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  • C’è molto di cui essere grati

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  • C’è molto di cui essere grati
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
w67 15/6 pp. 355-356

C’è molto di cui essere grati

VIVIAMO realmente in un’èra quando le lamentele e le cause di lamentele si moltiplicano, e quando moltitudini di persone sono ingrate proprio come predisse l’apostolo Paolo per questi tempi critici. (2 Tim. 3:1, 2) Tuttavia c’è ancora molto di cui possiamo tutti essere grati, molti doni che riceviamo quotidianamente, cose che sono realmente soddisfacenti e ristoratrici finché non permettiamo che lo spirito di egoismo e ingratitudine si insinui nei nostri pensieri e li controlli.

Il fatto che molti doni che riceviamo ogni giorno sono condivisi con tutti gli altri del genere umano non è una ragione per considerarli come se ci fossero dovuti. Tutti i provvedimenti di Dio per le creature imperfette e peccatrici si dovrebbero considerare come immeritate benignità, e debitamente riconoscere come tali. Ci sono, ad esempio, il sole e la pioggia che Geova Dio manda sia su quelli che lo amano che su quelli che lo rinnegano; anche l’aria che respiriamo e i frutti del suolo, tutti provveduti da un amorevole Creatore. — Matt. 5:45; 2 Cor. 9:10.

Che meraviglia poter uscire all’aperto ed esporsi ai caldi raggi del sole e quindi ripararsi alla fresca ombra degli alberi, o uscire da un ambiente dove l’aria è viziata per respirare una boccata d’aria fresca all’aperto! Abbiamo fatto tutti queste esperienze, non una ma molte volte. Ma ne siamo grati a Dio?

Pensate alle molte cose che dilettano l’occhio, provvedendo riposo da un lato, e stimolo dall’altro. Il verde vellutato di un pendio erboso o i vividi colori del tramonto. Forse vi siete sdraiati sull’erba in qualche quieta radura e avete notato che il fogliame, facendo filtrare i raggi del sole, produce come delle macchie. E c’è anche la vista di nubi bianche come la neve che si trascinano pigramente nel cielo azzurro. Forse avete visto anche gli effetti di una leggera brezza che fa ondeggiare un campo di grano non tagliato. Come sono belle tutte queste vedute! Certo dovrebbero indurre a rendere grazie a Colui che le rese possibili!

Anche i suoni possono essere così piacevoli, se solo vi prestiamo attenzione. Non gli aspri, artificiali rumori dell’industria, ma le allegre risa di bambini che giocano, lo stormire delle foglie nella foresta, il mormorio di un ruscello, il ticchettio della pioggia sul tetto, il lieve sussurro delle onde sulla spiaggia, lo stridere di un grillo, il riso selvaggio di un tuffolo su un lago remoto. Tutti questi suoni e una moltitudine di altri comunicano all’ascoltatore vari, piacevoli umori. Insieme al dono dell’udito, sono tutti generosi provvedimenti di Geova per darci il piacere di ascoltare.

E non è una cosa eccellente che siamo stati dotati del senso del gusto, con cui possiamo trarre piacere da tutti i penetranti sapori del cibo? Che differenza se fossimo stati fatti insensibili al gusto! In tal caso l’ora dei pasti sarebbe solo come l’alimentazione di una fornace. Invece, le papille gustative sulla lingua percepiscono e comunicano alla mente una varietà di sensazioni che tanto ristorano e soddisfano il corpo fisico. C’è per certo ogni ragione di rendere grazie a Colui che non solo ha provveduto le cose che mangiamo, ma che ha pure reso possibile il piacere di mangiare!

Nel campo delle relazioni umane troviamo molte cause di gratitudine. Non è una cosa meravigliosa che il Creatore non plasmasse ciascuna creatura umana nello stesso modo, con lo stesso aspetto e la stessa personalità? Invece, notiamo che ciascuno ha la sua caratteristica personalità, che non fu fatta perché si perdesse nella grigia uniformità di una massa irreggimentata. A questo riguardo è mostrata sincera gratitudine al Creatore da coloro che tengono conto delle differenze di personalità, e non si aspettano che gli altri si conformino alla loro veduta personale in ogni cosa.

Nella casa lo spirito di riconoscenza può produrre grande felicità. Quando il marito torna a casa dal lavoro non deve notare immediatamente le cose che sua moglie non ha fatte. Certo contribuisce molto di più alla pace e alla distensione in casa esprimendo gratitudine e lode per le cose che ella ha fatte, per quanto siano piccole! E sarà incoraggiata a fare di più. Certo per la moglie e per i figli un sorriso o alcune parole gioiose sono molto più edificanti di un’occhiata di disapprovazione o di un brontolio.

È la stessa cosa per la moglie. Non è molto meglio che ella rivolga al marito che torna a casa un caloroso, piacevole saluto, anziché gettarsi immediatamente a narrare la lunga storia delle disavventure e delle difficoltà della giornata? Certo la moglie che apprezza il marito vuole che sia contento d’arrivare a casa. Allora non vorrà certamente accumulare problemi su quelli che egli ha già dovuto affrontare durante il giorno. Perché non parlargli prima delle buone cose della giornata?

I genitori possono essere grati anche dei figli. Perché considerarli solo un fastidio da tollerare, quando in effetti essi sono un’eredità da Geova? (Sal. 127:3) È dimostrata gratitudine per tale eredità da quelli che allevano e ammaestrano i figli con amore, e si sforzano di inculcare anche in loro lo spirito di gratitudine. All’ora dei pasti, per esempio, il capo di casa darà dunque ai figli un eccellente esempio esprimendo apprezzamento per il cibo servito, anche quando una parte del pasto non è come si aspettava. Lamentele e aspre critiche nuoceranno soltanto, mentre espressioni di apprezzamento e gratitudine sproneranno a fare maggiori sforzi.

Anziché lasciare che la mente si soffermi sulle piccole delusioni, sugli errori degli altri, sul fallimento di progetti, com’è soddisfacente e rallegrante ponderare le buone e piacevoli cose che ci circondano e fare qualche espressione in merito ad esse! Non mettiamo alla gratitudine la camicia di forza aspettando a esprimerla solo quando qualcuno ci fa uno speciale favore. Riconoscete anche i piccoli servizi. Siate generosi di lodi.

È vero che c’è molto di cui possiamo essere grati anche in questo egoistico sistema di cose. Lo spirito grato, giustamente coltivato, ci aiuterà a evitare le attitudini negative, di lamentela e critica e ci recherà grande felicità e soddisfazione nella vita.

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