Uno sguardo al mondo
Musei in pericolo
I musei sono una specie in via d’estinzione? In Italia, paese che possiede uno dei maggiori patrimoni artistici del mondo, ogni anno scompare l’equivalente di un intero museo. “Il più ricco museo italiano è quello invisibile”, scrive Il Messaggero (17 luglio 1993). Nel solo 1992 da musei, chiese, enti pubblici e privati, e abitazioni sono stati trafugati quasi 35.000 oggetti, per un valore di oltre 200 miliardi di lire, mentre nello stesso anno ne sono stati ricuperati appena 1.971. Si calcola che dal 1970 al 1992 sono spariti in media 30.000 oggetti all’anno, una vera emergenza nazionale secondo le autorità. Dove finiscono questi oggetti preziosi? Molti finirebbero nei rifugi segreti di narcotrafficanti e capi della malavita organizzata.
Trance o morte?
Secondo una notizia di India Today i seguaci di Balak Brahmachari, per quanto devoti al loro guru, a quanto pare non si scomposero più di tanto quando i medici ne constatarono il decesso. I fedeli, chiamati Santan, dissero che i medici erano in errore e che il loro maestro settantatreenne era solo andato in una “trance meditativa”, per cui chiesero che fosse conservato nel centro di rianimazione dell’ospedale. Al rifiuto dei medici, i Santan riportarono il corpo nel loro asrama, o santuario, vicino a Calcutta, e lo esposero su un letto di ghiaccio in una stanza raffreddata. Le autorità municipali insistevano perché il corpo fosse cremato onde evitare rischi sanitari, ma i Santan respinsero queste richieste definendole propaganda e sostenendo che il corpo non mostrava “assolutamente nessun segno di decomposizione”. Passarono settimane. Alla fine le autorità furono costrette a intervenire e ad eliminare il cadavere.
Musica e omicidi
La musica può aver avuto un ruolo importante in due recenti omicidi compiuti nel Texas. In un caso un automobilista diciannovenne sparò a un poliziotto che l’aveva fatto accostare per multarlo. L’avvocato del giovane sostenne non solo che il giovane stava ascoltando musica rap violenta quando aveva fatto fuoco sull’agente, ma anche che l’aveva ascoltata così a lungo da essere stato ‘indotto’ a commettere l’omicidio. I giurati avrebbero riconosciuto che la musica aveva avuto un ruolo importante nelle azioni del giovane. Tuttavia, secondo il pubblico ministero, “non ritennero che la musica attenuasse la [sua] colpevolezza”. Il giovane fu condannato a morte. In un caso analogo un ragazzo di quindici anni che confessò di aver sparato alla madre, uccidendola, affermò che erano stati i demoni a comandargli di commettere l’omicidio, attraverso una canzone del gruppo heavy metal Megadeth.
Metodiche alternative
Secondo il quotidiano O Estado de S. Paulo in Brasile i medici, nel tentativo di ridurre il rischio dei pazienti di contrarre l’AIDS o l’epatite, stanno cercando alternative alle trasfusioni di sangue. Il giornale spiegava poi: “I medici brasiliani stanno già adottando metodiche alternative negli interventi chirurgici sui testimoni di Geova. Usando l’eritropoietina — un [ormone] prodotto dai reni — sono riusciti a far salire il numero dei globuli rossi a un livello abbastanza alto da eliminare, in alcuni casi, le trasfusioni postoperatorie”. Perciò dopo aver operato 91 Testimoni, il dott. Sergio A. de Oliveira, che lavora in un ospedale di San Paolo, afferma: “Riscontriamo che molti pazienti testimoni di Geova possono essere sottoposti a cardiochirurgia senza uso di sangue o di emoderivati, con un buon margine di sicurezza”.
La Chiesa si assicura contro le richieste di risarcimento per abusi sessuali
“In Australia la Chiesa Cattolica ha stipulato una polizza di assicurazione di vari milioni di dollari per proteggersi dalle richieste di risarcimento avanzate da chi ha subìto abusi sessuali da parte di sacerdoti”, riferisce il Sunday Telegraph di Sydney. “Ammettiamo che il problema esiste”, ha detto un vescovo cattolico di Melbourne. Egli sostiene che una polizza di assicurazione così grossa è normale “per questo tipo di reato”. Secondo un gruppo di sostegno per le vittime, gli abusi sessuali commessi dagli ecclesiastici sono più diffusi di quanto la chiesa ammetta. Un portavoce del gruppo si è detto convinto che la chiesa badi più a proteggere gli ecclesiastici che ad aiutare le vittime, e ha aggiunto che il messaggio che “sta alla base dei documenti [assicurativi] della chiesa è: Non dire la verità”.
Il manuale del sacerdote perfetto
“Oggi i giovani giapponesi sono soprannominati ‘la generazione dei manuali’: non fanno nulla se prima non leggono un manuale. Ora questo vale anche per i sacerdoti”. Questo è quanto afferma il Daily Yomiuri, un quotidiano di Tokyo. Per insegnare ai giovani sacerdoti odierni l’etichetta e le tradizioni sacerdotali, l’Istituto di Studi Zen di Kyoto ha preparato il manuale del sacerdote perfetto. Mentre in passato i sacerdoti zen dovevano rimanere celibi ed erano rinomati per il loro severo addestramento, oggi molti semplicemente ereditano il mestiere dal padre o dal nonno. Ma i padri, dice il quotidiano, spesso non insegnano ai figli le maniere che si addicono ai sacerdoti, e i giovani stessi sono troppo impegnati a studiare e a dare esami universitari per imparare le usanze zen. A quanto si dice, alcuni avrebbero difficoltà a leggere i sutra, o discorsi del Budda.
Problemi cardiaci tra le donne argentine
Statistiche recenti indicano che il numero degli attacchi cardiaci sta crescendo rapidamente tra le donne argentine di ogni età. Il quotidiano Clarín ha pubblicato i risultati di un sondaggio effettuato dalla Società Argentina di Cardiologia che ha preso in esame 82 unità coronariche e 521 cardiopatici in tutto il paese. L’articolo afferma che il numero delle donne ricoverate negli ospedali argentini a motivo di attacchi cardiaci in meno di un anno è aumentato di oltre il 56 per cento. E mentre nel 1991 le donne erano solo il 25 per cento delle vittime di attacchi cardiaci, attualmente rappresentano quasi il 40 per cento. Tra i fattori di rischio per quanto riguarda gli attacchi cardiaci ci sono ipertensione, obesità, colesterolo alto, alcolismo e fumo. Questo studio non ha trovato comunque nessuna correlazione diretta tra età e mortalità dei cardiopatici.
Nevrosi nei conventi?
Conventi e monasteri sono visti spesso come luoghi di quiete idilliaca e meditazione. Tuttavia Bruno Giordani, un religioso che insegna psicologia alla Pontificia Università Lateranense di Roma, ha tracciato “un’analisi inquietante” dei conventi e dei monasteri, dice il Corriere della Sera (17 luglio 1993). Stando al suo rapporto, “non poche suore sarebbero vittime” di “una gran quantità di seri disturbi psicologici”. Giordani elenca le caratteristiche della “religiosa nevrotica”, che “prova spesso patologici sensi di colpa o assenza di ogni sensibilità morale”. Afferma anche che le religiose in particolare sono turbate da certi stati d’animo: “il sentimento di solitudine, l’incomprensione, gli atteggiamenti narcisistici”. Non sorprende che il prossimo sinodo mondiale dei vescovi cattolici, che si terrà nel 1994, affronterà proprio i problemi specifici dei religiosi.
Le guerre continuano
Anche se in tutto il mondo si registrano tagli nelle spese militari, il numero delle guerre in atto non diminuisce. “L’anno scorso [1992] l’Istituto Internazionale di Stoccolma di Ricerche per la Pace (SIPRI) ha rilevato 30 gravi conflitti armati”, riferisce il quotidiano tedesco Nassauische Neue Presse. Secondo l’istituto, tale numero è uguale a quello relativo al 1991. Anche se in alcune zone calde sono cessati i combattimenti, “la Bosnia ha assistito allo scoppio del conflitto più sanguinoso, in cui per la fine dell’anno avevano perso la vita più di 100.000 persone”. Il SIPRI prevede che “il numero dei conflitti che degenerano in violenza diminuirà solo in maniera molto graduale”.
Intitolata una via a un martire Testimone
Quando nella cittadina tedesca di Baltmannsweiler bisognava dare il nome a una nuova via, il consiglio comunale ha optato per Bernhard Grimm. Perché? Il quotidiano Esslinger Zeitung spiega: “Grimm, nato nel 1923, viveva al numero 30 di via Reichenbacher. Quale credente testimone di Geova, quando fu chiamato alle armi si rifiutò di prestare servizio militare. Fu immediatamente arrestato e portato a Berlino. Il tribunale militare lo condannò a morte perché ‘corrompeva l’esercito’. Il 21 agosto 1942 il diciannovenne fu giustiziato a Berlin-Plötzensee”. Essendo trascorsi da poco 50 anni dal martirio di questo giovane, il consiglio comunale ha ritenuto che fosse il momento adatto per intitolargli una via.
Crisi della lettura?
“Riviste e giornali hanno meno lettori”, afferma la Gazeta Mercantil. Il giornale brasiliano riferisce che i partecipanti al 46º congresso della Federazione Internazionale dei Direttori di Giornale, tenuto a Berlino, erano preoccupati per “il crescente disinteresse per la lettura della pagina stampata e perché vengono preferiti i mezzi audiovisivi”. Secondo il presidente della Società Interamericana della Stampa, Alejandro Junco de la Vega, molti “non si rendono conto dell’importanza della stampa . . . Molti credono addirittura che la televisione sia più aggiornata”. Horácio Aguirre, direttore del quotidiano Las Americas di Miami esprime il punto di vista di molti operatori nel settore dei quotidiani, ovvero che un giornale “offre una panoramica molto più ampia e completa degli avvenimenti mondiali”.