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  • Una dodicesima classe di Galaad per sopperire alla scarsezza di cibo

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  • Una dodicesima classe di Galaad per sopperire alla scarsezza di cibo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1950
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1950
w50 15/2 pp. 61-63

Una dodicesima classe di Galaad per sopperire alla scarsezza di cibo

“NON fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno”. (Amos 8:11) È questa la carestia per cui il mondo perisce. Questa è la carestia che assorbe la forza spirituale e permette alle concupiscenze carnali d’entrare in iscena. Questa è la carestia che porta alla delinquenza e al disastro nel campo familiare, che indebolisce il fronte nazionale contro l’ateismo. Rende le nazioni mature per essere mietute e raccolte dalla falce del comunismo. Peggio ancora, questa scarsità di cibo spirituale rende la cristianità malata a morte, inadatta ad adorare e servire Iddio energicamente. La mancanza di cibo materiale uccide il corpo. La mancanza di cibo spirituale uccide la speranza della vita eterna futura nel nuovo mondo di Geova Dio ora vicino.

Ed è un vano gesto additare le centinaia di sette e culti religiosi della cristianità come riserve di cibo spirituale, e chiedere con indignazione perchè dev’essere quivi compiuta un’opera di sollievo. Non regna la delinquenza nella cosiddetta cristianità? E l’odio religioso e di razza? E l’empietà? V’è un abisso tra le pie frasi e le egoistiche azioni della cristianità, il quale attesta beffardamente la sua ipocrisia. Essa ha tutti i sintomi di chi è spiritualmente affamato. Gesù ministrava in comunità imbevute di religione, eppure la sua predicazione brillava sugli abitanti come una grande luce. Nella loro precedente condizione religionizzata erano definiti come ‘giacenti nelle tenebre e nell’ombra della morte’. (Matt. 4:13-17) Così è oggi, e centinaia di migliaia di persone di buona volontà bramano di cambiare le tenebre in luce, l’ombra della morte con prospettive di vita.

Migliaia di queste persone di buona volontà spiritualmente affamate giacciono nelle tenebre in paesi come America Centrale, Sud America, Terranova, Canada, Stati Uniti, Antille, Africa, Siam, Birmania e Italia. Sì, veramente, anche in Italia, sede della Gerarchia Cattolica Romana. Ed è in questi paesi come pure in altri che si recano ora i diplomati della dodicesima classe della Scuola Biblica Watchtower di Galaad, sita nello Stato di New York, per alleviare la scarsità di cibo. Essi vanno forniti, non con carne e grano letterale, ma con conoscenza, esperienza ed esercitazione. Per due anni e più ciascuno dei 106 diplomati servì come ministro in servizio continuo prima di frequentare Galaad. Durante cinque mesi essi ricevettero un intenso ammaestramento per esser in modo speciale al servizio missionario in campi stranieri. Il 6 febbraio 1949, vennero diplomati, 101 ottennero i diplomi di merito.

Dopo l’intensa applicazione allo studio e con la prospettiva del servizio missionario all’estero, il giorno del conferimento dei diplomi si presentò con un senso di gioioso rilassamento. Di buon mattino sabato 5 febbraio, i parenti e gli amici degli studenti diplomatisi cominciarono ad arrivare, alcuni provenendo persino dal Texas, da Montana, dalla California ed anche da lontane provincie canadesi come British Columbia e Saskatchewan. La “casa aperta” si offrì con la vista di gruppi felici che visitavano la cascina e il podere. Alla sera la “popolazione” di Galaad era cresciuta a 754, tale essendo il numero delle persone radunate allora nella sala delle adunanze per lo studio de La Torre di Guardia su soggetto appropriato, “Ministri a Sostegno della Causa nel 1949”. Selezioni di musiche e cantici eseguiti con talento dagli studenti chiuse il programma della serata.

Il 6 febbraio Galaad divenne una piccola “città movimentata” per la folla insolita di 1346 presenti alla cerimonia del conferimento dei diplomi della stagione invernale. Salone, classi, sala di ricreazione, sala da pranzo ed anche la biblioteca Siloe tutte in collegamento fra loro furono presto riempite per accomodare la più gran folla invernale per le cerimonie del conferimento dei diplomi. Auguri agli studenti diplomati da parte del servitore della fattoria e di quattro istruttori della scuola, una lettera di un quinto istruttore non presente, e la lettura di molti telegrammi augurali provenienti da tutta la terra, nonchè adatti commenti del servitore della Filiale degli Stati Uniti, tutto ciò preparò l’ambiente a un discorso che mostrò d’essere straordinario a giudicare dalle numerose e sincere espressioni di approvazione e apprezzamento che lo accompagnarono. Trattava il soggetto dell’amore, e fu pronunciato da N. H. Knorr, presidente della scuola e della Società Watchtower.

Nell’introduzione del discorso dichiarò che non occorreva prendere appunti, poiché usava 1 Corinzi, capitolo tredicesimo, come sue annotazioni, e se sorgesse nel futuro il bisogno di richiamare alla mente il consiglio dato, basterebbe una lettura di questo capitolo. L’oratore discusse il capitolo versetto dopo versetto. Non apporta profitto alcuno esercitare il ministero con molta conoscenza e con fede grande sino a smuovere le montagne se tutto ciò non è fatto con amore. L’amore è un dono che dev’essere coltivato, coltivato dimostrando pazienza e gentilezza. Coltivato non dandosi delle arie di superiorità, non essendo rude. L’amore non insiste sui diritti, ma cede, non con risentimento, ma con mansuetudine. Coltivatelo. L’amore non si rallegra dell’ingiustizia, è felice solamente con la verità. Altri doni possono cessare; l’amore, mai. Ciò che manca di conoscenza può esser più che ripagato con l’amore. Per chi apprezza i doni della fede, della speranza e dell’amore, l’amore è il più grande, e procaccerà quel dono mentre lavora coi suoi fratelli e mentre predica.

Il fratello Knorr diede seguito a questo discorso con la presentazione d’una busta per ogni studente, contenente una fotografia della classe e, per quelli diplomati con merito, un diploma. Allorchè l’ultima busta fu distribuita uno studente si alzò e chiese il permesso di leggere una lettera a nome della classe. Ottenuto il consenso spiegò che la lettera proveniva dalla classe ed era indirizzata al fratello Knorr, indi la lesse affinché tutti gli adunati potessero udirla. Dopo aver espresso gratitudine per le provvisioni prese a Galaad per la loro speciale preparazione, la lettera esprimeva alcune sentite risoluzioni, come segue:

“Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è paziente. . . ., non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi (2 Piet. 3:9) Noi per grazia di Geova, ‘affretteremo il giorno’ della sua finale rivendicazione dichiarando la sua imminenza, la certezza della distruzione dell’intera organizzazione di Satana e la benedizione di tutte le persone di buona volontà verso Dio mediante il Regno sotto il Re, Cristo Gesù, persino con l’immediata divulgazione della proclamazione dell’evangelo del Regno nel caposaldo della Gerarchia, l’Italia. Sapendo che vi sono molti in Italia dotati d’un giusto desiderio d’ottenere la conoscenza della Parola di Dio e che desiderano d’essere liberati dalla schiavitù della paura e della superstizione che li ha tenuti oppressi per molti anni, ventisette di noi sono grati dello speciale privilegio avuto di ‘affrettare,il giorno’ di salvezza per le molte migliaia di persone di lingua italiana di buona volontà verso Geova.

“Geova Dio ci ha dato una lingua per insegnare, affinché possiamo sapere come soccorrere gli stanchi con la sua Parola, non soltanto in Italia, ma in Birmania, nel Siam, nelle Americhe Centrale e Meridionale, in Africa, nelle isole del mare e in altre parti della terra. Non siamo contenti di fermarci a questo punto, ma la nostra preghiera è che il nostro amore possa divenir più ricco che mai nella conoscenza e nella perfetta visione. Sapendo che l’istruzione che abbiamo ricevuto a Galaad ci ha posti sul sentiero dei maggiori privilegi di servizio, noi attendiamo alle opportunità di servire i nostri fratelli e le persone di buona volontà verso Geova in tutta la terra”.

L’adempimento di queste risoluzioni farà molto per sopperire alla scarsità di cibo spirituale nei paesi che devono essere visitati da questi diplomati, e i testimoni di Geova attenderanno con gioia i rapporti che indicheranno come il messaggio nutritivo ch’essi proclamano avrà prodotto in quei paesi più testimoni per il Signore. In modo speciale i lettori de La Torre di Guardia attenderanno i rapporti dei 28 (un diplomato di una classe precedente si unì ai 27 di questa classe) che serviranno in Italia. Per la maggior parte della dodicesima classe la passeggiata della domenica pomeriggio a Siloe e il programma serale di espressioni indirizzate dagli studenti segnò il termine dei loro giorni di scuola in Galaad, mentre per i 27 diplomati destinati in Italia, rimanevano altri dieci giorni di lavoro dopo essere stati diplomati, dieci giorni d’intensa istruzione nella lingua italiana prima di salpare per l’Italia.

Gesù disse: “Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perchè essi saranno saziati”. Possano i diplomati della dodicesima classe essere usati da Geova per soddisfare questa fame e sete e perciò sopperire alla scarsità mondiale di cibo spirituale.

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