BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g94 8/4 pp. 14-17
  • Una vita che non cambierei

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Una vita che non cambierei
  • Svegliatevi! 1994
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Intraprendo il ministero a tempo pieno
  • Anni felici in una nuova congregazione
  • Fiorisce l’interesse nel campo di lingua francese
  • La prima congregazione francese
  • Fedeli compagne di stanza
  • La bellezza di appartenere a una famiglia mondiale
  • Una vita piena
  • Una vita nell’organizzazione guidata dallo spirito di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
  • Lo scopo della mia vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Istruito da Geova fin dalla giovinezza
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
  • Settant’anni fa ‘ho afferrato per il lembo un uomo che è un giudeo’
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2012
Altro
Svegliatevi! 1994
g94 8/4 pp. 14-17

Una vita che non cambierei

MOLTI hanno rimpianti per il modo in cui hanno impiegato la loro vita. Magari dicono: ‘Se solo potessi tornare indietro, quante cose farei in maniera diversa!’ Ma riflettendo sulla mia vita, anche se non è stata delle più facili, non la cambierei in nessun modo.

Sono stata allevata come testimone di Geova dai miei genitori, che sin dall’infanzia mi hanno instillato nel cuore le leggi di Dio. (2 Timoteo 3:15) Non ricordo nessun momento della mia vita in cui non andavo alle adunanze e alle assemblee dei testimoni di Geova. E da bambina andavo anche con Testimoni più grandi a bussare alle porte per far conoscere alle persone la speranza biblica della vita eterna su una terra paradisiaca sotto il dominio del Regno di Dio. (Matteo 24:14) Ricordo ancora quando, a cinque anni, offrivo l’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo.

I miei genitori vennero per la prima volta a contatto con la verità del Regno di Dio nel 1917. Anche se andavano in chiesa regolarmente, quando ascoltarono una conferenza tenuta a Bridgeton, nel New Jersey (USA), da un rappresentante viaggiante della Watchtower Society, capirono che era la verità. Mio nonno ascoltò la stessa conferenza, e anche lui si convinse che quello che veniva detto era la verità. Poi, a 14 anni, a un’assemblea dei testimoni di Geova a Detroit, nel Michigan, mi battezzai per simboleggiare che avevo dedicato la mia vita a Geova.

In quegli anni le settimanali adunanze di studio biblico si tenevano nel nostro soggiorno. In seguito si comprò un negozio che fu trasformato in Sala del Regno. A quel tempo esistevano poche Sale del Regno. Oggi invece, in tutto il mondo, ce ne sono decine di migliaia per ospitare più di 70.000 congregazioni di testimoni di Geova.

Intraprendo il ministero a tempo pieno

Mia madre intraprese la carriera del ministero a tempo pieno nel 1939 e continuò fino al giorno della sua morte, a 85 anni. Mio fratello Dick e io iniziammo il ministero a tempo pieno il 1º aprile 1941, mentre in Europa infuriava la seconda guerra mondiale e c’era molta ostilità contro i testimoni di Geova a motivo della nostra posizione neutrale nelle questioni politiche.

Tre giovani Testimoni della nostra congregazione furono condannati a cinque anni di prigione a motivo della loro neutralità. Com’è incoraggiante vedere che due di loro prestano ancora servizio quali anziani nella congregazione! Mio fratello in seguito lavorò alla Betel di Brooklyn (New York), la sede mondiale dei testimoni di Geova, e tuttora presta servizio come anziano nella nostra città natale, Millville, nel New Jersey.

Gli anni della guerra furono un periodo molto difficile per i testimoni di Geova negli Stati Uniti, come anche altrove. Le aggressioni da parte di folle inferocite erano comuni. I bambini venivano espulsi da scuola. (Vedi Svegliatevi! del 22 luglio 1993 a proposito della vita di Lillian Gobitas Klose). Migliaia di nostri fratelli spirituali finirono in prigione, per cui noi donne dovemmo assolvere diverse responsabilità di congregazione. Per questo da giovane sono stata servitrice della letteratura. Con l’aiuto di Geova superammo gli anni difficili della guerra, e quando i fratelli uscirono di prigione ci fu progresso.

Fu in quel periodo che Lyman Swingle, della Betel, fece visita alla nostra congregazione. Il fratello Swingle mi incoraggiò ad andare a Brooklyn per dare una mano nelle operazioni di soccorso a favore dei Testimoni europei dopo la seconda guerra mondiale. Fu così che nel marzo del 1948 andai a Brooklyn.

Anni felici in una nuova congregazione

Fui assegnata alla mia nuova congregazione: Brooklyn Centro. Era la primissima congregazione formata a New York e dintorni prima dello scoppio della prima guerra mondiale, anche se originariamente aveva un nome diverso. All’inizio questa congregazione si riuniva nella zona di Brooklyn Heights, ma nel 1948, quando vi arrivai io, si trovava a Brooklyn, all’angolo fra la Fifth Avenue e l’8ª Strada. Quel locale in affitto fu il nostro luogo di adunanza per quasi 30 anni, fino a che non venne acquistata una nuova sala nei pressi.

Non dimenticherò mai il primo giorno che predicai a Brooklyn, in Henry Street. Era tutta un’altra cosa rispetto al predicare in una cittadina. Ben presto, però, incontrai una giovane donna che accettò le pubblicazioni bibliche e l’offerta di uno studio biblico. Con il tempo essa divenne una dedicata servitrice di Geova, come pure due suoi figli. Uno di questi, Arthur Iannone, attualmente presta servizio alla Betel di Brooklyn insieme alla moglie, Linda, e insieme al figlio e alla nuora.

Il territorio in cui predicavamo come congregazione era vasto e fruttuoso. Con l’aiuto di Geova, ho potuto vedere molti che studiavano con me imparare la verità e battezzarsi. Alcuni di loro servono tuttora come ministri a tempo pieno negli Stati Uniti. Altri sono missionari in paesi lontani. Alcuni sono diventati anziani di congregazione. E molti hanno prestato servizio in altri modi come fedeli proclamatori della buona notizia del Regno di Dio.

La crescita è stata straordinaria. Mentre in origine c’era una sola congregazione per la città di New York e i dintorni, ora solo a New York ce ne sono quasi 400. Che bei ricordi ho avendo partecipato in qualche misura a questa crescita!

Fiorisce l’interesse nel campo di lingua francese

Negli anni ’60, nel territorio della congregazione cominciammo a trovare molte persone di lingua francese originarie di Haiti. La maggior parte di loro parlava pochissimo l’inglese o non lo parlava affatto. Era una sfida. Come aiutarli a conoscere meglio la Bibbia? Io non parlavo il francese, ma tenendo in una mano una copia in inglese di un manuale di studio biblico e nell’altra la traduzione francese di quel manuale, riuscii a tenere studi biblici.

Tuttavia non c’erano adunanze in francese per aiutare queste persone a crescere spiritualmente. Per questo a ogni Testimone missionario che arrivava a Brooklyn e sapeva parlare il francese veniva immediatamente chiesto aiuto. Uno dei primi che ci diede una mano fu Nicolas Brisart, l’attuale coordinatore del Comitato di Filiale della Guadalupa. Egli pronunciò il primo discorso pubblico in francese in casa della sorella Bertha Luisdon, la quale serve ancora fedelmente Geova. I presenti furono 27.

Nondimeno a quel tempo, a parte lo spagnolo, a New York non c’erano congregazioni di lingua straniera. Perciò l’idea di creare una vera e propria congregazione di lingua francese era quasi inconcepibile. Anzi, un sorvegliante viaggiante ci diede ancora meno speranze quando ci informò che a quel tempo la disposizione era quella di incoraggiare chi abitava in America a imparare l’inglese.

Il fratello Fred W. Franz, che in seguito divenne presidente della Watch Tower Society, fu fonte di incoraggiamento. Egli disse: “Se è volontà di Geova, Mary, ci sarà una congregazione francese”. Anche il fratello Harry Peloyan, il sorvegliante che presiedeva nella congregazione Brooklyn Centro, fu incoraggiante. Egli disse che nelle sere in cui la Sala del Regno non veniva usata potevamo tenere uno studio di libro di congregazione non ufficiale e avere discorsi pubblici ogni volta che veniva un ospite che parlava il francese.

In quel periodo diversi fratelli battezzati di Haiti si erano trasferiti nella nostra zona, ma non c’era ancora nessuno abbastanza esperto per prendere la direttiva nel campo di lingua francese. Poi il fratello Timothy Galfas, che aveva studiato a Parigi e ora era membro della famiglia Betel di Brooklyn, venne a sapere della nostra situazione. Ogni sabato, dopo aver lavorato alla Betel, usciva con noi e cercavamo fratelli e sorelle di Haiti che abitavano nella zona ma non sapevano a quale congregazione unirsi.

Ben presto avevamo una quarantina di persone che si riunivano con noi. Chiedemmo al sorvegliante di circoscrizione di scrivere alla Società perché autorizzasse ufficialmente la formazione di uno studio di libro di congregazione in francese. Come fummo contenti quando l’autorizzazione arrivò! In seguito ottenemmo anche il permesso di avere regolarmente discorsi pubblici e uno studio settimanale della Torre di Guardia.

La prima congregazione francese

Il 1º dicembre 1967 la Società approvò la formazione di una congregazione di lingua francese, la prima negli Stati Uniti. Questa avrebbe usufruito della stessa Sala del Regno usata dalle congregazioni Brooklyn Centro e Prospect. Che emozione! Sapevamo che tutti avrebbero fatto maggiore progresso spirituale nella loro lingua. In tutti quegli anni di “dolori di crescita” fu molto apprezzato l’aiuto di fratelli come Harry Peloyan, George Haddad e Carlos Quiles, che formavano il comitato di servizio della congregazione Brooklyn Centro.

Crescemmo in fretta. Ben presto si formarono nuove congregazioni francesi a Manhattan, nel Queens e a Nyack, sempre nello stato di New York. A questa espansione hanno contribuito Jeff Keltz e Tom Cecil, della Betel di Brooklyn. Il fratello Keltz è stato il nostro sorvegliante di circoscrizione, mentre il fratello Cecil ha prestato servizio nel comitato dell’assemblea di distretto. Ci hanno aiutato anche altri, come ad esempio vari missionari che erano stati in paesi di lingua francese ma che per motivi di salute erano dovuti tornare negli Stati Uniti. Com’è stato prezioso il loro aiuto! Uno di loro è Stanley Boggus, che ora presta servizio come sorvegliante che presiede e sorvegliante di circoscrizione alternativo.

Che gioia è stata vedere quel piccolo gruppo di lingua francese all’angolo fra la Fifth Avenue e l’8ª Strada crescere fino a diventare decine di congregazioni e due circoscrizioni! La prima assemblea di circoscrizione in francese la tenemmo nell’aprile del 1970. Il fratello Nathan H. Knorr, allora presidente della Watch Tower Society, ci pronunciò un discorso il venerdì sera, facendoci gli auguri. Quell’estate tenemmo anche la nostra prima assemblea di distretto, sotto le gradinate dello Stadio Roosevelt a Jersey City, nel New Jersey. Era un luogo caldo e polveroso, ma gli oltre 200 presenti furono molto felici di udire l’intero programma, compreso il dramma, in francese.

Fu anche emozionante quando, nel 1986, ricevemmo il permesso di usare la Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova di Jersey City per l’assemblea di distretto. L’anno scorso in questa Sala si è tenuta un’assemblea di distretto in francese con 4.506 presenti e 101 battezzati. Contemporaneamente, in Florida si teneva un’altra assemblea di distretto in francese.

Fedeli compagne di stanza

Un’altra esperienza molto piacevole della mia vita è stata quella di dividere un appartamento a Brooklyn con altre sorelle che erano nel servizio a tempo pieno. Le prime due, Rose Lewis Peloyan e Madelyn Murdock Wildman, andarono alla Betel. Anche le due successive, Lila Rogers Molohan e Margaret Stelmah, entrarono a far parte della famiglia Betel. Altre due, Barbara Repasky Forbes e Virginia Burris Beltramelli, frequentarono la Scuola missionaria di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead) e tuttora continuano a prestare fedelmente servizio, rispettivamente in Guatemala e in Uruguay.

Noi sorelle ci riservavamo sempre del tempo per iniziare la giornata considerando un versetto biblico, dopo di che andavamo al lavoro e nel ministero. Alla sera tornavamo a casa stanche e affamate ma felici! Avevamo molte esperienze incoraggianti da raccontare! Ad esempio, una volta studiavo con una giovane signora, Elisa Beumont Farina, la quale voleva che lo studio si tenesse alle 10 di sera. Fece progresso rapidamente. La prima volta che la portai nel ministero disse: “Non pensare che io impieghi tutto il tempo in questo modo!” Ma poi iniziò il ministero a tempo pieno e in seguito frequentò la Scuola di Galaad e servì per molti anni in Ecuador. Tuttora è impegnata nel servizio a tempo pieno a Trenton, nel New Jersey.

Alcune mie compagne di stanza hanno allevato figli i quali apprezzano e servono anch’essi Geova. L’anno scorso Jodi Robertson Sakima, figlia di Virginia Hendee Robertson, una mia ex compagna di stanza, si è sposata e ora presta servizio alla Betel di Brooklyn insieme al marito.

Sono felice di dire che tutte le compagne di stanza che ho avuto, e sono più di 20, sono rimaste fedeli a Geova, e buona parte d’esse sono ancora nel servizio a tempo pieno.

La bellezza di appartenere a una famiglia mondiale

Per me è stato anche motivo di gioia conoscere molti Testimoni provenienti da altri paesi. Ad esempio, visto che abitavamo vicino alla sede mondiale della Società, abbiamo avuto il privilegio di stare in compagnia di studenti della Scuola di Galaad, che a quel tempo si teneva alla Betel di Brooklyn.

Due studenti, Guenter Buschbeck, che attualmente presta servizio nella filiale dell’Austria, e Willi Konstanty, che presta servizio nella filiale della Germania, furono assegnati alla congregazione Brooklyn Centro mentre frequentavano la Scuola di Galaad. Come furono incoraggianti! Essi ebbero una tale influenza positiva sulle mie compagne di stanza che ben presto anch’esse cominciarono a pensare al servizio missionario.

Molte volte ho avuto il privilegio di allargare le mie amicizie con la nostra famiglia mondiale viaggiando all’estero. Ho partecipato ad assemblee internazionali e ho rivisto, nel paese in cui prestavano servizio, molti diplomati di Galaad che avevo conosciuto in precedenza.

Una vita piena

Riflettendo sulla mia vita, posso dire che è stata meravigliosa, piena di benedizioni e felice. Anche se ho avuto molti dei soliti problemi che ci sono in questo sistema di cose, nulla mi ha mai fatto rimpiangere le mie scelte o abbandonare il prezioso privilegio del servizio a tempo pieno.

Quando ero bambina, mia madre instillò in me le parole di Salmo 126:5, 6: “Quelli che seminano con lacrime mieteranno pure con grido di gioia. Colui che immancabilmente esce, pure piangendo, portando una borsa di seme, immancabilmente verrà con grido di gioia, portando i suoi covoni”. Questi versetti mi servono ancora di guida. Di qualunque natura fossero i miei problemi, Geova mi ha sempre aiutato a trovare il modo di superarli senza perdere questa gioia.

Non cambierei in nessun modo la mia vita. Non ho nessun rimpianto per aver donato a Geova circa 53 anni nel ministero a tempo pieno. Non vedo l’ora di continuare a servirlo per tutta l’eternità nel suo nuovo mondo. — Narrato da Mary Kendall.

[Immagine a pagina 16]

Mary Kendall

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi