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  • g78 8/12 pp. 21-24
  • Attraverso le Alpi Svizzere

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  • Attraverso le Alpi Svizzere
  • Svegliatevi! 1978
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  • Collegamenti ferroviari
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Altro
Svegliatevi! 1978
g78 8/12 pp. 21-24

Attraverso le Alpi Svizzere

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Svizzera

SE GUARDATE una cartina d’Europa, non vi sarà difficile trovare le Alpi, che formano una mezzaluna fra il mar Mediterraneo e la Svizzera prima di girare a est. Lungo complessivamente circa 1.200 chilometri, questo sistema montuoso si estende dalla Francia alla Iugoslavia, passando attraverso Svizzera, Italia e Austria. In Austria, raggiunge un’ampiezza massima di 200 chilometri.

Se avete una cartina abbastanza particolareggiata, noterete che in Svizzera parecchie cime di questo straordinario sistema montuoso superano i 4.000 metri di altezza, sebbene la vetta più alta, il monte Bianco, di 4.807 metri, si trovi in Francia. Le Alpi coprono oltre i tre quinti della superficie della Svizzera, e circa un decimo delle Alpi svizzere sono sepolte sotto il ghiaccio.

Nel cuore delle Alpi sorge il torreggiante massiccio del San Gottardo, chiamato serbatoio idrico d’Europa perché vi nascono tre grandi fiumi europei: il Reno (che scorre verso il Mare del Nord), il Rodano (che si getta nel mar Mediterraneo) e il Ticino, il principale affluente del Po (che sfocia nel mare Adriatico). Seguendone il corso, vedrete che le valli alpine di questi fiumi facilitano le comunicazioni fra est e ovest. Il Rodano e il Reno separano le Alpi Svizzere in quattro catene principali, due su ciascun versante del Gottardo. Ma le valli trasversali sono quelle più importanti, per quanto riguarda la traversata delle Alpi Svizzere, perché consentono gli scambi commerciali fra l’Europa settentrionale e l’Italia.

Brevi cenni sulle strade transalpine

Molto tempo prima della nostra Èra Volgare, viaggiatori provenienti dall’Italia, primariamente mercanti, attraversarono le Alpi diretti a nord. Ma la costruzione della rete stradale svizzera risale al tempo dell’Impero Romano. In effetti i Romani furono i primi a costruire, per ragioni militari, le strade internazionali che passano per le Alpi. Per loro, il Passo del Gran San Bernardo nella Svizzera occidentale era Mons Jovis o monte Giove. Essi vi costruirono un tempio in onore del loro dio così chiamato.

Questa difficile strada, ricca di storia, fu percorsa da molti eserciti, in modo notevole da Napoleone nel 1800. Oggigiorno, una strada che consente il traffico automobilistico sale fino a 2.470 metri di altezza e permette agli automobilisti di scendere in Italia nel periodo da giugno a metà ottobre. Per farvi un’idea del rigido clima di questa straordinaria regione alpina, considerate che vicino al valico c’è un lago gelato in media per 265 giorni all’anno.

Per gli Svizzeri, la strada del Gottardo, nel cuore delle Alpi, è la principale via di comunicazione, collegando la Svizzera centrale, di lingua tedesca, con la Svizzera meridionale, dove si parla italiano. La strada attuale risale per la maggior parte al 1830, sebbene i lavori per migliorarla e allargarla continuino. Essendo il collegamento più breve fra l’Europa settentrionale e quella meridionale, questa strada è molto trafficata nel breve periodo in cui è aperta, e spesso si snodano file di veicoli di parecchi chilometri. Benché normalmente bloccato dalla neve da novembre a giugno, il passo del San Gottardo (circa 2.100 metri di altitudine) è aperto per il periodo delle feste pasquali con l’aiuto di grossi spazzaneve.

L’automobilista moderno può pensare che la strada del Gottardo passi attraverso paesaggi di montagna piuttosto deprimenti, sebbene si incontri un massiccio centrale con otto grandi ghiacciai. Di lì 17 valli si irradiano in tutte le direzioni. Considerato per secoli simbolo di libertà e indipendenza dagli Svizzeri, questo massiccio nel cuore delle Alpi deve il suo nome a una cappella eretta intorno all’anno 1230 in onore di “San” Gottardo, vescovo di Hildesheim, in Germania.

Già dalla fine del XIII secolo l’imperatore tedesco sapeva che il Passo del San Gottardo avrebbe avuto un ruolo essenziale nella politica europea e nel commercio fra il nord e il sud. Tuttavia gli Svizzeri si resero subito conto che se volevano mantenere l’indipendenza dovevano tenere gli stranieri lontani dal valico. Nel 1331 annetterono il versante meridionale del passo, per impedire il saccheggio dei convogli e le aggressioni a mercanti e pellegrini. Un documento che porta la data del 1370 attesta che stranieri e oriundi potevano andare a Zurigo passando per il Gottardo senza pericolo per la propria persona o i propri beni. A questo riguardo, già nel 1240 il Gottardo è menzionato in certe cronache come la “via normale seguita dai pellegrini che dal nord scendono a Roma”.

Per secoli i viaggiatori si servirono di una mulattiera larga da tre a quattro metri e mezzo, fatta di ciottoli piatti e lastre di granito. Inoltre, la traversata del Gottardo comportava molti rischi imprevedibili, come nevicate, valanghe, caduta di sassi, temporali e burrasche che causavano ritardi e perdita di vite e beni. D’inverno il passo restava chiuso per molti mesi. Il Gottardo era veramente il più pericoloso fra tutti i passi alpini.

Dal 1831 le diligenze poterono attraversare il passo del San Gottardo grazie a una strada per costruire la quale c’erano voluti 10 anni. Ci volevano 22 ore per percorrere i 153 chilometri da Fluelen a Lugano, “il paese ove il cedro fiorisce”. Il 31 maggio 1882, il giorno in cui fu aperta con una galleria la ferrovia del Gottardo, la diligenza attraversò il passo per l’ultima volta, e grazie alla galleria il silenzio avvolse le vette nevose, sebbene non per sempre.

Oggi le strade alpine, benché molto migliori, sono pericolose d’estate per l’intenso traffico e le innumerevoli curve. In autunno e in primavera il pericolo è accresciuto dalla neve e dal ghiaccio. Le vie d’accesso possono essere improvvisamente bloccate da frane o valanghe. Ma ora l’automobilista può conoscere con precisione le condizioni della strada informandosi presso i vari Automobile Club o telefonando semplicemente a un certo numero. Solo poco tempo fa, nel 1975, i passi svizzeri rimasero chiusi più a lungo che in anni precedenti a causa delle forti nevicate di maggio.

Spostandoci a ovest sulla cartina delle Alpi troviamo la strada del Sempione, la prima strada transalpina costruita in tempi moderni. Fu Napoleone a ordinare di aprire questo passo per consentire il trasporto dei cannoni. Questa scelta fu dovuta alla sua altitudine relativamente bassa, circa 2.000 metri, e allo strato di neve non molto spesso. La strada, larga 8 metri, ha una pendenza massima del 10 per cento. Oggi questo passo è aperto tutto l’anno, sebbene in precedenza fosse bloccato dalla neve da dicembre a maggio. Nessuno può restare insensibile di fronte alla bellezza di questa strada, che ben si adatta alla topografia e dove abbondano i paesaggi pittoreschi.

Nel 1974 la rete stradale nelle Alpi svizzere si sviluppava complessivamente per 1.098 chilometri. Circa metà d’essa è stata modernizzata. I passi sono troppo numerosi per essere considerati uno per uno. Tuttavia, prima di parlare di altri modi in cui è possibile attraversare le Alpi, dobbiamo menzionare i postali gialli che percorrono le tortuose strade di montagna. Il loro clacson a tre toni rammenta a tutti che questi autobus hanno la precedenza.

Collegamenti ferroviari

Con l’avvento della ferrovia, il Gottardo divenne ben presto la “piattaforma girevole d’Europa”. Nel 1869 Italia e Germania si unirono alla Svizzera per costruire il più breve collegamento ferroviario fra l’Europa settentrionale e quella meridionale. Ci vollero dieci anni per traforare la galleria ferroviaria del Gottardo, di 15 chilometri, che raggiunge l’altitudine di 1.155 metri. Dal 1882 i treni sono passati sferragliando giorno e notte attraverso questa galleria.

Gli Svizzeri sono fieri della “loro” linea del Gottardo, completamente elettrificata, come lo è praticamente tutta la rete ferroviaria svizzera. Da un lato, i viaggiatori ammirano le imprese tecniche e le numerose gallerie di accesso. D’altro lato, non si stancano mai dei pittoreschi paesaggi che possono scoprire in quattro o cinque ore di viaggio su comodi treni. Spesso all’ingresso settentrionale della galleria del Gottardo il tempo è offuscato e a volte piove anche. Ma che sorpresa trovare all’uscita della galleria un luminoso cielo azzurro! Ancora pochi chilometri, e guardate! Vigne, castagni, fichi e peschi, caratteristici del mite clima meridionale, del tutto sconosciuto a nord della catena alpina. È davvero un piacere indimenticabile traversare il Gottardo in treno.

Fino al 1906 la galleria del Gottardo era stata la più lunga; questo primato le fu quindi sottratto dalla galleria del Sempione, che doveva costituire un collegamento più diretto tra la Francia e l’Italia via Svizzera. I lavori cominciarono nel 1898 nella prima galleria, lunga una ventina di chilometri e aperta al traffico ferroviario nel 1906. La seconda galleria, di 18 metri più lunga, fu cominciata nel 1912, ma a causa della prima guerra mondiale fu aperta solo nel 1922. La galleria del Sempione, la più lunga del mondo, è situata a un’altitudine di 700 metri, e lo spessore massimo della roccia al di sopra della volta della galleria è di 2.135 metri. Il traforo di questa galleria fu un’operazione particolarmente delicata, perché le infiltrazioni d’acqua costrinsero in varie occasioni ad abbandonare i lavori.

Non pochi Svizzeri ricordano con nostalgia il “Simplon Orient Express”, treno internazionale entrato in servizio nel 1919 come variante del viaggio da Londra a Istanbul. Questo treno che passava rombando nella galleria del Sempione impiegava una sessantina di ore a coprire il più lungo percorso ferroviario d’Europa, 3.027 chilometri, che cominciava a Parigi, attraversava Francia, Svizzera, Italia, Iugoslavia e Bulgaria, e terminava a Istanbul, in Turchia.

Gallerie stradali

Sono in corso i lavori di costruzione di varie gallerie stradali nelle Alpi, e due di esse sono aperte al traffico, la galleria del Gran San Bernardo a ovest, di costruzione privata, e la galleria del San Bernardino a est. La galleria del Gran San Bernardo, inaugurata nel 1964, è una galleria a pedaggio lunga quasi 6 chilometri. La galleria del San Bernardino, lunga più di 6 chilometri, è aperta dal 1º settembre 1967. Facendo parte della rete nazionale della Svizzera, è esente da pedaggio.

Al presente, sono in corso i lavori di costruzione della galleria stradale del Gottardo, vicino alla galleria ferroviaria. Essendo lunga più di 16 chilometri, si prevede sarà la galleria stradale più lunga del mondo. Avrebbe dovuto essere aperta nel 1977, ma a causa delle difficoltà fu pronosticato un ritardo di 16-18 mesi.

In attesa che siano aperte altre gallerie stradali, gli automobilisti possono attraversare le Alpi caricando l’auto sul treno. Grazie a speciali carri merci, gli automobilisti e i loro passeggeri possono restare sugli automezzi. Le ferrovie federali svizzere li portano attraverso la lunga galleria ferroviaria del Gottardo in soli 15 minuti.

Naturalmente, se il viaggiatore ha fretta, ci sono parecchie rotte aeree aperte praticamente con ogni specie di tempo. Ci sono più di 250 voli quotidiani. Ma chi vuole fare un viaggio veramente interessante può viaggiare in treno o in automobile e le sue migliori aspettative saranno ampiamente realizzate.

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