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  • Ciò che faranno i testimoni di Geova e ciò che potete fare voi

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  • Ciò che faranno i testimoni di Geova e ciò che potete fare voi
  • Svegliatevi! 1973
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Svegliatevi! 1973
g73 8/5 pp. 28-30

Ciò che faranno i testimoni di Geova e ciò che potete fare voi

I TESTIMONI di Geova del Malawi, come di altre nazioni, hanno la coscienza pura. Non hanno fatto nulla né contro l’uomo né contro il governo. E con la loro condotta di leale integrità verso le leggi di Dio non hanno offeso Dio. Possono dire insieme all’apostolo Paolo: “Mi esercito continuamente per avere la consapevolezza di non aver commesso nessuna offesa contro Dio e contro gli uomini”. — Atti 24:16.

I testimoni di Geova non hanno nessuna intenzione di smettere d’esser leali a Dio. Continueranno a fare ciò che comanda la sua Parola. E come veri seguaci di Cristo Gesù, continueranno a essere sottomessi alle “autorità superiori” in qualsiasi nazione risiedano. (Rom. 13:1) Non cercheranno di farsi giustizia da sé per vendicarsi di quelli che li perseguitano. Il Figlio di Dio non fece così. Di lui, l’apostolo Pietro scrive: “Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, onde seguiate attentamente le sue orme. Egli non commise peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca. Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente”. — 1 Piet. 2:21-23.

Se i testimoni di Geova ricorressero alle minacce, tentassero di esercitare pressione politica o economica, o istigassero a compiere atti di violenza contro gli oppositori non farebbero altro che rendersi simili ai loro assalitori. Questo costerebbe loro l’approvazione di Dio. Invece, seguiranno l’ispirato consiglio dell’apostolo: “Non rendete a nessuno male per male. . . . Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’. . . . Non vi fate vincere dal male, ma vincete il male col bene”. (Rom. 12:17-21) Pertanto, i testimoni di Geova attendono che Dio rechi vero e duraturo sollievo coi suoi giusti mezzi.

Piena fede che Dio può sostenere

La fede dei testimoni di Geova nelle promesse di Dio permette loro di seguire questa condotta. Benché Dio permetta che siano provati per un po’, egli non li abbandonerà mai. Gli oppositori possono privarli degli stessi mezzi di sussistenza, tuttavia verace è la promessa di Dio: “Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò”. Perciò si fanno coraggio e dicono: “Geova è il mio soccorritore; non avrò timore. Che cosa mi può fare l’uomo?” (Ebr. 13:5, 6) Sanno che Dio verrà in loro aiuto per sostenerli, materialmente e in altri modi, nel tempo del loro bisogno, e che anche se morissero, egli li riporterà in vita nel suo nuovo ordine. — Atti 24:15.

Essi si fanno coraggio perché ricevono personalmente il suo aiuto mentre dà loro la forza di perseverare e la sapienza necessaria per risolvere i loro problemi. Come Paolo e i suoi conservi cristiani, i testimoni di Geova nel Malawi o nei campi di profughi possono dire: “Siamo incalzati in ogni modo, ma non alle strette da non muoverci; siamo perplessi, ma non assolutamente senza via d’uscita; siamo perseguitati, ma non abbandonati; siamo abbattuti, ma non distrutti. Dappertutto portiamo sempre nel nostro corpo il trattamento mortifero riservato a Gesù”. — 2 Cor. 4:8-10.

Traggono vero conforto sapendo con certezza questo fatto: Geova Dio non permetterà mai che il suo popolo sia disperso e distrutto. È vero che possono perdere proprietà e possedimenti. Alcuni possono anche essere uccisi, benché di solito questo accada solo a una piccola minoranza. Tuttavia sanno che, siccome Dio per mezzo del giudice celeste da lui costituito, Gesù Cristo, sostiene il suo popolo, non permetterà mai che sia annientato.

Essi continueranno a ubbidire alle leggi dei sistemi politici di questo mondo, non commettendo nessun atto irrispettoso verso di loro. Nello stesso tempo i testimoni di Geova manterranno saldamente la loro separazione dal mondo. Continueranno a stare decisamente dalla parte del governo del Regno di Dio quale loro vera speranza e fiducia. Che abbiano l’approvazione di Dio dipende da ciò. — Giov. 18:36.

Sforzi a favore dei perseguitati

I testimoni di Geova del Malawi si sono rivolti a Dio in preghiera per ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno al fine di superare con successo e fedelmente il loro momento di crisi. I loro fratelli spirituali in ogni parte del mondo pregano similmente a loro favore, come fecero i primi cristiani quando l’apostolo Pietro fu messo in prigione ed era in pericolo di morte. (Atti 12:5) L’apostolo Paolo chiese ai suoi fratelli di pregare per essere liberato dagli increduli in Giudea. (Rom. 15:30, 31) Anche voi potete unire la vostra voce in preghiera a Dio a favore dei cristiani che oggi soffrono ingiustamente.

Molto tempo fa il Figlio di Dio fece un’illustrazione in cui paragonò i popoli della terra a pecore e capri che venivano separati dal pastore. Spiegò che egli stesso avrebbe compiuto tale opera di separazione al tempo della sua presenza per il giudizio. La sua presenza sarebbe stata invisibile come si capisce dalla sua dichiarazione secondo cui gli interessati gli avrebbero detto: “Signore, quando ti vedemmo aver fame e ti demmo da mangiare, o aver sete, e ti demmo qualche cosa da bere? Quando ti vedemmo estraneo e ti accogliemmo in modo ospitale, o nudo, e ti vestimmo? Quando ti vedemmo malato o in prigione e venimmo da te?” Gesù disse che avrebbe risposto: “In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. — Matt. 25:31-40.

Nel Malawi e in altri luoghi alcuni hanno visto le sofferenze dei cristiani testimoni di Geova e hanno dato assistenza e conforto. Riconoscendo la loro innocenza e la veracità del loro messaggio, alcuni si sono schierati con i Testimoni difendendo ciò ch’è giusto. Ne è risultata persecuzione anche per alcuni di loro. Ma possono rallegrarsi perché Geova Dio e suo Figlio vedono e li ricompenseranno. Gesù promise che avrebbe detto alle persone ‘simili a pecore’: “Venite, voi che avete la benedizione del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi”. Così facendo evitano di dover andare “allo stroncamento eterno”, la completa distruzione riservata a quelli che seguono una condotta opposta. — Matt. 25:34, 46.

Si spera che nel Malawi molti mostrino ancora compassione verso i cristiani testimoni di Geova, sì, e ammirazione per la rimarchevole testimonianza di ferma fede e incrollabile devozione che hanno mostrata verso il regno di Dio retto da suo Figlio. Si può anche sperare che quanti occupano posizioni ufficiali riconoscano che i testimoni di Geova non rappresentano una minaccia per il loro paese ma sono una forza che opera per la giustizia e alte norme morali, qualità che contribuiscono al duraturo benessere di qualsiasi popolo, e che questi funzionari intervengano per correggere i torti perpetrati contro di loro, onorando così la loro nazione dinanzi a tutti gli osservatori.

I testimoni di Geova del Malawi, sia che si trovino nel paese o fuori nei campi di profughi, chiedono semplicemente al Governo del Malawi di garantire loro ciò che è stabilito dagli articoli della Costituzione della Repubblica del Malawi. Quel documento, nel suo primo capitolo, afferma:

“(iii) Il Governo e il popolo del Malawi continueranno a riconoscere la santità delle libertà personali custodite nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo delle Nazioni Unite e dell’attinenza alla Legge delle Nazioni;

“(iv) Nessuno dev’esser privato della sua proprietà senza il pagamento di un equo compenso e solo se il pubblico interesse lo richiede:

“(v) Tutti, indipendentemente da colore, razza o credo, devono godere di uguali diritti e libertà”.

Questi recenti avvenimenti in cui sono stati coinvolti i testimoni di Geova del Malawi danno alle più alte personalità del paese l’occasione di dimostrare il loro interesse per questi articoli della Costituzione della Repubblica del Malawi. Agiranno ora per restituire questi legittimi diritti ai cristiani testimoni di Geova che sono cittadini del Malawi?

Se lo desideri, puoi esprimerti personalmente a favore di quelli che hanno sofferto così intensamente nel Malawi, scrivendo alle competenti autorità di quel paese, rendendo noto il tuo interesse e la tua compassione per loro e chiedendo un pronto intervento per recare loro soccorso. Elenchiamo di seguito i nomi delle autorità a cui si può appropriatamente inviare tale appello.

INDIRIZZI DI FUNZIONARI

Sua Eccellenza il Presidente a vita, Dott. H. Kamuzu Banda

Uffici del Governo Centrale

Box 53

Zomba, Malawi

On. A. A. Muwalo Nqumayo, M.P.

Ministro di Stato (Ufficio del Presidente)

Uffici del Governo Centrale

Box 53

Zomba, Malawi

On. A. M. Nyasulu, M.P.

Presidente dell’Assemblea Nazionale

Uffici del Governo Centrale

Box 53

Zomba, Malawi

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