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  • Dichiarata la lode di Geova nelle Isole Cook

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  • Dichiarata la lode di Geova nelle Isole Cook
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • Sottotitoli
  • A RAROTONGA
  • TENIAMOLA DI NUOVO!
  • L’ISOLAMENTO FA LE SUE VITTIME
  • PIONIERI SPECIALI MAORI AFFRETTANO L’INCREMENTO
  • L’OPERA DEL REGNO RAGGIUNGE AITUTAKI
  • ESPANSIONE DELLA TESTIMONIANZA ALLE ISOLE ESTERNE
  • BASI PER ULTERIORI BENEDIZIONI
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 15/10 pp. 28-30

Dichiarata la lode di Geova nelle Isole Cook

“ATTRIBUISCANO a Geova gloria, e nelle isole dichiarino pure la sua lode”, scrisse Isaia, profeta ebreo. (Isa. 42:12) In obbedienza a quelle parole, le lodi di Geova vengono dichiarate anche nelle Isole Cook, nel Pacifico meridionale.

Le quindici isole di questo gruppo sono sparse su una superficie di 1.945.000 chilometri quadrati, ma la superficie totale della terraferma è di soli 241 chilometri quadrati. Immigrazioni polinesiane ebbero luogo in queste isole nel VII e nell’VIII secolo E.V. Gli europei arrivarono molto più tardi. Si dice che Pukapuka fu avvistata per la prima volta da navigatori spagnoli nel 1595. Nel decennio del 1770 il gruppo meridionale fu esplorato dal famoso navigatore inglese James Cook, dal quale han preso nome le isole.

Nel 1823, John Williams, della Società Missionaria di Londra, visitò molte isole del gruppo meridionale e introdusse la Bibbia fra la popolazione. Per molti anni i missionari della cristianità esercitarono un rigido controllo sulla popolazione. Oggi nella maggior parte delle case si può trovare la Bibbia in lingua rarotongana. Molti dei più anziani hanno profondo rispetto per le Scritture e sono in grado di citarle parola per parola.

Per molto tempo le Isole Cook rimasero quasi tagliate fuori dal resto del mondo a causa dei limitati collegamenti via mare e via aerea. Solo dal 1973, quando fu completato l’aeroporto internazionale di Rarotonga, quell’isola (che ospita metà della popolazione totale di 18.112 persone) è stata inclusa nelle principali rotte aeree. Inoltre, piccoli aerei fanno ora regolarmente servizio fra Rarotonga e le isole del gruppo meridionale.

A RAROTONGA

Pare che il primo testimone di Geova a dichiarare la “buona notizia” nelle Isole Cook sia stato Sydney Shepherd. Agli inizi degli anni trenta viaggiò in barca per un paio d’anni fra queste isole, dando testimonianza a Rarotonga e in altre isole. Sebbene si facesse poco per rivisitare queste persone, nel 1939 una famiglia della Nuova Zelanda fece una breve visita a quattro delle Isole Cook.

Il fratello e la sorella Clark giunsero a Rarotonga nel 1962. Il loro interesse per il servizio in questo luogo era stato suscitato da un’isolana delle Cook con la quale avevano studiato la Bibbia in Nuova Zelanda. La donna voleva che il suo popolo udisse la “buona notizia”.

Nel 1962 solo cinque persone furono presenti al Pasto serale del Signore a Rarotonga. La moglie cattolica e contraria di un certo Alex gli impedì di assistervi danneggiandogli la bicicletta con un’ascia. Ciò nonostante Alex perseverò e nel 1963 fu battezzato come testimone di Geova dedicato. Presente la moglie Nane in qualità di osservatrice, egli tradusse il discorso del battesimo, rispose alle due domande rivolte ai battezzandi e quindi fu immerso nella laguna. Non molti mesi dopo, anche sua moglie fu battezzata. Furono i primi isolani delle Cook a divenire testimoni di Geova dedicati, e oggi Alex e Nane Napa prestano servizio come pionieri speciali.

TENIAMOLA DI NUOVO!

In genere, problemi di viaggio e di visto avevano limitato in precedenza le visite di anziani viaggianti. Ma come fu edificante quando sorveglianti di circoscrizione poterono venire a Rarotonga!

Durante una di tali visite, nel 1965, i Testimoni locali organizzarono una piccola assemblea di circoscrizione sul tema “Siete la luce del mondo”. Il programma piacque loro così tanto che, quando la partenza in aereo del sorvegliante viaggiante fu ritardata di una settimana, l’assemblea fu ripetuta, con grande gioia di tutti i presenti.

L’ISOLAMENTO FA LE SUE VITTIME

Dopo quattro anni di permanenza a Rarotonga, la famiglia Clark dovette partire per motivi di salute. Col tempo le comunicazioni col popolo di Geova altrove divennero alquanto scarse e si arrivò all’isolamento. Senza aiuto esterno, il piccolo gruppo di Testimoni spiritualmente giovani si scoraggiò e finì col divenire praticamente inattivo.

La situazione cominciò a migliorare nel 1969, quando un Testimone neozelandese e la moglie si trasferirono a Rarotonga con un contratto di lavoro. Presto si tennero nuovamente regolari adunanze cristiane e si ravvivò l’attività di predicazione del Regno. Da allora l’opera ha continuato a fare progresso.

PIONIERI SPECIALI MAORI AFFRETTANO L’INCREMENTO

Esiste una stretta somiglianza fra i maori della Nuova Zelanda e gli isolani delle Cook (che qui sono anche chiamati “maori”), e l’affinità vale anche per la lingua. Così, quando i pionieri speciali maori Sarn e Agnes Wharerau presero servizio a Rarotonga nel 1970, furono presto in grado di parlare la locale lingua rarotongana. Durante la loro permanenza durata quattro anni, aiutarono molti isolani a imparare la verità biblica.

L’incremento era evidente e una casa privata non era più sufficiente come luogo di adunanza. Era necessaria una Sala del Regno. Con la benedizione di Geova fu affittato del terreno situato in maniera ideale ad Arorangi. All’inizio del 1971 i lavori di costruzione erano già cominciati e in pochi mesi la congregazione si trasferì nella nuova sala. Tutto sembrava procedere per il meglio.

Tuttavia nel 1974 sorse un serio problema. Dietro suggerimento del Consiglio per la Consulenza Religiosa, il governo emanò una legge che limitava le religioni nelle Cook alle chiese riconosciute da tempo. Naturalmente i testimoni di Geova fecero domanda di riconoscimento, ma per un certo tempo non poterono tenere adunanze nella Sala del Regno o in qualsiasi luogo pubblico. Tuttavia, nel 1975 si ricevette il consenso verbale all’uso della sala come luogo di adunanza. Questo fu seguito, il 1º giugno 1976, da una lettera che riconosceva i testimoni di Geova come sesta religione delle Isole Cook.

L’OPERA DEL REGNO RAGGIUNGE AITUTAKI

Negli anni trenta, Sydney Shepherd aveva seminato per la prima volta i semi della verità sulla bella Aitutaki, che consiste in parte di un atollo corallino che racchiude una laguna lunga quasi 15 chilometri. Un polinesiano, Tuaivi Mose, accettò prontamente la verità. Oltre a parlarne ad altri ad Aitutaki, egli scrisse ai conoscenti sull’isola di Mangaia. Comprendendo l’importanza di avere pubblicazioni cristiane nella sua lingua nativa, cominciò a tradurre i libri in suo possesso. Poiché nessun Testimone visitò Aitutaki prima della sua partenza nel 1964, non fu che dopo essersi trasferito in Nuova Zelanda che il fratello Mose poté essere battezzato in segno della sua dedicazione a Geova, dedicazione fatta molti anni prima. Siccome parlava liberamente delle sue credenze, egli divenne noto ad Aitutaki come “l’uomo della Torre di Guardia”. Il fratello Mose rimase leale alla verità fino alla morte avvenuta alcuni anni fa.

L’opera del Regno prese veramente il via ad Aitutaki nel gennaio del 1972, quando tre Testimoni che avevano conosciuto la verità biblica in Nuova Zelanda tornarono a casa per una visita e nove proclamatori di Rarotonga si unirono loro nel dare all’isola una buona testimonianza. Trovarono molto interesse e sessanta persone furono presenti a un discorso pubblico. Sedici assisterono alla prima celebrazione della Commemorazione tenuta sull’isola. Nel gennaio 1973 Wayne Blake, europeo, e sua moglie Aileen, dell’isola di Aitutaki, vi proclamarono la “buona notizia” e i settantun presenti alla Commemorazione quell’anno inclusero osservatori interessati di cinque chiese locali.

Gli abitanti di Aitutaki si tengono stretti alle loro tradizioni, ma gran parte della precedente ostilità verso il popolo di Geova si è attenuata. Hanno capito che i testimoni non augurano il male a nessuno e desiderano soltanto parlare della Bibbia con loro. Nemmeno i pastori sono più ostili.

ESPANSIONE DELLA TESTIMONIANZA ALLE ISOLE ESTERNE

Sebbene la “buona notizia” sia ben stabilita a Rarotonga e ad Aitutaki, altre 6.000 persone abitano sulle restanti dieci isole abitate del gruppo. Nel corso di brevi visite attraverso gli anni, si è distribuita della letteratura biblica fra quelli che sanno leggere l’inglese. Ma un vero impulso all’opera è stato il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna in lingua rarotongana.

A Mauke c’è la consuetudine che l’intera popolazione (710 abitanti) si raduni sul molo all’arrivo di un’imbarcazione per dare l’umukai (un banchetto) in onore dei visitatori. Proprio l’occasione adatta per offrire il libro Verità! Una volta due donne cristiane in visita ne approfittarono e il contenuto di un intero scatolone fu immediatamente distribuito. Quindi tornarono sulla barca per prendere altri libri. Presto anche questi erano terminati e ne servivano altre copie. Per soddisfare le richieste furono spediti a Mauke altri cinquanta libri.

Un successo simile si verificò quando i Testimoni visitarono Mangaia. Distribuirono 769 libri e 600 opuscoli fra i 1.630 abitanti dell’isola. Non ci fu una famiglia che rifiutasse le pubblicazioni!

BASI PER ULTERIORI BENEDIZIONI

Divulgare la “buona notizia” su queste isole ha richiesto considerevole tempo, spese e sforzi. Ma la benedizione di Geova Dio ha senz’altro accompagnato questa attività. Oggi vi sono fiorenti congregazioni di 47 proclamatori a Rarotonga e di 16 ad Aitutaki. Inoltre vi sono buone prospettive che vengano stabilite altre congregazioni su alcune delle isole più esterne.

Mentre il 1978 volgeva al termine, i testimoni di Geova delle Cook desideravano vivamente assistere al congresso internazionale “Fede vittoriosa” di Auckland, in Nuova Zelanda. Ma come avrebbero fatto? La situazione economica sulle isole è tale che sarebbe stata necessaria una piccola fortuna a testa per affrontare le spese di viaggio fino al congresso. Comunque la mano di Geova non è corta. Il cuore dei fratelli e delle sorelle spirituali della Nuova Zelanda fu spinto a contribuire la somma necessaria per il viaggio di andata e ritorno a circa sessanta isolani. Essi furono presenti dal 6 al 10 dicembre in mezzo alla folla di 12.328 persone che parteciparono a quel grande banchetto spirituale. Isolani nativi delle Cook presero parte al programma e il sabato sera, dopo le normali sessioni, eseguirono nei variopinti costumi indigeni un programma di musiche e danze native, con grande piacere di altri visitatori d’oltremare. La loro felice unità con congressisti maori, delle Samoa, di Niue e dell’Europa fu un’altra testimonianza vivente che oggi Geova sta radunando persone di tutte le nazioni e tribù in unità mondiale sotto Gesù Cristo. — Efes. 1:10.

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