17 IAEL
“Benedetta fra le donne”
SISERA aveva abbandonato i suoi uomini e stava fuggendo dalla Valle di Izreel. Non riusciva a credere che le sue potenti forze militari, dotate di 900 temibili carri, fossero state sconfitte da un esercito mal equipaggiato di soldati a piedi. Ora Sisera pensava solo a trovare un posto per nascondersi. Quindi si diresse verso la tenda di Heber il chenita.
In generale i cheniti erano alleati degli israeliti. I loro buoni rapporti con Israele risalivano al tempo di Mosè, che aveva sposato una donna di famiglia chenita. Quel popolo nomade ora viveva in Israele. Heber però non era come gli altri cheniti. Invece che con Israele, si era alleato con il re cananeo Iabin. Quindi Sisera, capo dell’esercito di Iabin, pensò di poter trovare rifugio nell’accampamento di Heber. Evidentemente Sisera non immaginava che Iael, la moglie di Heber, potesse pensarla diversamente dal marito.
Iael si trovava nell’accampamento, mentre il marito non c’era. Quando vide Sisera avvicinarsi, dovette decidere in fretta cosa fare. Senza dubbio sapeva bene chi era Sisera e quanto fosse pericoloso. Forse Iael non era a conoscenza di quello che la profetessa Debora aveva detto, cioè che Sisera sarebbe morto per mano di una donna. Comunque, è possibile che sapesse quello che Geova voleva da lei. Perché possiamo dirlo?
Successivamente Debora, per ispirazione divina, compose un canto che celebrava la vittoria di Barac su Sisera. In quel canto si diceva: “Benedetta fra le donne è Iael, moglie di Heber il chenita; benedetta fra le donne che vivono in tende”. Quindi Iael non era una donna astuta e malvagia, come l’hanno descritta alcuni critici. Era invece una donna determinata e coraggiosa. Come aveva fatto Raab prima di lei, decise di schierarsi dalla parte di Geova. Sapeva che Sisera era un nemico di Geova, e ora lei aveva l’opportunità di eseguire il giudizio divino contro quell’uomo malvagio. Ma come avrebbe fatto?
Ovviamente Iael sapeva che non avrebbe mai potuto avere la meglio in un combattimento corpo a corpo, perché Sisera era senz’altro un guerriero forte ed esperto. Allora lo invitò a entrare nella sua tenda per riposare. Lo coprì con una coperta e, quando lui le chiese dell’acqua, lei gli diede del latte. Sisera le disse di mettersi di guardia all’entrata della tenda e di mentire a chiunque avesse chiesto se lì era entrato un uomo. Poi si addormentò.
Dio si servì di una donna per eseguire il suo giudizio su uno spietato guerriero
Iael capì che era il momento di agire. Prese degli attrezzi che evidentemente usava spesso: un grosso martello e un piolo da tenda, probabilmente entrambi di legno. Senza far rumore si avvicinò a Sisera. Si chinò accanto alla sua testa, pronta a colpire. Un solo movimento sbagliato avrebbe significato una morte terribile per lei, ma Iael non fece il minimo errore. Fu questione di un attimo e Sisera era lì, morto, con un piolo conficcato nelle tempie.
Dopo un po’ arrivò Barac, che era all’inseguimento di Sisera. Iael gli andò incontro e gli disse: “Vieni, ti mostrerò l’uomo che stai cercando”. Barac entrò nella tenda e capì che si erano adempiute le parole profetiche pronunciate da Debora: “Sarà nelle mani di una donna che Geova consegnerà Sisera”.
Nel loro canto di vittoria, Barac e Debora lodarono Iael. Dopo questo episodio Iael non viene più menzionata nella Bibbia, ma ancora oggi, più di 3.200 anni dopo, possiamo imparare dal suo straordinario esempio. Nei nostri giorni i servitori di Dio non combattono usando armi letterali, ma sono comunque in guerra, una guerra spirituale. E oggi più che mai hanno bisogno dello stesso coraggio mostrato da Iael.
Leggi questi passi della Bibbia:
Per parlarne insieme:
In quali modi Iael mostrò coraggio?
Vai più a fondo
1. Quali similitudini ci sono tra la battaglia combattuta al tempo di Barac e la battaglia di Armaghedon? E quali sono le differenze? (w19.09 8-9 parr. 3-6)
2. Il marito di Iael, Heber, si era alleato con i nemici di Israele, i cananei. Ma che parentela c’era tra Heber e gli israeliti? (it “Heber” n. 2)
3. In che modo la vittoria di Israele su Sisera e Iabin rafforzò la fede del popolo di Dio anche molti anni dopo? (w08 15/10 12-15 parr. 3-5, 12-15)
4. Perché il modo in cui Debora lodò Iael è degno di nota? (w15 1/8 15 par. 3) Immagine A
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Una storia che ti riguarda
In quali situazioni una sorella che ha il marito non Testimone potrebbe aver bisogno di coraggio, proprio come Iael?
Pur non essendo una profetessa, come Debora, né un soldato, come Barac, Iael fece comunque tutto quello che poteva per Geova. Cosa possiamo imparare da lei se abbiamo delle limitazioni? Immagine B
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In quali altri modi potresti imitare il coraggio di Iael?
Una prospettiva più ampia
Cosa ti insegna su Geova la storia di Iael?
In che modo questa storia si collega al proposito di Geova?
Cosa vorresti chiedere a Iael quando sarà risuscitata?
Scopri di più
Guarda questo video e nota come l’esempio di Iael incoraggia una giovane sorella a dare testimonianza.
Iael è una delle tante donne la cui storia ha molto da insegnarci. Per scoprire qualcosa in più su alcune di loro, leggi questo articolo.
“Donne della Bibbia. Cosa possiamo imparare da loro?” (ijwbq articolo 161)