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  • Uniti nel costruire in tutto il mondo

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  • Uniti nel costruire in tutto il mondo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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  • Unità sul luogo della costruzione
  • Il ruolo dello spirito di Dio
  • Spinti a imparare
  • Uniti nel dare il loro appoggio
  • Volenterosi “lavoratori del fine settimana”
  • “Sacrificio di lode”
  • Costruiscono insieme su scala mondiale
    I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
  • Si costruisce alla gloria di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • Qualcosa di nuovo nell’edilizia internazionale
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  • “Dovete proprio provare!”
    Svegliatevi! 1991
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
w82 1/4 pp. 13-18

Uniti nel costruire in tutto il mondo

DALLA Svezia alla Corea, dall’Australia alla Costa d’Avorio, i testimoni di Geova stanno costruendo. Lavori sono in corso in oltre una ventina di paesi e variano da lavori di rinnovamento a lavori di costruzione di grandi edifici. Qual è la ragione di tutta questa attività edilizia?

I testimoni di Geova prendono seriamente il comando di Gesù di ‘fare discepoli di persone di tutte le nazioni’. (Matt. 28:19) Avete mai pensato a tutto il lavoro che questo comporta? Nel solo anno 1980 Testimoni zelanti hanno distribuito in tutto il mondo più di 22 milioni di libri e Bibbie, e oltre 218 milioni di riviste, contenenti tutti il salvifico messaggio del regno di Dio. Da dove venivano quei libri, quelle riviste e quelle Bibbie? Da stamperie costruite e gestite dai testimoni di Geova. Gli addetti a questi stabilimenti abitano, come una grande famiglia, in case chiamate Betel, che significa “casa di Dio”.

I Testimoni che distribuiscono queste pubblicazioni si riuniscono regolarmente in 43.870 congregazioni, dislocate praticamente in ogni paese della terra. Queste congregazioni sono dirette dagli uffici della filiale locale. Man mano che le congregazioni aumentano (l’anno scorso ne sono state formate altre 689), i locali della filiale cominciano a essere insufficienti e devono essere ingranditi o cambiati. Chi provvede alla costruzione? Ogni volta che è possibile i Testimoni locali. Lo stesso zelo che anima l’opera di predicazione del Regno e la distribuzione di letteratura si trasferisce sul luogo della costruzione.

Unità sul luogo della costruzione

“Com’è che non litigate mai?” ha chiesto un falegname non Testimone di Abidjan, nella Costa d’Avorio. “In altri cantieri è molto difficile lavorare”. Commenti simili sono stati più volte ripetuti da altri non Testimoni che hanno partecipato alla costruzione di una nuova piccola casa Betel e filiale della Watch Tower Society nella Costa d’Avorio, dove in dieci anni il numero delle congregazioni si è quadruplicato.

Non dovrebbe sorprendere che fra i cristiani testimoni di Geova ci sia questa unità se si tiene conto della preghiera di Gesù per l’unità dei suoi seguaci. (Giov. 17:23; confronta Salmo 133). Un Testimone di Abidjan ha detto: “Questo è il cantiere di Geova”.

In un altro continente, il Sudamerica, si stanno completando una grande casa Betel e un complesso di stabilimenti. Questo nuovo progetto in Brasile ha una superficie utile sei volte maggiore della costruzione precedente. Il Brasile è al secondo posto nel mondo per numero di Testimoni ed essi sono in continuo aumento (l’anno scorso l’aumento è stato del 6 per cento). Un giornale locale ha chiamato il cantiere, situato a Cesario Lange, “una città nella città”, e ha aggiunto: “Non vi sono i disordini o la mancanza di cooperazione così comuni fra gli operai impegnati in grandi lavori edili. . . . Questa atmosfera cristiana determina la differenza rispetto a quello che si è soliti vedere nell’edilizia civile in Brasile”. E che lavoro è stato! Ha richiesto diecimila carichi autotrasportati di cemento, pietre e sabbia, e una palificazione in cemento per una lunghezza complessiva pari a due volte l’altezza dell’Everest!

Un altro alveare di Testimoni impegnati in lavori di costruzione si trova in Australia, dove il News di Campbelltown Ingleburn ha scritto: “Per alcuni il lavoro nel nuovo complesso australiano dei testimoni di Geova a Ingleburn potrebbe definirsi il sogno di un costruttore”. Perché? “Non vi sono contrasti fra una ditta e l’altra”. L’intera forza lavorativa, composta da 220 operai, è costituita da testimoni di Geova. Una volta completato (nel 1982), questo complesso sarà di grande aiuto nelle attività di predicazione dei 31.898 Testimoni sparsi in tutto il gigantesco territorio australiano.

Il ruolo dello spirito di Dio

Questi commenti di giornalisti e di altri osservatori danno solo un’idea di ciò che si nota in tutto il mondo. Come lavoratori, i testimoni di Geova hanno un notevole spirito di unità e determinazione. A cosa è dovuto? Allo spirito santo o forza attiva di Dio, che promuove l’unità e la pace. — Gal. 5:22, 23; Efes. 4:3.

Il potere motivante dello spirito di Dio è evidente dai commenti di volontari impegnati nei vari lavori di costruzione in varie parti del mondo. In Danimarca, per esempio, gli attuali locali della filiale furono costruiti nel 1957 e sono ormai piuttosto stretti. La nuova Betel in costruzione, con le sue 50 stanze, permetterà di aumentare il personale, e ciò consentirà di stampare le riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! in danese nel normale formato di 32 pagine, anziché in quello attuale di sole 24 pagine. I nuovi locali includeranno anche un ufficio e un ampio stabilimento. “I nuovi edifici della filiale ci permetteranno di migliorare il servizio reso ai fratelli e al territorio a noi affidato”, afferma la filiale. Tale territorio include luoghi distanti come la Groenlandia, l’Islanda e le Isole Fær Øer.

Per dare una mano nei lavori, un Testimone danese, esperto idraulico e padre di famiglia, ha preso questa decisione: “Quando stavano per iniziare i lavori di costruzione, ho dato le dimissioni [dal lavoro secolare] e abbiamo venduto i mobili, con la fiducia che al termine dei lavori di costruzione avrei trovato di nuovo sia un lavoro che una casa. Quando sarà il momento ci penseremo. Abbiamo visto di persona come Geova provvede quando lo si mette alla prova e si cerca prima il suo regno”. Davvero un’ottima espressione di fede nelle parole di Gesù riportate in Matteo 6:25-33!

Uno spirito simile si è visto in Canada, dove Testimoni di ogni parte di quel grande paese si sono offerti volontariamente per la costruzione di un nuovo ufficio filiale e di uno stabilimento vicino a Toronto. Il nuovo stabilimento è lungo una volta e mezzo un campo di football e largo 73 metri. I nuovi alloggi sono in grado di ospitare 250 membri della famiglia Betel. In Canada nel 1981 c’è stato per la prima volta un massimo di oltre 67.000 proclamatori del Regno.

Un Testimone canadese ha chiuso la sua ditta e si è trasferito a 3.540 chilometri di distanza per sovrintendere all’installazione del vasto sistema di tetti del nuovo complesso. La moglie e due figli lo hanno poi raggiunto. Il Testimone riferisce: “Questa esperienza ha rafforzato molto la nostra spiritualità. La nostra famiglia ha acquistato lo spirito di pioniere e abbiamo intenzione di svolgere questo servizio [di predicazione a tempo pieno] al termine dei lavori. Non avevamo mai avuto questo spirito di pioniere”.

Particolarmente interessante è ciò che ha detto un Testimone australiano. Sposato e padre di due figli, ha cessato la sua attività di impresario edile, ha venduto la casa e si è trasferito con la famiglia dove si sta costruendo la nuova Betel australiana, a 1.500 chilometri di distanza. “Finché non abbiamo preso la decisione di venir qui, non ci rendevamo conto di quanto fossimo assorbiti dal nostro lavoro secolare e di quanto tempo ci volesse per liberarci da questi legami mondani”, ammette francamente. “Ora siamo molto più contenti di avere lo stretto necessario e siamo decisi a conservare questa libertà per partecipare più pienamente al ‘sacro servizio’”. — Rom. 12:1; Ebr. 13:5.

Spinti a imparare

Naturalmente non tutti quelli che partecipano alla costruzione delle nuove case Betel e degli stabilimenti sono operai specializzati. Lo spirito di Geova, come ha spinto gente esperta a offrirsi volontariamente per la costruzione delle case Betel, così ha spinto a venire anche persone giovani e inesperte, e le ha aiutate a imparare nuovi mestieri.

In Svezia ci sono circa 18.000 testimoni di Geova. Cinquemila si sono offerti volontari per la costruzione della nuova Betel, cioè più di uno ogni quattro proclamatori del Regno! La nuova costruzione ha una superficie utile di oltre 4.000 metri quadrati per la sola stamperia, consentendo così un notevole miglioramento del servizio nel campo svedese. Sebbene l’85 per cento dei volontari fossero inesperti, hanno fatto un buon lavoro. Una sorella che normalmente fa la parrucchiera ha imparato così bene a effettuare rilevazioni che appena è tornata a casa dopo aver partecipato ai lavori è stata immediatamente assunta da un’impresa edile.

In Brasile, quando si è rivelato impossibile acquistare finestre in alluminio di buona qualità, venti Testimoni senza alcuna esperienza nel campo ne hanno fabbricate più di 700 dopo un breve addestramento. E in Italia, dove recentemente sono stati costruiti un nuovo stabilimento e una nuova casa Betel, giovani Testimoni hanno imparato a usare gru, scavatrici e una macchina per l’intonaco, a preparare il cemento e a mettere i mattoni. In Italia la nuova costruzione era proprio indispensabile, essendoci stati nel 1981 187.165 presenti alla Commemorazione, con gran gioia degli oltre 92.000 proclamatori italiani del Regno!

In Australia un giovane Testimone stava per tornare all’università quando sentì alcune esperienze che suscitarono in lui il desiderio di rendersi utile nel programma di costruzione. “Dopo un anno ho deciso di intraprendere l’opera di predicazione a tempo pieno invece di tornare all’università”, dice. “Ripensandoci, mi rendo conto che l’aver preso parte ai lavori di costruzione mi ha aiutato a crescere spiritualmente e mi ha dato la forza di staccarmi dalla vita universitaria, che, anche se mi piaceva, mi stava portando su una strada sbagliata”.

Uniti nel dare il loro appoggio

Non tutti i testimoni di Geova possono lavorare a tempo pieno nelle squadre di costruzione, ma tutti possono sostenere il lavoro, e lo fanno! In Spagna, per esempio, dove nell’ultimo decennio il numero di Testimoni è salito da 10.000 a quasi 48.000, c’è urgente bisogno di nuovi locali per la filiale. Fu trovato un posto ideale con un edificio già parzialmente costruito e delle giuste dimensioni. Il problema era che il proprietario voleva essere pagato in contanti, e la somma era considerevole!

C’era poco tempo per trovare i soldi. I Testimoni spagnoli potevano contribuire? La risposta fu un immediato e spontaneo sì! “Alcuni hanno offerto anelli, bracciali e collane d’oro e d’argento”, scrive la filiale. “Bambini hanno mandato i loro risparmi. Pionieri speciali hanno chiesto di devolvere alla costruzione della Betel parte del loro dono annuale per il vestiario e l’assistenza medica. Molti fratelli hanno rinunciato alle vacanze. Un’intera congregazione di Huelva si reca regolarmente in un deposito di rottami di proprietà di un fratello per fare un lavoro di cernita, e un gruppo di giovani di Barcellona impacchetta i prodotti di una ditta produttrice di yogurt. In ciascun caso il ricavato va ad aggiungersi alle consistenti donazioni inviate mensilmente per costruire la Betel”.

Non è evidente l’operato dello spirito di Dio? Fa proprio ricordare la reazione degli israeliti quando si presentò l’opportunità di contribuire per la costruzione del tabernacolo! — Eso. 35:4-9, 21, 22; 36:7.

Lo stesso avviene in altre parti del mondo. In Olanda, dove nel 1981 sono stati battezzati 763 nuovi proclamatori del Regno, si stanno costruendo una nuova Betel e una stamperia. Ogni fine settimana si presentano 80 persone per i lavori, e in più i fratelli locali aiutano in altri modi. Hanno donato, in modi a volte commoventi, enormi quantità di attrezzi e di abiti da lavoro. “Una sorella”, scrive la filiale, “molto malata e consapevole di avere ancora poco da vivere, si è messa a fare un paio di calzini di lana per l’inverno per ognuno dei lavoratori”.

Nel Sudafrica, dove La Torre di Guardia si stampa in 13 lingue, serve altro spazio per i traduttori e per le macchine da stampa. Così è iniziata la costruzione di un nuovo complesso. “Il sostegno dei fratelli è stato davvero incoraggiante”, dice la filiale. “Una congregazione si è messa a raccogliere arance per un produttore che ha offerto due terzi del ricavato per il fondo della costruzione. Molte sorelle hanno venduto abiti usati . . . una coppia d’età avanzata ha venduto un servizio da tè in argento”.

Anche i giovani manifestano lo stesso spirito. Nella Repubblica Federale di Germania, dove si stampano libri per la maggioranza dei paesi europei, la filiale originale a Wiesbaden è stata ingrandita cinque volte, esaurendo così qualsiasi ulteriore possibilità di ampliamento. Perciò ora si sta costruendo un complesso interamente nuovo a Selters, a quaranta chilometri di distanza. Esso aiuterà a soddisfare i bisogni del campo europeo stampando letteratura in 14 lingue. L’ampio nuovo stabilimento ha una superficie utile più grande di quella di quattro campi di calcio messi insieme. È un notevole esempio di architettura “organica”, progettata per un funzionamento armonico con le necessità degli utenti del complesso, in cui vivranno e lavoreranno 450 Testimoni volontari. Il piccolo Matthias, di soli sei anni, ha offerto il contenuto del suo salvadanaio (per un valore di oltre 25.000 lire) per i lavori di costruzione!

Quando fu inaugurata nel 1959, la filiale inglese era più che sufficiente, ma ora le cose sono cambiate. Da allora il numero dei proclamatori del Regno è più che raddoppiato, per cui si sta ampliando la casa Betel per ospitare altro personale. È stato anche acquistato uno stabilimento ad alcuni chilometri di distanza, dove è stata installata una nuova macchina da stampa offset a quattro colori. Venendo a conoscenza di certe necessità, i fratelli sono spinti dallo spirito di Geova a soddisfarle. Un fratello fu incaricato di chiedere un preventivo per una fornitura di caschi di protezione per i lavoratori della costruzione. Due giorni dopo disse: “Non ho avuto il preventivo. Al suo posto ho preso i caschi”.

Volenterosi “lavoratori del fine settimana”

In molti paesi i “lavoratori del fine settimana” stanno dando un notevole contributo alla costruzione delle filiali. Nella Costa d’Avorio ogni domenica vengono invitate quattro delle 16 congregazioni di Abidjan per dare una mano nella costruzione della filiale, e finora i fratelli hanno dedicato a questo lavoro oltre 10.000 ore. In Italia, dai 30 ai 50 fratelli si sono alternati ogni settimana per integrare la squadra lavorativa permanente. Sono venuti da ogni parte d’Italia, incluse la Sicilia e la Sardegna. “In questo modo”, commenta la filiale, “tutti i fratelli italiani sono stati partecipi di questo lavoro di costruzione”.

Nel 1971 in Giappone c’erano 10.711 Testimoni, ma nel giugno del 1981 il numero era salito a 62.381, con un aumento del 482 per cento! Non c’è da meravigliarsi se la casa Betel e la stamperia costruite agli inizi degli anni settanta si sono presto rivelate troppo piccole! Il nuovo complesso in costruzione a Ebina è uno dei più grandi progetti edilizi intrapresi dai testimoni di Geova in tutto il mondo. L’edificio principale occupa una superficie di oltre 3 ettari e mezzo, e include lo spazio per due grandi macchine da stampa offset a colori. I lavori di costruzione della nuova Betel e della stamperia iniziarono nel 1978 e l’afflusso dei volontari è stato straordinario. Il primo e il terzo sabato di ogni mese sono giorni riservati al servizio volontario per la costruzione della filiale giapponese, e i volontari arrivano da congregazioni vicine e lontane in auto, treno o pullman prenotati. Un sabato ne sono arrivati più di mille, portandosi qualcosa da mangiare così da poter rimanere l’intero giorno. Con centinaia di mani volenterose, persino il lavoro di togliere i chiodi diventa piacevole.

In Australia, dove la nuova Betel ospiterà 135 persone, sono stati efficacemente impiegati lavoratori temporanei. Nell’agosto del 1980 fu predisposto uno speciale programma di due settimane per i lavoratori che desideravano rendersi utili ma che non potevano trasferire le famiglie per un lungo periodo. “Nei primi sei mesi circa 500 fratelli sono venuti a lavorare”, riferisce il responsabile dei lavori. “Molti hanno fatto un viaggio di almeno 2.000 chilometri, fra andata e ritorno, mentre altri hanno viaggiato per 8.500 chilometri”.

Questi operai volenterosi, “ferventi nello spirito” di Dio, sono lieti di affrontare le spese di viaggio per recarsi sul luogo dei lavori, come pure a perdere l’introito di due settimane lavorative. (Rom. 12:11) “Un gruppo di nove fratelli viaggia a proprie spese in aereo dalla Gold Coast a Sydney, distante circa 1.000 chilometri, ogni volta che è necessario il loro aiuto per qualche grossa gettata di cemento”, dice la filiale, e aggiunge: “E ogni volta sprizzano gioia da tutti i pori per aver potuto partecipare al lavoro. L’unico compenso che chiedono è di essere invitati di nuovo”.

In Australia alcuni contribuiscono in un altro modo, mostrando ospitalità cristiana. “Quando come di consueto organizziamo viaggi in pullman per gruppi di operai di vari stati, le congregazioni lungo il percorso provvedono ai pasti e fanno compagnia ai fratelli presso ciascun punto di ristoro”, spiega il responsabile dei lavori. “È meraviglioso vedere con che prontezza partecipa ogni congregazione! Un gruppetto di 30 proclamatori si è offerto di pagare la prima colazione in un ristorante a tutti i viaggiatori, perché quando il pullman sarebbe passato per il loro paese essi sarebbero stati assenti per un’assemblea di circoscrizione”. Questi Testimoni australiani compiono davvero un’“opera fedele” ‘mandando i fratelli per la loro via in una maniera degna di Dio’.— III Giov. 5, 6.

“Sacrificio di lode”

Sì, in tutto il mondo i testimoni di Geova sono felici di mettere a disposizione il loro tempo, le loro energie e il loro denaro per realizzare questi progetti di costruzione. Macchinari per la stampa verranno installati — o lo sono già stati — in nuove costruzioni in Canada, Australia, Danimarca, Olanda, Italia, Spagna, Svezia, Repubblica Federale di Germania, Inghilterra, Ghana, Zambia, Repubblica Sudafricana, Nigeria, Brasile e Giappone. E la lista continua ad allungarsi.

Il vero sacrificio che si offre in tutti questi paesi è ‘un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione al nome di Geova’. (Ebr. 13:15) È a motivo della loro zelante pubblica dichiarazione del nome di Geova che questi fedeli Testimoni hanno bisogno di costruire uffici e stamperie, per sovrintendere all’opera di predicazione e stampare riviste e libri. Non deve quindi sorprendere che l’unificante spirito di Dio aiuti il suo popolo a lavorare nell’amore e nell’unità a questi progetti di costruzione, essendo essi conformi alla sua volontà che la “buona notizia” sia predicata in tutto il mondo in questi “ultimi giorni”. — Matt. 24:14; Atti 2:17-21.

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Fra i 175 volontari impegnati nella costruzione della nuova filiale danese ci sono 46 gruppi familiari. Per parteciparvi, la famiglia Jensen ha venduto la casa e l’impresa

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La nuova Betel del Canada, da cui vengono dirette le attività di oltre 67.000 Testimoni canadesi

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In Germania centinaia di volontari d’ambo i sessi lavorano nel fine settimana per costruire la Betel e la stamperia a Selters

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Per partecipare alla costruzione della nuova stamperia in Australia molti Testimoni, come Peter e Raelynn Johnson, hanno fatto un viaggio di migliaia di chilometri

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