Uno sguardo al mondo
I sovietici si lamentano
◆ Il giornale El Mercurio di Cuenca, nell’Ecuador, ha pubblicato recentemente una notizia da Mosca in cui si deplora che “i testimoni di Geova continuano a reclutare giovani sovietici malgrado la setta sia proibita . . . Le autorità non hanno mai voluto elencare i testimoni di Geova fra le sette tollerate nell’URSS per due fondamentali ragioni: il loro rifiuto di compiere il servizio militare e il loro concetto dell’imminente fine del mondo, che è definito ‘propaganda di guerra’”. Le autorità deplorano pure il fatto che “non mettono i loro figli nelle organizzazioni giovanili o Komsomol (Gioventù comunista), non si iscrivono al partito comunista e ai sindacati e non votano alle elezioni. . . . Compiono uno sforzo straordinario per divulgare la ‘buona notizia’ [il messaggio biblico riguardo al regno di Dio]”.
Per combattere l’aumento dei Testimoni, dice El Mercurio “la stampa sovietica attacca incessantemente la setta, accusandola di indebolire ideologicamente la popolazione”. Ciò nonostante, osserva il giornale, “i testimoni di Geova sono riusciti a reclutare decine di migliaia di membri nell’URSS e sembra siano più forti nella Russia Centrale, nella regione del Caucaso e nella Siberia orientale”.
Prigionieri “gentili e pacifici”
◆ Jacobo Timerman, ex editore di un importante giornale argentino, La Opinión, ha scritto recentemente le sue riflessioni sui 29 mesi in cui è stato prigioniero politico dal 1977 in poi. Tra le sue impressioni pubblicate dalla rivista New Yorker c’è l’incontro con quattro giovani detenuti che gli portavano qualcosa da mangiare:
“Le loro condanne vanno da tre a cinque anni. La mattina, all’alba, puliscono le celle, lavano le stoviglie e cantano bei cantici religiosi. Sono testimoni di Geova che per motivi di coscienza rifiutano di servire nelle forze armate. Sebbene la Costituzione argentina garantisca la libertà di culto, le forze armate non accettano il principio dell’obiezione di coscienza. Sin da piccoli, perciò, i testimoni di Geova sanno che compiuti i diciott’anni dovranno scontare una lunga condanna in carcere. Accettano la pena come parte della loro fede religiosa. Sono gentili e pacifici e svolgono ogni tipo di lavoro e servizio in prigione. Sanno che io sono in segregazione, ma trovano sempre il modo di scambiare qualche parola con me. Durante la giornata, aspetto quelle quattro opportunità di parlare con qualcuno”. — 20 aprile 1981, pag. 108.
La Turchia e i diritti dell’uomo
◆ Il giornale turco Milliyet scriveva di recente: “A Ferikoy (Istanbul) 146 persone sono state arrestate mentre tenevano un’adunanza segreta sotto il nome ‘testimoni di Geova’”. Secondo la notizia, sia la polizia che una pattuglia di militari hanno perquisito la casa e arrestato i presenti alla cosiddetta adunanza segreta, prendendoli con “le mani nel sacco”. Con quali pericolosi ‘segreti’? Milliyet risponde: “Durante l’irruzione è stata trovata una gran quantità di libri ‘Scegliamo il miglior modo di vivere’ [una considerazione dei libri biblici di I e II Pietro] e di ‘Programmi dell’adunanza di servizio’ [schemi di adunanze religiose] appartenenti ai sospettati”.
Era veramente un’adunanza segreta? Da quasi cinque anni i testimoni di Geova si riunivano nella stessa “casa” (Sala del Regno) per le loro tre adunanze religiose settimanali, e di questo fatto era stato debitamente informato il comandante militare di Istanbul. Nel 1974 i tribunali turchi e il governo avevano riconosciuto legalmente i testimoni di Geova come religione e nel 1980 la Corte Suprema d’Appello li ha prosciolti dalle accuse di attività sovversiva. Quindi tale azione della polizia è un’aperta violazione della libertà di culto e dei diritti dell’uomo, che perfino il governo militare con a capo il generale K. Evren ha promesso di difendere. — Vedi Svegliatevi! dell’8/11 1981, pagg. 21-23.
Il mondo sotto l’effetto dell’“ipnosi”?
◆ Quando l’ex ambasciatore americano a Mosca George F. Kennan ha recentemente ricevuto il premio per la pace Albert Einstein, ha fatto alcuni commenti sulle riserve nucleari degli U.S.A. e dell’Unione Sovietica. Ha detto che agivano come “se fossero sotto l’effetto dell’ipnosi, come uomini in sogno, come lemming [piccoli animali noti perché vanno ad annegarsi in massa] diretti al mare”. Kennan ha detto pure che il potenziale atomico delle nazioni che può annientare parecchie volte la popolazione terrestre ha raggiunto “dimensioni così grottesche da sfidare il razionale”. Tale comportamento irrazionale era da prevedere, secondo la profezia biblica, perché le nazioni sono manovrate da invisibili forze demoniche che “vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente . . . nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon”. — Riv. 16:14, 16.
‘Più vicini ad Armaghedon’?
◆ Dopo l’attacco con cui gli aerei da guerra israeliani avevano distrutto una centrale nucleare irachena vicino a Baghdad, la rivista Newsweek ha preso in esame il problema che le nazioni più piccole vengano in possesso di armi atomiche. “Indipendentemente da quanto sia divenuto pericoloso il gioco nucleare”, ha detto Newsweek, “le potenze più piccole, che temono e sospettano dei vicini, sembrano ancora decise a continuare il gioco. Il risultato . . . sarà un mondo in cui tutte le nazioni saranno un po’ più vicine ad Armaghedon”.
L’ideatore della “pillola” dice che se ne abusa
◆ “Ritengo personalmente che la pillola abbia un po’ guastato i giovani”, ha detto il dott. Min-Chueh Chang, uno degli ideatori della pillola per il controllo delle nascite. “Li ha resi più permissivi . . . Ma la gente abusa di tutto”. Di conseguenza, ha detto con rammarico, i giovani “sono troppo attivi sessualmente e prestano meno attenzione ad altre attività”. Per quanto riguarda la rivoluzione sessuale, ha detto, “non era questo che ci interessava. Il contraccettivo orale è stato prodotto semplicemente per [contenere] l’esplosione demografica . . . anziché per dare ai giovani la possibilità di spassarsela”.