BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g71 22/7 pp. 12-15
  • Imparai a considerare il matrimonio dal punto di vista di Dio

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Imparai a considerare il matrimonio dal punto di vista di Dio
  • Svegliatevi! 1971
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Aiuto al tempo giusto
  • Presa la giusta decisione
  • Felici risultati
  • La cerimonia e le esigenze del matrimonio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
  • Il mio è stato un matrimonio combinato
    Svegliatevi! 1973
  • Seguite una condotta “degna della buona notizia”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Sposare in modo onorevole
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
Altro
Svegliatevi! 1971
g71 22/7 pp. 12-15

Imparai a considerare il matrimonio dal punto di vista di Dio

Narrato al corrispondente di “Svegliatevi!” nel Suriname

RIPENSANDOCI, vedo che tutto cominciò innocentemente. Avevo solo diciannove anni e conobbi questo giovane che mi piacque moltissimo. Uscivamo insieme. Ci divertivamo tanto in modo innocente. Ma presto l’innocenza della situazione era sparita. Ero incinta.

Devo menzionare che nel mio paese non è affatto strano che un uomo e una donna vivano insieme consensualmente, cioè senza essere sposati. Molte di queste coppie hanno addirittura l’idea che non appena legalizzano la loro relazione consensuale cominceranno i guai, giacché entrambi i coniugi sanno che allora sono legati per legge. Quindi preferiscono continuare a vivere senza essere sposati.

Per di più, le varie denominazioni religiose, benché non lo approvino apertamente, in realtà lo scusano. Quindi, molti membri di chiese cattoliche e protestanti vivono insieme come marito e moglie in questa relazione consensuale. Benché non siano considerati idonei per prendere la Comunione in chiesa, hanno altrimenti una buona reputazione agli occhi della chiesa.

Mentre ero in stato interessante, stetti nella casa dei miei genitori secondo l’usanza, e il mio amico continuava a venire a trovarmi lì. Comunque, mentre ero incinta del suo secondo bambino, ebbi una notizia inquietante. Mia madre mi mostrò l’annuncio di un giornale secondo cui egli stava per sposare un’altra donna! Con mio stupore lessi che il matrimonio doveva aver luogo la settimana dopo. Pensai che dovesse esserci uno sbaglio, per cui quando venne la volta successiva gli dissi quello che avevo letto, sperando intimamente che lo negasse. Ma egli ammise con calma di avere inserito l’annuncio, pur affermando che non avrebbe effettivamente sposato l’altra donna. Ingenuamente credetti alle sue dichiarazioni secondo cui io sola contavo per lui. Nel giro di una settimana, con mia amara delusione, aveva sposato l’altra donna!

I miei genitori si impegnarono a provvedere a me e ai miei bambini, se avessi lasciato quest’uomo e non avessi più avuto niente a che fare con lui. Accettai, ma due giorni dopo il suo matrimonio egli era di nuovo alla mia porta a supplicarmi di tornare da lui. Asserì di avere sposato l’altra donna semplicemente a causa delle insistenze dei suoi genitori quando ella era rimasta incinta. Benché sapessi che non avrei potuto vivere così, cedetti alle sue suppliche e alle sue promesse e lasciai i miei genitori per andare a vivere nella casa che egli prese in affitto per me.

Ora ero divenuta quella che nel Suriname si chiama buitenvrouw o “donna di fuori”. È una situazione molto comune qui. Gli uomini sostengono perfino che ciò sia conforme alle Scritture, giacché Abraamo e altri patriarchi ebbero concubine. Essi diranno che la monogamia è la condotta naturale per la donna, ma non per l’uomo. A questo punto della mia vita ero completamente all’oscuro di come Dio considera il matrimonio.

Per cinque anni egli continuò a mostrarmi affetto mentre vivevamo in queste condizioni. Ma all’improvviso la sua attitudine mutò. I suoi modi divennero insopportabili. Spesso, per nessuna ragione al mondo, mi picchiava; e una volta, mentre ero incinta del suo quarto bambino, mi spinse giù per una rampa di scale. Ricordo di avere spesso pregato Dio di aiutarmi a uscire da questa spaventosa e deplorevole condizione.

Più volte minacciai di lasciarlo, e tre volte ebbi abbastanza forza e coraggio da farlo. Ma ogni volta mi indebolii e tornai da lui, poiché avevo una terribile paura che capitasse qualche cosa di spaventoso a me e ai miei bambini se non tornavo da lui. Litigavamo continuamente per lo stesso problema: il nostro modo di vivere. Io insistevo che non si poteva vivere così e allevare i figli in questo modo. Ciò aveva come risultato altre percosse e temporanee separazioni.

Aiuto al tempo giusto

Poi un giorno venne una donna a casa mia. Era una testimone di Geova. Accettai che venisse a tenere con me un settimanale studio biblico. Comunque, nello stesso tempo i miei conoscenti mi convinsero a rivolgermi a uno spiritista perché mi aiutasse a risolvere i miei problemi. Lo spiritista mi diede una polverina da mettere segretamente nel cibo e nelle bevande di mio “marito”. Questo avrebbe dovuto appianare ogni difficoltà e restituirmi l’affetto del mio compagno. Ma non ci fu nessun miglioramento. Anzi, la situazione peggiorava di continuo.

Dopo uno studio biblico settimanale, cominciai a confidare alla mia amica Testimone la mia situazione, senza menzionare che ero ricorsa allo spiritismo. Ella mi incoraggiò gentilmente ma fermamente a continuare lo studio della Bibbia, e mi prospettò la speranza che a tempo debito i problemi apparentemente insormontabili sarebbero svaniti. Finii per confessarle francamente la verità circa la mia situazione coniugale. Dopo questa conversazione arrivammo a un punto della piccola pubblicazione di studio biblico, Viviamo con la speranza di un giusto nuovo mondo, che cambiò tutto il mio modo di pensare.

Ecco la citazione dell’opuscolo che richiamò la mia attenzione: “Perciò il cristiano non ricorrerebbe mai al demonismo o alla stregoneria per scopi protettivi o di guarigione. Il cristiano dedicato deve ubbidire al comando di Dio di riporre fede in Lui”. Nello stesso tempo era menzionato il brano biblico di Efesini 6:14-18. C’era anche un’illustrazione in cui si vedeva una donna cristiana con un bambino legato sulla schiena che respingeva con la mano l’aiuto di uno stregone con i suoi arnesi.

In seguito considerammo anche un’importante parte della stessa pubblicazione sul soggetto “Condotta onorevole nel matrimonio”. Durante la conversazione appresi che oggi gli uomini non possono prendere come esempio Abraamo e altri patriarchi per avere relazione con più di una donna. Con la venuta di Cristo la poligamia praticata dagli Ebrei non doveva più essere tollerata. Gli uomini cristiani dovevano essere ‘mariti di una sola moglie’ e ‘ciascuna donna doveva avere il proprio marito’. (1 Tim. 3:2, 12; 1 Cor. 7:2) Che rivelazione fu questa!

Ed ecco il paragrafo dell’opuscolo che mi pose una vera sfida: “Se la vostra vita familiare, a motivo dell’usanza o di qualche altra ragione, non soddisfa queste esigenze bibliche, questi ottimi consigli tratti dalla Bibbia costituiscono per voi una sfida. Farete il cambiamento necessario? Se lo farete, potrete star sicuri che riceverete ricche benedizioni da Geova, Colui che diede origine al matrimonio e che darà la vita eterna in un nuovo mondo a tutte le famiglie ubbidienti del genere umano”.

Presa la giusta decisione

Dovevo dunque prendere una decisione. Dovevo mettere la mia vita in armonia con la divina veduta del matrimonio. (Ebr. 13:4) Dovevo lasciare quest’uomo legalmente sposato con un’altra. Ma come ne potevo trovare il coraggio? Egli mi terrorizzava. Aveva minacciato di uccidermi se lo avessi lasciato di nuovo. Aveva persino minacciato di far del male alla Testimone che studiava la Bibbia con me.

La gentile Testimone continuò a rafforzarmi con l’assicurazione che Geova promette di aiutare quelli che si sforzano di seguire nella loro vita i suoi giusti princìpi. (Sal. 34:7) Mi esortò a pregare Geova per avere il suo aiuto. Apprezzai il suo consiglio e feci com’ella aveva detto, ma la situazione sembrava ancora difficile. Poi un giorno ricordai all’improvviso che avevo ancora un po’ di quella polverina che mi era stata data dallo spiritista. Me ne liberai subito.

Ora le cose cominciarono a cambiare. Avevo preso la decisione. Al successivo studio dissi alla Testimone: “So che devo lasciare quest’uomo per mettere la mia vita in armonia con ciò che vuole Dio. Sono decisa a lasciarlo. Mi aiuterebbe a trovare una casetta per me e per i miei sei bambini?” Mi assicurò che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutarmi.

La casa fu presto trovata. Mentre stavo preparando le nostre valigie venne a casa il mio compagno consensuale. Non riusciva a credere che lo lasciassi effettivamente. Quando vide la mia ferma decisione cominciò a fare molte promesse di una vita migliore insieme. Rimasi ferma nella mia risoluzione. Poteva essere solo perché Geova mi aiutava. Insistette che gli permettessi di vedere la casa che avevo presa in affitto, poiché non credeva che l’avessi realmente.

Quella stessa sera venne alla mia nuova casa e mi implorò di tornare da lui. Al mio rifiuto, cominciò a picchiarmi. Questa volta non volli farmi spaventare. Geova sicuramente mi diede forza. E a causa del subbuglio causato dalle percosse il padrone di casa cacciò via dalla casa il mio ex compagno, proibendogli di rimetterci piede. Nel frattempo, continuai a pregare Geova di aiutarmi ad attenermi saldamente alla mia decisione. Non mi ha mai abbandonato.

Felici risultati

Che sollievo era vivere finalmente in armonia con le esigenze di Geova! Come furono felici e grati i miei figli che avessi preso questa decisione! I continui litigi e le percosse avevano avuto un cattivo effetto sulla loro vita. Ora essi erano pieni di intima contentezza e felicità di cui io come madre potevo accorgermi facilmente.

Ci furono problemi, certo. Ora dovevo guadagnare da vivere per la mia famiglia. Felicemente, potei disporre di lavorare dalle otto del mattino alle due del pomeriggio. Questo significava che potevo stare con i miei figli quando venivano a casa da scuola. Assistevamo tutti insieme alle adunanze dei testimoni di Geova e quindi eravamo realmente uniti come famiglia nell’adorazione di Geova.

Ogni tanto, mentre andavo al lavoro o a fare la spesa, incontravo il mio ex “marito”. Quando cominciava a parlarmi pregavo silenziosamente Geova di darmi forza, e cercavo sempre di dargli testimonianza riguardo a come Dio considera il matrimonio o riguardo ad altri princìpi biblici sulla vita.

Mentre ora ripenso al giorno in cui per la prima volta cominciai a imparare come Dio considera il matrimonio, mi rendo conto che questo mi mise faccia a faccia con la più grande sfida della mia vita fino a quel momento. Ricordo ancora che fu una decisione assai difficile, che comportò cambiamenti molto drastici. Ma oggi devo confessare che l’attuale felicità che io e i miei figli proviamo supera di gran lunga la difficoltà in cui ci siamo trovati.

Geova è stato fonte di forza e solo per mezzo di lui ho avuto la forza d’animo necessaria per prendere la giusta decisione e attenermi fermamente ad essa. Sono tanto grata che Geova abbia provveduto in questi “ultimi giorni” i suoi servitori per aiutare le persone come me a cambiare il loro modo di vivere e conformarsi alla sua giusta veduta sul matrimonio!

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi