblicazioni di lingua inglese

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Times di New York, 2 marzo 1974, pag. 31.

Una guida per i genitori perplessi

di John Bowlby

LONDRA — Da un secolo o più i genitori sono stati bombardati di consigli sul modo di educare i figli. Medici, infermiere, insegnanti e teologi hanno sciorinato i propri ammonimenti; e negli ultimi decenni a loro si sono uniti psicologi e psicanalisti. Ma se dovessimo mettere insieme tutti questi buoni consigli ed esaminarli, che cosa troveremmo? Poco più, temo, di una cacofonia di contraddizioni. Per ogni tesi ci sarebbe un’antitesi.

Compatite, dunque, il povero genitore. Più egli o, nella maggioranza dei casi, ella è scrupolosa nel chiedere consiglio, più è probabile che sia confusa. E più è confusa, più è ansiosa, e più è ansiosa, meno sarà felice e gioiosa. Questo è molto triste, perché la cura dei figli comporta molto duro lavoro e la sola ricompensa che i genitori riceveranno è la gioia della compagnia dei loro figli e l’orgoglio di vederli crescere bene. Ansietà e cattivi presentimenti non sono un buon esordio.

Journal di Milwaukee, 22 gennaio 1974, pag. 2, I parte

Spock si incolpa della cattiva educazione dei fanciulli

New York, N.Y., — UPI — Lunedì il dott. Benjamin Spock, autore di “Baby and Child Care”, ha ammesso prontamente di doversi addossare parte della colpa se alcuni fanciulli d’oggi sono educati male.

“L’incapacità d’essere fermi è . . . il problema più comune che hanno i genitori d’oggi in America”, dice Spock scrivendo nell’edizione di febbraio della rivista Redbook.

E attribuisce almeno parte della colpa della conseguente cattiva educazione dei fanciulli americani agli esperti: “gli psichiatri di fanciulli, gli psicologi, gli insegnanti, gli assistenti sociali e i pediatri come me”. Egli scrive:

“Nel XX secolo, i genitori sono stati persuasi che (questi sono) gli unici a sapere con certezza come si devono trattare i fanciulli.

“Questa è una crudele privazione che noi educatori abbiamo imposto alle madri e ai padri. Certo, avevamo la migliore delle intenzioni. . . . Solo troppo tardi ci siamo resi conto che il nostro atteggiamento da saccenti minava la sicurezza dei genitori”.

Di conseguenza, dice Spock, i genitori che temono di alienarsi i figli permettono loro di non presentarsi puntuali a pranzo, di non indossare gli abiti pesanti quando dovrebbero e di mangiare dolci quando non dovrebbero.

Non mostrano queste ammissioni che non ci si può attendere dagli esperti la giusta specie di guida per avere una felice vita familiare?

Può risolverli la scienza?

Che dire della scienza e della tecnologia? Alla fine del diciannovesimo secolo la gente si entusiasmò al pensiero delle meraviglie che la scienza e la tecnologia avrebbero fatto in futuro.

“Scientific American”, nel numero del luglio 1899, previde con ottimismo l’effetto che l’automobile avrebbe avuto sulla vita cittadina. Questa pubblicazione immaginò che “leggeri veicoli con pneumatici di gomma [avrebbero viaggiato] velocemente e senza far rumore” su strade “pulite, senza polvere e cattivi odori”, e avrebbero eliminato in gran parte il “nervosismo, le distrazioni e la tensione della vita moderna nelle metropoli”. Com’è diversa oggi la situazione reale: strade rumorose e ingombre di automobili, autobus e autocarri che vomitano nell’aria gas micidiali.

È vero che la scienza e la tecnologia hanno prodotto più strumenti per risparmiare lavoro, concesso a molti più tempo libero e offerto la possibilità di spostarsi con più facilità. Ma, triste a dirsi, tutto questo è stato accompagnato da ulteriori difficoltà che dividono le famiglie, causano frustrazioni, rovinano a molti la salute e, in effetti, minacciano l’esistenza umana.

Scrivendo nel “Times” di New York del 7 gennaio 1975, René Dubos, scienziato e scrittore, osservò:

“Negli Stati Uniti, il consumo medio di energia per persona è oggi circa il doppio di quello di trent’anni fa e il doppio anche di quello che è ora in Europa. C’è davvero qualcuno che crede che questa differenza produca maggiore felicità, minore sofferenza, vita più lunga per gli Americani d’oggi, o un più rapido progresso della civiltà americana verso mete più desiderabili? Un recente studio basato sulla valutazione di diversi indici sociali in 55 paesi non ha rivelato nessun utile effetto dell’accresciuto consumo di energia sulla qualità della vita; se c’era una correlazione, era che maggiore è il consumo di energia, più elevata è la percentuale dei divorzi e dei suicidi!

“Naturalmente, un’abbondante quantità di energia è essenziale per la produzione di sempre più prodotti industriali, ma questo non è indispensabile per la felicità e la civiltà. . . .

“Dirò ancora di più e affermerò che nelle parti molto industrializzate del mondo una diminuzione del consumo di energia potrebbe avere a lungo andare molteplici utili effetti. Fra questi ci sarebbero miglioramenti della salute fisica e mentale, un’agricoltura più sana basata su princìpi ecologici, stili architettonici più interessanti perché meglio adattati alle condizioni locali, norme di pianificazione rurale e urbanistica che favorirebbero un risveglio dello spirito comunitario e, naturalmente, un’ecologia mondiale meno turbata”.

Riguardo alla pericolosa situazione in cui si trova l’uomo, nel suo libro “Science and Survival” (pag. 126) Barry Commoner scrive:

“Nonostante i brillanti successi della tecnologia moderna e l’ineguagliata potenza dei moderni sistemi militari, essi hanno un difetto comune e disastroso. Pur provvedendoci cibo in abbondanza, grandi stabilimenti industriali, velocissimi mezzi di trasporto e armi belliche di ineguagliata potenza, essi minacciano la nostra stessa sopravvivenza”.

Ovviamente, in molti casi i problemi che si presentano all’umanità provengono da cose considerate la promessa di un mondo migliore. Non c’è dubbio sul fatto che non si può contare che le mutevoli e contrastanti opinioni degli uomini risolvano l’attuale cattiva situazione. Non fa questo pensare che c’è bisogno di una guida superiore a quella umana? Inoltre, giacché molti fanno cose che sanno essere cattive e nocive per sé e per gli altri, tale guida deve pure dare loro l’incentivo a cambiare condotta. Deve dar loro un vero scopo nella vita. Esiste una tale guida?

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi