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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
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  • Possedere una Bibbia non basta
  • Droga e illegalità
  • Gesù e la politica
  • Come la droga influisce sulla vostra vita
    Svegliatevi! 1999
  • Come l’abuso di droga influisce su di voi e sul vostro quartiere
    Svegliatevi! 1974
  • Droga: C’è qualche speranza?
    Svegliatevi! 1988
  • Droga: I problemi si moltiplicano
    Svegliatevi! 1988
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
w89 15/11 p. 7

Significato delle notizie

Possedere una Bibbia non basta

Un recente sondaggio ha riscontrato che metà di coloro che possiedono una Bibbia non la leggono mai. Tra questi ci sono molti che si identificano come cristiani ‘nati di nuovo’. Quasi il 30 per cento dei sedicenti cristiani intervistati non sapeva che Gesù nacque a Betleem. Secondo il Detroit News, “il 18 per cento ha risposto Gerusalemme, e l’8 per cento Nazaret”. George Barna, che ha diretto il sondaggio, ha dichiarato: “Se sono disinformati su cose elementari come queste, come ci si può aspettare che siano in grado di ragionare con cognizione di causa sul contenuto delle Scritture con un incredulo, o che vivano coerentemente con i princìpi biblici?”

L’apostolo Paolo osservò una situazione analoga fra alcuni che avevano “zelo verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza”. Menzionò anche alcuni che avevano “un’autoimposta forma di adorazione e finta umiltà” e predisse che gli “ultimi giorni” sarebbero stati contrassegnati dalla presenza di individui “aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza”. (Romani 10:2; Colossesi 2:23; 2 Timoteo 3:1-5) I veri cristiani, però, tengono in grande considerazione la Parola di Dio. Riconoscono che possedere una Bibbia non basta. Piuttosto, ubbidiscono di cuore all’esortazione in essa contenuta di ‘nutrire ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola’. — 1 Pietro 2:2.

Droga e illegalità

Uno degli aspetti che Gesù Cristo elencò come parte del “segno” degli ultimi giorni di questo sistema di cose è l’“aumento dell’illegalità”. (Matteo 24:3, 12) Il problema della droga ha influito notevolmente sull’odierna escalation di illegalità. Ad esempio, il quotidiano australiano The Sydney Morning Herald riferisce che nel Nuovo Galles del Sud sette delitti su dieci hanno a che fare con la droga, e che lì circa l’85 per cento delle rapine a mano armata sono commesse da eroinomani. E il problema della droga è in aumento.

U.S.News & World Report afferma che “nessuna parte dell’Europa è immune dalla piaga”. Nell’Unione Sovietica si stima che ci siano milioni di drogati. Nel disperato tentativo di arginare l’uso di droga, il governo sovietico ha aperto trattative con organismi antidroga operanti in 25 paesi. Tuttavia, non sembra realistico sperare che i governi raggiungeranno tali obiettivi quando i rapporti indicano che i profitti derivanti dal traffico di droga vengono usati per corrompere poliziotti, avvocati e persino magistrati. Un funzionario governativo, scoraggiato, ha affermato: “Nessun corpo di polizia al mondo ha saputo arginare il rifornimento [di droga] che arriva nelle strade”. E ha aggiunto: “È scoraggiante, nessuno propone mai una soluzione”.

Tali parole fanno ricordare la profezia di Gesù riguardo agli ultimi giorni. Egli predisse che in questo tempo ‘gli uomini sarebbero venuti meno per il timore, non sapendo come uscirne’. — Luca 21:25, 26.

Gesù e la politica

Lo Star di Johannesburg, un giornale sudafricano, titolava: “La Chiesa Cattolica rivela un piano pastorale per il SA [Sudafrica]”. Il piano è quello di “portare il regno di Dio” in Sudafrica attraverso “un deciso invito da parte della Chiesa per eliminare la discriminazione razziale”. Per raggiungere questo obiettivo Jude Pieterse, segretario generale della Conferenza Episcopale Cattolica del Sudafrica, dice che la Chiesa cerca il sostegno di altre chiese come pure di “tutti gli elementi della società sudafricana”. Tuttavia, secondo alcuni cattolici il piano è un “complotto da parte dei vescovi per trasformare i cattolici in attivisti politici”, spiega il vescovo di Johannesburg, Reginald Orsmond. Mentre Pieterse ha ammesso che il piano aveva implicazioni politiche, Orsmond ha detto che non era “nulla di nuovo”, ma era “vecchio quanto Gesù”.

In realtà Gesù Cristo non avrebbe mai incitato i suoi discepoli a divenire attivisti politici. Rispondendo a Ponzio Pilato, Gesù disse chiaramente: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giovanni 18:36) Inoltre, più di tre milioni di testimoni di Geova godono di armonia razziale fra le loro file a motivo del fatto che vivono secondo il “nuovo comandamento” che Gesù ha dato, il comandamento di ‘amarsi gli uni gli altri, come Gesù ha amato loro’, e lo fanno non solo in Sudafrica, ma in tutto il mondo! — Giovanni 13:34.

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