BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g98 8/10 pp. 28-29
  • Uno sguardo al mondo

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1998
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • I “bambini della strada” scappano per sottrarsi alle violenze
  • Quando la memoria fa cilecca
  • Perché la vostra fila sembra sempre la più lenta
  • Abusi da parte di ecclesiastici in Africa
  • Predicatori con la pistola
  • I bambini hanno bisogno di carezze
  • La triste sorte dei cani di moda
  • Bambini, muovetevi!
  • Vittime della tratta delle bianche
  • Luce dietro ai ginocchi contro il jet lag?
  • Amore in declino?
    Svegliatevi! 1979
  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1996
  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1994
  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 2003
Altro
Svegliatevi! 1998
g98 8/10 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

I “bambini della strada” scappano per sottrarsi alle violenze

“Il 90 per cento dei bambini della strada hanno una famiglia. Circa il 90 per cento [di questi bambini] vengono picchiati dai genitori e perciò scappano e si ritrovano invischiati in criminalità, droga e sfruttamento sessuale”, afferma Enza Mattar, coordinatrice del CRAMI, un’organizzazione che si occupa dei minori vittime di maltrattamenti. La Mattar, secondo il quotidiano brasiliano O Estado de S. Paulo, consiglia a medici e insegnanti di fare attenzione ai segni di violenze, come “improvvisi cambiamenti di comportamento, tendenza all’introversione o lividi sul corpo”. Intervenire può essere essenziale, poiché solo il 5 per cento dei casi trattati dal CRAMI riguarda bambini che hanno chiesto protezione spontaneamente. I genitori violenti spesso respingono l’aiuto offerto. Come mai? João Roberto Scomparim, presidente del CRAMI, spiega: “I genitori che sono violenti con i figli ripetono ciò che hanno sperimentato loro stessi da piccoli, e in questo modo pensano di educarli”.

Quando la memoria fa cilecca

Nel corso di una ricerca condotta su 1.600 italiani adulti, il 77 per cento degli intervistati ha detto di soffrire di vuoti di memoria. Nell’anno precedente più di uno su tre aveva dimenticato una ricorrenza importante, più del 30 per cento aveva dimenticato le chiavi di casa, più del 25 per cento il portafoglio. Inoltre, il 42 per cento dimenticava regolarmente dove aveva parcheggiato la macchina e l’1,2 per cento persino il proprio nome e cognome. D’altra parte, il 28 per cento degli italiani afferma di saper recitare a memoria almeno una poesia imparata a scuola. Come si può migliorare la memoria? Un esperto consiglia di “associare la cosa da ricordare a qualcos’altro; prendere appunti su un’agenda e poi ‘ripassarli’; esercitarsi nel tenere a mente numeri di telefono, motivetti e . . . targhe automobilistiche”. — La Repubblica, 5 marzo 1998.

Perché la vostra fila sembra sempre la più lenta

Se quando fate la spesa al supermercato vi sembra di capitare sempre nella fila più lenta, può darsi che sia semplicemente il risultato delle leggi della probabilità. Come osserva il quotidiano tedesco Die Zeit, ci sono 2 probabilità su 3 che una delle due file a voi vicine sia più veloce della vostra. Più file si prendono in considerazione, più sfavorevole è la probabilità. Secondo i ricercatori, ciò che irrita la gente non è tanto il dover aspettare, quanto “la sensazione di sprecare il proprio tempo”. Per rendere meno fastidiosa l’attesa dell’ascensore, alcuni alberghi hanno montato degli specchi in prossimità degli ascensori. In questo modo la gente ha qualcosa da fare: pettinarsi o aggiustarsi la cravatta. È utile anche far sapere alla gente quanto dovrà attendere. Alcune metropolitane, perciò, utilizzano ampi display per indicare quanti minuti mancano alla prossima partenza.

Abusi da parte di ecclesiastici in Africa

“In Africa cominciano ad emergere casi di abusi sessuali commessi da ecclesiastici”, riferisce la rivista Catholic International. Per evitare tali abusi, alcuni vescovi cattolici raccomandano maggior rigore nel selezionare e addestrare i potenziali seminaristi. Tra le altre forme di cattiva condotta da parte di ecclesiastici che preoccupano i vescovi africani ci sono “abuso di alcolici e coinvolgimento in attività non appropriate o del tutto estranee alla condizione e vocazione sacerdotale, come affari, commercio, politica”. Come mai questi casi vengono alla luce solo ora? Grazie alla “maggiore libertà di stampa e [al] minore controllo della Chiesa sui mass media”, risponde Catholic International, aggiungendo che “i tentativi fatti inizialmente da alcune autorità ecclesiastiche in certe zone dell’Africa per evitare il diffondersi di notizie poco lusinghiere . . . sono falliti”.

Predicatori con la pistola

Secondo una notizia dell’agenzia Reuters, un recente emendamento alla legge dello stato americano del Kentucky consente ai ministri religiosi di portare in chiesa armi da fuoco nascoste. In precedenza i pastori che avevano il porto d’armi non potevano portare armi nei luoghi di culto all’interno dello stato. Nel 1997 in alcune chiese del Kentucky banditi armati hanno rubato le collette. Anche se nessuno è stato ferito, afferma la notizia, “ministri e sacerdoti di chiese rurali hanno fatto pressione sui legislatori per avere il permesso di portare addosso armi da fuoco nascoste”. Non tutti gli ecclesiastici, però, sono d’accordo. Nancy Jo Kemper, direttrice amministrativa del Consiglio delle Chiese del Kentucky, ha chiesto: “Come possiamo aspettarci che i nostri figli imparino che i problemi non si risolvono con le armi se vedono che persino i ministri religiosi, che dovrebbero essere agenti di pace e di riconciliazione, portano armi letali?”

I bambini hanno bisogno di carezze

“I bambini che crescono senza ricevere regolarmente abbracci e carezze . . . presentano livelli di ormoni legati allo stress superiori alla norma”, afferma uno studio i cui risultati sono stati pubblicati dal Toronto Star. Secondo i ricercatori essere separati dalla madre o trascurati durante l’infanzia “può avere gravi conseguenze a lungo termine sull’apprendimento e sulla memoria”. Mary Carlson, ricercatrice presso la Harvard Medical School, ha osservato inoltre che i bambini che venivano tenuti in “asili scadenti durante i giorni lavorativi presentavano livelli anomali di ormoni legati allo stress durante la settimana ma non nel fine settimana, quando erano a casa”. Questa ricerca conferma che i bambini hanno bisogno di carezze e di molto amore.

La triste sorte dei cani di moda

In Australia i ricoveri per animali vengono inondati di cani passati di moda, afferma l’Herald Sun di Melbourne. “Gli ultimi ad essere abbandonati in massa sono gli Alaskan malamute”, dice l’articolo. I proprietari abbandonano i cani perché non sono più di moda o perché sono cresciuti troppo per i loro gusti. Secondo un’organizzazione che si batte contro la crudeltà verso gli animali (la Royal Society for Prevention of Cruelty to Animals), i prossimi ad essere abbandonati saranno i dalmati, non appena questa razza, portata alla ribalta da un recente film, passerà di moda. Richard Hunter, dirigente di questa organizzazione, afferma che abbandonare cani non più di moda non è un fenomeno nuovo. Negli anni ’70 è successo con i levrieri afghani, e negli anni ’80 con i cani da pastore inglesi. Triste a dirsi, molti cani abbandonati hanno dovuto essere soppressi. L’organizzazione menzionata sopra incoraggia a scegliere i cani in base al loro temperamento e al tipo di vita che conduce il padrone anziché in base a mode passeggere.

Bambini, muovetevi!

Un articolo della rivista tedesca per consumatori Test dice che nei bambini che guardano troppa TV la mancanza di attività fisica si ripercuote negativamente sulle facoltà sensoriali, sui riflessi e sulla coordinazione muscolare, al punto da renderli più soggetti agli incidenti. Dagli esami fisici fatti ai bambini che cominciano la scuola in Germania è risultato che fino al 30 per cento d’essi era in sovrappeso, fino al 40 per cento aveva problemi di coordinazione e fino al 60 per cento aveva problemi posturali. Per indurre i bambini a fare più moto, in tale nazione gli insegnanti di sport, sicurezza ed educazione stradale hanno ideato un kit che comprende frisbee, palloni e altri giochi in modo che i bambini si divertano facendo del moto.

Vittime della tratta delle bianche

Un annuncio su un quotidiano ucraino dice: “Ragazze: siete nubili, giovani, alte, e avete un’ottima presenza? Vi invitiamo a lavorare come modelle, segretarie, ballerine, coreografe, ginnaste”. I mercanti del sesso si servono di annunci del genere per irretire giovani ingenue e avviarle alla prostituzione, scrive il New York Times. Ogni anno migliaia di donne ucraine e russe vanno all’estero nella speranza di migliorare la propria situazione economica. Quando arrivano nel paese di destinazione, però, alcune si vedono sequestrare il passaporto da boss criminali e vengono costrette a lavorare in bordelli. Se qualcuna si rifiuta di farlo può essere picchiata, violentata e uccisa brutalmente. La psicologa ucraina Lyudmilla Biryuk, che ha avuto a che fare con donne che sono sfuggite a questa schiavitù, dice: “Dite a queste ragazze che se un’offerta sembra troppo bella per essere vera probabilmente c’è dietro qualcosa di losco”.

Luce dietro ai ginocchi contro il jet lag?

Finora si è sempre pensato che l’orologio biologico umano fosse regolato dalle cellule della retina. Secondo il giornale francese Le Quotidien du médecin, invece, un nuovo studio indicherebbe che gli esseri umani possiedono cellule sensibili alla luce anche in parti del corpo diverse dall’occhio. Negli Stati Uniti, nel corso di un esperimento, dei ricercatori hanno applicato ad alcuni volontari, attraverso un tubo di fibra ottica, una luce potente nella zona dietro al ginocchio, mentre ad altri hanno applicato la stessa apparecchiatura, ma senza luce. Nessun volontario sapeva a chi veniva proiettata la luce e a chi no. L’orologio biologico dei volontari è stato tenuto sotto controllo misurando la temperatura corporea e i livelli di un ormone, la melatonina. Sempre a proposito di questo studio, l’International Herald Tribune afferma che i ritmi circadiani dei volontari trattati con la luce erano “spostati anche di tre ore”. Il meccanismo esatto con cui questo avviene non è ancora noto. Questi risultati, però, potrebbero avere applicazioni interessanti nel curare il jet lag (i problemi di adattamento quando si cambia fuso orario), la depressione stagionale e i disturbi del sonno.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi