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  • g95 8/10 pp. 28-29
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1995
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  • Una “contraddizione” in Vaticano?
  • “Il secolo di Satana”
  • Prevista una penuria di viveri
  • Età e dieta
  • Un incidente fortunato?
  • Vittoria parziale sulla polio
  • Il dilemma degli oranghi a Taiwan
  • Ragazzi che vivono nelle strade di Toronto
  • Salvate quel dente!
  • Perché andare dal dentista?
    Svegliatevi! 2007
  • L’“uomo della foresta”
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Svegliatevi! 1995
g95 8/10 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

Una “contraddizione” in Vaticano?

“Santità, perché il Vaticano vende anche sigarette?”, ha chiesto un sacerdote romano a Giovanni Paolo II, durante l’udienza che il papa concede ogni anno al clero romano. Il sacerdote ha detto inoltre: “Questo commercio, oltre a danneggiare la salute, contraddice i suoi continui appelli alla difesa della salute e la nostra attività pastorale”. (La Repubblica, 3 marzo 1995) Per Ugo Mesini, sacerdote 76enne, il fatto che il Vaticano venda tabacco e sigarette — le cui confezioni recano la dicitura “Il fumo è dannoso alla salute” — è una vera e propria “controtestimonianza”, nonché una “contraddizione” del messaggio del papa. Il papa avrebbe replicato che per quanto riguarda il tabacco ‘lui si sente a posto’. Ha promesso, però, di parlare della vendita di sigarette da parte del Vaticano al cardinale competente. — Il Messaggero, 3 marzo 1995.

“Il secolo di Satana”

“Se si considerano i suoi aspetti peggiori, questo è stato il secolo di Satana”, dice un editoriale del New York Times. “In nessuna epoca precedente l’uomo ha manifestato una tale tendenza e un tale forte desiderio di uccidere milioni di persone per motivi di razza, religione o classe”. Viene citata come prova il campo di sterminio di Auschwitz che fu scoperto 50 anni fa. I liberatori di questo campo di concentramento tedesco trovarono “uomini scheletrici costretti a lavorare come bestie, bambini mutilati in folli esperimenti di laboratorio e i resti di quattro camere a gas e forni crematori dove un tempo venivano uccise 20.000 persone al giorno”, dice l’editoriale, e impressa indelebilmente nella loro memoria è la vista dei “corpi ammucchiati come legna da ardere, delle 43.000 paia di scarpe, dei mucchi di capelli”. L’articolo aggiunge: “Auschwitz sfida ancor oggi la logica e la comprensione”.

Prevista una penuria di viveri

“A meno che non si facciano grossi investimenti per trasformare la tecnologia, andiamo incontro a gravissimi problemi”, dice Ismail Serageldin, esperto egiziano in materia di sviluppo e vicepresidente della Banca Mondiale. Sta parlando del crescente bisogno di generi alimentari di prima necessità, un bisogno che è già superiore alle scorte in certe parti dell’Asia e dell’Africa, dove la popolazione cresce più in fretta. “Indipendentemente dalle misure che potranno essere prese avremo due miliardi di persone in più nei prossimi 20 anni, e il 95 per cento di esse nei paesi più poveri”, ha detto. Sebbene negli scorsi 25 anni siano stati registrati sensibili aumenti nei raccolti dei prodotti agricoli fondamentali, è sempre più difficile aumentare ulteriormente la produzione a causa di limiti ambientali e biologici, e anche a causa di malattie delle piante, di insetti nocivi più aggressivi e dell’impoverimento del suolo. Il Worldwatch Institute è d’accordo e dice in un suo rapporto: “Si possono riscontrare varie prove del fatto che il mondo è avviato su una strada economica insostenibile dal punto di vista ambientale: la diminuzione del pescato, l’abbassamento dei livelli delle falde acquifere, il declino delle popolazioni ornitiche, le ondate di calore superiori alla norma, la diminuzione delle scorte di cereali, tanto per citarne alcune”. — State of the World 1995.

Età e dieta

Secondo quanto riferisce il Times di Londra, alcuni ricercatori sostengono ora che non è detto che gli ultracinquantenni debbano preoccuparsi dell’aumento di peso che si registra nella mezza età. Per esempio David Dickinson, direttore della rivista dell’Associazione Consumatori, afferma: “È sbagliato basarsi sul semplice rapporto fra statura e peso per dire che una persona è troppo grassa e dovrebbe dimagrire. Dimagrire potrebbe danneggiare la salute indipendentemente dall’effetto che ha sul rapporto fra statura e peso. La maggioranza degli ultracinquantenni non ha bisogno di dimagrire”. Il professore di nutrizione e dietetica Tom Sanders spiega: “I rischi che l’obesità comporta per la salute vengono spesso esagerati. È vero che essa accresce il rischio di diabete e artrite, ma i rischi che qualche chilo in più rappresenta per la salute sono trascurabili. Possono anche offrire dei vantaggi al sesso femminile”. E il dott. Martin Wiseman del Ministero della Sanità consiglia: “A qualsiasi età è importante non essere né troppo grassi né troppo magri. Il modo migliore per riuscirci è seguire un’alimentazione equilibrata e tenersi attivi, ma quando si invecchia è meglio avere qualche chilo in più che essere troppo magri”.

Un incidente fortunato?

Nel gennaio 1992, durante una tempesta nel Pacifico settentrionale, un container contenente 29.000 giocattoli di plastica — anatre, tartarughe, castori e rane — finì in mare. L’incidente si è rivelato una benedizione per gli scienziati. A differenza delle 61.000 scarpe da ginnastica Nike finite in mare due anni prima, questi giocattoli leggeri rimangono quasi completamente sopra il pelo dell’acqua e sono spinti dal vento oltre che dalle correnti oceaniche. Questo ha permesso agli oceanografi che studiano le maree del Pacifico settentrionale di includere nei loro studi l’effetto dei venti. I primi giocattoli cominciarono a comparire sulle spiagge dell’Alaska sud-orientale circa dieci mesi dopo che il container era finito in mare e altri 400 raggiunsero la costa del golfo dell’Alaska nei dieci mesi seguenti, su un tratto di 850 chilometri. I giocattoli, che non superano i 13 centimetri di lunghezza, erano stati spediti da Hong Kong e dovevano arrivare a Tacoma (Washington, USA). Si prevede che alcuni attraverseranno infine lo stretto di Bering e, inglobati nei ghiacci della banchisa del Mar Glaciale Artico, arriveranno infine nell’Atlantico settentrionale.

Vittoria parziale sulla polio

In base a quanto viene riferito, la poliomielite, comunemente chiamata polio, ha ucciso o reso disabili oltre 10 milioni di persone nel corso dei secoli. Antiche sculture in Egitto, Grecia e Roma ritraggono persone colpite dalla poliomielite. Colpisce soprattutto i bambini e può causare paralisi o morte per asfissia. Ora, secondo l’Organizzazione Panamericana della Sanità, una suddivisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la polio è stata cancellata dall’emisfero occidentale. L’ultimo caso denunciato fu quello, nel 1991, di un bambino peruviano che sopravvisse ma riportò lesioni a una gamba. Tuttavia, a differenza del vaiolo, che è stato cancellato in tutto il mondo nel 1977, il virus della polio è ancora presente in altre regioni e potrebbe essere nuovamente introdotto nelle Americhe attraverso l’immigrazione e i viaggi. L’ultimo rapporto completo indicava per quell’anno meno di 10.000 casi. Finché questa malattia non sarà stata completamente debellata, le vaccinazioni dovranno continuare, dicono gli esperti della sanità.

Il dilemma degli oranghi a Taiwan

Le autorità di Taiwan hanno un problema insolito da risolvere: Che fare degli oranghi che nel 1986 divennero di moda come animali da compagnia dopo che in uno spettacolo televisivo ne era stato presentato uno come “compagno ideale”. Secondo New Scientist, circa mille giovani oranghi furono portati nel paese e venduti come animali da compagnia. Ora centinaia di essi vengono abbandonati dai proprietari perché raggiungendo la maturità sessuale, stanno diventando aggressivi e imprevedibili. Essendo animali solitari e non avendo il problema di inserirsi in un gruppo sociale come gli scimpanzé e i gorilla, gli oranghi addomesticati possono essere restituiti al loro ambiente. Tuttavia questi animali da compagnia hanno preso alcune malattie dell’uomo, come l’epatite B e la tubercolosi, e potrebbero minacciare la popolazione degli oranghi selvatici, che è già in pericolo. Molti forse dovranno essere abbattuti, e alcuni ritengono che questo sia meglio che farli vivere per il resto dei loro giorni in uno squallido ricovero per animali.

Ragazzi che vivono nelle strade di Toronto

Le autorità dicono che fino a 10.000 ragazzi vagabondano regolarmente per le strade di Toronto. “Nell’ultimo decennio il numero è aumentato in modo vertiginoso”, scrive il Toronto Star. “La maggioranza di questi ragazzi parla di problemi in famiglia, che vanno dai maltrattamenti alle regole imposte dai genitori a cui rifiutano di ubbidire. Parlano di un mondo di droga, violenza e prostituzione, e di lunghi periodi di ozio e noia”. Si calcola che il 54 per cento dei ragazzi e delle ragazze che vivono nelle strade di Toronto si prostituisca. Una ragazza su cinque rimarrà incinta, l’80 per cento fa uso di droga o di alcool, il 67 per cento ha subìto maltrattamenti e il 43 per cento ha tentato il suicidio. “Se qualcuno vi dice che vivere nella strada è affascinante ed eccitante, non credetegli. È come morire, non è affatto vita”, afferma un giovane. “Alcuni non riescono a sottrarsi a una vita fatta di droga, prostituzione e reati sempre più gravi; altri, più grandi e più saggi, sperano di farsi un’istruzione e di trovare lavoro”, aggiunge il succitato giornale.

Salvate quel dente!

Se per disgrazia dovesse saltarvi un dente, non gettatelo via, consiglia UC Berkeley Wellness Letter. “Le ricerche mostrano che avete il 50% di probabilità che venga felicemente reimpiantato se arrivate dal dentista entro mezz’ora”. Cosa dovreste fare? Cercate di stare più calmi che potete. Tenete il dente per la corona e sciacquatelo delicatamente con acqua tiepida, senza strofinarlo. Telefonate al dentista per dirgli che andrete da lui e, salvo che vi dica di fare altrimenti, rimettete con delicatezza il dente nella sua sede. Stringete fra i denti un panno o un fazzoletto pulito per cinque minuti per fissare il dente e continuate a stringere esercitando una pressione moderata finché non arrivate dal dentista. Se non riuscite a reinserire immediatamente il dente, tenetelo in bocca immerso nella saliva. Nel caso di bambini così piccoli che potrebbero ingoiarlo mettete il dente in un sacchetto di plastica o in una tazza e versatevi latte o acqua con un pizzico di sale. Anche se è passato più tempo, è meglio andare dal dentista e lasciar decidere a lui il da farsi. “Per salvare un dente vale senz’altro la pena di fare uno sforzo”, dice la notizia.

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