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  • Una speranza vaga
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
w56 1/2 pp. 67-69

Una speranza vaga

QUAL È la vostra speranza? Questa è una domanda alla quale l’uomo comune risponde vagamente, se mai risponde. Ciò perché molti sedicenti Cristiani non sono veramente sicuri della loro speranza. Essi possono pensare di avere una speranza, ma in quale situazione imbarazzante si troverebbero se fosse loro richiesto di spiegare la loro speranza chiaramente, in modo logico e conciso, con argomenti convincenti. Questa speranza vaga prevale talmente in tutta la Cristianità che ha allarmato qualche alto ecclesiastico. Il vescovo J. E. Lesslie Newbigin, uno dei teologi che prepararono il soggetto per l’assemblea generale del Concilio Mondiale delle Chiese in Evanston, ammise: “Probabilmente il punto più debole della costituzione del Cristiano moderno è la mancanza di sufficiente speranza. Egli non può dire, perché non è sicuro, che cosa proprio spera”.

Perché tanti sedicenti Cristiani non sono sicuri della loro speranza? Ci sono tre ragioni: (1) Riluttanza a esaminare criticamente la propria speranza, provarne la veracità, vedere se ha un sano fondamento; (2) la mancanza da parte del clero di diffondere le pure verità della Bibbia non ha permesso al popolo di conoscere nulla circa la più importante di tutte le notizie: il proposito di Geova Dio di stabilire un nuovo mondo, e (3) la sinistra influenza di Satana il Diavolo nel far deviare le persone dalla speranza del regno alle vuote promesse degli uomini.

Sondiamo più a fondo. Primo, la tendenza a evitare l’analisi della loro speranza. Le persone esitano ad esaminare la qualità della loro speranza. Esse somigliano molto alle persone che esitano prima di andare a farsi visitare dal dentista per paura che egli trovi una cavità. Proprio come un dente cariato eventualmente causerà un serio disturbo, così una speranza vaga, se non è modificata, porta al disastro.

A causa di questa vaga speranza il suicidio è divenuto un problema mondiale. La rivista inglese Scientific American esaminando il suicidio disse: “Evidentemente a molti di noi l’idea che le cose miglioreranno serve di protezione contro l’impulsivo suicidio”. I sedicenti Cristiani che hanno una speranza confusa crollano facilmente nella disperazione. Pertanto questa vaga speranza ha generato i culti della “pace di mente” i cui aderenti acquistano libri a milioni sul “come essere felici”. Eppure, nonostante tutti questi volumi, essi non hanno la vera felicità; non sono ancora sicuri di dove la loro speranza, bussola magnetica della mente, li stia dirigendo. Essi mostrano, e in modo abbastanza comprensibile, poco entusiasmo di andare al purgatorio o all’inferno del clero, ma neanche mostrano uno spontaneo entusiasmo circa la concezione del clero d’andare in cielo. Se dipendesse dagli uomini, essi piuttosto vorrebbero vivere in felicità sulla terra. Ma poiché il clero non ha detto loro che ciò è possibile e che non è soltanto questione di scegliere tra “cielo e inferno”, i frequentatori della chiesa si sono dovuti rivolgere alla psicologia per ottenere la felicità. Ma la felicità che ottengono dalla psicologia è come una vetrina attraente. Come un’autorità disse: “Non è probabile che qualche espediente psicologico o mutamenti di attitudine risolvano tensioni che sono davvero significative”.

Questo ci porta alla seconda ragione della vaga speranza: il clero ha abbandonato la Bibbia per seguire paganesimo, tradizioni, credi senza fondamento, teorie e pompe cerimoniali. Non solo questa è una religione vuota ma è anche falsa. Soltanto pochi ecclesiastici hanno il coraggio di ammettere che oggi l’insegnamento religioso è quasi tutto vago. Non molto tempo fa nella città di New York l’ecclesiastico W. P. Pettingill disse della religione: “Il novantanove per cento della religione in questa città dovrebbe essere scartata. . . . La maggior parte d’essa è falsa religione che ignora gli insegnamenti di Cristo”.

La vera speranza non deriva dalle tradizioni degli uomini; essa viene da Dio. Geova è “l’Iddio che dona speranza”. Le persone di cuore onesto devono rivolgersi alla sua Parola. “Perché tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostra istruzione, affinché mediante la nostra perseveranza e mediante la consolazione delle Scritture noi abbiamo speranza”. Ecco l’unica sorgente di speranza: la Parola di Dio, la Bibbia! — Rom. 15:4, 13, NM.

Il clero ha sommerse le verità bibliche che distruggono e smascherano chiaramente gli errori. Ignorare completamente la Bibbia nei loro sermoni significa diventare più moderni. Infatti, molte chiese, se tutte le Bibbie nel mondo dovessero improvvisamente scomparire, potrebbero continuare ad operare come se nulla fosse accaduto. Il gioco della tombola può continuare senza la Bibbia. Per divertimenti sociali, gite e danze non ci vuole la Bibbia. La letteratura è basata su tutto eccetto che sui libri biblici. I sermoni sul “vivere in modo positivo” sono basati sui princìpi fondamentali della psicologia e possono essere pronunciati senza la Bibbia. Gli organi della chiese, i cori e le cerimonie pompose religiose possono continuare senza la Bibbia. L’insegnamento della trinità, del tormento eterno, dell’immortalità dell’anima come pure l’incenso e le candele accese ai “santi”, le preghiere con rosari, l’uso delle immagini e delle statue e il pagamento di denaro per far uscire qualcuno dal purgatorio possono continuare senza la Bibbia, perché tutto questo non ha alcun fondamento biblico! Ecco dunque l’inconfutabile fatto: oggi le chiese operano virtualmente senza la Bibbia. Non c’è da meravigliarsi se i parrocchiani non possono definire la loro speranza, o anche se dubitano che ne abbiano una.

Le trasmissioni radiofoniche e televisive cosiddette religiose non tengono conto della Bibbia. Il rettore della scuola teologica di Yale, come è stato riportato dal Times di New York del 2 marzo 1955, disse: “Molti programmi cosiddetti religiosi dal punto di vista cristiano non sono né comprensibili né intelligenti. In breve, troppi cosiddetti programmi religiosi sono o sentimentali o meschini o l’uno e l’altro. Nel loro sforzo di suscitare interesse, essi diventano presto scoraggianti dal punto di vista della sincera, ben fondata e completa fede cristiana”. Ne risulta maggior incertezza.

Infine, il Diavolo ha così interamente accecato gli uomini che la gran massa della gente è perpetuamente all’oscuro non soltanto riguardo alla propria speranza ma anche del proposito di Dio: “Se ora la buona notizia che noi dichiariamo è realmente velata, è velata per quelli che periscono, fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli”. — 2 Cor. 4:3, 4, NM.

Ora è tempo di dissipare la nebbia della falsa religione. Abbandonate i confusi ed incerti insegnamenti religiosi, i quali possono soltanto condurre alla stessa sponda nebbiosa in cui essi si trovano. Acquistate una speranza luminosa e sicura imparando del nuovo mondo di Geova. Studiate la Bibbia associandovi alla società del nuovo mondo. — 2 Piet. 3:13.

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