I lettori ci scrivono
Lottare sino all’ultimo
Non posso proprio fare a meno di dirvi quanto mi è piaciuto il vostro articolo intitolato “Voglio lottare sino all’ultimo” (8 gennaio 1985). Ho diciotto anni e soffro di una malattia che mi ha colpito alle gambe e al fondo schiena. A volte il dolore è molto intenso. Spesso le gambe non mi reggono e cado a terra goffamente e devo trascinarmi carponi. I medici non sono riusciti a trovare né la causa né il rimedio. Mentre continuo a sforzarmi per raggiungere l’obiettivo del ministero a tempo pieno, mi immedesimo in Monika Siebert, che non ha voluto essere commiserata, decisa a combattere la sua malattia. Vi ringrazio moltissimo di questi articoli così incoraggianti ed edificanti. Spero che questa lettera vi aiuti a incoraggiare altri giovani a non disperare di fronte alle avversità.
L. K., Danimarca
Aiutata dal rene artificiale
Il vostro articolo “Viva con l’aiuto del rene artificiale!” (8 giugno 1985) è giunto proprio al momento opportuno. Poco più di due mesi fa mia suocera fu colpita da insufficienza renale. Ora sta imparando a usare l’apparecchio per emodialisi domiciliare. L’articolo ci ha aiutati a capire meglio le difficoltà che incontra. Anche il paragrafo sulla dieta è stato utilissimo. Ora sappiamo quali sono alcune cose che dobbiamo evitare quando mangiamo insieme a lei o quando scegliamo i doni da farle.
L. K., Montana
Essere semplici amici
Desidero esprimere la mia sincera gratitudine per gli opportuni sforzi che compite per plasmare la mente dei giovani. Mi è piaciuto il vostro articolo “I giovani chiedono... Un ragazzo e una ragazza possono essere ‘semplici amici’?” (8 settembre 1985). Avevo in mente questo argomento da molto tempo. Con l’aiuto dei vostri appropriati consigli ho fatto un cambiamento nel mio modo d’agire e ho aiutato la maggioranza dei miei amici a vedere il problema in modo equilibrato. Continuerò a leggere la vostra rivista e a usarla per aiutare tutti i miei amici e anche altri.
J. C. O., Nigeria
Ho appena finito di leggere l’articolo “I giovani chiedono... Un ragazzo e una ragazza possono essere ‘semplici amici’?” Si tratta di informazioni eccezionali, specie per i giovani non sposati. Questo articolo mi ha fatto venire in mente qualcosa che ho visto in più di un’occasione. Si tratta del triangolo formato da marito, moglie e dalla migliore amica della moglie. Non è potenzialmente pericoloso per il marito e per la migliore amica della moglie trascorrere tanto tempo in compagnia l’uno dell’altra, sia pure se è presente anche la moglie, quanto lo è per i giovani non sposati avere amicizie platoniche?
K. B., New York
Sì, in una relazione a tre, con la migliore amica della moglie o con il migliore amico del marito, c’è il pericolo di rimanere sentimentalmente coinvolti. E può esserci un pericolo simile quando due coppie stanno sempre insieme, al lavoro, nello svago o durante le vacanze. Se per una qualsiasi ragione una persona sposata ha stretto un’intima e affettuosa amicizia con qualcuno che non è il suo coniuge, tale amicizia potrebbe avere conseguenze penose e disastrose. — Ed.