Uno sguardo al mondo
Impressioni italiane
◆ In un servizio sul sinodo dei vescovi tenuto a Roma l’anno scorso, il giornale italiano Paese Sera pubblicò le sue impressioni. Esso nota che il “mai risolto problema della ‘povertà evangelica’” è tornato a galla, al che “un cardinale ha reagito: ‘Mi sapete dire dove va a finire il nostro prestigio presso i fedeli, se rinunciamo alla “Mercedes”?’ ‘Non vorrete — gli ha fatto eco un altro — che si finisca col chiedere l’elemosina all’angolo della strada?’”
‘Armi per la pace’?
◆ Qual è “un punto fermo nella strategia comune di Mosca e Washington”? Il giornalista Marco Ciampo, inviato di un quotidiano italiano al congresso sul disarmo tenuto a Ginevra lo scorso novembre, spiega che è quello di “volere che essi stessi, e gli altri Stati, siano ben convinti che le forze dei due gruppi sono in equilibrio”, di mantenere cioè quello che in altre parole è definito l’“equilibrio del terrore”. In tempi recenti questo equilibrio è stato paradossalmente sconvolto dagli ABM, missili antimissili balistici che permettono la difesa, capaci di “intercettare e fare esplodere lontano dai centri abitati i vettori intercontinentali a testata nucleare”. Stati Uniti e Unione Sovietica si sono affrettati a concordare di limitarsi ad averne 110 a testa!
Fame e cooperazione internazionale
◆ Economisti e altri uomini preminenti sono sempre più preoccupati per la mondiale penuria di viveri. Recentemente il direttore del programma ecologico delle N.U., Maurice Strong, ha fatto drammatiche previsioni circa il futuro di molte nazioni affamate. Secondo Strong, le nazioni ricche hanno cominciato ad accettare questo fatto come inevitabile conseguenza dell’esplosione demografica. Ma sono esse disposte a offrire sollievo? Sembra di no, poiché, dice Strong, i paesi ricchi ritengono che i singoli paesi debbano assumersi la responsabilità delle loro condizioni. “Quando si arriva a questo punto”, ha commentato l’esponente delle N.U., “inizia la decadenza morale del mondo intero”.
Tornano a manifestarsi
◆ Ricordate quelle malattie “debellate”? Ebbene, in India tornano a manifestarsi con rinnovato vigore aumentando le sue crescenti difficoltà. Il Consiglio Indiano di Ricerche Mediche rivela che la malaria — praticamente eliminata negli anni sessanta — si manifestò in un milione di casi nel 1972 e si calcola che nel 1974 ce ne fossero 2 milioni. Le zanzare portatrici di malaria sono sempre più resistenti al DDT. Anche il vaccino anticolerico è inefficace. I casi sono saliti da 10.000 cinque anni fa a 35.000 nel 1973. Il Consiglio afferma che TBC, lebbra e alcune nuove febbri virali si propagano estesamente e non rispondono ai farmaci esistenti.
‘Sesso libero per tutti’
◆ Quale veduta del sesso hanno oggi tanti giovani? Un’idea è data da quanto fu discusso durante un dibattito del congresso “Controcultura” tenuto a Milano lo scorso mese di novembre, quando circa 300 persone — per la maggior parte giovani e giovanissimi di ambo i sessi — gremirono una sala densa di fumo. Dichiarando l’obiettivo del congresso, il relatore che introdusse il dibattito disse: “Punto programmatico irrinunciabile diventa per noi la libertà dell’amore e il diritto alla sessualità libera per tutti: adolescenti (maschi e femmine), omosessuali (uomini e donne), secondo i propri desideri”. Essi chiamano questa una “rivoluzione individuale da condurre a fianco della rivoluzione sociale”, e definiscono una “responsabilità” quella di “portare a livello delle masse giovanili la lotta contro la repressione sessuale”. È del tutto nuova questa veduta sul sesso? La Bibbia indica che la generazione che perì nel Diluvio e gli abitanti delle città di Sodoma e Gomorra la pensavano esattamente allo stesso modo! Ma fu quella vera “libertà”?
Evidenza o emozione?
◆ La recente scoperta di alcuni antichi frammenti mascellari in Etiopia ha messo nuovamente sottosopra il mondo dell’evoluzione. “Tutte le precedenti teorie sull’origine dell’uomo devono essere ora totalmente rivedute”, dicono i capi della spedizione. Notando che l’antropologo Richard Leakey “dice che non sono senz’altro Australopitechi”, l’illustre antropologo David Brose osserva che “quello che sono ci terrà probabilmente impegnati per anni in discussioni. E questo dipenderà più dalle filosofie individuali che dall’effettiva evidenza”.
Droga nelle scuole
◆ Come in molte altre città italiane, a Torino la “squadra narcotici” sta facendo guerra alla droga. Per la prima volta lo scorso mese di novembre i carabinieri hanno trovato nelle mani di studenti al di sotto dei vent’anni una droga “pesante”, eroina allo stato puro, che nella scala degli stupefacenti è uno dei più distruttivi per l’organismo. Un ufficiale dei carabinieri osservò: “Ci troviamo per la prima volta di fronte a droghe veramente pericolose, e la nostra preoccupazione è ora di accertare quanto siano diffuse fra i giovani”. Sembra che per gli investigatori il lavoro più difficile sia quello di mettere le mani sugli spacciatori, protetti dall’omertà dei consumatori di droga, che hanno timore di perderli.
Crisi nel settore del farmaco
◆ Il Corriere di Napoli del 30 novembre 1974 definisce “un giro vizioso che sembra senza via d’uscita” quello in cui si trova in Italia il settore della produzione e della distribuzione del farmaco. Che cosa sta accadendo? “Le farmacie non possono più far fronte, nei riguardi dei grossisti, al pagamento in contanti a causa delle gravi inadempienze delle mutue; i grossisti, non potendo le farmacie pagare pronta cassa, chiedono alle industrie forti dilazioni di pagamento, almeno sino a 120 giorni; le industrie rispondono di non poter concedere queste dilazioni né alle farmacie, negli acquisti diretti, né ai grossisti, stante la loro grave e deficitaria situazione”. Come conseguenza, oltre 500 laboratori farmaceutici han dovuto chiudere. Di chi è la responsabilità? Lo stesso quotidiano commenta che è da attribuirsi a “tutto un sistema che bisogna rifare dalle fondamenta, un sistema ormai marcio”.
Dissenso vaticano
◆ Quando di recente la Conferenza delle N.U. sulla Popolazione del Mondo, di 141 nazioni, adottò a Bucarest in Romania il suo “Piano d’azione”, solo il delegato vaticano non lo sostenne. Ma “parecchi osservatori e delegati . . . dissero che il rifiuto del Vaticano di accettare il piano avrebbe avuto poco effetto”, nota una comunicazione dell’Associated Press. “Il Vaticano va divenendo sempre più irrilevante”, dichiarò un esperto statunitense di demografia che era presente. “Sempre più cattolici adottano [metodi per il controllo delle nascite] . . . la chiesa vaticana non parla per molti cattolici”.