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  • g90 22/2 pp. 3-4
  • Il vecchio conflitto tra suocera e nuora

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  • Il vecchio conflitto tra suocera e nuora
  • Svegliatevi! 1990
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  • Cosa vogliono gli anziani?
  • Accettare i pro e i contro
  • Prendersi cura degli anziani: Un problema sempre più esteso
    Svegliatevi! 1991
  • Come posso andare d’accordo con i miei genitori?
    I giovani chiedono
  • La famiglia cristiana aiuta le persone anziane
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1993
  • Una buona relazione tra suocera e nuora è possibile
    Svegliatevi! 1990
Altro
Svegliatevi! 1990
g90 22/2 pp. 3-4

Il vecchio conflitto tra suocera e nuora

“NON sopporto la tua faccia!”, gridò Fujiko alla suocera, Tomiko. Fujiko era stufa di prendere ordini. Sebbene in apparenza riuscisse a mantenere la calma, viveva nell’angoscia. “Mi sentivo amareggiata”, dice. “Non ero me stessa. Non potevo continuare a vivere così”.

Una donna anziana che vive sola in Giappone dichiara: “Mio figlio e sua moglie mi hanno abbandonata. Ora non devo preoccuparmi degli altri e vivo come voglio, ma quando si fa sera mi sento sola”.

Il vecchio conflitto tra suocera e nuora è di portata universale. “Purtroppo”, osserva Dulcie Boling, che scrive per una rivista australiana, “alcune donne saranno sempre gelose delle nuore. . . . Sì, c’è poco da fare, salvo fare buon viso a cattivo gioco”. In Oriente si narrano anche leggende di vecchie abbandonate sui monti dietro istigazione delle nuore.

Oggi questo conflitto è più complicato che mai. Secondo le statistiche, la vita media sta salendo, le famiglie stanno diventando più piccole e il divario fra l’indice di mortalità degli uomini e quello delle donne si allarga. Con quale risultato? Mentre un maggior numero di donne arriva alla settantina e all’ottantina, il conflitto tra suocere e nuore è divenuto una snervante maratona, anziché la corsa dei cento metri piani di un tempo.

Cosa vogliono gli anziani?

A parte questi conflitti, se i genitori anziani potessero scegliere, come vorrebbero che si provvedesse loro? “Negli scorsi due decenni”, dicono Jacob S. Siegel e Cynthia M. Taeuber, studiosi di demografia, “sia gli uomini che le donne erano molto meno propensi a vivere con altri quando perdevano il coniuge”. Elaine M. Brody, ex direttrice del Dipartimento dei Servizi sociali, aggiunge che negli Stati Uniti “la sistemazione preferita dagli anziani è quella di vivere separati dai parenti”. Spesso i figli abitano nelle vicinanze, li vanno a trovare e si prendono cura di loro.

Gli orientali preferiscono fare in un altro modo. Secondo un’indagine condotta a livello internazionale da un ente che si occupa di amministrazione e coordinamento, in Giappone e in Thailandia la maggioranza degli anziani vuole vivere coi parenti. Nel corso dell’indagine si è riscontrato che il 61 per cento degli anziani in Thailandia e il 51 per cento in Giappone vivono effettivamente coi parenti.

Naturalmente questa sistemazione è comune anche in Occidente. Spesso i genitori molto vecchi o immobilizzati a letto vivono con i figli. In Francia è comune che gli ultrasettantacinquenni che rimangono vedovi vivano insieme a un figlio.

Accettare i pro e i contro

Quando due o tre generazioni decidono di vivere sotto lo stesso tetto ci sono naturalmente dei vantaggi. Gli anziani si sentono più sicuri e meno soli. I giovani possono imparare dall’esperienza degli anziani, ed è anche conveniente dal punto di vista economico.

D’altro canto, la convivenza può complicare ancora di più una relazione tra parenti acquisiti già ingarbugliata. Ad esempio in Giappone, dove per tradizione i genitori sono vissuti con il figlio maggiore e la sua famiglia, il conflitto tra suocera e nuora è proverbiale.

Cosa può fare chi si trova in una situazione del genere? In un suo libro (America’s Older Population), Paul E. Zopf jr., professore di sociologia presso il Guilford College, dice: “La famiglia genera conflitti ma anche l’opportunità di risolverli. La capacità di tenere i conflitti sotto controllo e di interagire produttivamente con i familiari anziani può in seguito tornare utile in altre relazioni”.

Vedete dunque le cose dal lato positivo. Se imparate a tenere i conflitti familiari sotto controllo, probabilmente diverrete più abili anche nel risolvere altre situazioni spinose. Prendetela come una sfida e diverrete persone migliori. Esaminiamo i problemi del vivere insieme con i parenti acquisiti e vediamo come tali problemi possono essere felicemente risolti. E anche se al presente non vi trovate in questa situazione, può sempre essere utile considerare i princìpi attinenti.

[Riquadro a pagina 4]

Più genitori che figli

Secondo il demografo Samuel Preston, per la prima volta nella storia la coppia sposata media ha più genitori che figli. Il problema che si presenta a molte coppie d’oggi è come equilibrare le proprie responsabilità per badare a due coppie di genitori.

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