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  • g87 8/7 pp. 18-20
  • Come posso servire Dio se i miei genitori si oppongono?

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  • Come posso servire Dio se i miei genitori si oppongono?
  • Svegliatevi! 1987
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  • Continua a essere rispettoso
  • Ubbidisci ai tuoi genitori
  • Comunica con i tuoi genitori
  • Avvaliti dell’appoggio dei compagni di fede
  • Sii positivo!
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Svegliatevi! 1987
g87 8/7 pp. 18-20

I giovani chiedono...

Come posso servire Dio se i miei genitori si oppongono?

FURONO picchiate, minacciate, private del necessario e costrette infine ad andarsene di casa. Chi le aveva sottoposte a tutti questi maltrattamenti? I loro stessi familiari. Questa fu l’esperienza di Kamal, Chani e Jaswinder, tre giovani sorelle indiane abitanti in Inghilterra. Volevano diventare cristiane, ma i loro genitori — anzi, tutta la famiglia — erano accanitamente contrari a che abbandonassero le credenze religiose tradizionali.

Forse tu ti trovi in una situazione analoga. Attraverso lo studio della Bibbia hai coltivato il desiderio di ‘adorare il Padre con spirito e verità’. (Giovanni 4:23) Può darsi però che i tuoi genitori siano rimasti delusi della religione o che la tua nuova fede sia in contrasto con le credenze religiose che essi seguono da tanto tempo. Comunque stiano le cose, il fatto che possa esserci opposizione in famiglia non dovrebbe sorprenderti. Lo stesso Gesù profetizzò che il vero cristianesimo avrebbe spesso diviso le famiglie. (Matteo 10:34-37) Giustamente ti chiederai: Come dovrei affrontare la situazione?

Kamal, Chani e Jaswinder si attennero fermamente ai princìpi scritturali che stavano apprendendo. Furono libere di praticare la loro religione solo dopo essersene andate di casa (la loro famiglia abitava nella zona industriale dei Midlands) ed essersi trasferite nella parte meridionale dell’Inghilterra. Può darsi comunque che per legge tu sia ancora soggetto ai tuoi genitori. Cosa puoi fare allora, mentre vivi in famiglia, per superare l’opposizione dei tuoi cari? La Bibbia contiene alcuni princìpi da cui puoi farti guidare.

Continua a essere rispettoso

In 1 Pietro 3:15 la Bibbia ci incoraggia a parlare della nostra fede “con mitezza e profondo rispetto”. Tuttavia, potresti essere così entusiasta delle verità bibliche che hai appena imparate da avere la tendenza a essere arrogante o aggressivo quando parli delle tue credenze, forse facendo addirittura apparire stupidi i tuoi genitori. A nessuno piace passare per ignorante. Se, perciò, come risultato delle cose che hai imparate correggi continuamente i tuoi genitori, puoi aspettarti una reazione negativa da parte loro.

Rita, che ha trascorso l’adolescenza in Germania, confessa: “Ogni cosa che imparavo la riferivo subito ai miei genitori, dicendo loro in effetti che quello che essi credevano era sbagliato”. I genitori, però, hanno diritto alle loro opinioni e credenze personali senza essere criticati, specie dai figli. Rita ammette: “Avrei dovuto essere più rispettosa verso di loro e prendere atto della loro fede in Dio”.

Paolo disse al giovane Timoteo di “non criticare severamente l’uomo anziano”. Non varrebbero queste parole anche nell’ambito della famiglia, nei confronti dei tuoi genitori che ti amano? — 1 Timoteo 5:1.

Ubbidisci ai tuoi genitori

“Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori”, comanda la Bibbia. (Efesini 6:1) Kay seguì questo principio. Venne in contatto con i testimoni di Geova quando aveva solo otto anni. “I miei genitori ci avevano insegnato a essere tolleranti nei confronti degli altri”, dice Kay, “così mi permisero di studiare la Bibbia e di andare alle adunanze”. Nonostante ciò, Kay dovette mettercela tutta per fare onore alla sua fede sia con le parole che con le azioni.

“Quando cominciai a frequentare il popolo di Geova”, spiega Kay, “mi resi conto che se ero disubbidiente non solo i miei genitori non ne sarebbero stati contenti ma avrebbero pensato che la verità non esercitava una buona influenza su di me. Perciò se mi chiedevano di portar fuori la spazzatura, di rientrare a certe ore, di esercitarmi al pianoforte, o qualsiasi altra cosa, cercavo più che potevo di ubbidire. Non li rimbeccavo mai”.

I genitori di Kay non hanno mai abbracciato la sua fede. Grazie alla sua ubbidienza, però, ha potuto praticare la sua religione senza ostacoli, divenendo una cristiana battezzata all’età di 19 anni.

Comunica con i tuoi genitori

Il saggio re Salomone disse: “Io mostrai d’essere un vero figlio a mio padre, tenero e unico davanti a mia madre”. (Proverbi 4:3) Sì, il fatto che i tuoi genitori non seguano la tua fede non li rende tuoi nemici. Dovresti sempre sforzarti d’essere “un vero figlio” o una vera figlia. Cerca di capirli: il fatto che tu segua una fede che per loro è strana li ferisce profondamente. Nello stesso tempo, parla liberamente con loro dei tuoi sentimenti e dei tuoi interessi. Naturalmente, essendo ora i tuoi pensieri guidati dai princìpi biblici, potresti non essere d’accordo coi tuoi genitori su certe questioni. — 1 Corinti 2:14.

Un giovane di nome Alan, per esempio, voleva dedicare più tempo al ministero cristiano. I suoi genitori, però, volevano che proseguisse gli studi universitari. Alan rammenta: “Suppongo avessi un po’ paura di affrontare mio padre in merito a una decisione tanto importante. Così decisi di interrompere gli studi di nascosto, e questo causò molti altri problemi. In seguito dovetti faticare un bel po’ per ristabilire la reciproca fiducia, mentre se avessi spiegato quello che intendevo fare, anche se all’inizio sarebbe stata dura, credo che mi avrebbe rispettato di più, e avrei risparmiato tanti dispiaceri a entrambi”.

Ma perché Alan esitava tanto a parlare con i suoi genitori? Egli confessa: “Quando i genitori si oppongono a qualcosa che noi vogliamo fare, si può cominciare a soffrire di una mania di persecuzione. Potremmo pensare: ‘È proprio come ho imparato! Un uomo contro suo padre; i suoi nemici, quelli della sua propria casa!’” (Matteo 10:35, 36) Alan imparò a sue spese che non bisogna trattare i genitori come nemici. Egli consiglia: “Comunicate! Dite loro come vi sentite. Penso che la maggioranza dei genitori sia disposta ad ascoltare, se vedono che si è sinceri”.

Anche se ti devi attenere fermamente ai santi princìpi, ‘se possibile, per quanto dipende da te, sii pacifico con tutti gli uomini’. (Romani 12:18) Dicendo ai tuoi genitori come la pensi veramente su certe cose, si possono spesso evitare o minimizzare gli scontri. Certo, se i tuoi insistono che tu faccia una certa cosa, ubbidisci loro senz’altro finché quella cosa non è in contrasto con i princìpi biblici. Anziché essere irremovibile, ‘la tua ragionevolezza divenga nota a tutti gli uomini’. — Filippesi 4:5.

Avvaliti dell’appoggio dei compagni di fede

“Ascolta tuo padre che ti ha generato, e non disprezzare tua madre”, dice Proverbi 23:22. A volte, però, i tuoi genitori non credenti possono fare fatica a capire alcune delle cose che ti interessano. Per esempio John, non ancora adolescente, cercò di discutere su un principio biblico con il padre. La reazione del padre? “Io non voglio dipendere da una Bibbia o da un’organizzazione, quindi sei solo su questa strada!”

Però non sei veramente solo. Gesù promise l’appoggio di “fratelli e sorelle” spirituali entro la congregazione cristiana. (Marco 10:30) Kay, la ragazza menzionata prima, se ne rese conto personalmente. “Le mie sorelle e i miei fratelli cristiani”, rammenta, “divennero come la mia famiglia”. Non che qualsiasi altra persona, per quanto amata, possa sostituire in tutto il vero genitore. Tuttavia nella congregazione possiamo trovare persone che ci diverranno care — come padri e madri — e che possono darci preziosi consigli e suggerimenti. — Confronta 1 Corinti 4:15.

Sii positivo!

Bisogna ammettere che, pur seguendo i summenzionati consigli, troverai senz’altro la tua situazione piuttosto difficile. Ma ricorda: sia le persone che le circostanze possono cambiare! Le tre sorelle indiane menzionate all’inizio dicono: “Grazie alla nostra fermezza e al nostro atteggiamento rispettoso, ora siamo in ottimi rapporti con tutta la famiglia”. Anche una ragazza inglese di nome Jane ha scritto: “Ho dovuto lottare molte volte e combattere per la verità, ma ora i miei genitori sono più bendisposti verso le mie credenze quale vera cristiana, e non vedo l’ora di battezzarmi”.

In certi casi i genitori, spinti dall’ottimo esempio dei loro figli, sono divenuti anch’essi dedicati servitori di Geova! Con la tua condotta devota puoi conquistarti il rispetto non solo dei “fedeli” ma anche dei tuoi familiari che ami caramente, oltre a divenire per tutti loro un esempio. (1 Timoteo 4:12) Non desistere dalla tua determinazione di servire Dio. Metti devotamente in pratica questi suggerimenti e confida in Geova. Il salmista assicurò: “Rotola su Geova la tua via, e confida in lui, ed egli stesso agirà”. — Salmo 37:5.

[Testo in evidenza a pagina 20]

A volte i genitori non credenti possono far fatica a capire le cose che interessano a un giovane cristiano

[Immagine a pagina 18]

Queste tre giovani sono rimaste fedeli alla loro fede cristiana nonostante l’opposizione familiare

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