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  • Che cosa dovrebbero dire i sermoni?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
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  • IL GENERE DEI SERMONI COMUNI
  • INADEGUATI ALLE ESIGENZE DELL’UOMO
  • I SERMONI DOVREBBERO METTERE IN RILIEVO IL REGNO
  • LA RISPOSTA ALLA DOMANDA: CHE COSA FARÒ?
  • I sermoni hanno un tema troppo insignificante
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
w58 1/9 pp. 520-525

Che cosa dovrebbero dire i sermoni?

Mai prima d’ora tante persone hanno ascoltato i sermoni. Ma i sermoni comuni dicono quello che dovrebbero dire?

“‘I GRANDI sermoni’ novantanove volte su cento sono seccature”, disse una volta l’ecclesiastico americano Henry Ward Beecher. “Essi sono come campanili senza campane; cose elevate, che servono per ornamento, che attraggono l’attenzione, ma che non provvedono alcun rifugio, che non riscaldano nessuno, che non aiutano nessuno”.

Poiché i sermoni possono attrarre l’attenzione ed essere anche chiamati “grandi” senza aiutare alcuno, dovremmo prenderci il tempo per esaminare i sermoni che ascoltiamo. Questo sarà utile. La Parola di Dio dichiara: “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza”. (Osea 4:6, VR) Dovremmo quindi essere certi di ottenere la conoscenza che ci preserverà dalla distruzione.

È anche particolarmente opportuno esaminare i sermoni. I cosiddetti risvegli religiosi si susseguono rapidamente, ma anche la media dei delitti aumenta. Le chiese aumentano; la moralità diminuisce. E udiamo espressioni come “I delitti prosperano più di tutto dove i campanili delle chiese sono più numerosi”, e “Che gente bigotta!” Sentiamo parlare dell’incredibile ignoranza che vi è intorno alla Bibbia; o come l’evangelista Billy Graham disse: “Pochissimi sono fra noi coloro che conoscono qualche cosa circa il messaggio della Bibbia”. Che cosa è responsabile di questo vergognoso stato di cose? Non lo sono forse i sermoni? Poiché se i sermoni dicessero ciò che dovrebbero dire le persone religiose conoscerebbero il messaggio della Bibbia e la loro condotta sarebbe in armonia con i princìpi di moralità della sacra Parola di Dio. Evidentemente vi è qualche cosa che non va. Per individuare che cos’è, esaminiamo i comuni sermoni moderni.

IL GENERE DEI SERMONI COMUNI

La radio e la televisione hanno reso ben noti i sermoni dei fautori dei risvegli religiosi. La conoscenza contenuta in questi sermoni, se li esaminiamo accuratamente, è di solito limitata all’esposizione del peccaminoso stato in cui si trova il mondo e all’invito rivolto alle persone del mondo a pentirsi e ad accettare Cristo. I sermoni degli evangelisti impartiscono soltanto alcune gocce del vasto oceano della conoscenza biblica. Si può dire che lo scopo degli evangelisti non è quello di spiegare l’intero messaggio della Bibbia, ma piuttosto quello di stimolare le persone a recarsi in chiesa. Ma dopo che le persone sono andate in chiesa che cosa ascoltano? Ancora le stesse cose, ancora riguardo al “ravvedimento dalle opere morte e la fede in Dio”. Ciò è definito dalla Bibbia “la dottrina elementare intorno al Cristo”. (Ebr. 6:1) I comuni sermoni moderni tuttavia spesso dicono poco anche intorno alla dottrina elementare e la Bibbia è trascurata. I sermoni perciò vengono classificati in quattro principali categorie o combinazioni.

Primo, abbiamo il sermone politico. La politica locale, nazionale e internazionale fornisce un vasto soggetto. Molti hanno letto qualcosa nei giornali riguardo al sermone politico che un ecclesiastico ha pronunciato. In America la politica è stata così spesso l’argomento dei sermoni che David Lawrence si sentì obbligato a scrivere in una rivista commerciale, U.S. News & World Report riguardo alla tendenza clericale. “Questo è il tempo dei tempi”, disse lo scrittore, “durante il quale gli ecclesiastici dovrebbero insegnare il Cristianesimo e non divenire essi stessi peccatori nel campo immorale della politica moderna”.

Secondo, abbiamo il sermone sugli avvenimenti attuali. È simile al sermone politico eccetto che è più probabile tratti problemi di sociologia. Quanto al valore in conoscenza di questi sermoni, il Professor Marcus Barth della Facoltà Teologica Confederata dell’Università di Chicago parlando del risveglio religioso in America, dice: “Le chiese sono gremite, ma il problema consiste nel vedere se la congregazione ode qualche cosa nel sermone che i suoi membri non abbiano già letto nel giornale del mattino”. — Time, 18 febbraio 1957.

Terzo, abbiamo il sermone su argomenti divertenti e superficiali. Può riferirsi all’ultimo libro più venduto; può mettere in risalto gli interessanti pensieri di certi scrittori non biblici degni di nota. Spesso questi sermoni tendono maggiormente a divertire che a istruire. Il predicatore può anche recitare di fronte all’uditorio in maniera molto simile a un attore della televisione. Ciò che è evidente nei riguardi di tali sermoni è che essi trascurano quasi completamente la Bibbia. Le poche scritture usate sono adoperate come trampolini per tuffarsi nel gran mare di divertenti soggetti.

A questo riguardo fu pubblicato un articolo di fondo nella rivista religiosa Teologia odierna (inglese) dell’aprile 1953, sul soggetto “Il declino della predicazione della Bibbia”. Esso diceva: “La moderna scomparsa della predicazione della Bibbia non significa semplicemente che i predicatori non usano versetti biblici; al contrario, i versetti sono frequentemente usati, ma così spesso che sono strappati dal contesto e adoperati abusivamente per dare qualche sembianza di autorità biblica a idee e sentimenti che sono biblici soltanto in apparenza. . . . La predicazione è per la maggior parte un mosaico di storie interessanti o di aneddoti personali. Questa predicazione mira a compiacere, a far sì che le persone continuino a venire. La predicazione biblica nel nostro tempo è venuta meno”.

George Jeffrey nelle sue conferenze fatte a Warrack nel 1949 descrisse i sermoni dei predicatori “i cui metodi di preparazione consistono nella ricerca di tre aneddoti che vengono posti come tre isole nel mare della predica, mentre il resto del sermone consiste nel nuotare affannosamente dall’una all’altra con la viva speranza di giungere salvi a terra”. Molti sermoni moderni, gonfiati di umorismo e di argomenti di natura insignificante, assomigliano maggiormente allo zucchero filato venduto ai bambini nei parchi di divertimento che al solido cibo spirituale della Parola di Dio per i Cristiani.

Quarto, abbiamo i sermoni che sono venuti di moda in questi ultimi anni. Essi mirano a dare la pace mentale e la fiducia nella propria persona. Questi sermoni trattano il tema di un’esistenza fiduciosa e di un positivo modo di pensare. Essi sostengono normalmente che una persona può riuscire in tutto ciò che vuole con l’aiuto di Dio. Prendendo Norman Vincent Peale come esempio per questo metodo di predicazione psicologica, un precedente editore della rivista The Christian Century, Paul Hutchinson, scrisse sulla rivista Life dell’11 aprile 1955:

“I suoi sermoni seguono un modello; egli stesso dirà: ‘Quando ne avete ascoltato uno li avete ascoltati tutti’. Prendete il tema dei primi sei sermoni che egli ha pronunciato quest’anno e avrete il modello: ‘La chiave della fiducia in se stessi’, ‘Come sentirsi vivi e bene’, ‘I modi per migliorare la vostra situazione’, ‘I meravigliosi risultati della fede’, ‘Vita di gioiosa attività’, ‘Cacciate la paura dai vostri pensieri’. . . . Egli è frequentemente criticato da altri ecclesiastici per non aver prestato molta attenzione a problemi sociali e politici”.

INADEGUATI ALLE ESIGENZE DELL’UOMO

Dopo aver esaminato i principali tipi di sermoni comuni, che cosa siamo portati a pensare? Ci sarebbe poco da pensare, se questi sermoni fossero pronunciati da psicologi, psichiatri, sociologi, uomini politici, scrittori polemici, critici letterari e umoristi della televisione. Ma non è così. Sono pronunciati da ecclesiastici! Sono pronunciati da uomini che dovrebbero predicare la Parola di Dio! Sono pronunciati da uomini che dovrebbero provvedere cibo spirituale, la conoscenza di cui le persone hanno bisogno per imparare i propositi di Dio e il modo in cui conformare la loro vita alla volontà di Dio, invece di servirsi di Dio per fare la loro volontà. I sermoni moderni non hanno dunque colpito nel segno. Sono divenuti inadeguati al regno di Dio, inadeguati agli obblighi morali dell’umanità, inadeguati alle esigenze dei cercatori della vita.

Questa è un’osservazione che gli ecclesiastici stessi fanno non raramente. Notate l’affermazione del predicatore e scrittore episcopale Bernard Iddings Bell, riportata nel libro Il tesoro della fede cristiana (inglese): “È soprattutto a causa dell’infedeltà degli ecclesiastici al loro compito profetico che la maggior parte dei Cristiani dei nostri giorni non sa ciò che Iddio richiede o ciò che Cristo insegna; che il Cristianesimo è divenuto quasi un vago e raffinato convenzionalismo! Come tale, esso è divenuto privo di significato e inopportuno. È giunto il tempo che noi pastori ricominciamo a insegnare in termini inequivocabili ciò che Cristo rivela riguardo all’uomo, riguardo al motivo per cui le civiltà sono cadute nell’anarchia, riguardo alla ragione per cui la vita degli uomini è divenuta tanto infelice e delusa, riguardo a Dio e a ciò che Dio può fare di noi per rendere durevole la terra! Noi pastori abbiamo peccato”.

Queste sono le cose che i sermoni dovrebbero effettivamente dire; ma i pastori non le dicono. Le persone hanno bisogno di sapere perché l’illegalità controlla questo mondo, specialmente fin dal 1914; perché l’empietà è aumentata in modo così allarmante. I sermoni dovrebbero spiegare il recondito significato degli avvenimenti del mondo. I sermoni dovrebbero spiegare con tutta chiarezza che viviamo nel “tempo della fine” di questo mondo e come possiamo sapere che questo è vero. I sermoni dovrebbero rivelare la causa fondamentale dell’aumento dell’empietà, che è il risultato di una guerra celeste, in cui Cristo e i suoi angeli scagliarono Satana il Diavolo e i suoi demoni nelle vicinanze della terra. Così, “guai alla terra”! Perché? “Perché il Diavolo è disceso a voi, con gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. Questi sono fatti di vitale importanza per comprendere la ragione per cui il mondo di oggi è a soqquadro. E tuttavia i sermoni moderni, sebbene parlino molto dell’empietà del mondo, raramente spiegano la vera causa delle afflizioni del mondo. — Apoc. 12:7-12.

Riportiamo le parole del dott. Albert Schweitzer: “La religione deve spiegare non solo perché il mondo esiste. Deve anche soddisfare la necessità che io sento di dare uno scopo alla mia vita”. Tuttavia, quale scopo definito hanno dato alle persone i sermoni odierni? La via per il successo mondano mediante la psicologia e Dio, sì; ma questo non è lo scopo che la Bibbia mette in evidenza. La Parola di Dio mostra la vanità di tutte le imprese materialistiche e che l’unica cosa che conta veramente è servire Dio, ubbidire ai suoi comandamenti, cercare di avere una parte nella rivendicazione del suo nome. La grande contesa oggi non è chi governerà la terra, ma chi governerà l’universo: Satana il Diavolo o Geova Dio? Questa è la contesa che sarà presto decisa a favore di Dio. Beati quelli che decidono di essere dal giusto lato della contesa. Per far questo le persone devono conoscere ciò che riguarda il regno di Dio.

I SERMONI DOVREBBERO METTERE IN RILIEVO IL REGNO

Ma quanti sermoni moderni hanno mai parlato del regno di Dio quale tema principale della Bibbia? I sermoni di Gesù misero in risalto il Regno. Spesso Gesù introduceva le sue illustrazioni con l’espressione “il regno dei cieli”, ponendo così in rilievo che l’illustrazione insegnava una verità inerente al Regno. In tal modo i sermoni dovrebbero porre in rilievo il Regno, mostrando che esso è celeste ma che recherà benedizioni anche alla terra; poiché esso deve governare l’universo. Piuttosto che la corrotta politica di questo mondo, i sermoni dovrebbero additare il Regno, poiché Cristo affermò chiaramente: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giov. 18:36) Soprattutto, i sermoni dovrebbero spiegare che il regno di Dio, affidato a Cristo Gesù, è già stato stabilito in cielo, con la guerra celeste come conseguenza. Questa è una notizia sensazionale, la notizia del momento! Tuttavia il mondo dorme, e i sermoni moderni lo mostrano.

I sermoni dovrebbero insegnare alle persone per che cosa esse pregano quando dicono la Preghiera del Signore: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. Le persone dovrebbero sapere che esse pregano affinché il celeste regno di Dio venga contro questo mondo e lo distrugga, facendo ciò che il profeta Daniele predisse che il regno di Dio avrebbe fatto: “Quello spezzerà e annienterà tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo”. — Matt. 6:10; Dan. 2:44, VR.

E quanti sermoni moderni hanno mai menzionato l’avvenimento con cui il regno di Dio distruggerà questo empio mondo? Quante volte la Bibbia si riferisce al grande atto di distruzione che il regno di Dio compirà con la guerra di Armaghedon, chiamata “la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”! Notate soltanto alcuni dei molti riferimenti che la Bibbia fa a questo avvenimento: “Il giorno dell’ira di Geova”, “il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio”, “il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”, “la rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, mentre porta la dovuta punizione a coloro che non conoscono Iddio e a coloro che non ubbidiscono alla buona notizia relativa al nostro Signore Gesù”, e notate il punto culminante della “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. — Apoc. 16:14, 16; Sof. 2:2, SA; 2 Piet. 3:7; 2 Tess. 1:7, 8; Matt. 24:21.

Un sermone dovrebbe dunque mostrare ciò che il regno di Dio renderà possibile: un nuovo mondo! La Bibbia parla di “nuovi cieli e nuova terra che noi aspettiamo secondo la sua promessa, e in questi dimorerà la giustizia”. La divina guerra di Armaghedon, distruggendo questo vecchio mondo ed eliminando Satana il Diavolo e i suoi demoni, farà posto all’eterno nuovo mondo di giustizia e di pace. Perciò un sermone dovrebbe mostrare le benedizioni del nuovo mondo, come gli uomini vivranno sulla terra nella perfezione umana, come Dio “asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né ci sarà più lutto, né grido, né dolore”. — 2 Piet. 3:13; Apoc. 21:4.

LA RISPOSTA ALLA DOMANDA: CHE COSA FARÒ?

E un sermone dovrebbe dire ancora di più. Dovrebbe rispondere alla domanda: Che cosa farò? Dovrebbe chiaramente mostrare gli obblighi morali dell’uomo, come deve vivere secondo gli elevati princìpi morali della Bibbia se vuole ottenere la vita nel nuovo mondo, sia per mezzo della risurrezione dalla morte che sopravvivendo ad Armaghedon. Inoltre un sermone dovrebbe stimolare gli ascoltatori a vivere per quel nuovo mondo ubbidendo alla buona notizia del Regno. Come? Partecipando all’annuncio dell’avvertimento che Cristo predisse doveva essere dato: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14) Prima che la fine compiuta di questo mondo venga ad Armaghedon, deve essere data una testimonianza inerente allo stabilito regno di Dio e a ciò che esso farà presto a questo malvagio mondo. I sermoni moderni non danno questa testimonianza.

Che cosa vediamo dunque? Proprio ciò che il prelato inglese H. R. L. Sheppard, un tempo decano della cattedrale di Canterbury e canonico della cattedrale di S. Paolo, osservò nel suo libro L’impazienza di un parroco (inglese):

“Io sono costretto, con la più grande riluttanza, a credere che le Chiese nel loro insieme, abbiano talmente mal interpretato il messaggio del loro Fondatore . . . che ciò che sopravvive e opera oggigiorno, mediante le Chiese, come Cristianesimo è una caricatura di ciò che Cristo intendeva. Alle Chiese occorre più di una esigua riparazione. È necessaria una Società cristiana fondata sulla rivelazione di Gesù Cristo; ma se tale Società deve essere conforme alla mente di Cristo, penso che sarà così completamente diversa in azioni e vedute da qualsiasi chiesa che esista oggi, da essere quasi irriconoscibile come appartenente alla famiglia di chiese che noi oggi conosciamo”.

Che significativa dichiarazione: coloro che devono praticare il Cristianesimo secondo la mente di Cristo avranno bisogno di una società estremamente dissimile dalle organizzate chiese della Cristianità! Ebbene dunque, vediamo una società di Cristiani che vivano secondo i pensieri di Cristo, che predichino i pensieri di Cristo e che siano così dissimili dalle chiese organizzate da suscitare stupore?

Vediamo una società di Cristiani i cui sermoni spieghino la ragione per cui il mondo esiste, la causa fondamentale dell’empietà e i motivi per cui queste condizioni esistono nel mondo?

Vediamo una società cristiana che annunci la buona notizia del regno di Dio già stabilito nei cieli e che dichiari l’avvertimento dell’imminenza di Armaghedon?

Vediamo una società di Cristiani i cui sermoni aiutino le persone a vivere secondo i princìpi morali della Bibbia, i cui sermoni annuncino agli uomini la speranza di vita eterna sulla terra nel nuovo mondo di Dio, e i cui sermoni indichino la sola maniera di sopravvivere ad Armaghedon nel nuovo mondo di Dio?

Sì! L’identità di tale società è ovvia; poiché vi è soltanto un’organizzazione oggi nel mondo che predichi tutto ciò, che faccia tutto ciò. È la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. Nelle Sale del Regno dei testimoni di Geova, ed è probabile che ve ne sia una anche nel vostro vicinato, potete udire questi sermoni, quei sermoni che dicono ciò che devono. Non si fa colletta, non vi costerà niente. Infatti la Bibbia dice: “Venite, comprate senza danaro, senza pagare, vino e latte! Perché spendete danaro per ciò che non è pane?” — Isa. 55:1, 2, VR.

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