BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w25 marzo pp. 20-25
  • Continuiamo a camminare per fede

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Continuiamo a camminare per fede
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • NELLA SCELTA DEL LAVORO
  • NELLA SCELTA DEL CONIUGE
  • QUANDO RICEVIAMO DIRETTIVE DALL’ORGANIZZAZIONE
  • Decisioni che dimostrano la nostra fiducia in Geova
    Guida alle attività per l’adunanza Vita cristiana e ministero 2023
  • Riconosciamo con modestia che ci sono cose che non sappiamo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
  • Come vincere i dubbi
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2024
  • Prendiamo decisioni che piacciano a Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
w25 marzo pp. 20-25

ARTICOLO DI STUDIO 12

CANTICO 119 Dobbiamo avere fede

Continuiamo a camminare per fede

“Camminiamo per fede, non per visione” (2 COR. 5:7)

IN QUESTO ARTICOLO

Vedremo come possiamo continuare a camminare per fede quando dobbiamo prendere decisioni importanti.

1. Perché l’apostolo Paolo poteva essere soddisfatto della vita che aveva vissuto?

PER l’apostolo Paolo si avvicinava il momento in cui sarebbe stato messo a morte. Ma Paolo aveva ogni motivo per essere soddisfatto della vita che aveva vissuto. Guardando indietro poté dire: “Ho corso la corsa sino alla fine, ho osservato la fede” (2 Tim. 4:6-8). Paolo aveva preso la saggia decisione di dedicare la propria vita al ministero cristiano, ed era sicuro che Geova era contento di lui. Anche noi vogliamo prendere buone decisioni e avere l’approvazione di Dio. Come possiamo riuscirci?

2. Cosa significa camminare per fede?

2 Riguardo a sé e ad altri fedeli cristiani l’apostolo Paolo disse: “Camminiamo per fede, non per visione” (2 Cor. 5:7). Cosa intendeva? Nella Bibbia il termine “camminare” a volte si riferisce al modo di vivere che una persona sceglie. Chi cammina “per visione” prende decisioni che si basano soltanto su quello che può vedere, sentire e provare. Chi invece cammina “per fede” prende decisioni basate sulla sua fiducia in Geova Dio. Con le sue azioni dimostra di essere convinto che Dio lo ricompenserà e che seguire i consigli della sua Parola è sempre la cosa migliore (Sal. 119:66; Ebr. 11:6).

3. Quali risultati positivi avremo camminando per fede? (2 Corinti 4:18).

3 Ovviamente tutti a volte prendiamo decisioni basandoci su quello che vediamo, sentiamo o proviamo. Ma se quando dobbiamo prendere decisioni importanti ci basiamo solo su questo, è probabile che avremo problemi. Perché? I nostri sensi a volte possono ingannarci. E anche quando questo non succede, se camminiamo soltanto per visione potremmo finire per ignorare la volontà o i consigli di Dio (Eccl. 11:9; Matt. 24:37-39). Se camminiamo per fede, invece, sarà più probabile che prenderemo decisioni “[gradite] al Signore” (Efes. 5:10). Seguendo i consigli di Dio avremo pace interiore e saremo davvero felici (Sal. 16:8, 9; Isa. 48:17, 18). Inoltre, se continuiamo a camminare per fede potremo vivere per sempre. (Leggi 2 Corinti 4:18.)

4. Come fa una persona a capire se sta camminando per fede o per visione?

4 Come facciamo a capire se stiamo camminando per fede o per visione? Fondamentalmente esaminando i fattori che guidano le nostre decisioni. Ci lasciamo guidare solo da quello che possiamo vedere? Oppure ci facciamo guidare dalla nostra fiducia in Geova e dai suoi consigli? Vediamo come possiamo continuare a camminare per fede in tre situazioni specifiche: nella scelta del lavoro, nella scelta del coniuge e quando riceviamo direttive dall’organizzazione. Per ognuna di queste situazioni, vedremo quali fattori dovremmo tenere in considerazione per prendere decisioni sagge.

NELLA SCELTA DEL LAVORO

5. Quali valutazioni bisogna fare nella scelta del lavoro?

5 Tutti desideriamo essere in grado di provvedere ai nostri bisogni e a quelli della nostra famiglia (Eccl. 7:12; 1 Tim. 5:8). Alcuni lavori sono ben pagati, e permettono di far fronte alle spese quotidiane e anche di mettere qualcosa da parte per il futuro. Altri lavori sono pagati meno, e lo stipendio basta a malapena a provvedere l’indispensabile alla famiglia. Quando si decide se accettare o no un lavoro è normale valutare quanto si guadagnerà. Ma se questo fosse l’unico fattore che prendiamo in considerazione, forse staremmo camminando principalmente per visione.

6. Come possiamo camminare per fede nella scelta del lavoro? (Ebrei 13:5).

6 Se stiamo camminando per fede, penseremo anche a come quel lavoro potrebbe influire sulla nostra amicizia con Geova. Potremmo chiederci: “Questo lavoro richiede di fare cose che Geova odia?” (Prov. 6:16-19). “Interferirebbe con la mia adorazione, o potrebbe tenermi lontano dalla mia famiglia per lunghi periodi di tempo?” (Filip. 1:10). Se la risposta a qualcuna di queste domande è sì, sarebbe saggio non accettare il lavoro, anche quando trovare lavoro è molto difficile. Dato che camminiamo per fede, vogliamo prendere decisioni che dimostrino che siamo convinti che Geova in un modo o nell’altro provvederà ai nostri bisogni (Matt. 6:33; leggi Ebrei 13:5).

7-8. In che modo un fratello del Sudamerica ha dimostrato di camminare per fede? (Vedi anche l’immagine.)

7 Javier,a un fratello del Sudamerica, ha capito l’importanza di camminare per fede. Lui dice: “Avevo fatto domanda per un lavoro prestigioso che mi avrebbe fatto guadagnare il doppio di quello che prendevo e mi avrebbe gratificato molto”. Javier però desiderava tanto fare il pioniere. Lui aggiunge: “Mi fissarono un colloquio con il direttore nazionale. Prima del colloquio pregai Geova, sicuro che lui sapeva qual era la cosa migliore per me. Mi piaceva l’idea di avanzare dal punto di vista professionale, ma se quel lavoro mi avesse impedito di raggiungere i miei obiettivi spirituali, non lo volevo”.

8 Javier racconta: “Durante il colloquio, il direttore mi disse che avrei dovuto fare regolarmente degli straordinari. Io gli dissi con gentilezza che non sarebbe stato possibile a motivo del mio ministero”. Javier rifiutò quel lavoro. Due settimane dopo iniziò a fare il pioniere. In seguito, quello stesso anno, trovò un lavoro part time. Lui dice: “Geova ha ascoltato le mie preghiere e mi ha fatto trovare un lavoro che mi permette di fare il pioniere. Sono davvero felice di avere un lavoro che mi consente di dedicare più tempo a servire Geova e i miei fratelli”.

Un fratello con un elmetto e in abiti da lavoro viene accompagnato dal suo caporeparto in un ufficio dove c’è un posto vacante. Il caporeparto gli sta offrendo una promozione.

Se al lavoro ti viene offerta una promozione, dimostrerai di essere convinto che Geova sa cos’è meglio per te? (Vedi i paragrafi 7 e 8)


9. Cosa impariamo dalla vicenda di Trésor?

9 Cosa possiamo fare se ci accorgiamo che il nostro attuale lavoro non ci sta permettendo di camminare per fede? Vediamo cosa ha fatto Trésor, della Repubblica del Congo. Lui racconta: “Il mio nuovo lavoro era l’occasione della vita. Guadagnavo il triplo rispetto a prima ed ero molto rispettato”. Trésor però perdeva regolarmente le adunanze a motivo degli straordinari. Inoltre gli venivano fatte pressioni perché mentisse per coprire attività disoneste. Trésor voleva lasciare quel lavoro, ma temeva di rimanere disoccupato. Cosa lo aiutò? Lui dice: “Abacuc 3:17-19 mi aiutò a capire che, anche se non avessi più avuto un’entrata, Geova si sarebbe preso cura di me. Quindi mi licenziai”. E conclude dicendo: “Molti datori di lavoro pensano che davanti alla prospettiva di un lavoro ben pagato una persona sia disposta a sacrificare qualsiasi cosa, famiglia e attività spirituali incluse. Sono felice di aver salvaguardato la mia relazione con Geova e con i miei familiari. Un anno dopo, Geova mi ha aiutato a trovare un lavoro stabile che mi permette di avere il necessario e di dedicare più tempo alle attività spirituali. Quando mettiamo Geova al primo posto, a volte potremmo dover affrontare per un po’ dei problemi economici, ma Geova si prenderà cura di noi”. Se ci fidiamo dei consigli e delle promesse di Geova, continueremo a camminare per fede, e lui ci benedirà.

NELLA SCELTA DEL CONIUGE

10. In che modo qualcuno potrebbe dimostrare di camminare per visione nella ricerca di un coniuge?

10 Il matrimonio è un dono di Geova, ed è normale desiderare di sposarsi. Nel valutare un fratello, una sorella che desidera sposarsi potrebbe tenere conto della sua personalità, del suo aspetto, della sua reputazione, della sua situazione economica, delle sue responsabilità familiari e di come la fa sentire.b Questi sono tutti fattori importanti, ma se fossero gli unici fattori che la sorella prende in considerazione, allora forse starebbe camminando per visione.

11. Come possiamo camminare per fede se stiamo cercando un coniuge? (1 Corinti 7:39).

11 Geova deve essere davvero orgoglioso dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che seguono i suoi consigli nella ricerca di un coniuge! Ad esempio, ascoltano l’esortazione di aspettare a frequentarsi con qualcuno finché non hanno passato “il fiore della giovinezza” (1 Cor. 7:36). Quando pensano a un potenziale coniuge, cercano soprattutto le qualità che secondo Geova dovrebbe avere un bravo marito o una brava moglie (Prov. 31:10-13, 26-28; Efes. 5:33; 1 Tim. 5:8). Se un non Testimone si interessa a loro dal punto di vista sentimentale, si fidano del consiglio di 1 Corinti 7:39 di sposarsi “solo nel Signore”. (Leggi.) Continuano a camminare per fede, convinti che Geova può avere cura dei loro bisogni emotivi meglio di chiunque altro (Sal. 55:22).

12. Cosa impariamo dall’esempio di Rosa?

12 Pensiamo a Rosa, una pioniera della Colombia. Il suo lavoro la portava spesso in contatto con un non Testimone che aveva iniziato a mostrare interesse nei suoi confronti. Rosa si sentiva attratta da lui. Lei dice: “Sembrava proprio una brava persona. Faceva volontariato e aveva uno stile di vita sano. Mi piaceva come mi trattava. Aveva tutto quello che cercavo in un marito, solo che non era Testimone”. Rosa continua: “Desideravo tanto avere una persona al mio fianco, quindi per me era difficile dirgli di no. In quel periodo mi sentivo sola e volevo sposarmi, ma non ero riuscita a trovare nessuno tra i fratelli”. Comunque Rosa non si concentrò solo su quello che poteva vedere. Pensò a come questa decisione avrebbe influito sulla sua amicizia con Geova. Quindi troncò ogni rapporto con quell’uomo e si tenne impegnata nelle attività spirituali. Poco dopo fu invitata a frequentare la Scuola per evangelizzatori del Regno, e ora serve come pioniera speciale. Lei dice: “Geova mi ha riempito di tante benedizioni che mi hanno resa davvero felice”. Anche se può non essere facile camminare per fede quando sono coinvolti i sentimenti, ne vale sempre la pena.

QUANDO RICEVIAMO DIRETTIVE DALL’ORGANIZZAZIONE

13. Come potremmo ritrovarci a camminare per visione quando riceviamo direttive dall’organizzazione?

13 Spesso riceviamo direttive dall’organizzazione che ci guidano nel servire Geova. Potrebbero venire dagli anziani locali, dal sorvegliante di circoscrizione, dalla filiale o dal Corpo Direttivo. A volte, però, potremmo non capire il motivo di una certa disposizione. Forse vediamo soltanto i disagi che quella disposizione potrebbe causarci. Potremmo anche iniziare a soffermarci sull’imperfezione dei fratelli da cui quella disposizione proviene.

14. Cosa ci aiuterà a camminare per fede quando riceviamo direttive dall’organizzazione? (Ebrei 13:17).

14 Se camminiamo per fede, siamo convinti che Geova ha il controllo della situazione e conosce le nostre circostanze. Di conseguenza siamo pronti a ubbidire, e lo facciamo con un atteggiamento positivo. (Leggi Ebrei 13:17.) Riconosciamo che con la nostra ubbidienza contribuiamo a tenere unita la congregazione (Efes. 4:2, 3). Abbiamo fiducia nel fatto che, quando ubbidiamo anche se i fratelli che ci guidano sono imperfetti, Geova benedirà la nostra ubbidienza (1 Sam. 15:22). Al momento giusto lui correggerà tutto quello che dev’essere veramente corretto (Mic. 7:7).

15-16. Cosa aiutò un fratello a camminare per fede anche se aveva dei dubbi sulle direttive ricevute? (Vedi anche l’immagine.)

15 Vediamo con un esempio quali benefìci si hanno quando si cammina per fede. In Perù, anche se si parla comunemente lo spagnolo, molti parlano lingue indigene. Una di queste è il quechua. Per diversi anni fratelli e sorelle che parlavano quechua avevano cercato persone di lingua quechua nel territorio. Tuttavia, a motivo di alcune normative dello Stato, a un certo punto fu necessario dare nuove direttive sul modo di contattare le persone (Rom. 13:1). Alcuni iniziarono a chiedersi se questo avrebbe rallentato l’opera nel territorio. I fratelli però si attennero alle istruzioni, e Geova benedisse i loro sforzi aiutandoli a trovare molte persone che parlavano quechua.

16 Anche Kevin, anziano di una congregazione di lingua quechua, era preoccupato per il cambiamento. Lui spiega: “Mi chiedevo come avremmo fatto a trovare persone che parlavano quechua”. Allora cosa fece? Lui dice: “Riflettei su Proverbi 3:5, e pensai a Mosè. Lui doveva condurre gli israeliti fuori dall’Egitto verso quello che sembrava un vicolo cieco, cosa che avrebbe reso il popolo un facile bersaglio per gli egiziani. Eppure ubbidì, e Geova benedisse quell’ubbidienza in modo straordinario” (Eso. 14:1, 2, 9-11, 21, 22). Kevin fu pronto ad adattarsi. Parlando dei risultati, dice: “Fu incredibile vedere come Geova benedisse le cose. Prima in servizio facevamo tanta strada a piedi per trovare soltanto una o due persone che parlavano quechua. Ora predichiamo soprattutto nelle zone in cui c’è un’alta concentrazione di persone di lingua quechua. Di conseguenza facciamo più conversazioni, più visite e più studi biblici. Anche la presenza alle adunanze è aumentata”. Senza dubbio, quando camminiamo per fede, Geova ci ricompensa sempre.

Un uomo di lingua quechua parla con una coppia di Testimoni che stanno partecipando al ministero. L’uomo indica loro l’abitazione di un’altra persona.

I fratelli notarono che molte persone che incontravano sul territorio sapevano indicare loro in quali zone del vicinato si poteva trovare chi parlava quechua (Vedi i paragrafi 15 e 16)


17. Cosa ci ha insegnato questo articolo?

17 Abbiamo visto come possiamo continuare a camminare per fede in tre importanti situazioni. Ma dobbiamo continuare a camminare per fede in tutti gli aspetti della nostra vita, ad esempio quando scegliamo i divertimenti o cosa fare nel tempo libero, quando prendiamo decisioni relative all’istruzione o quando facciamo scelte riguardo all’educazione dei figli. Davanti a qualsiasi decisione, dovremmo farci guidare non solo da quello che vediamo, ma anche dalla nostra amicizia con Geova, dai suoi consigli e dalla promessa che ha fatto di prendersi cura di noi. Se lo faremo, riusciremo a camminare “nel nome di Geova nostro Dio per sempre, per l’eternità” (Mic. 4:5).

COME POSSIAMO CAMMINARE PER FEDE...

  • nella scelta del lavoro?

  • nella scelta del coniuge?

  • quando riceviamo direttive dall’organizzazione?

CANTICO 156 Con gli occhi della fede

a Alcuni nomi sono stati cambiati.

b Per semplicità in questo paragrafo si parla di una sorella che desidera sposarsi, ma gli stessi consigli valgono per un fratello.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi