Gli additivi chimici sono nocivi?
IL PUBBLICO è invitato a credere che tutti gli additivi chimici contenuti negli alimenti non siano nocivi, giacché la quantità che se ne mangia ogni giorno è di solito piccolissima. Tuttavia, questa è la domanda che assilla la mente di coloro che ragionano su quanto sono invitati a credere: Se una grande quantità di un prodotto chimico è velenosa e nociva, non sarà nocivo anche un pochino ogni giorno, impiegando solo più tempo a fare effetto?
Coloro che sostengono l’innocuità degli additivi accennano spesso al fatto che una piccola quantità di sale fa bene alla salute della maggioranza, ma grandi quantità di sale possono uccidere. Perciò pensano che altre sostanze chimiche siano innocue in piccole quantità. Ciò può essere vero, purché queste altre sostanze chimiche possano essere eliminate come le quantità in eccesso di sale e non si accumulino nel corpo come il DDT.
Si può sostenere che non ci sia ancora la prova specifica che questi additivi chimici nuocciano alla gente. Ma non è questo un mettere il carro davanti ai buoi? Forse è meglio affermare il contrario, che non c’è ancora la prova specifica che questi additivi alimentari non nuocciano alla gente. Non sarebbe dunque sensato tenere assolutamente al minimo l’uso di tali additivi fino a quando non sia svanita ogni ombra di dubbio sulla loro innocuità?
Un caso pertinente: Molto tempo fa alcuni sostenevano che il fumo probabilmente era nocivo. Ma non era possibile vedere di giorno in giorno alcun visibile cambiamento nella salute, per cui i sostenitori delle sigarette si compiacevano di dire che non c’era nessun danno. Ora, dopo decenni di esperienza, è stato definitivamente stabilito che il fumo nuoce alla salute. Può causare cancro, malattie cardiache e altri disturbi. Ma ci vollero molti anni per dimostrarlo. Chi può dire che pure gli additivi alimentari non abbiano effetti nocivi, anche se a lunga scadenza?
Ci sono enormi differenze nella costituzione del corpo. Probabilmente conoscete persone che possono star fuori al freddo per lunghi periodi senza ammalarsi. Tuttavia, altri possono star fuori solo brevemente e contrarre una malattia.
Nessuno può dire qual è il limite di tolleranza di ciascuno. Ciò che può non danneggiare uno che ha abbastanza vitalità così che il suo corpo respinga gli agenti nocivi può uccidere un altro che non ha tale vitalità. Chi può dunque dire quanto di un prodotto chimico danneggia realmente la salute di una persona? Anche se è solo una piccola percentuale della popolazione ad essere danneggiata, vi piacerebbe far parte di quella percentuale?
Coloro che sostengono una certa veduta possono farvi notare i risultati di certi esperimenti. Ma tale evidenza è sempre conclusiva? Per esempio, a dei ratti ben nutriti in un periodo di sei mesi non fu dato da bere altro che bevande a base di cola. Fu riscontrato che i loro denti si dissolvevano fino alle gengive. Si dice che gli acidi contenuti in queste bevande dissolvano il ferro e la pietra calcarea. Apparentemente questo può sembrare un esperimento molto significativo e se ne può trarre la conclusione che ne deriverebbe certo un danno agli uomini se bevessero tali bevande, sia in un lungo periodo di tempo che solo ogni tanto.
Comunque, gran parte del peso di questo argomento va perduto quando qualcuno accenna al fatto che anche gli acidi contenuti nel succo di limone e nell’aceto scioglieranno il ferro e la pietra calcarea. Quindi, se gli acidi della cola in piccole quantità sono nocivi a lunga scadenza, si potrebbe dire che anche il succo di limone e l’aceto siano nocivi alla salute. È dunque evidente che occorre vasta conoscenza per trarre valide conclusioni.
Chi ne sa di più?
In questa controversia degli additivi alimentari si riscontra che le opinioni variano da un estremo all’altro. Ad alcuni piace pienamente ogni additivo che soddisfa ed eccita i sensi. I conservatori, d’altronde, vi chiederanno: Se il Creatore avesse voluto che certe sostanze chimiche fossero nei nostri cibi, non ve le avrebbe messe? Dopo tutto, chi conosce meglio la composizione e l’equilibrio dei cibi, il Creatore o gli uomini imperfetti?
Facciamo questo ragionamento: Se aveste una bella automobile che richiedesse benzina della migliore qualità, che accadrebbe se cominciaste a mettere nel serbatoio della benzina particelle di terra e carburante da quattro soldi? Col tempo comincerebbe a funzionare male e infine si guasterebbe, e la sua durata sarebbe abbreviata.
Il dott. William E. Smith, che ha fatto ricerche sul cancro, disse: “La diffusa abitudine d’introdurre nell’organismo umano un’interminabile serie di molecole biologicamente estranee per svariati vantaggi commerciali non è dissimile dal gettare una raccolta di dadi e bulloni nella più delicata macchina che si conosca”.
Molti hanno concluso che non si tratta più del fatto che gli additivi chimici siano nocivi o no. Secondo loro la questione riguarda solo l’entità del danno. Il dott. Edward Ryan, ex direttore di Dental Digest dichiarò: “Ogni volta che una sostanza naturale è eliminata da un cibo, ogni volta che un adulterante è aggiunto a un alimento, si turba l’equilibrio della natura. . . . I processi chimici e cellulari in seno alle cellule non possono reagire ai passeggeri capricci dei chimici senza che ne sia turbato il funzionamento”.
Le debite conclusioni
Chemical Week del 10 dicembre 1969 commentò: “Il crescente problema di mettere sempre più prodotti chimici nei cibi, osservò Maurice Shils, professore aggregato di medicina presso l’Università Cornell e convenzionato, fa ‘parte del problema dell’inquinamento. Dovrebbe esserci buona ragione prima di introdurre nuove sostanze chimiche nei nostri alimenti’”.
Il paragone di queste sostanze chimiche con gli inquinanti suscita un altro aspetto della questione. La persona media può non mangiare abbastanza di un qualsiasi additivo chimico ogni giorno per esserne danneggiata, ma prende più di una sola sostanza chimica nel cibo che mangia ogni giorno. E per di più, ne assimila molte da altre fonti.
La gente è sempre più preoccupata per l’ambiente inquinato in cui vive. Ci sono sostanze chimiche estranee in gran parte dell’acqua potabile. Il suolo che produce gran parte del cibo è stato impregnato di insetticidi e concimi chimici. E che dire dell’aria che respiriamo? In molti paesi è decisamente disgustosa. Per esempio, un resoconto inerente ai risultati ottenuti dagli scienziati americani del Centro di Ricerca delle Scienze Atmosferiche dichiara: “L’ultima traccia d’aria pura notata dal centro negli Stati Uniti era a Flagstaff, nell’Arizona, ma scomparve sei anni fa quando . . . l’inquinamento atmosferico dalla costa californiana raggiunse la città settentrionale dell’Arizona”. — Register di New Haven, 21 dicembre 1969.
Newsweek del 26 gennaio 1970 riferì: “I rifiuti che sono nell’aria negli U.S.A. paralizzano il bestiame in Florida, scolorano la vernice delle case e delle automobili a Lincoln, nel Maine, fanno morire i pini a circa 100 chilometri da Los Angeles e rovinano le orchidee nel Texas e nell’Illinois nonché gli spinaci nella California meridionale. Alcuni Americani pagano con la vita; disturbi respiratori come asma, bronchite, cancro polmonare ed enfisema crescono a ritmo allarmante”.
Quando dunque traete le debite conclusioni, riscontrate che non si tratta più di una sola sostanza chimica in piccole quantità. L’assalto di tutti questi elementi innaturali — i composti chimici che sono nei cibi, l’aria sporca che respiriamo, le sostanze estranee nell’acqua che beviamo — può ben essere la causa di alcune malattie sofferte oggi dalle persone.
Che cosa si può fare
Che cosa si può fare preferendo non consumare tante sostanze chimiche? Mentre in gran parte del mondo è oggi impossibile evitarle completamente giacché il loro uso è così esteso e molte volte non visto, potete seguire i suggerimenti del prospetto a pagina 7.
Facendo personalmente tali cose recherete senza dubbio beneficio a voi stesso e alla vostra famiglia fino a un certo punto, ma non eliminerete le principali cause della cattiva salute e delle malattie. Anche se vivessimo in un ambiente non inquinato e gli additivi alimentari fossero proibiti per legge, il genere umano continuerebbe a subire gli effetti del peccato e della morte. L’uomo non può con le sue proprie opere liberarsi da questa maledizione adamica. E il problema dell’inquinamento è insito nell’attuale sistema di cose in cui viviamo, e questo sistema non è qualche cosa che noi possiamo cambiare.
Ma Dio può liberarci da entrambi. E nella sua Parola la Bibbia ha detto che lo farà. Ha specialmente preso nota del fatto che l’uomo rovina questa buona terra da Lui creata e ha dichiarato il Suo proposito di “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. — Riv. 11:18.
Tutta l’evidenza che adempie la profezia biblica mostra che siamo molto vicini al tempo in cui Dio mostrerà la sua grande potenza e autorità ponendo fine a questo egoistico sistema di cose e a quelli che lo vogliono così. — 2 Tim. 3:1-5.
Dopo tale miracoloso atto di Dio, le attività del genere umano saranno amministrate dal giusto governo di Dio in cielo. La sua Parola promette che la terra diverrà un paradiso. Non solo sarà posto fine in modo permanente all’inquinamento dell’atmosfera, del suolo e dell’acqua della terra, ma ci sarà qualche cosa di gran lunga più meraviglioso: il genere umano sarà riportato a uno stato di perfezione di corpo e di mente! Pena e morte diverranno cose del passato. — Isa. 45:18; Luca 23:43; Riv. 21:4, 5.
Geova Dio, il Creatore dell’uomo e Colui che fa produrre alla terra cibo per tutte le cose viventi, sa quello che ci vuole per far avverare queste cose. Egli ha dato la sua immutabile parola che le farà divenire realtà. — Riv. 21:5.
[Riquadro a pagina 7]
Per ridurre il consumo di sostanze chimiche
(1) Controllate l’etichetta di tutti i cibi impacchettati, in scatola o in bottiglia, e scegliete quelli contenenti meno additivi che sia possibile.
(2) Riducete l’uso dei cibi già preparati. Potrete impiegare un po’ più tempo per prepararli, ma in alcuni casi è più salutare.
(3) Se non riuscite a trovare pane integrale ed essenzialmente esente da additivi, forse vi torna il conto farlo. Certi tipi di pane venduti in commercio hanno realmente poco valore alimentare.
(4) Quando è possibile, servite alla vostra famiglia frutta e ortaggi freschi, attentamente lavati. Potete anche coltivarne un po’ nell’orto dietro casa.
(5) Preferite le bevande naturali, come il latte, invece delle bevande “analcoliche”. Alcuni succhi di frutta venduti in commercio possono essere in gran parte esenti da additivi. In certi casi vorrete prepararli da voi.
(6) Prendendo carne fresca e non lavorata e cucinandola da voi eviterete molti degli additivi usati nella carne insaccata e in altri prodotti simili.
(7) Giacché insetticidi come il DDT tendono a concentrarsi nel grasso degli animali, potete ridurre la quantità che ne assimilate scartando quello in eccesso.