BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w50 1/12 pp. 367-368
  • Sulla trasfusione di sangue

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Sulla trasfusione di sangue
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1950
  • Sottotitoli
  • 8 ottobre 1949
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1950
w50 1/12 pp. 367-368

Sulla trasfusione di sangue

8 ottobre 1949

Caro Signore,

Rispondiamo alla vostra del 21 settembre in merito alla trasfusione di sangue.

Invero, Gesù faceva opere di misericordia in giorno di sabato e non era considerato colpevole perché era legale far questa specie di bene nel sabato giudaico. Anche i sacerdoti nel tipico tempio di Gerusalemme lavoravano per eseguire le loro funzioni sacerdotali, ed erano considerati senza colpa. Anche Davide e i suoi uomini mangiarono i pani di presentazione riservati solo ai sacerdoti che entravano nel tabernacolo, perché Davide e i suoi uomini avevano bisogno di cibo. Ma si può scritturalmente far appello a questi fatti per giustificare un Cristiano che ricorra a trasfusioni di sangue per se stesso o per qualcuno dei suoi amici o persone care? Considerate:

Il patto di Dio relativo alla santità del sangue della creatura fu fatto col genere umano mediante Noè prima che la legge sabatica fosse istituita presso i Giudei per mezzo di Mosè. (Genesi 9:1-6) Perciò quando la morte di Gesù abolì il patto mosaico con la sua legge sabatica il patto noetico concernente il sangue era ancora in vigore, e anni dopo la morte di Gesù gli apostoli e i discepoli di Gesù riconoscevano questo fatto e perciò imposero ai credenti Cristiani di astenersi dall’introdurre nel loro organismo il sangue della creatura. (Atti 15:19, 20, 28, 29; 21:25) Dunque con le sue buon opere di sabato Gesù non pose il precedente perché i suoi seguaci violassero il patto noetico relativo al sangue o facessero delle eccezioni al riguardo. I sacerdoti che di sabato lavoravano nel tempio non diedero alcun esempio ai loro fratelli che non eran sacerdoti di violare il sabato con lavori secolari; e perché mai? Perché quei sacerdoti erano ordinati da Dio per fare quelle opere nel tempio tutti i giorni della settimana, non escluso il sabato. In tal modo essi ubbidivano a Dio facendo quel che facevano di sabato, non fuori ma nel tempio. Però, facendo questo non violavano il patto noetico circa il sangue.

Anche Davide e i suoi uomini nel mangiare i pani di presentazione non ricevettero i pani che avrebbero privato il Santo del tabernacolo della provvista di pane che doveva star lì davanti a Dio. Erano pani di presentazione che il sacerdote aveva già tolto per far questo a pani freschi, cosicché il pane che Davide mangiò era in realtà ora comune. Leggiamo: “Il sacerdote gli diè dunque del pane consacrato perché non v’era quivi altro pane tranne quello della presentazione ch’era stato tolto d’innanzi all’Eterno, per mettervi invece del pan caldo nel momento in cui si toglieva l’altro”. (1 Samuele 21:6) Era dunque pane che aveva già servito il suo sacro scopo. Ma accettandolo e mangiandolo Davide non violava né faceva eccezione al patto noetico concernente la santità del sangue. Che egli non avrebbe fatto eccezione al sacro patto riguardante il sangue è dimostrato dal suo commento quando alcuni dei suoi soldati rischiarono la loro vita per recargli, non sangue, ma acqua dal pozzo di Betleem da bere. Davide versò l’acqua a terra dove fu ordinato che il sangue fosse sparso. Leggiamo: “Ma egli non ne volle bere, anzi la sparse al Signore, e disse: Tolga ciò l’Iddio mio da me, che io faccia questo; berrei io il sangue di questi uomini che sono andati là al rischio della lor vita? conciossiaché abbiano recata quest’acqua al rischio della lor vita; e non ne volle bere”. (1 Croniche 1 Cronache 11:18, 19, Diodati) In armonia con questo egli disse, nel Salmo 16:4: “Io non offrirò le loro libazioni di sangue”.

Molti religionisti dicono che la trasfusione di sangue non è soggetta al patto noetico concernente il sangue, ma è un’eccezione a questo divieto d’introdurre del sangue nell’organismo d’una persona a causa del bene che la trasfusione del sangue farebbe. Ma fece Dio qualche eccezione al patto del sangue perché c’erano casi in cui esso sembrava far del bene? No. Quando gl’Israeliti stavano inseguendo i Filistei si estenuarono, ma la loro estenuazione fisica non fu considerata come una scusa per introdurre nel loro organismo il sangue della creatura. Leggiamo: “Essi dunque sconfissero quel giorno i Filistei da Micmas ad Ajalon; il popolo era estenuato, e si gettò sul bottino; prese pecore, buoi e vitelli, li scannò sul suolo, e li mangiò col sangue. E questo fu riferito a Saul e gli fu detto: ‘Ecco, il popolo pecca contro l’Eterno, mangiando carne col sangue’. Ed egli disse: ‘Voi avete commesso un’infedeltà; rotolate subito qua presso di me una gran pietra’. E Saul soggiunse: ‘Andate attorno fra il popolo, e dite a ognuno di menarmi qua il suo bue e la sua pecora, e di scannarli qui poi mangiate, e non peccate contro l’Eterno, mangiando carne col sangue!’” (1 Samuele 14:31-34) E quando gli uomini di Saul inseguivano e uccidevano così i Filistei, essi non violavano il Sesto Comandamento: “Non uccidere,” ma agivano per comando di Dio giustiziando i suoi nemici e servivano così da giustizieri per lui. Questo non era commettere omicidio. E che non lo fosse è provato dal fatto che non dovevano fuggire alle città di rifugio per salvarsi dal vindice del sangue, nelle quali città di rifugio doveva fuggire ogni Israelita che avesse commesso omicidio inconsapevolmente o involontariamente. (Num. 35:9-34) Pertanto l’argomento che la trasfusione di sangue sia giustificabile perché rianima la vita umana esaurita è un argomento di saggezza mondana ed è privo di fondamento scritturale.

Dobbiamo quindi stare attenti nel tentar di giustificare l’uso della trasfusione di sangue, presumendo che salvi la vita e sia quindi bene agli occhi di Dio. Si ritiene che faccia solo bene, ma poche persone riflettono quante vite abbia mancato di salvare ed anche quanto danno abbia recato sia al donatore di sangue che a quello che riceve la trasfusione di sangue, la cui guarigione viene attribuita a questo procedimento medico. Soltanto perché il sangue viene trasfuso direttamente nella circolazione sanguigna del donatario anziché direttamente nel suo stomaco per ivi trovare infine la propria via nella sua circolazione sanguigna non è detto che non si tratti di mangiare sangue e non sia quindi violazione del patto noetico contro l’introduzione del sangue della creatura nell’organismo umano. Questo è un mangiare il sangue di un altro allo scopo di rifornire una circolazione sanguigna e un far questo in fretta. Di conseguenza è una violazione del patto di Dio concernente la santità del sangue. Il danno maggiore che esso fa non è fisico, ma è quello di creare disdegno verso il patto e il comandamento del grande Datore della vita, Geova Dio.

Vostri sinceri amici onoranti il nome di Dio

WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY

8 ottobre 1949

Caro Amico,

La vostra lettera del 21 settembre riguardante l’articolo sulla trasfusione del sangue apparso recentemente sulla nostra rivista Awake! è stata in realtà interessantissima.

La creazione di Eva mediante una costola di Adamo non può essere in nessun modo considerata come una trasfusione di sangue, sebbene il sangue alimenti le ossa. La Bibbia parla del mangiare il midollo delle ossa, ma al tempo stesso parla contro il mangiare o il bere il sangue d’una creatura. (Salmo 63:5; Isaia 25:6) In tal modo la Parola di Dio fa una distinzione tra il sangue e le ossa col loro midollo.

Comunque, il patto di Dio concernente la santità del sangue fu fatto dopo la creazione di Eva mediante Adamo, così che qualunque sia stato il modo in cui Dio abbia fatto Eva Iddio impose ai discendenti di Adamo ed Eva il divieto d’introdurre nel loro organismo il sangue degli animali. Non si può dire che Dio proibisse puramente il sangue della creazione animale inferiore, ma non quello umano. La dichiarazione di Dio il Creatore stabilisce che la vita di ogni carne è nel sangue, e questo è vero sia per il sangue dell’uomo che per quello degli animali inferiori. Per tale ragione la Bibbia parla del sangue di Cristo come del mezzo efficace per redimere il genere umano e per cancellarne i peccati che sono puniti con la morte. Siamo redenti per mezzo del sangue di Cristo come d’un agnello senza difetto e senza macchia, dice 1 Pietro 1:18, 19.

La copulazione umana per la riproduzione del genere umano non può essere considerata come una trasfusione di sangue dal maschio alla femmina. Almeno, Dio fece distinzione tra questa e l’introduzione del sangue nell’organismo umano. Nello stesso tempo in cui Dio stabilì il suo patto con Noè e con tutto il genere umano vietando di mangiare il sangue della creatura egli emanò di nuovo l’ordine divino: “Crescete moltiplicate, e riempite la terra,” cioè di adempiere la riproduzione umana. (Genesi 9:1-7) Dio non avrebbe vietato d’introdurre il sangue d’un altro nel nostro organismo autorizzandoci al tempo stesso di violare il suo patto del sangue in altra maniera, sotto forma d’un altro procedimento. Dio è fedele ai propri principi, e quindi l’atto del matrimonio non dev’essere confuso con la trasfusione di sangue. La vita può esser data o riprodotta mediante l’atto del matrimonio dell’uomo e della donna, ma non mediante la trasfusione medica di sangue.

Vostri sinceri amici proclamanti l’onore divino

WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi