Esperienze di campo
ALCUNE DELLE “ALTRE PECORE” DEL SIGNORE IN INDIA
Uno dei testimoni di Geova racconta un’esperienza che ebbe in Kolar, India meridionale, in merito al radunamento delle “altre pecore” del Signore.
“Un giorno ero a casa di un dottore che è il servitore di un gruppo locale dei testimoni di Geova, e vi entrò un anglo-indiano di circa ventisei anni, per essere visitato; aveva un forte mal di capo. Gli parlammo e gli dicemmo che il dottore poteva dare soltanto un sollievo temporaneo per la sua malattia, ma noi conoscevamo qualcos’altro più meraviglioso di tutte le medicine già scoperte e questo porterebbe un sollievo permanente. Subito rizzò i suoi orecchi e ci chiese di spiegare. Noi continuammo e gli demmo una buona testimonianza, quindi gli spiegammo del Regno, che porterebbe sollievo permanente. Egli fu così incoraggiato che desiderò di conoscere di più del Regno; non aveva mai udito una cosa simile prima, dato che era un cattolico. Così gli presentai i libri e prese ‘The Kingdom Is at Hand’, ‘The Truth Shall Make You Free’, ‘Equipped for Every Good Work’ e una Bibbia, libro che toccava per la prima volta nella sua vita. Andò a casa e cominciò a leggere i libri. Un paio di giorni più tardi era di ritorno con un breviario cattolico romano nella sua mano e un rotolo con figure di cuori insanguinati. Disse che ora aveva ricevuto la verità (perchè aveva confrontato gli insegnamenti della sua chiesa e della letteratura della Società con la Bibbia e aveva trovato che la Società aveva ragione) voleva disfarsi di tutto questo ammasso cattolico. Allora fece molte interessanti e intelligenti domande, alle quali risposi usando la Bibbia. Indi mi invitò a casa sua per il giorno seguente alle 9 del mattino. Quando vi arrivai era accuratamente vestito e disse: ‘Bene, riconosco che soltanto avere una conoscenza non è tutto quel che conta. Nè è la fine della questione. Ma io riconosco che v’è un’opera che deve essere compiuta. Così andiamo, vengo a lavorare con voi questa mattina e cominceremo a lavorare nelle case qui attorno.’ Presto si abituò allo stato di cose e ha fatto un po’ di testimonianza ogni giorno, e tutti i suoi amici sono sorpresi. Gli parlai dell’assemblea di circoscrizione a Madras ed egli, sua moglie e suo cognato verranno tutti.
“L’altro giorno ebbi una lettera da lui la quale diceva che stavano facendo uno studio fra di loro nella sua casa quando entrò il prete senza bussare. Nella sua lettera diceva: ‘Non facemmo nemmeno caso a costui che prima praticamente adoravamo, ma continuammo il nostro studio in modo che potesse udire.’ Il risultato fu che il prete si irritò e uscì irritato. Essi possedevano finalmente la verità e non avevano più paura di lui. Il prete non ha mai più mostrato la sua faccia e la coppia si rallegra pensando che sono liberi dai ceppi della religione. In verità il Signore sta raccogliendo le sue altre pecore’.”
LA PROVA SCRITTURALE CONVINCE I SINCERI
Il retto uso della Parola di Dio prontamente scaccia il pregiudizio.
“Poco più di un anno fa, un freddo mattino piovoso mentre andavo a uno studio, presi sulla mia automobile una donnina czeca e due piccoli bambini che portavano a casa dei generi alimentari dalla drogheria. Deviai dalla mia strada per portarla a casa. Le diedi testimonianza prima che uscisse dall’automobile, ma, dopo che mi disse quanto fosse basso suo marito circa il permettere alla famiglia di studiare la Bibbia perchè diceva che questo era tutto quello che aveva appreso quando era bambino in una scuola cattolica, non insistetti affinché prendesse il libro. Menzionò che sarebbe dovuta andare al Municipio per affari il giorno seguente, così mi offersi di andare a prenderla. Quando ritornavamo il giorno seguente, disse: ‘Ho intenzione di prendere quel libro.’ Indi chiamò la sua vicina di casa e ne diedi uno a lei. Sembrava che apprezzasse tanto ciò che avevo fatto.
“Facendo la visita ulteriore ai czechi, uno dei figli, dell’età di circa ventitrè anni, venne alla porta, con il libro in mano. Egli veramente risentì ciò che era detto di Maria, e mi disse: ‘C’è qualcosa in questo libro che non posso capire.’ Gli chiesi se avesse mai visto una Bibbia cattolica, mi rispose di no. Ne avevo una nell’auto, così andai a prenderla. Egli fu così sincero e onesto che quando sedetti al suo fianco posò la mano sulla Bibbia e disse: ‘Ora, crederò a tutto ciò che mi mostra in questo libro.’ Quando gli citai Esodo 20:5, fece schioccare le dita e disse a sua madre: ‘Come mai quelle immagini nella chiesa cattolica? Avevano una grande fotografia del Papa appesa al muro come pure immagini nella camera.
“Disposi per uno studio del libro ‘Sia Dio Riconosciuto Verace’ con lui, sua madre e sua sorella diciottenne. Due fanciulli più piccoli abbastanza sovente prendevano parte allo studio, e stanno ora invitando allo studio alcuni dei vicini, e han chiesto alle monache dove frequentano la scuola se sanno chi è Geova. Usiamo tre traduzioni della Bibbia, la Douay, la King James e l’American Standard. Quando eravamo al capitolo sulle immagini, per un pò di tempo pensavo che i miei studi sarebbero terminati. Il padre, che era rimasto nella camera attigua, uscì usando il più vile linguaggio e trasse un portafoglio con la figura della vergine Maria in esso. A questo, la madre scattò in piedi e lo afferrò. Un altro figlio, che ascoltava solamente, si alzò, lo spinse nell’altra camera e cercò di chiudere la porta a chiave. Allora pensai ch’era meglio andarmene. Dopo essersi scusati per quanto era successo, insistettero perchè ritornassi la settimana seguente come di solito. Dopo d’allora, se l’uomo è in veranda quando arrivo, si alza e va dietro la casa, e non ci dà fastidio.
“Abbiamo finito ‘Sia Dio Riconosciuto Verace’ e studiamo ora il libro The New World. Nelle ultime tre domeniche il giovane è venuto con me di porta in porta nelle sue vicinanze e abbiamo collocato nove libri, come pure molti opuscoli. Ieri lavorammo l’isolato proprio di rimpetto alla sua casa. Disse che si sentiva sicuro che ci saremmo imbattuti in un’opposizione, ma sembrava sorpreso trovando la gente, piuttosto molti di loro, con un’attitudine ricettiva. Egli realmente parlò a una donnina cattolica francese abitante proprio di fronte alla sua casa. Ella esitava sul prendere il libro, dicendogli che aveva paura che fosse un peccato a leggerlo. Continuò dicendole che non aveva bisogno di aver paura di ciò, perchè l’avrebbe aiutata a comprendere la Bibbia. Disse: ‘Mi fu insegnato dalle monache di non mettere mai le mani su una Bibbia di King James, ma so ora che si possono leggere tutte. Comunque, la Bibbia Cattolica ha sette libri aggiunti e la parola purgatorio non si trova in essa.’ Egli veramente conversò con lei, e le disse che le avrebbe prestato la sua Bibbia Cattolica e sarebbe andato ad aiutarla a capire il libro, sicchè ella lo prese. Sua madre è ora abbonata a La Torre di Guardia.
UN PRETE ASCOLTA
In California un ministro di Geova in servizio continuo usa tatto teocratico nell’aiutare altri a vedere la verità della Parola di Dio. Egli narra un caso particolare:
“Mentre ero impegnato nell’opera di porta in porta un giorno, incontrai un uomo che mi consigliò di ‘metter via quei libri’ perchè non c’era verità in essi. Gli chiesi dove potevo trovare la verità, poiché io sono un uomo di origine greca, in cerca di conoscere più verità. Mi invitò a entrare, mi informò che era un predicatore, e mi offrì alcuni dei suoi volantini. Dopo una discussione di quarantacinque minuti con lui e la famiglia, egli prontamente ammise che avevamo la verità e che io gli avevo dato più verità scritturali di quanto avesse mai conosciuto nei suoi trent’anni di ‘ministero’. Si abbonò a La Torre di Guardia. prontamente riconoscendo ch’è una rivista importante, e prese altre pubblicazioni”.
LA CONDOTTA DEI VERI CRISTIANI SOSTIENE LA LORO PREDICAZIONE
Uno dei testimoni di Geova nella Nuova Zelanda racconta esperienze le quali dimostrano che la condotta seguita dai servitori di Dio li identifica nella mente di quelli che sono assetati di verità.
“Alla casa di una signora che non aveva mai parlato ai testimoni di Geova personalmente, io e un altro proclamatore spiegammo il perchè della nostra visita. Lacrime immediatamente scesero dai suoi occhi e disse: ‘Sapete, ho sempre desiderato di essere una vera cristiana e di fare un’opera come la vostra. Voi certamente fate l’opera che Gesù comandò di dover fare, e di casa in casa pure. So che voi siete veri cristiani, perchè ho sovente osservato l’opera che fate, e ho pregato ch’io pure possa qualche giorno aver parte proprio in questa opera. Non sono soddisfatta della mia chiesa (Avventisti del Settimo Giorno), perchè sento che da me si esige di più!
“In un’altra occasione un’altra credente del Sabato venne alla celebrazione del Memoriale in un piccolo gruppo di testimoni di Geova. Ella venne col pensiero di partecipare agli emblemi come faceva sovente nella sua chiesa; ma, dopo aver udito la prova data sul Memoriale, 14 di Nisan, ecc. decise di passare gli emblemi. Più tardi aveva molte interessanti domande da rivolgere e a queste fu data risposta a sua soddisfazione. . . A casa studiò ulteriormente sulla celebrazione del Memoriale. Convincendosi che era stata male informata su questo importante soggetto dalla sua chiesa, ella ha preso parte alla testimonianza in comitiva di casa in casa coi testimoni di Geova la domenica mattina, e non s’è mai voltata indietro; ora è una proclamatrice regolare e zelante, e si rallegra di sapere che dopo tanto tempo finalmente ha trovato la verità”.